.......... Benefici delle foglie d'Ulivo
1. AZIONE IPOTENSIVA (Utilissimo nell'IPERTENSIONE) E’ stata sperimentata l'azione dell'estratto acquoso di foglie di olivo sul metabolismo del sodio e del potassio serico e urinario, e sul metabolismo del rame nel cervello, nel fegato e nel siero con attenzione sulle correlazioni esistenti fra gli enzimi ossidanti contenenti rame e adrenalina e noradrenalina con conseguente azione ipotensiva. De Nunno (1947) osservò anche che l'azione ipotensiva delle foglie di olivo si manifesta in maniera più marcata e più durevole negli ipertesi, mentre normotesi e ipertesi diabetici sarebbero meno sensibili e l'azione ipotensiva sarebbe in questi casi meno evidente e più transitoria. Si è costatata un’evidente azione ipotensiva tanto nei casi d’ipertensione renale quanto in quelli d’ipertensione essenziale, da menopausa e aterosclerosi. Gli estratti di foglie di olivo hanno dimostrato di possedere una attività calcio-antagonista sui vasi sanguigni. Per le sue proprietà ipotensive è usato per combattere l'ipertensione conseguente agli stati arteriosclerotici degli anziani.
2. AZIONE CARDIOTONICA L’estratto di foglie d’olivo, grazie agli antiossidanti presenti nell’olivo, svolge un'azione cardiotonica ed antiaritmica, regolarizzando i battiti cardiaci. E' utile in caso di angina e uno studio ha dimostrato l'effetto cardioprotettivo dell'Oleuropeina negli eventi acuti dovuti all'occlusione coronarica. Può contribuire a prevenire gli attacchi d’angor.
3. AZIONE VASOPROTETTIVA Altri studi suggeriscono che gli acidi grassi polinsaturi (acido alinoleico) porterebbero alla formazione di trombaxano e prostaglandine coinvolte nel garantire l’integrità dei vasi e quindi un’azione vasoprotettiva nell’uomo.
4. AZIONE IPOGLICEMIZZANTE (Utile nelle forme di DIABETE) L'Oleuropeina e l'acido Elenolico hanno un effetto antidiabetico; in particolare l'acido Elenolico riduce il glucosio ematico, abbassa i livelli d’insulina e migliora la tolleranza al glucosio. Le proprietà ipoglicemizzanti (Benigni et al., 1963) regolando i livelli di zuccheri nel sangue sono di grande aiuto nelle forme DIABETICHE.
5. AZIONE IPOCOLESTEROLEMIZZANTE Le foglie di olivo riducono i valori di COLESTEROLO e di lipidi abbassando il livello delle lipoproteine a bassa densità (colesterolo cattivo) e alzando quelle ad alta densità (colesterolo buono). Grazie ai polifenoli contenuti nelle foglie, sono riequilibrati i fosfolipidi e diminuisce la viscosità ematica (fluidificano il sangue) inibendo l'aggregazione delle piastrine.
6. AZIONE ASTRINGENTE L'astringenza è data dalla presenza di tannini, che astringono la superficie della pelle e delle mucose, formando una sottile membrana. Utilizzati per la coagulazione della sanguinazione capillare, per le escrezioni plasmatiche (siero) e la guarigione di ferite. Sono nello stesso tempo dei germostatici. Per le sue proprietà che attenuano le funzioni dei tessuti, soprattutto esterni, è utile nella terapia delle malattie della pelle, dermatiti, eritemi, infiammazioni dell'alto tratto digestivo, diarrea a seguito di infiammazioni gastrointestinali, lesioni aperte, emorroidi.
7. AZIONE FEBBRIFUGA Le foglie di olivo abbassano la FEBBRE e per le sue proprietà febbrifughe l'olivo era usato in passato, quale succedaneo della china, nel caso di febbri intermittenti, tifoiodi e MALARIA.
