ATTO QUARTO - La tragica cena di gala

[All’interno del lussuoso ristorante a dieci stelle del ponte numero tredici, prima classe super-extra-lusso.]

Asuka: Signorina col codino, spero che non ve la sarete presa per così poco. Dopotutto, siamo solo all’inizio del combattimento.

Ranma-chan: [tra sé] Così la lotta è già cominciata? Non devo più abbassare la guardia!

Madame Saint Paul: [suonando un gong portatile] Si dia inizio al secondo round!

Kuno: [già seduto] Vieni, ragazza col codino! Accomodati al tavolo, qui vicino a me.

Ranma-chan: [tra sé] Già, non devo dimenticarmi che il mio obiettivo è Kuno, non devo sprecare quest’occasione. [a Kuno, sorridendo] Arrivo, senpai!

[Ranma accenna a sedersi alla sinistra di Tatewaki, ma la sedia sotto di lei crolla facendola cadere gambe all’aria.]

Kodachi: Che strano! Devono esserci delle termiti davvero molto grosse, a bordo.

Asuka: [a Ranma-chan] Oh oh oh oh! Non sapete che l’invitata di maggior riguardo deve sedere alla destra del padrone di casa? Eppure è una regola così basilare del Bon Ton!

Madame Saint Paul: [segnando su un taccuino] Altri cinquanta punti di penalità.

Ranma-chan: [dolorante, tra sé] Maledizione! Mi occuperò più tardi della Lacrima del Mare, per adesso devo solo pensare a non perdere questa sfida… [rialzandosi e sedendosi alla destra di Tatewaki] EH EH! Che distratta che sono! Ma certo che lo so, ero soltanto sovrappensiero!

Picolet: Aspetta, mademoiselle…

Kodachi: [tappandogli la bocca] Ah-ha, non si suggerisce.

[Ranma-chan si appoggia sulla sedia, solo per venire fulminata da una scarica di corrente.]

Ranma-chan: [a terra, incenerita] Chi è quel pazzo che ha messo qui una sedia elettrica?!

Kodachi: Ma guarda, ecco dov’era finita. Non la trovavo da nessuna parte…

Asuka: Siete stata ancora “distratta”, signorina col codino: dato che, ovviamente, l’invitata di maggior riguardo è la sottoscritta, e dunque spetta a me sedere alla destra di Tatewaki Kuno. [batte le mani, facendosi portare da un servitore una nuova sedia più simile ad un trono, quindi prende posto]

Madame Saint Paul: [annotando] Male, male.

Kuno: [impassibile] Ragazza col codino, non vuoi accomodarti anche tu?

Ranma-chan: [trascinandosi, a terra, verso il posto a fianco di Asuka.] Non devo… arrendermi…

[Ranma si siede timorosa. E la sua paura si rivela fondata, dato che un istante più tardi la seggiola si ribalta all’indietro, scaraventandola contro una parete.]

Asuka: Toh, avete trovato anche il mio seggiolino eiettabile! Credevo di averlo perso!

Kodachi: Non sarò io a ricordare che uomini e donne devono disporsi in maniera alternata.

Madame Saint Paul: [che ha finito la prima pagina del taccuino] Male, male.

[Spiando dalla finestra che dà all’esterno, due delle sorelle Tendo stanno frattanto seguendo lo strano confronto.]

Nabiki: [sgranocchiando delle patatine da un pacco] Sembra una cena molto movimentata.

Akane: Povero Ranma! Asuka e Kodachi erano già una spina nel fianco, prese singolarmente. Ma insieme sembrano invincibili!

Nabiki: Diciamocelo… Ranma non avrebbe avuto alcuna speranza in ogni caso, trattandosi di una sfida di buone maniere. Comunque, quando ci sono di mezzo i Kuno, non c’è mai da star tranquilli.

Akane: A proposito… hai sentito le grida dei passeggeri, questo pomeriggio? Sembra che sulla nave ci siano anche le loro “bestioline”. Ti confesso che ho un po’ paura, qui fuori al buio.

Nabiki: Ma su, sorellina, non fare la fifona. Non penserai che ti salteranno alle spalle da un momento all’altro?

