L a teosofa Helena Petrovna von Han, ci riporta wichipedia che <<...nacque settimina in un paesino ucraino. Era la primogenita di un colonnello ucraino, il quale discendeva da una famiglia nobile di stirpe prussiana, e di una romanziera russa, Helena Andreevna, nata Fadeeva. Il nonno era, invece, un cultore di poteri occulti>>. Il testo prosegue che:
<<Per sottrarsi alla tutela della famiglia, Helena a soli diciassette anni sposò un generale, che aveva allora 48 anni. Il matrimonio ebbe rapidamente termine, senza essere consumato, anche se non venne formalmente sciolto, cosicché Helene continuò a portare il cognome del marito con cui è nota ancor oggi>>.
Nel 1851 conobbe a Londra un iniziato anglo-indiano, tal Rajput (in sanscrito figlio del re) Mahatma (Maestro) M. (Morya), che le fece intraprendere la strada della teosofia. Indi fece alcuni viaggi che riprese nel 1865 dopo una breve pausa nella sua nazione natale.
Nella sua breve parentesi italiana ebbe modo di conoscere Garibaldi, con cui partecipò alle battaglie di Monterotondo e di Mentana. Nella battaglia di Mentana venne trafitta da due pallottole al torace. Creduta morta, venne gettata in una fossa comune. Venne salvata da alcuni non ben identificati maestri.[1] Indi continuò a girovagare per il mondo.
Nel 1875 a New York fondò la Società Teosofica con Henry Steel Olcott, William Quan Judge ed altri associati. Così Madame Blavatsky scrisse dei libri sulla religione che fece conoscere al mondo le sue conoscenze nella materia teologica ma anche sul mondo esoterico conosciuto tramite i libri del nonno durante l'adolescenza.
Nel corso del suo soggiorno americano Helena si sposò una seconda volta (senza che il primo matrimonio fosse stato annullato), in un periodo difficile in cui aveva bisogno di sostegno. Anche questo matrimonio, tuttavia, non fu consumato, e si concluse rapidamente. Per il resto della sua vita, accanto a lei troviamo altre donne, anche aristocratiche, che fondevano il ruolo di compagna a quello di mecenate.
Dopo una breve parentesi in India dove nell'ottobre del 1884 riferì del maestro Hilarion (scrivendo il suo nome Hillarion), asserendo essere questi recentemente asceso, nell'agosto del 1890 fondò l'"Inner Circle" di 12 discipline.
Si stabilì infine, ma sofferente di problemi cardiaci e reumatismi a Londra dove una banale influenza la portò alla morte nell'8 maggio del 1891. Il suo corpo venne cremato.
Il New York Times in tempi recenti scrisse di lei: «Helena Petrovna Blavatsky <<... ha avuto un cattivo servizio da parte della stampa fin dal suo primo apparire come organizzatrice della Società teosofica... Una delle grandi donne libere della sua epoca – non poté che attirare il disprezzo e critiche infuocate su ogni sua azione o parola, specialmente quando pretese di poter sfidare impunemente le più salde ortodossie dell'epoca. Ancora oggi, gente che non ha mai letto un rigo dei suoi scritti, continua ad avere l'adamantina convinzione che essa fosse una visionaria o una maniaca...»
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Secondo la teosofa Elena Petrovna Blavatsky:
Il KARMA NON CREA NE' PROGETTA. E' l'uomo a progettare o creare delle cause, mentre la legge karmica aggiusta gli effetti il quale aggiustamento non è un'azione ma l'armonia universale sempre inclinata a ritrovare la sua posizione originale; come un'arco che essendo teso con troppa forza, rimbalza con vigore corrispondente. Se dovesse succedere che si disclochi il braccio che tentava di tendere l'arco oltre la sua posizione naturale, allora è lecito dire che è stato l'arco a rompere il braccio, o che è stata la nostra follia a causare la nostra sofferenza?
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Luca Bagadin scive il 13 settembre 2011:
Nessuna vita può dirsi più avventurosa della sua. Nessuna vita può essere descritta come un vero e proprio romanzo d'appendice. Nessuna vita fu più ricca di spiritualità e di emozione di quella di Helena Hahn, futura Helena Petrovna Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica.
Paola Giovetti, giornalista e scrittrice, esperta di tematiche esoteriche, ce la descrive magnificamente nella sua recente biografia - edita dalle Edizioni Mediterranee - "Helena Petrovna Blavatsky e la Società Teosofica".