8. AZIONE DIMAGRANTE Le foglie di olivo sono nemiche naturali dell’obesità, diminuiscono il peso e difendono dalla sindrome metabolica possono essere usate per ridurre il grasso addominale e tenere lontano il pericolo obesità. Lo sostiene una ricerca dell'University of Southern Queensland (Australia), diretta dalla professoressa Lindsay Brown e pubblicata dal "Journal of Nutrition". Come spiega la professoressa Brown, il legame tra antiinfiammatori (come le foglie di Olivo) e la perdita di peso è un fatto tutt'altro che noto. Tuttavia, i risultati ottenuti con le foglie d'olivo hanno sortito effetti nettamente superiori alle aspettative.
9. AZIONE ANTINFIAMMATORIA Le foglie favoriscono la cicatrizzazione, proteggono e tonificano i vasi capillari, leniscono le emorroidi infiammate.
10. AZIONE DIURETICA La vasodilatazione indotta dall'Olivo avviene anche a livello renale e ciò spiega in parte l'azione diuretica posseduta da questa pianta (Penso, 1989). Per le sue proprietà DIURETICHE, è invece usato soprattutto per aumentare la secrezione urinaria, è utile nella GOTTA, nel REUMATISMO, nell'OBESITA’. Le foglie di olivo hanno un'azione renale, con miglioramento della funzione glomerulare e aumento dell'eliminazione dei cataboliti azotati e dei sali.
11. AZIONE ENERGIZZANTE L’estratto di foglie d’Olivo conferisce un senso di benessere generale, energia e resistenza alla fatica, utile in caso di stanchezza, astenia e sonnolenza. È utilizato con successo anche in caso di sindrome da Fatica Cronica, spesso associata a disfunzioni del sistema immunitario.
12. AZIONE PROTETTIVA Le foglie di olivo proteggono le mucose ed evitano gli effetti dell'ipercloridria, riducendo così i rischi di ulcere gastriche e duodenali. Svolgono anche un’azione protettiva sulle cellule e rallentano il processo d’invecchiamento della pelle.
13. AZIONE DEPURATIVA Le foglie di olivo svolgono un'azione disintossicante generale mirata soprattutto all'eccesso di acidi urici, grassi e zuccheri nel sangue. Depura il fegato.
14. AZIONE ANTICELLULITE L’estratto di foglie di olivo elimina in pochi giorni le scorie che provocano oppure peggiorano la “Buccia d’arancia” e smuovono il grasso nei punti critici. Ddrena e rassoda risolvendo gradatamente la CELLULITE.
15. AZIONE VASODILATATRICE Capretti (1948) studiò sperimentalmente e chimicamente l'azione dell’infuso di foglie di olivo a varia concentrazione. Tale azione conseguirebbe a una vasodilatazione che sarebbe dovuta prevalentemente a un effetto miolitico che si esercita sulle fibre muscolari lisce delle pareti vasali. Il fatto che tale vasodilatazione si manifesti anche sulle coronarie dimostrerebbe la natura muscolare e non nervosa di quest’azione. Svolge un’importante azione di ripristino dell’attività sessuale.
16. AZIONE SULL’ATTIVITA’ MENTALE Influenzando i livelli e le attività delle monoamine (dopamina, adrenalina, norepinefrina, serotonina) attraverso un’inibizione dell'enzima responsabile della loro degradazione; il risultato è un miglioramento delle attività metaboliche intellettuali (effetto antidepressivo, miglior capacità mnemonica e di concentrazione). Gli stessi principi attivi esercitano un'azione equilibratrice sui peptidi oppioidi (betaendorfine) con riduzione della fatica mentale, miglioramento dell'attenzione, della concentrazione e delle performance intellettuali con lieve effetto antidepressivo. Aumento dello stato di benessere.
17. AZIONE ANTIMICOTICA Altri effetti delle foglie di olivo, attribuibili all'oleuropeina, sono il potenziamento della protezione cellulare e dell'organismo intero attraverso la risposta mediata dai macrofagi (Visioli et al., 1998 b). Questo effetto opera in sinergia con l'azione antimicrobica accennata, l'inibizione dell’aggregazione delle piastrine e della produzione di eicosanoidi (Petroni et al., 1995). Le foglie di olivo hanno azione antimicrobica, batteri, lieviti, funghi (anche Candida albicans), muffe e altri parassiti (Aziz et al., 1998; Juven e Henys, 1972; Koutsoumans et al., 1998; Tassou e Nychas, 1995).