[D’improvviso, un’ombra minacciosa si avvicina alle ragazze. Ed una zampa si poggia sulla spalla di Akane, prima che lei possa reagire.]

Akane: [scattando di lato spaventata] Aaaah!

Panda: [con cartello] ‘CUCÙ! STATE GIOCANDO A NASCONDINO?’

Akane: Ma… è lei, signor Saotome? Quand’è che è salito su questa nave?

Nabiki: Ovviamente si sarà intrufolato di nascosto.

Panda: ‘SE SONO QUI, È PER UN IMPORTANTE MOTIVO. VOI RAGAZZINI AVETE BI--’

[Il panda impreca nella sua “lingua”, dato che il pennarello ha improvvisamente smesso di scrivergli.]

Panda: Boh! Bo-boo!

Akane: [versandogli dell’acqua calda da una teiera] Non è meglio se torna umano?

Genma: Grazie mille! Così sarà più facile procurarmi un pennarello nuovo.

Nabiki: Non fa prima a parlarci direttamente?

Genma: Oh, giusto! Dicevo… voi ragazzini avete bisogno della presenza di un adulto responsabile, che vi controlli durante questo lungo e pericoloso viaggio!

Nabiki: Un adulto responsabile? Allora lei cosa ci fa qui?!

Akane: E poi l’abbiamo capito, che è venuto per scroccarsi la crociera gratis.

Genma: [indignato] Che gioventù ingrata! E dire che mi sono sacrificato passando quasi due giorni chiuso nella cambusa, costretto a nutrirmi di nient’altro che aragoste e caviale!

Nabiki: Aragoste e caviale?

Genma: Erano le provviste per i passeggeri di prima classe super-extra-lusso.

Akane: Un momento! Ci stiamo dimenticando di Ranma!

Nabiki: [indicando la finestra] Tanto non sembra aver fatto alcun progresso.

[All’interno.]

Ranma-chan: [strisciando, ormai terrorizzata, verso un posto qualunque] S-speriamo… c-che sia la volta buona!

[Non appena Ranma tocca la nuova sedia, questa salta in aria.]

Ranma-chan: [a pezzi, esasperata] E ora si può sapere che cosa ho fatto?

Kodachi: [accomodandosi con grazia] Oh oh oh oh! Semplice. Non ci si siede a tavola prima della padrona di casa… e quella sono io.

Madame Saint Paul: [picchiando Ranma con una pentola] Male, male! Mademoiselle Ranma, è così che ricordi quello che ti ho insegnato?!

Picolet: [sconsolato] Povera mademoiselle…

[Siccome la situazione si sta facendo piuttosto monotona, operiamo un cambio di scena. Infatti, poco distante, qualcuno ha lasciato il suo compito di vedetta, avendo ben altro per la testa.]

Mousse: È così, ti dico, Shan-pu. Ho avuto i miei primi sospetti vedendo quel maledetto di Saotome a bordo di questa nave, e per giunta esibendo le proprie grazie femminili! Lui non fa niente per niente, così mi sono insospettito e ho cercato di saperne di più… No, non parlare, non ho ancora finito! Come ti dicevo, poco fa ho scovato Nabiki Tendo e mi sono fatto raccontare di questa pietra, la Lacrima del Mare, e di come possa annullare la maledizione di Jusenkyo… Non apri bocca, eh? Sapevo che la notizia ti avrebbe scioccata. Stasera stessa, io e te saremo un uomo e una donna per intero e potremo finalmente tornare in Cina e sposarci, amore mio!… Che… che ne dici? Non rispondi? Ma allora, siccome chi tace acconsente… vuol dire che sei d’accordo a sposarmi! Dunque mi ami! Come sono felice, Shan-pu mi ama! Shan-pu mi…

Ryoga: [stendendo Mousse con un pugno] Per prima cosa, non sono Shan-pu. In secondo luogo, ho saputo quanto basta… In effetti, il comportamento di Ranma mi pareva strano… e ora che ci penso…

[Ricordo di Ryoga.]

