L'Equiseto ha un'azione diuretica, grazie alla presenza di flavonoidi, potenziati nella loro azione dai sali minerali che rendono la pianta particolarmente indicata in caso di gonfiori dovuti a ritenzione, cellulite e cistite. In particolare, il silicio contribuisce a eliminare le scorie metaboliche (urea, acido urico, nicotina ecc.) con effetto depurativo. Stimola la produzione di collagene, una sostanza che rende tonici i tessuti, previene la formazione delle rughe e contribuisce a rendere elastica la pelle. Inoltre, l’Equiseto insieme ad Ortica e Tarassaco compone una triade altamente benefica e Antitumorale.
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I benefici di questa pianta che veramente si trova ovunque, io la trovavo nel parco dietro casa, quando non tagliavano l'erba, non terminano qui. Fin dall'antichità era apprezzata per gli effetti diuretici e contro le infezioni alle vie urinarie (gonorrea, cistite e altre amenità). Gli viene anche attribuito un'azione di stimolo sull'organismo che posso testimoniare, probabilmente dovuto alla forte presenza di minerali che le nostre grasse ma povere diete e il logorio della vita post-moderna ci negano. E' particolarmente indicato infatti, in casi fratture e osteoporosi, essendo ricco di calcio.
Se non vi va di raccoglierlo, farlo controllare se non siete sicuri del luogo di raccolta e farlo seccare, potete andare in qualsiasi erboristeria. Come al solito, occhio alle truffe, con l'ecobusisness anche la gramigna è cara. Non dovreste pagarlo più di 4 euro all'etto.
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L' EQUISETO COMBATTE L'ANEMIA
L'anemia è un problema che si manifesta con un livello di globuli rossi e di emoglobina al di sotto della norma. L'individuo anemico appare pallido, con occhiaie, ha difficoltà a digerire, è stanco, emotivamente scosso (irritabile, depresso...).
Meno globuli rossi significa minore ossigenazione di cellule e tessuti... quindi minore energia e metabolismo rallentato.
Che cosa causa l'anemia? Potrebbe essere causata da perdite di sangue all'esterno, ma più spesso è dovuta ad una mancanza di equilibrio tra produzione di nuovi globuli rossi e distruzione di quelli a fine ciclo. Infatti se manca ferro disponibile non si possono formare nuovi globuli rossi. (Nella figura: L'importanza dell'Equiseto nell'Osteoporosi).
Questa carenza di ferro nel sangue è chiamata sideremia (dal greco sideros = ferro) e può essere corretta con il miglioramento delle funzioni intestinali, un'alimentazione adeguata o l'assunzione di integratori.
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L'intestino deve essere in ottima forma per assorbire al meglio tutto ciò di cui ha bisogno... altrimenti tutto il ferro che immettiamo uscirà direttamente dal di dietro. :-)
Quindi la flora intestinale deve essere in perfetta salute e si devono fornire le vitamine (B e C) ed i minerali (in particolare zinco) necessari. Il lievito di birra contiene queste vitamine e questi minerali.
L'alimentazione è indispensabile per aumentare l'assunzione di ferro. Tra i migliori alimenti (per chi non è vegetariano) vi sono la carne di cavallo, la carne rossa ed il fegato di bovino. Per quanto riguarda il fegato consiglio di accertarsi relativamente all'origine dell'animale ed ai metodi di allevamento. Il fegato è uno dei filtri dell'organismo... e qui ho detto tutto.
Altri alimenti utili sono le uova, i legumi ed i vegetali a foglia scura, come spinaci, coste, cavoli e prezzemolo. Però, sono sincero... nulla in paragone alla carne di cavallo... in quanto ad assimilabilità e risultati. Però per chi è vegetariano non si può...
Vi sono poi tutti gli integratori in vendita nelle farmacie e che potete farvi consigliare dal vostro medico.
Vi sono anche delle piante molto utili per contrastare l'anemia.
Queste sono la coda cavallina ed il romice.
Coda cavallina (Equisetum arvense). Decotto con due cucchiai di equiseto in mezzo litro d'acqua: Bollire per 5 minuti e poi lasciare in infusione per 10 minuti. Tre tazze al giorno, lontano dai pasti
Romice (Rumex acetosa). Un cucchiaio di polvere di rizoma, due volte al giorno lontano dai pasti.
Se le piante ve le raccogliete da soli... mi raccomando, accertatevi che non siano state trattate con diserbanti o altri prodotti chimici... o che non si trovino in prossimità di colture trattate (soprattutto i frutteti).
Alessandro o D'Angelo scrive:Fra rimedi naturali contro la CISTITE è una malattia infettiva causata principalmente da batteri che risalgono le vie urinarie fino alla vescica, spicca l'EQUISETO.
Comunque, ecco i rimedi naturali per questa malattia tanto antipatica:
La cistite è una malattia infettiva causata principalmente da batteri che risalgono le vie urinarie fino alla vescica. E’ una patologia molto diffusa, soprattutto nelle donne a causa della diversa conformazione dell’apparato urinario rispetto a quello maschile. Una persona che soffre di cistite risente continuamente il bisogno di urinare, il volume di urina è poco importante e l’emissione è dolorosa e bruciante. La terapia classica prevede l’assunzione di antibiotici, ma un valido aiuto può arrivare anche dalla natura. Le piante più comunemente usate sono:
l’ Uva Ursina, il Pompelmo, l’Equiseto, il Mais e infine il Cranberry o mirtillo americano.
