-Aiuto mamma! Aiuto! - Gridò Carlotta dopo aver visto il suo dentino nel lavandino.
La mamma agitata per le grida della piccola, accorse in suo aiuto con fare trafelato e concitato. Chiese alla piccola...
- Cos'è successo? Mi hai fatto prendere uno spavento! –
- Scusami mamma, non volevo spaventarti, ho avuto paura -
- E perché? –
- Vedi... mi è caduto un dente, mentre me li lavavo! –
- Suvvia! Non è la fine del mondo! È il tuo primo dentino che cade, ma è normale. I tuoi denti devono cambiare. Un po' alla volta li perderai tutti, ma dopo ti ricresceranno belli eforti! Fammi vedere se si vede già il dentino sotto!
Carlotta aprì la bocca mentre la mamma osservava attenta...
– A sì! Eccolo qui! Si vede già la puntina bianca del dente! –
- Davvero mamma? –
- Sicuro! È proprio così. Bene! Allora il dentino che hai perso, lo mettiamo sul davanzale fuori, per la formica. –
- Per la formica? E perché? – chiese curiosa la piccola.
- Eh sì, Carlotta! Devi sapere che le formiche hanno bisogno del tuo dentino. –
- Del mio dentino? E cosa se ne fanno? poi come fa una formica a portasi via il mio dente? È troppo grande per lei! –
- Di solito vengono a prenderlo in due o tre, e serve loro, perché hanno dei denti piccolissimi che non si vedono, ma che usano per difendersi. Anche loro, come te, perdono identi, e nel loro nido, c'è una formica dentista che cura i denti a tutte.
Carlotta era sempre più incuriosita dal racconto e non la smetteva di far domande.
– Sì! Ma dico... cosa se ne fa una formica del mio dentino, visto che è molto più grande di lei? –
- Vedo che la cosa ti mette molta curiosità! Ora ti racconto: nel nido delle formiche, come ti dicevo, c'è una formica dentista che è molto brava! Pensa che quando le operaie gli porteranno il tuo dentino, si metterà subito al lavoro!
Laverà bene il tuo dente e poi... non so come, lo trasformerà in tanti piccolissimi dentini che serviranno a sostituire i loro denti malati. Sai che toglie i denti senza fare la puntura? Ma nessuna delle formiche curate da lei sente dolore.
Una volta tolto il dente lo sostituisce e la formica torna contenta a lavorare con il suo dentino nuovo di zecca. –
- Sembra incredibile! Sicché il mio dente serve a loro e non va sprecato! –
- Proprio così! -
– Incredibile! –
-Hai voglia di venire con me? Ti faccio vedere una cosa, ma deve restare un segreto fra me e te! –
- Sì! Dai mamma! - rispose Carlotta entusiasta.
La mamma prese per mano la bambina, strizzò l'occhio ed entrambe si trasformarono in due formiche.
Carlotta se ne accorse ed esclamò
– Ma come hai fatto mamma! –
- È un segreto! Da adesso però non puoi più parlare se non per pronunziare la parola d'ordine all'ingresso del nido. Una volta dentro devi mantenere il massimo silenzio per non spaventare le formiche. All'interno del nido, conosco qualcuna di loro. Ogni tanto mi vengono a trovare a casa e mi portano le novità. Se posso entrare nel nido è merito loro! Non voglio perdere la loro fiducia! –
- Capisco, mamma! Ma se ti vedono in mia compagnia che succede? –
- Nulla! Ho spiegato che quando a te sarebbe caduto un dente, ti avrei portata a vedere come utilizzano i denti che perdi. Loro saranno contente di vederti, perché sanno che così avranno un dente da andare a prendere! Ora, mi raccomando... silenzio assoluto! –
- Va bene mamma! - Giunsero silenziose all'ingresso del nido e li ad attenderle c'era la formica guardiana. Con molta decisione le bloccò all'ingresso e disse
– Qual’è la parola d'ordine del nostro nido? –
- Pace! - disse decisa la mamma di Carlotta.
- Bene! Potete passare! - E così Carlotta e la mamma entrarono nel nido. La piccola faticava a stare in silenzio.
Le veniva da fare esclamazioni di meraviglia, ma non volendo deludere la mamma si limitò ad osservare in silenzio.
Nel nido c'era un brulicar di formiche che andavano e venivano da tutte le parti. C'erano tante stradine che portavano nelle varie casette delle formiche. Perdersi in quel luogo, per chi non conosceva la strada, era assai facile. La mamma di Carlotta, sembrava invece di avere padronanza del posto. A un certo punto incontrò le amiche, Carlotta lo capì perché esse si unirono a loro, accompagnandole con fare amichevole fino all'abitazione della formica medico.
La bimba comprese che era dal dentista, perché sentì il rumore di un trapano. All’inizio ebbe un po' di timore ad avvicinarsi all'abitazione, ma dovette unirsi alle altre per non destare sospetti su di lei. Le amiche bussarono e come per magia, la porta dello studio, si aprì da sola.
All'interno c’era una sala d'attesa molto accogliente, che in quel momento era vuota.
Carlotta si guardò attorno ammirando l'ambiente in cui si trovava. Sulle pareti della sala d'attesa c'erano appesi dei quadri che rappresentavano delle formiche dentiste intente nel loro lavoro. Sempre in quella sala, c'erano anche delle piccole poltroncine colorate, dove i pazienti si sedevano in attesa del loro turno. Qualche piantina agli angoli regalava un po' di verde a quella stanza dalle pareti dipinte di bianco.
Al centro della sala d'attesa, c'era un tavolo con delle riviste di vecchia data, lo si capiva dalle copertine parecchio ingiallite. Insomma, come in un comune e banalissimo studio dentistico umano.
Proprio in quel momento, una porta si aprì e dallo studio, uscì una formica dentista tutta contenta, che esclamò...
– Finalmente ho il dente nuovo! –
La dentista li fece accomodare, Carlotta si rese conto che loro erano lì per vederla in azione.
La formica prese un dente, a caso, che stava sopra il banco da lavoro. Con il martello spezzò il dente e con la lima pian piano, lo affilò e lo rimpicciolì. La bimba vide come la formica dentista creava i denti e comprese allora, quanto fosse importante avere i denti in bocca. Quando la dentista terminò la sua dimostrazione, si congedò da loro e se ne andò a riposare.
Le quattro formiche uscirono dalla sala d'attesa e insieme si diressero all'uscita. Una volta fuori, dopo essersi allontanate dal nido, mamma e figlia ripresero le consuete sembianza e tornarono alla normalità.
Tornate a casa, Carlotta mise sul davanzale il suo dentino per le formiche. L'indomani svegliandosi, quando aprì la tapparella sul davanzale trovò un soldino ed un biglietto dove c'era scritto '' Grazie Carlotta per il tuo dentino! '' , firmato, La formica dentista.
Da quel giorno Carlotta, non ebbe più paura ogni volta che le capitava di perdere un dentino. Sapeva che quella perdita era utile per le formiche. Imparò anche a lavarsi bene i denti perché solo l'idea di mettere piede dal dentista le faceva venire i brividi e così i denti di Carlotta crebbero sani e forti.
Copyright Patrizia Andrich.