18. AZIONE ANTIVIRALE L’acido elenolico si è dimostrato un potentissimo antibatterico e antivirale, eliminando qualsiasi forma batterica o virus (herpes, raffreddore, influenza), retrovirus.
19. AZIONE ANTITUMORALE Le analisi epidemiologiche hanno mostrato un benefico effetto dell’estratto di foglie d’olivo nella prevenzione dei tumori. Un recente studio dimostra che queste proprietà sono dovute alla frazione fenolica, capace di inibire le fasi d’iniziazione e promozione delle patologie neoplastiche. Previene le malattie degenerative, in particolare il tumore al seno.
20. AZIONE ANTIRADICALI SPECIFICA Uno studio clinico ha valutato se un estratto di olivo potesse influenzare lo status ossidativo di volontari sani. Sono stati arruolati 98 volontari, che dovevano assumere estratto di olivo, prelevando il sangue venoso 1 ora dopo l’ingestione dell’estratto per misurare in esso il livello di glutatione e la capacità antiossidante plasmatica totale. Si è visto un significativo aumento del livello di GLUTATIONE, sia in forma ossidata sia in forma ridotta. Questo effetto potrebbe essere dovuto all’aumento dell’espressione degli enzimi di fase II mediato dall’antioxidant response element (ARE), incluso quello della gamma glutamilcisteina ligasi e della glutatione sintetasi.
21. AZIONE ANTIOSSIDANTE GENERICA L'Olivo combatte varie specie reattive dell'ossigeno e contrasta bene anche i danni causati dai radicali liberi alle cellule (fenomeno chiamato perossidazione lipidica). E’ noto che le LDL esposte ai radicali liberi vanno incontro a un processo ossidativo, e questo è il meccanismo che scatena l’evoluzione della MALATTIA ATEROSCLEROTICA. Il consumo di ossigeno insito nella crescita delle cellule porta alla generazione di numerosi radicali liberi di ossigeno. E' stato dimostrato che flavonoidi, fenoli e oleuropeosidi possiedono un’importante attività antiossidante contro questi radicali (Bors et al., 1990; Visioli et al., 1998a; Visioli et al., 1998b).
I Benefici dell'ulivo sono stati estratti dal llink: http://www.labuonavita.net/index.php/foglie-d-ulivo/benefici-delle-foglie-d-ulivo
Ricerca di Alessandro D'Angelo
Storia, Botanica e Proprietà Medicinali dell'Olivo - STORIA:
L'olivo è una pianta centrale nella storia delle civiltà che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, e di tutto l'Occidente. Si raccontano numerose leggende: una di queste è di origine greca e narra di un olivo raccolto ai cofini del mondo da Ercole, in quel luogo nacque il bosco sacro a Zeus, dalle cui fronde venivano intrecciate le corone per i vincitori dei giochi olimpici. Un altro aneddoto sull'ulivo riguarda invece la colomba che, per annunciare a Noè la fine del diluvio univerale, gli portò un ramoscello d'ulivo che teneva stretto tra le zampe. L'Olivo Nome comune delle piante del genere Olea della famiglia Oleacee, ordine Lamiali, e in particolare di Olea europaea,
I nomi olivo e ulivo derivano dal latino olīvum, da un'ablativo olīvī, olīvō di oleum, a sua volta dal greco arcaico ἔλαιϝον élaiwon, classico ἔλαιον élaion; la forma ulivo, come anche uliva, è più frequente in Toscana, ma diffusa anche in altre parti d'Italia, sebbene in contesti poetico-letterari; la forma olivo, del tutto prevalente invece nella letteratura scientifica, è tipica del Trentino, di parte della Sardegna, dell'Emilia-Romagna e del Lazio settentrionale; nel Sud prevalgono aulivo, alivo, o avulivo.
L'olivo o ulivo (Olea europaea L.) è una pianta da frutto. Originario del Vicino Oriente, è utilizzato fin dall'antichità per l'alimentazione. I suoi frutti, le olive, sono impiegate per l'estrazione dell'olio e, in misura minore, per l'impiego diretto nell'alimentazione. A causa del sapore amaro dovuto al contenuto in polifenoli, l'uso delle olive come frutti nell'alimentazione richiede però trattamenti specifici finalizzati alla deamaricazione (riduzione dei principi amari), realizzata con metodi vari.