Helena Hahn, di nobili origini, nacque nella Russia meridionale fra il 30 ed il 31 luglio del 1831. Spirito libero e ribelle che si manifestò sin in tenerissima età, sposò per sfida, a soli diciassette anni l'anziano generale Blavatsky, dal quale presto divorziò per seguire la sua vera vocazione: i viaggi e la spiritualità.
A soli diciassette anni, infatti, abbandonò la famiglia per visitare l'Asia Centrale, l'India, l'America del Sud e l'Africa, visitando le zone più impervie del pianeta.
Sin da bambina, peraltro, mostrò le sue doti di chiaroveggente e la capacità di parlare con quelli che saranno poi da lei definita i "Maestri" o "Mahatma", ovvero esseri viventi che in questa loro incarnazione avevano scelto di guidarla nel suo cammino verso il misticismo (il Maestro Koot Humi ed il Maestro Morya).
Tornata in patria, Helena Petrovna Blavatsky (o HPB, come amava firmarsi), dimostrò in suoi poteri di chiaroveggente all'intera famiglia e persino al suo scettico e positivista padre: ella era infatti in grado di produrre suoni o musica da qualsiasi oggetto volesse; ottenere fra le sue mani oggetti o lettere da lei distantissime (i famosi "apporti"); fornire risposte alle domande anche solo mentali dei presenti, far mutare di peso gli oggetti e le persone presenti.
[Teosofa Annie Besant]
HPB spiegò poi che tali fenomeni non erano da considerarsi "paranormali", bensì fenomeni latenti, presenti in ogni individuo e che lei era riuscita in qualche modo a risvegliare.
Madame Blavatsky non credette mai agli spiriti o ai fenomeni medianici, per così dire, ma dimostrò come questi fossero prodotti della mente umana e come i Maestri non fossero spiriti di anime morte, bensì esseri viventi che avevano scelto - in questa incarnazione - di guidarla.
Madame Blavatsky, peraltro, come ci racconta Paola Giovetti, nel 1851 era in Italia e fu assidua frequentatrice dei circoli repubblicani di Giuseppe Mazzini (di cui peraltro influenzò profondamente il pensiero spirituale, legato anche alla reincarnazione) e combettè persino nella battaglia di Mentana a fianco del generale Giuseppe Garibaldi (anch'egli profondamente affascinato da HPB e dalle sue dottrine spirituali) contro le truppe pontificie e lì fu ferita. Da allora HPB, fu solita indossare una camicia rossa "alla garibaldina".
Negli anni '70 dell'800 riprese i suoi viaggi verso Oriente, ove conobbe numerosi maestri spirituali e yogin. Sarà purtuttavia determinante il suo incontro con il colonnello americano Henry Olcott, profondo studioso di Massoneria ed esoterismo, di un anno più giovane di lei, che la porterà ad una svolta.
Assieme al colonnello Olcott (con il quale condivideva, oltre gli interessi e gli studi, anche la passione per il fumo, che non abbandonerà nemmeno in punto di morte), Madame Blavatsky intraprese un sodalizio spirituale destinato a durare negli anni al punto che Olcott l'aiuterà nella redazione della sua monumentale opera "Iside Svelata": condensato di scienza, spiritualità, cosmogonia, antropologia e religione che HPB riuscì a scrivere in trance, "sotto dettatura" dei Mahatma e per mezzo di apporti di documenti e libri rarissimi che solo lei riuscì a reperire (alcuni contenuti anche negli archivi segreti del Vaticano).
Nel 1875, su sollecitazione dei Mahatma, Olcott e HPB, fondarono a New York la Società Teosofica, associazione filantropica e adogmatica di studi esooterici, destinata a combattere il dogmatismo, il materialismo ed il bigottismo imperante.
Alla Società Teosofica erano (e sono tutt'ora) ammessi tutti coloro i quali avevano (hanno) desiderio di perseguire questi tre scopi: fondare un nucleo della Fratellanza Universale senza alcuna distinzione di razza, ceto sociale e sesso; studio non dogmatico delle religioni e delle filosofie e riscoprire i poteri latenti dell'individuo.
Successivamente HPB ed Olcott si trasferirono in India, ove iniziarono a fare proseliti ed a fondare il Quartier Generale della Società Teosofica, proprio allo scopo di risvegliare la coscienza spirituale del popolo indù, così ricco di tradizione vedica.
