L'ASTROARTE COME TIPO DI CRITICA.
Ed è grazie a quest’ultima corda celeste che il nato è riuscito a creare un preciso stile pittorico dal quale emerge, come le principali armonie ricche di segni, sgorgano attraverso pitture astratte divenute nel nostro contesto storico culturale necessarie quanto, o più dello stile figurativo; infatti è proprio attraverso queste che si comprende meglio l’inespimibile e spesso nebuloso quanto mai movimentato inconscio,
E’ ormai da parecchi anni che la pittura astratta è divenuta uno strumento per esprimere le sensazioni flash invisibili ed è proprio su questa onda che il pittore si inserisce in modo completamente nuovo e carico di significati che risuonano in quella parte della realtà celata ai più.
Non tutti, infatti, possiedono una carta stellare che permette di vivere un’anima capace di approfondire il reale ed ergersi verso le sublimi vette della conoscenza dell’ultrasensibile.
Un profondo dialogo, spesso rumoroso, a volte silenzioso, tra forze esoteriche e forze esoteriche, si ascolta dalle pitture dell’artista che riesce a collegare come “Tuoni Silenziosi” la realtà visibile e quella invisibile, la concreta e quella impalpabile, la materiale e l’invisibile del ‘Foat’ teosofico.
In altre parole, l’artista riesce a creare moduli strutturali che diventano la pedina di lancio di una forma di pittura astratta capace di mettere in luce e quindi evidenziare con chiarezza sia l’intimo celato che la parte più concreta ed appariscente delle cose.
Analizzando la tematica pittorica sotto una luce astro-alchemica, ciò che subito appare chiaro e manifesto è la congiunzione fra l’oro e l’argento che vive e si solidifica accanto al ferroso e mercurializzato Marte gemellare: da questo connubio di elementi alchemici appare chiaro come le energie irrazionali o lunar-sognanti si sposano in modo a volte aggressivo-marziano con le energie razionali che scaturiscono dall’oro solare. Da questo amalgama di valori antitetici prende vita l’ermafroditismo inteso quale percezione
Usando le posizioni degli astri nel tema natale di un pittore, di uno scultore, musicista, poeta o scrittore, si può, attraverso uno studio analitico del tema Natale, individuare la reale predisposizione dell'animus dell'artista. La considerazione degli aspetti planetari come le precise "Corde celesti" ci fanno strada per comprendere come l'artista manifesterà il suo talento in uno specifico modo e in nessun altro._____ L'ASTROARTE fu per la prima volta, adoperata nel redigere un esame ASTROPITTORICO al pittore Sante Dignani Bolia nell'11 gennaio 1993 presso la Libreria Croce in Roma
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(Nella foto, presso la Libreria Croce in Roma nell'11 gennaio 1993. Era presente da sinistra il sociologo Professor Emilio Sacca, la figlia del pittore Sante Bolia, lo scrittore Alessandro D'Angelo, e il giornalista Ruggero Orlando).
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LA PRIMA CRITICA ASTROPITTORICA DELLA STORIA (anno 1993)
Ci vorrebbero interi volumi per esprimere in modo completo la vibrante arte del pittore Sante Dignani Bolia.
Dall’esame astropittorico, emerge come il nativo vive dentro di sé il mito di Castore e Polluce in continua agitazione e ricerca.
Quanto asserito scaturisce dal fatto che il cielo di nascita del soggetto presenta tre pianeti nel segno dei Gemelli, fra cui due sono Luminari, cioè il Sole e la Luna, che rappresentano rispettivamente la luce e il buio, lo Yang, lo Yn, e ogni antitesi sia del mondo umano che di quello divino, mentre l’altro pianeta è rappresentato da Marte che simboleggia l’aggressività, l’irruenza e l’azione.
Dunque entrambi i Luminari ricevono influenze non solo dall’intelligente e veloce Mercurio, ma anche dall’irruento e battagliero Marte che si trova a lavorare in modo lunar-mercuriale proprio vicino al Luminare Minore.
Questa realtà marziana conferisce una forza che si proietta verso l’inconscio lunare facendo risalire dal profondo, anche con impeto, emozioni sempre presenti nell’umano essere.