Ranma-chan: Ora non ho tempo per te, Ryoga! Mi aspettano a cena… [allontanandosi con Akane]

[Fine del ricordo di Ryoga.]

Ryoga: Una cena, eh? [allarmandosi] Questo può voler dire solo una cosa… Devo fare presto, non c’è tempo da perdere!

[Il giovane Hibiki corre deciso in direzione del ristorante – meglio, prendendo la direzione opposta – e così, tutto d’un tratto, la tensione sembra salire alle stelle. Ma noi ci sposteremo per un attimo a parecchi chilometri di distanza, in un luogo meno movimentato. Ovvero, che ci crediate o no, casa Tendo.]

Soun: [con il solito giornale tra le mani, visibilmente commosso] Oggi, dopo tanto tempo, sono riuscito a leggere tutte le notizie senza essere mai disturbato. Ah, come mi mancavano i semplici piaceri della vita quotidiana!

Kasumi: [entrando in soggiorno con un vassoio] Ti ho portato il tè, papà.

Soun: Grazie, Kasumi. [volgendo lo sguardo all’esterno, verso il cielo stellato] Non trovi anche tu che questa sia una serata perfetta? La quiete del crepuscolo estivo, intervallato solo dal frinire delle cicale, risveglia in me la serenità dell’uomo semplice che ha trovato le gioie della vita tra le mura della sua casetta… AH AH AH! Sto diventando poeta!

Kasumi: [sorridendo] Sei molto bravo, papà!

Soun: È da quando i Saotome sono venuti a vivere con noi, che non passavo un’intera giornata così tranquilla. Nessun imprevisto. Nessuna trasformazione nel mio laghetto. Nessun artista marziale assatanato, nessun’amazzone che mi distrugge i muri di casa, nessun allenamento volto a demolirmi la palestra. Proprio una serata perfetta!

Kasumi: Sono contenta per te.

Soun: Sai che ti dico? Sono così felice, ma così felice, che ora mi farò una passeggiata in giardino, respirando a pieni polmoni l’aria della quiete.

Kasumi: È un’ottima idea!

[Soun si alza in piedi ed esce in giardino con aria beata. Nessuno disturberà l’equilibrio di questo magico momento, si ripete. Arrivato in prossimità del solito laghetto, si sofferma a fissare la superficie liquida. Nemmeno la minima increspatura. Probabilmente, mormora il capopalestra Tendo, perfino la carpa sta dormendo beata, invece di guizzare freneticamente dalle acque come al solito.]

Soun: Sissignore. Una serata perfetta.

[Soun torna dentro e si avvicina alla scacchiera di shogi. Si arresta improvvisamente, ricordando che dal giorno prima manca un elemento essenziale per procedere nel suo intento: il compagno di giochi.]

Soun: Uhm, non posso giocare a shogi se sono da solo. E ora che faccio? Andrei a guardare la televisione, ma non danno niente di interessante. Ho deciso, leggerò il giornale e… [alzando di colpo la voce] no, dannazione, l’ho appena fatto!

Kasumi: [allarmata] Cielo! Qualcosa non va?

Soun: Come?… Oh, no! Nulla! Proprio nulla! AH AH AH AH! Anzi, va tutto a meraviglia. AH AH AH AH!

Kasumi: Meno male, ne sono felice. [allontanandosi]

Soun: A meraviglia. A meraviglia. A meraviglia. A meraviglia…

[Ma lasciamo, per adesso, Soun Tendo alla sua meravigliosa serata… e torniamo a bordo della “Queen Kodachi”, all’interno del lussuoso ristorante a dieci stelle.]

Asuka: Signorina col codino… forse non sarete un granché in quanto a buone maniere, ma non so come ringraziarvi per aver trovato anche tutte quante le mie preziose tagliole.

Kodachi: Lo stesso vale per i miei petardi e le mie trappole per topi.

Ranma-chan: [che siede infine a tavola, praticamente in brandelli] Prego, prego!... [tra sé] Mi sa che queste due mi hanno preso per un ufficio oggetti smarriti.

Kuno: Ma ragazza col codino, insomma, perché non ti sei accomodata vicino a me?