DESCRIZIONE BOTANICA nella sottospecie domestica, albero comunissimo nelle nostre regioni, di grande importanza per l’olio che si estrae dai suoi frutti.
L'olivo appartiene alla famiglia delle Oleaceae e nella sottospecie domestica è un albero comunissimo nelle nostre regioni. E' di grande importanza per l’olio che si estrae dai suoi frutti.
La pianta comincia a fruttificare verso il 3º–4º anno, inizia la piena produttività verso il 9º–10º anno; la maturità è raggiunta dopo i 50 anni. È una pianta molto longeva: in condizioni climatiche favorevoli un olivo può vivere anche mille anni. Le radici, per lo più di tipo avventizio, sono molto superficiali ed espanse, in genere non si spingono mai oltre i 60–100 cm di profondità.
Il fusto è cilindrico e contorto, con corteccia di colore grigio o grigio scuro, il legno è molto duro e pesante. La ceppaia forma delle strutture globose, dette ovoli, da cui sono emessi ogni anno numerosi polloni basali. La chioma ha una forma conica, con branche fruttifere pendule o patenti (disposte orizzontalmente rispetto al fusto) secondo la varietà.
È una pianta sempreverde, la cui attività è pressoché continua con attenuazione nel periodo invernale. Le foglie sono opposte, coriacee, semplici, intere, ellittico-lanceolate, con picciolo corto e margine intero, spesso revoluto. La pagina inferiore è di colore bianco-argenteo per la presenza di peli squamiformi. Le gemme sono per lo più di tipo ascellare.
Il fiore è ermafrodito, piccolo, con calice di 4 sepali e corolla di petali bianchi. I fiori sono raggruppati in numero di 10–15 in infiorescenze a grappolo, chiamate mignole, emesse all'ascella delle foglie dei rametti dell'anno precedente. La mignolatura ha inizio verso marzo–aprile. La fioritura vera e propria avviene, secondo le cultivar e le zone, da maggio alla prima metà di giugno.
Il frutto è una drupa globosa, ellissoidale o ovoidale, a volte asimmetrica, del peso di 1–6 grammi secondo la varietà, la tecnica colturale adottata e l'andamento.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
L’olivo, nella specie Olea europaea, si presenta in due sottospecie: olivo coltivato (Olea europaea sativa e olivo selvatico (Olea europaea oleaster). L’olivo coltivato (o olivo. domestico) è un albero alto di norma da 4 a 10 m, con rami lisci, foglie sempreverdi, lanceolate, di un verde caratteristico di sopra, biancastre di sotto, perché coperte di fitti peli peltati, fiori piccoli, bianchi, in piccole pannocchie; il frutto è una tipica drupa con mesocarpo carnoso, contenente grande quantità di olio, endocarpo (nocciolo) grande e duro, contenente un solo seme. L’olivo selvatico (olivo oleastro) è più piccolo, a chioma molto raccolta, rami spinescenti, foglie strette, corte, piccole, frutto piccolo, con mesocarpo poco sviluppato; cresce nei luoghi rupestri, isolato o in forma boschiva, nella regione mediterranea; è usato, di rado, solo per innesto.
Dell’olivo domestico, che fornisce anche il legno giallastro con venature nere, duro, compatto, lucidabile, molto adatto per mobili, perché sopporta umidità, insetti, muffe, si conoscono molte varietà, distinte per i caratteri del frutto. Nell’Italia peninsulare è estesamente coltivato e in ogni regione si conoscono parecchie varietà, distinte con nomi speciali. Altre regioni olivicole si trovano intorno al bacino mediterraneo (Spagna, Portogallo, Africa settentrionale, Grecia, Asia Minore, Palestina ecc.); in California e in Australia l’olivo fu introdotto più tardi. In Italia le regioni più ricche di olivi sono Puglia, Calabria, Sicilia; seguono Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise ecc.
L’olivo è uno degli alberi più longevi (alcuni esemplari dell’Africa settentrionale e della Palestina si ritiene risalgano all’epoca romana). L’olivo presenta polimorfismo genetico, con numerose varietà autosterili, accanto ad altre autofertili.
