Libero Arbitrio [Eresia] nello Zand AvestaI° Comandamendo:“Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le tue forze.”(Mt cap.22,37) L’ASTROLOGIA E IL COMMENTO AL PARAGRAFO 2116.Nel Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, nel paragrafo 2116 è riportato:
<<Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che "Svelino l'avvenire". La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium occultano una volontà di dominio sul tempo , sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l'onore e il rispetto, congiunto al timore amante, che dobbiamo a Dio solo.>>
Il testo del Catechismo Cattolico ci fa comprendere che non bisogna studiare l’astrologia, ne' leggere o ascoltare i messaggi propinati dai “media“. Quanto vieta, lo fa senza considerare che i giornali o gli organi di propaganda riportano sintetiche sciocchezze ascientifiche. Infatti la Chiesa condanna tali scritti non perché superficiali o poco dotti, ma perché , l’Astrologia, allontanerebbe da Dio. Addirittura in certi ambienti ecclesiastici si sente ripetere che “Studiando l’astrologia ci si mette al posto di dell'Altissimo“ (?!).
Tale Legge ecclesiastica appare superficiale e buffa poiché ogni credente comprende come l’Altissimo è sempre stato al di sopra d’ogni realtà manifesta e immanifesta, visibile ed invisibile, statica o dinamica.
E' senza dubbio banale, poco profondo o addirittura “strumentale”, attribuire all’Astrologia un valore analogo a quello di dell'Altissimo. Certe affermazioni, come quelle riportate dal paragrafo 2116, hanno il compito di far rimanere ignoranti le persone che seguono un certo la bibbia, ma che, ugualmente, e sempre più spesso, sono spinte a raccontare i fatti propri, ed ogni problema presso l’astrologo.
Quando il testo ecclesiastico del paragrafo 2016 proibisce alcune forme di sapere, esaspera gli amanti della conoscenza, blocca lo spirito indipendente dei curiosi pronti a sapere sempre di più, uccide le sane e forti intelligenze considerandole banali o come ‘menti sciocche”. Allora, la vita interiore del credente subisce un trauma, un disdegno e una repentina fuga o allontanamento dalla chiesa.
Gli alti prelati non comprendono o non vogliono ammettere che ci può essere qualcuno, forse “proprio qualche pecora smarrita” che sa ragionare abbastanza, a volte più di loro e sa anche criticare con ragion di causa (ricordare i pensatori come Giordano Bruno, Galileo, Dante Alighieri e molti altri, anche sconosciuti ai più).
Se la Chiesa vuole condannare l'Astrologia non deve infangarla con altre materie magiche o “pseudomagiche” . Tale fatto non fa che discriminare questo studio rendendolo ingiustamente analogo a riti o pratiche tese a "parlare o l’evocare i morti” o altre pratiche assai negative che allontano l’uomo dalla luce. La chiesa dovrebbe, invece, scrivere un nuovo paragrafo ove si parli o si condanni quest’antichissima scienza.
Infatti l'Astrologia, al contrario d’altri studi, è vita eterna, è eterno divenire statico dell’umano essere dinamico. E' una scienza pronta ad aiutare e migliorare l’uomo; quindi a conoscere se stesso e gli altri.
Quando il testo in esame asserisce che fra le tante pratiche anche l’Astrologia possiede “una volontà di dominio sul tempo , sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste". Credo che tale asserzione o affermazione sbalordisca chiunque. Questa ci sembra priva di fondamento poiché non ci sono umani esseri capaci di dominare il tempo o i fatti storici. Tutti siamo sotto lo stesso cielo per vivere ciò che l’alto compie.
Per quanto riguarda “il desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste”:
Si può asserire che sono molti coloro che credono di poter riuscire a fare ciò. Magari usando particolari preghiere, incensi profumati, musiche, mantra o altro, ma spesso questo insieme di folcloristiche realtà danno luogo, o sono create da un’illusione o sogno. Bisogna studiare le stelle e ogni loro influenza e moto, ma bisogna anche stare con i piedi sulla terra e fare i conti con tutto ciò che ci circonda sia a livello materiale che animico-spirituale.
Il breve, ma denso paragrafo, termina con la seguente frase: (Tutte le forme di divinazione) “Sono in contraddizione con l'onore e il rispetto, congiunto al timore amante, che dobbiamo a Dio solo.”
In altre parole il testo vorrebbe esprimere il suo dissenso verso l’Astrologia asserendo che lo studio delle scienze esoteriche in genere è in contraddizione con l’onore e il rispetto che dobbiamo a Dio solo. E’ da aggiungere che se queste materie sono ritenute in contraddizione con la realtà divina, vuol dire che queste esistono e hanno un valore specifico.
Direi invece che chiunque asserisce ed è convinto che lo studio dell’influenza della luna e delle stelle sarebbe antitetico all’amore e al rispetto per Dio, non solo manifesta un sintomo di ignoranza, ma ancor peggio, palesa la sua malafede e pigrizia mentale legata anche a pregiudizi che debbono essere cancellati dalla società di oggi.
Amare lo studio dell’Astrologia, cioè dell’Alto e del macrocosmo, avvicina l’uomo all’Altissimo e lo fa vivere in armonia con il Tutto.
Sembra che dal paragrafo 2116 emerga che l’Astrologia non rispetterebbe Dio, ma é proprio vero?
di Alessandro D'Angelo –
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Alessandro D'Angelo