Ranma-chan: No, grazie. Ci terrei a rimanere in vita…

Madame Saint Paul: [sfilando in abiti succinti, mostrando un cartello con scritto ‘3’] Si dia inizio al terzo round!

Ranma-chan: Argh! Almeno si copra!

Akane: [osservando dalla finestra madame Saint Paul] Ma questo… spettacolo gratuito, cosa c’entra con le buone maniere?

Genma: Boh!

Nabiki: Però è divertente!

[Al tavolo vengono serviti gli antipasti. Kodachi e Asuka puliscono i piatti senza problemi, mentre Ranma appare in evidente difficoltà.]

Madame Saint Paul: Mademoiselle Ranma, non hai ancora finito il tuo piatto? Orsù, mangia!

Ranma-chan: [tra sé] Come faccio? Kodachi e Asuka, finora, sono state impeccabili. Mentre io non riuscirò mai a non trasgredire qualche nuova regola di buona educazione, specie a tavola, a meno che… ma certo! Amaguriken!

[Ranma usa la tecnica della castagne, muovendo le mani ad una velocità impressionante così che nessuno possa vedere i suoi movimenti. In men che non si dica, la pietanza viene nascosta sotto il tavolo e il piatto è ripulito.]

Ranma-chan: I miei complimenti al cuoco, era delizioso.

Madame Saint Paul: Molto bene, mademoiselle, vedo che stai facendo progressi. Cinque punti per te.

Ranma-chan: EH EH! Sapevo che la mia abilità superiore, prima o poi, sarebbe venuta allo scoperto… Per curiosità, quant’è adesso il mio totale?

Madame Saint Paul: Vediamo… [leggendo il suo taccuino e facendo due rapidi conti] Il tuo punteggio totale ammonta a ‘meno quattrocentonovantacinque’.

Ranma-chan: [finendo gambe all’aria per lo sconforto] Noo!

Picolet: Mademoiselle Ranma! Suvvia, non prenderla così!

Ranma-chan: [cercando di farsi forza] Beh, almeno… almeno è un inizio.

Asuka: [fissando Ranma ancora gambe all’aria] Ohibò, che fate? Non si sta così scomposti a tavola!

Madame Saint Paul: Mademoiselle Asuka ha ragione… ti revoco i cinque punti! Meno cinquecento!

Ranma-chan: Maledizione!

Asuka: Oh oh oh oh! Ammettetelo, vi sto stracciando!

Kodachi: Oh oh oh oh! La mia vendetta si sta portando a compimento!

[In quel momento, un gruppo di camerieri si avvicina al tavolo con un grande numero di vassoi.]

Madame Saint Paul: A questo punto avrei dovuto far servire aragoste e caviale, ma le scorte sono misteriosamente scomparse. Passeremo, dunque, direttamente ai primi piatti. Lo chef ci ha riservato una specialità italiana, pasta fumante al sugo: solo una vera lady può mangiarla senza sporcarsi minimamente, ed in ciò consiste il prossimo round.

Ranma-chan: [strappando il vassoio di mano ad un cameriere] Capiti a proposito, tu! [a Kodachi] La vendetta? So che è un piatto che andrebbe servito freddo, ma spero che ti andrà bene anche questo! [lanciandole il piatto in faccia]

Kodachi: [il viso ricoperto di pasta e sugo] Grrr! Come hai osato?!

Asuka: [sghignazzando] Questo nuovo “fondotinta” vi dona, signorina Kodachi.

Kodachi: Ah sì? Vediamo come sta a te! [lanciandole un altro piatto]

Asuka: Argh! Pagherete molto caro quest’affronto!

Kodachi: Sarai tu a pagare, una volta per tutte!

Madame Saint Paul: Aspettate!

[Ma nessuno la sente. In men che non si dica, la tenzone degenera in un combattimento con il cibo tra le due rivali. Anche le portate di Picolet e Kuno vengono sacrificate nel nome della battaglia.]

Kuno: [seccato] Ho fame. Possibile che tutte le volte che ceno con Kodachi vada a finire così?