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Le foglie di olivo sono risorsa della medicina naturale da millenni, usate ed apprezzate come anti ipertensione.
Ma non finisce qui, perché le foglie di ulivo possono essere usate per calare di peso, tenendo lontano il pericolo obesità.
Almeno, lo sostiene una ricerca dell'University of Southern Queensland (Australia), diretta dalla professoressa Lindsay Brown e pubblicata dal "Journal of Nutrition".
L'equipe australiana ha lavorato con topi da laboratorio. Il primo passo è stato nutrire per 2 mesi i roditori con una dieta ricca di grassi: in questo modo, essi avevano sviluppato sindrome metabolica ed obesità.
Dopodiché, gli animali sono stati divisi in due gruppi: il primo gruppo (gruppo di controllo) ed un secondo gruppo, che ha ricevuto un estratto di foglie d'ulivo.
Passati altri 2 mesi, è stato evidente come gli animali del secondo gruppo avevano ottenuto benefici per il cuore ed il fegato. Inoltre, sempre rispetto ai colleghi del primo gruppo, questi mostravano una diminuzione dei sintomi della sindrome metabolica ed una riduzione di peso.
Come spiega la professoressa Brown, il legame tra antiinfiammatori (come le foglie di ulivo) e la perdita di peso è un fatto tutt'altro che noto. Precedenti ricerche, ad esempio, avevano mostrato come aspirina, tè verde e curcuma facessero muovere vero il basso l'ago della bilancia.
Tuttavia, i risultati ottenuti con le foglie d'ulivo hanno sortito effetti nettamente superiori alle aspettative.
Fonte: Hemant Poudyal, Fiona Campbell and Lindsay Brown, "Olive Leaf Extract Attenuates Cardiac, Hepatic, and Metabolic Changes in High Carbohydrate-, High Fat-Fed Rats1-3"J. Nutr. First published March 24, 2010; doi:10.3945/jn.109.117812 di Matteo Clerici
FENOLOGIA
L'olivo attraversa un periodo di riposo vegetativo che coincide con il periodo più freddo, per un intervallo di tempo che dipende dal rigore del clima.
Alla ripresa vegetativa, che orientativamente si verifica a febbraio, ha luogo anche la differenziazione a fiore; fino a quel momento ogni gemma ascellare dei rametti dell'anno precedente è potenzialmente in grado di generare un nuovo germoglio o una mignola. Dalla fine di febbraio e per tutto il mese di marzo si verifica un'intensa attività dapprima con l'accrescimento dei germogli, poi anche con l'emissione delle mignole, fase che si protrae secondo le zone fino ad aprile. La mignolatura ha il culmine in piena primavera con il raggiungimento delle dimensioni finali. Le infiorescenze restano ancora chiuse, tuttavia sono bene evidenti perché completamente formate.
Da maggio alla prima metà di giugno, secondo la varietà e la regione, ha luogo la fioritura, piuttosto abbondante. In realtà la percentuale di fiori che porteranno a compimento la fruttificazione è ridottissima, generalmente inferiore al 2%. L'impollinazione è anemofila. Alla fioritura segue l'allegagione, in linea di massima dalla metà di giugno. In questa fase la corolla appassisce e si secca persistendo fino a quando l'ingrossamento dell'ovario ne provoca il distacco. La percentuale di allegagione è molto bassa, inferiore al 5%, pertanto in questa fase si verifica un'abbondante caduta anticipata dei fiori (colatura). Si tratta di un comportamento fisiologico dal momento che la maggior parte dei fiori ha lo scopo di produrre il polline. Sulla percentuale di allegagione possono incidere negativamente eventuali abbassamenti di temperatura, gli stress idrici e i venti caldi. Dopo l'allegagione ha luogo una prima fase di accrescimento dei frutti che si arresta quando inizia la lignificazione dell'endocarpo. Questa fase, detta indurimento del nocciolo ha inizio nel mese di luglio e si protrae orientativamente fino agli inizi di agosto.
