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02 novembre 1991
Film 01 - "Le sette divinità della fortuna"
Titolo internazionale: "Big Trouble in Nekonron, China"
Titolo originale: "Chuugoku Nekonron Daikesson!"
("La battaglia senza regole del Nekonron")
Ending: "It's Love" by RABBIT
Sceneggiatura: Ryota Yamaguchi, Shuji Iuchi
Storyboard: Yusuke Yamamoto, Nobuhiro Kondo, Masamitsu Hidaka
Regia: Shuji Inai
Direzione delle animazioni: Atsuko Nakajima
Musiche: Kenji Kawai
Manga: --
Riassunto. La trama si incentra su un misterioso rotolo diviso in due metà, che dovrebbe contenere una "tecnica definitiva" potenzialmente in grado di permettere la conquista del mondo. Una delle metà finisce accidentalmente in mano ad Akane, proprio quando il principe Kirin delle sette divinità della fortuna giunge a reclamare la tecnica e la sua sposa: così Kirin prende con sé Akane al posto di Lychee, la vera detentrice del rotolo che da anni sognava l'arrivo del suo principe.
Ovviamente Ranma e gli altri partono per il Nekonron, la regione della Cina dominio di Kirin, prima che questi celebri le nozze con la minore delle sorelle Tendo: l'avventura porta ad uno scontro frontale con ciascuna delle "divinità", che nella sua struttura ricorda non poco la scalata al Grande Tempio in Saint Seiya.
Commento. Come primo film il risultato è discreto, soprattutto nella prima mezz'ora, altamente godibile, che ricrea magnificamente le dirompenti atmosfere del manga. Degno di nota è, tra l'altro, l'inseguimento iniziale dove compaiono un po' tutti i personaggi, anche ignoti alla serie TV a quell'epoca, come Gosunkugi e Biancanera (la cagnetta di Ryoga). Nel seguito tuttavia la trama si trascina più stancamente in varie sequenze molto staccate l'una dall'altra, che provano l'intervento di ben tre persone (probabilmente troppe) nella stesura dello storyboard di questo lungometraggio. I combattimenti con le sette divinità sono fin troppo parodistici, mentre non convince l'utilizzo dell'Hiryu Shotenha da parte di Ranma nel finale (dove sta la spirale necessaria per la tecnica?). Le animazioni sono dirette da un'Atsuko Nakajima un po' inferiore ai suoi (alti) standard: i disegni sono comunque, nel complesso, più che godibili.
Curiosità. Il film venne proiettato nei cinema giapponesi tra gli episodi 118 e 119 della serie TV, abbinato a "Sei sempre il mio tesoruccio", sesto (ed ultimo) lungometraggio di Urusei Yatsura. Il suo titolo internazionale ("Big Trouble in Nekonron, China") è una parodia del film "Big Trouble in Little China" (da noi "Grosso guaio a Chinatown") di John Carpenter. Nel sondaggione della NHK del 2019 si è posizionato al 12° posto della classifica dei film ispirati ad opere della Takahashi.