Picolet: [che ha risolto il problema per sé catturando i piatti volanti con la lingua] Mmm, délicieux!

Nabiki: La situazione si sta facendo via via più caotica.

Akane: Già! E quando questo succede, Ranma è nelle condizioni migliori per vincere!

Ranma-chan: È fatta! Asuka e Kodachi non pensano più a me, sono troppo impegnate a combattere tra loro. Forse ho ancora qualche speranza!

Madame Saint Paul: [gridando] Ferme, voi! Ferme! Non ho mai visto tanta cafonaggine in vita mia, è inaudito!

[Asuka e Kodachi si arrestano contemporaneamente, realizzando il loro errore. Con i vestiti mezzi stracciati, i volti ricoperti di salsa e i capelli impiastricciati dagli spaghetti, si avvicinano timorosamente alla governante di casa Chardon.]

Ranma-chan: [additandole] Le ha viste, le ha viste quelle due? Si sono sporcate tutte! Infligga loro una penalità pesante!

Madame Saint Paul: Lo vorrei tanto, ma… non posso.

Ranma-chan: Cosa?! E perché?

Madame Saint Paul: È quello che cercavo di dirvi prima, non mi avete dato il tempo di suonare il gong dando inizio al nuovo round. Ragion per cui, mio malgrado, questa battaglia tanto volgare non conta per i punti.

Ranma-chan: Ma è ingiusto!

Madame Saint Paul: Le regole sono regole. [suonando il gong]

Ranma-chan: [afferrandola per la veste] E che cavolo di regole sono?!

Madame Saint Paul: Lascia andare il mio colletto, maleducata! Ti meriti altri cento punti di penalità, dato che stavolta il gong l’ho suonato!

Kodachi: Ha! Ti è andata male, carina!

Asuka: La nostra classe ha prevalso ancora una volta.

Ranma-chan: No! Allora non ho più speranze! Non c’è possibilità che io possa uscirne vincitore…


Continua…

È questa la fine del combattimento di Bon Ton?

Ha così termine l’imbattibilità di Ranma Saotome?

Siamo alla fine di un’era?

Veramente il protagonista della nostra storia si è arreso all’ineluttabile destino?

Ammetterà una volta per tutte la propria inferiorità?

Lo saprete nel prossimo ca…


Ranma-chan: E tu chi diavolo sei?!

Uhm… dici a me? Ma non dovresti riuscire a vedermi!

Ranma-chan: Non ti vedo, ma ho letto le battute qui sopra. [indicando il testo] Perché mi porti sfiga?

Nulla di personale, ma è il mio lavoro. Io sono il narratore. Tutte le storie hanno un narratore, durante la loro fase culminante. In questo caso, il mio compito è evidenziare ai lettori la tua imminente sconfitta.

Ranma-chan: E chi te l’ha detto che sono stato sconfitto? [dando un calcio al narratore] Il capitolo non è ancora terminato! Sparisci!

Ahio! E meno male che non mi vedevi!

Ranma-chan: Uhm, dov’eravamo rimasti?

Kodachi: Alla tua umiliazione, smorfiosetta.

Asuka: Non potrete mai eccellere su noi due, signorina col codino.

Ranma-chan: [sotto shock] Hanno… hanno ragione. Questo non è il mio campo, e l’unica occasione di girare la situazione a mio vantaggio si è volatilizzata come neve al sole… Non mi resta niente da tentare: io ho… io ho... PERSO!

Ecco, lo vedi? Te l’avevo detto, io...

Ranma-chan: Ancora qui, tu?! Va’ via!

Vado, vado… Che modi, non sono mai stato trattato così in nessuna fanfiction! A mai più rivederci! [si ode un rumore di passi, sempre più distante, ed infine il rumore di una porta sbattuta con violenza]

Kodachi: Ci sono riuscita, mi sono vendicata dell’odiata ragazza col codino! Oh oh oh oh!

Asuka: Vi ho umiliata pubblicamente! Oh oh oh oh!

Kodachi: Oh oh oh oh!

Asuka: Oh oh oh oh!

Kodachi: OH OH OH OH!

Asuka: OH OH OH OH!