Quando l'endocarpo è completamente lignificato riprende l'accrescimento dei frutti, in modo più intenso secondo il decorso climatico. In regime non irriguo sono le piogge dalla metà di agosto a tutto il mese di settembre a influire sia sull'accrescimento sia sull'accumulo di olio nei lipovacuoli: in condizioni di siccità le olive restano di piccole dimensioni, possono subire una cascola più o meno intensa e daranno una bassissima resa in olio per unità di superficie; in condizioni di umidità favorevoli le olive raggiungono invece il completo sviluppo a settembre. Eventuali piogge tardive (da fine settembre a ottobre) dopo una forte siccità estiva possono in pochi giorni far aumentare le dimensioni delle olive in modo considerevole, tuttavia la resa in olio sarà bassissima perché l'oliva accumula soprattutto acqua.
Da ottobre a dicembre, secondo la varietà, ha luogo l’Invaiatura, cioè il cambiamento di colore, che indica la completa maturazione. L'invaiatura è più o meno scalare sia nell'ambito della stessa pianta sia da pianta a pianta. All'invaiatura l'oliva cessa di accumulare olio e si raggiunge la massima resa in olio per ettaro.
Dopo l'invaiatura le olive persistono sulla pianta. Se non raccolte vanno incontro ad una cascola più o meno intensa ma differita nel tempo fino alla primavera successiva. In questo periodo la resa in olio tende ad aumentare in termini relativi: il tenore in olio aumenta perché le olive vanno incontro ad una progressiva perdita d'acqua. In realtà la resa in olio assoluta (in altri termini riferita all'unità di superficie) diminuisce progressivamente dopo l'invaiatura perché una parte della produzione si perde a causa della cascola e degli attacchi da parte di parassiti e fitofagi.
Nella tabella seguente è riportato uno schema che riassume il ciclo fenologico dell'olivo. I periodi di riferimento hanno solo valore orientativo perché possono cambiare secondo la cultivar e la regione.
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Proprietà terapeutiche dell'Olivo
Azione Ipotensiva
È conosciuto soprattutto per la sua azione ipotensiva, cioè capace di abbassare la pressione arteriosa. La sua azione è di tipo periferico e consiste in una spiccata vasodilatazione. Quest'ultima è dovuta al rilasciamento della muscolatura liscia dei vasi arteriosi per un'azione di riduzione della capacità di contrazione delle cellule muscolari lisce della pareta vasale.
Inoltre l'Olivo è capace di ridurre i livelli di rame nel sangue, e poichè gli enzimi che producono le catecolamine necessitano di rame per funzionare correttamente, il risultato consiste in una riduzione della produzione di catecolamine, che sono sostanze capaci di aumentare la pressione sanguigna.
Uno studio clinico ha valutato trenta pazienti ipertesi, dei quali 12 non avevano mai ricevuto alcuna terapia, mentre gli altri 18 avevano già fatto cure con farmaci anti-ipertensivi. Tutti ricevevano un estratto acquoso di Olivo per bocca per tre mesi. Alla fine del trattamento si è notato un calo della pressione arteriosa statisticamente significativo e una riduzione anch'essa significativa della glicemia e della calcemia. Non sono stati osservati effetti collaterali in nessun paziente.
La vasodilatazione indotta dall'Olivo avviene anche a livello renale, e ciò spiega in parte l'azione diuretica posseduta da questa pianta.
Azione antiradicalica. Infatti si i è notato che alcune sostanze presenti in questa pianta sono dei validi antagonisti dei radicali liberi. L'Olivo combatte varie specie reattive dell\'ossigeno e contrasta bene anche i danni causati dai radicali liberi alle cellule (fenomeno chiamato perossidazione lipidica).
E’ noto che le LDL esposte ai radicali liberi vanno incontro ad un processo ossidativo, e questo è il meccanismo che scatena l’evoluzione della malattia aterosclerotica. Altri studi suggeriscono che gli antiossidanti presenti nell’olivo potrebbero avere, grazie alle attività suddette, azione cardio e vasoprotettiva nell’uomo.
In sintesi l’OLIVO ha le seguenti proprietà
1) Combatte l'ipertensione arteriosa
2) Combatte i danni causati dall'ipertensione.
3) Un cucchiaino d'olio a digiuno, ogni mattina, egolarizza i valori emapotoietici.