Tali sentimenti, che in genere si manifestano con rarità e con una certa difficoltà, riescono ad esprimersi chiaramente, così come è avvento nell’artista, con tutta la loro complessità e completezza.
E’ da aggiungere inoltre un altro parametro interessante da analizzare: si tratta della posizione di Mercurio che nel momento della nascita si trovava a 13 gradi nel lunare segno del Cancro in larga congiunzione con il pianeta Plutone (dio degli inferi e delle cose segrete ed occulte): da questa assonanza planetaria risulta la nascita e la manifestazione di un’ottima fusione fra intelletto e “parte infera” percepita in modo estremamente intuitivo-sensibile.
L’amorevole Venere nel venusiano segno del Toro, poiché si trova a vivere nella propria casa (il Toro è governato da Venere) , porta a concretizzare realtà svelate dalla bellezza e dall’amore segreto, sempre all’opera. Va aggiunto che questo pianeta da luogo anche ad armonie cosmiche mercurial-nettuniane: da qui la capacità di fare proprie e manifestare le energie o le realtà macrocosmiche che orientano l’artista verso moduli di sentimenti , sempre celati, ma espressi con forza mercurial-marziale illuminata dalle fiabesche e lontane quanto vicine luci nettuniane e mercurial-plutoniane che prorompenti e sempre attive e dinamiche emergono dalla carta del Tema Radix.
L’intuizione, che si presenta con una genesi mercurial-marziana è pronta a recepire la cosmicità con intelligenza, con forza, e ogni forma di realtà, anche astratta, con lucido coraggio.
La pittura dell’artista è infatti fondamentalmente astratta ed emerrge dal suo animo proprio a causa della presenza dell’infero Plutone in congiunzione con la magnetica e segreta Luna Nera la quale è presente nel percettivo segno d’acqua del Cancro ed si presenta inoltre in 8^ casa (casa della morte e della resurrezione; del decadimento e dell’ascesa spirituale): da questa congiunzione Plutonian-lunaneriana, il pittore riesce a vivere in modo sensibile, lunare, segreto e magico le forze o le energie medianico-occulte che si proiettano oltre la vita. Infatti, solo se si
giunge a certe vette di mistero, che si manifesta quale vita-morte-vita nell’eterno senza fine, si riesce a comprendere come la pittura di astratto-simbolica del pittore mercurial-lunare, si presentai come un figurativo “transunstanziato” poiché espime
come l’essenza dell’arte è figlia della forma più segreta; e come al di là della realtà
fenomenica apparentemente viva, si manifesti una realtà carica di energia irreale o
di sogno, pronta a venire alla ribalta attraverso i “PORTATORI DI LUCE”, cioè i veri artisti.
Infatti è proprio fra queste pedine scintillanti, che Sante Dignani Bolia s’inserisce per illuminare gli occhi e l’animo dei ciechi.
Dal tema natale si ricava che egli così doveva fare, grazie a precise congiunzioni planetarie che gli hanno permesso di attuare questo tipo d’ opere.
In sintesi, da come abbiamo sin ora visto, i parametri maggiormente dimostrativi che hanno generato una precisa forma e un’essenza atipica nei dipinti sono:
- la congiunzione del SOLE-LUNA:
- La congiunzione della LUNA NERA con PLUTONE;
- La presenza della LUNA NERA in ottava casa;
- Il trigono VENERE-NETTUNO
- Il trigono GIOVE-LUNA
totale del duale recepito in modo lucido, privo di altre influenze che potrebbero essere devianti. Posso per maggior chiarezza asserire che attraverso l’unione dell’oro con l’argento, o della Luna con il Sole l’artista vive nel suo inconscio le “nozze mistiche” fra Eros e Psiche. I colori dei quadri che generano vibrazioni particolari creano forme anche informali emananti una profonda armonia capace di destare l’animo sopito facendo si che questo si svegli in modo totale affinché possa comprendere con facilità la realtà eso-exoterica presente nelle opere d’arte. Per concludere, si può sintetizzare che il Bolia è il pittore che riesce a descrivere, l’inconscio lunarizzato poiché possiede la Luna Nera (sessualità, libido e magnetismo) nel lunare segno del Cancro dove è presente anche il pianeta dell’intelligenza Mercurio e il pianeta delle cose segrete ed occulte Plutone.
di Alessandro D’Angelo