La Società Teosofica fondava il suo insegnamento sul karma, ovvero la legge di causa ed effetto e, dunque, sulla reincarnazione ed il ciclo delle rinascite.
Il Mahatma Gandhi stesso, futuro teosofo, raccontò nella sua biografia che fu grazie all'incontro con Madame Blavatsky se lesse per la prima volta la Gita, ovvero il testo fondamentale della tradizione indù. E fu grazie all'impulso della Società Tesofica se riuscì a conseguire l'unità nonviolenta del popolo indiano contro l'oppressione britannica.
Purtroppo, nel 1884, Madame Blavatsky e la Società Teosofica rischiarono di essere screditati a causa dei due coniugi Coulomb, prima fraternamente accolti da HPB, che trovò loro anche un'occupazione, ma che successivamente produssero delle lettere fasulle secondo le quali Madame Blavatsky stessa dichiarava di essere un'imbrogliona.
Tali accuse giunsero nelle redazioni dei giornali e gettarono grosso scandalo. Fu dunque avviata un'inchiesta dalla Society of Psychical Research (SPR) di Londra, la quale, per mezzo di Mr. Hodgson, effettuò una superficiale ricerca che portò a sostenere le tesi dei Coulomb e a dar credito alle loro lettere fasulle.
Sentitasi screditata, Madame Blavatsky piombò in un profondo stato di sconforto che la porterà presto alla morte. Occorrerà attendere il 1986, ovvero cento anni dopo, affinchè la SPR giunga a scusarsi con Madame Blavatsky, per mezzo delle loro autorevole rivista, nella quale, sostanzialmente, si smascherarono i Coulomb e si disse che HPB era una vera mistica e maestra spirituale.
Dopo l'"affare Coulomb", ad ogni modo, Madame Blavatsky, ormai malata, decise di tornare a Londra e di scrivere un nuovo testo: la monumentale "La Dottrina Segreta", ancora oggi testo fondamentale di ricerca esoterica e teosofica, oltre che scientifica.
A Londra, HPB, farà un altro incontro fondamentale per la sua vita, ovvero conobbe Annie Besant, fervente socialista ed attivista dei diritti civili e sociali delle donne e dei lavoratori. Annie Besant - già co-fondatrice della Società Fabiana e delle prime Logge Co-Massoniche in Inghilterra - aderì ben presto alla Società Teosofica e, alla morte di Madame Blavatsky, ne prese le redini e l'eredità spirituale.
Annie Besant fu protagonista delle prime lotte per l'indipendenza dell'India e per la causa anti-razzista ed anti-casta che pervadeva l'India dell'epoca.
Sarà Annie Besant, assieme al Reverendo Leadbeater, ad adottare e crescere il giovane Jiddu Krishnamurti, futuro filosofo e maestro spirituale conosciuto in tutto il mondo.
La sig.ra Besant e Leadbeater credevano infatti che, viste le sue profonde doti spirituali, Krishnamurti fosse il nuovo Messia, ma ciò divise la Società Teosofica fra favorevoli e contrari a tale tesi. In età adulta, ad ogni modo, fu lo stesso Krishnamurti che, pur
(nella Foto Jiddu Krishnamurti è nato il giorno 12 maggio 1885)
offrendo riconoscenza ai suoi maestri, rifiutò di legarsi a qualsiasi istituzione ed a qualsiasi religione ed insegnò, per tutti gli anni '60, '70 ed '80 del '900, la libertà dai dogmi, dai condizionamenti e dalle istituzioni.
La biografia di Paola Giovetti ci parla di questo e di molto altro. Una sezione è peraltro dedicata al già teosofo e poi fondatore dell'Antroposofia Rudolf Steiner, oltre che dell'attuale situazione della Società Teosofica che conta, nel mondo, 30.000 soci di cui 1.100 in Italia.
Chi vi scrive è iscritto alla Società Teosofica Italiana da dieci anni. Se mi sono avvicinato politicamente e culturalmente al pensiero di Giuseppe Mazzini lo devo solamente ad Helena Petrovna Blavatsky ed alla teosofia: una scuola di elevazione morale ed interiore, utile a comprendere la Storia e la realtà molto più di quanto si possa credere.
a Bagatin 13/09/2011