Kodachi: OH OH OH OH OH OH OH OH OH!

Asuka: OH OH OH OH OH OH OH OH OH!

Madame Saint Paul: Ho visto abbastanza, posso proclamare la vincitrice… ovvero, mademoiselle Ranma!

Kodachi: OH OH oh oh… eh?

Asuka: Ha vinto *lei*?

Ranma-chan: Ho vinto *io*?

Kodachi: E perché, di grazia?

Madame Saint Paul: Per il semplice fatto che mademoiselle Kodachi e mademoiselle Asuka sono state appena SQUALIFICATE, avendo trasgredito alla regola più importante dell’etichetta… mai e poi mai ridere a voce alta in modo sguaiato!

Asuka: Tutta colpa vostra, signorina Kodachi! Avete cominciato voi!

Kodachi: Dai la colpa a me?! Ma io ti… aahun, che sonno improvviso m’è venuto… [cade a terra addormentata]

Asuka: Oh che strano, anche a me… [si addormenta]

Kuno: [scrutando il fondo dei piatti] Come pensavo, avevano messo entrambe del sonnifero nelle pietanze degli altri. Tipico di quella pazza di mia sorella.

Ranma-chan: Per fortuna se le sono lanciate in faccia a vicenda, così ce le siamo tolte di torno per un po’. In tutta sincerità, non ho mai dubitato un solo istante della vittoria.

Madame Saint Paul: [a Kodachi e Asuka] Che fate, voi due? Non si dorme a cena!… Monsieur Picolet, faccia qualcosa! Dica qualcosa!

Picolet: RONF!

Madame Saint Paul: È così? Ebbene, so capire quando non sono desiderata. [si congeda stizzita]

Ranma-chan: [tra sé] Perfetto, ora nessuno ci disturberà! [calciando via Kodachi e Asuka, e prendendo così il posto di fronte a Tatewaki] Siamo rimasti solo noi due, senpai. [facendo gli occhi dolci] Non lo trovi romantico?

Kuno: [trangugiando il cibo avanzato] Oh shì shì, dhavvhero romnanthico!

Ranma-chan: Non parlare a bocca piena, idiota!

Kuno: RONF!

Ranma-chan: Che babbeo, ora si è addormentato pure lui. [assottigliando lo sguardo] Però posso approfittarne per sottrargli la Lacrima del Mare.

[Ranma-chan si avvicina a Tatewaki supino per terra. Si accinge a sfilargli la pietra dal collo, ma il senpai si rialza di scatto.]

Kuno: Buongiorno!

Ranma-chan: Argh!

Kuno: Ragazza col codino, che sorpresa! Sei venuta a darmi il bacio del risveglio? [avvicinando la bocca]

Ranma-chan: [mollandogli una sberla sul naso] Non provarci!… Ma si può sapere come hai fatto a riprenderti così rapidamente?

Kuno: [con un cerotto sul naso] Nulla di particolare. Kodachi mi ha anestetizzato tante di quelle volte, che credo di essermi assuefatto.

Ranma-chan: E perché hai mangiato dai piatti di Kodachi e Asuka, se sapevi del sonnifero?!

Kuno: Avevo fame.

Ranma-chan: Cosa?! Ma io ti… [tra sé] Calmo, devo restare calmo. Tanto ormai è solo questione di tempo. Nessuno più può intromettersi tra me e la Lacrima del Mare…

[Ovviamente, si tratta delle ultime parole famose. Un istante più tardi, il muro crolla addosso a Ranma.]

Ryoga: Bakusai tenketsu!

Ranma-chan: [sbucando fuori dalle macerie] Deficiente, ti sembra questo il momento di perderti proprio qui?

Ryoga: E chi si è perso? Cercavo giusto te!

Ranma-chan: Eh?

Ryoga: Già! E prima di fare un solo altro gesto, dovrai affrontarmi! Preparati a morire!


Continua…

(Questa volta per davvero.)

(P.S. Oggi la preview del prossimo capitolo non ci sarà, dato che il narratore ha rassegnato le sue dimissioni in seguito a circostanze misteriose. Alla prossima!)