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L’UVA ursina ha un’attività antisettica sulle vie urinarie. L’estratto di semi di pompelmo contiene un’ elevata concentrazione di bioflavonoidi e la sua azione battericida è proporzionale alla concentrazione.
L’EQUISETO ha un’elevata capacità diuretica e favorisce il trofismo dei tessuti connettivi. il mais, oltre a stimolare la diuresi, ha un’azione calmante sui dolori che talvolta accompagnano le infezioni delle vie urinarie. infine il cranberry viene assunto per via orale, sotto forma di succo o capsule; contiene significative quantità di antocianosidi, flavonoidi e numerose altre sostanze ad attività antibatterica, che esplicano la loro azione soprattutto a livello dell’apparato urinario. Il succo dei frutti di questa pianta ha la capacità di rendere antiadesiva la superficie delle mucose, impedendo l’adesione dei batteri patogeni responsabili delle infezioni alle vie urinarie. Non presenta controindicazioni salvo possibili interazioni con un farmaco molto usato dagli anziani come anticoagulante, il warfarin; è quindi fondamentale appoggiarsi anche per cure naturali al farmacista in grado di consigliare le scelte più opportune soprattutto in caso di assunzione di altri farmaci, senza dare mai per scontata l’innocuità dei rimedi naturali. Per completare infine l’azione delle piante utili alla salute dell’apparato urinario è bene fare un uso regolare, a cicli da ripetere spesso, di fermenti lattici probiotici che vanno a ripristinare la nostra flora intestinale. Infine, ecco una serie di consigli da seguire per prevenire la cistite: bere molta acqua evitando bevande gassate; vestirsi con indumenti di cotone; avere una buona igiene intima con l’uso di saponi neutri che trovate in farmacia; cambiare regolarmente gli indumenti intimi che potrebbero essere sorgente di agenti patogeni; curare i problemi di stitichezza che portano a una disbiosi intestinale; aumentare le difese immunitarie chiedendo al farmacista dei composti immunostimolanti.
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della dott.ssa Chiara Spampinato,
Associata a Federfarma Bologna
Alessandro D'Angelo scrive:
Sono molti coloro che si sono rivolti a me per conoscere come prendere l'EQUISETO.
E' bene non esagerare nella dose giornaliera per chi ha problemi di cuore.
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E' consigliabile assumere le capsule farmaceutiche da prendere in quantità relativa ai propri problemi salutari. Da 1 a 3 (lontane dai pasti per fare più effetto).
Lontano dai pasti, o a digiuno la mattina si può anche assumere un cucchiaino di EQUISETO in una tazzina ti caffè con acqua fredda. Tale operazione si può ripetere la sera prima di coricarsi dopo il kimo.
E Q U I S E T O: Argomenti correlati: Ciro Vestita, la dieta della settimana.
E Q U I S E T O (equisetum arvense - Pennacchiotto con le spore -)
Famiglia delle Esquisetacee, si usano le parti aeree della pianta, i cauli i fusti, è diffusa in tutto l'emisfero boreale, discende dalle felci, la medicina Cinese la impiega per la cura dell'Artrite, delle ferite, delle emorroidi, della dissenteria, per le ulcere e le emorragie nasali, di aiuto essenzialmente nella fragilità ossea, nella osteoporosi, nella caduta dei capelli, nelle unghie fragili.Ha una azione diuretica, utile per la ritenzione idrica, nelle infezioni renali, nelle infezioni dell'apparato urinario, (renella) nella incontinenza, nei calcoli urinari, nella insufficienza cardiaca congestizia, nella uretrite, nella prostatite, nella osteoporosi, nelle emorragie uterine e delle emorroidi, ha una azione anticancerogena, utile nella cura delle anemie secondarie, nelle forme reumatiche, nell'aterosclerosi, rallenta l'invecchiamento delle fibre elastiche, è una pianta diuretica ma non altera gli elettroliti, si consiglia l'uso dell'Equiseto negli edemi post-traumatici, in caso di infezioni batteriche ed infiammatori delle vie urinarie per favorire la eliminazione della renella.
Può essere di aiuto come coadiuvante nelle cure dimagranti. Favorisce le cicatrizazioni, utile nelle dermatiti, migliora la elasticità cutanea, previene le rughe dell'invecchiamento e previene anche la cellulite. E' utile per chi vuole smettere di fumare, è una pianta essenzialmente remineralizzante. Ci si curava la Tubercolosi polmonare, è remineralizzante, cura la fragilità ossea, capelli, unghie, è diuretico, cura la ritenzione idrica, l’artrite e l’ osteoporosi.EQUISETUM ARVENSE: ha un’azione emostatica e diuretica. L’azione diuretica è particolarmente interessante perchè non altera il rapporto degli elettroliti. E’ quindi indicato nella diuresi forzata in presenza di affezioni batteriche e infiammatorie delle vie urinarie, e contro la renella.
PRINCIPI ATTIVI: acido silicico, sali di potassio, acido ascorbico, acidi fenoli, cinnaminici, dacaffeiltartrici, equisetonina, composti flavonici, isoquercitina, galuteolina, alcaloidi, 3-metossipiridina, palustrina, nicotina, cloruro di potassio, acido malico e ossalico, gliceridi dell'acido stearico, linoleico, lonolico, oleico. L'azione diuretica della droga è dovuta dalla presenza di sali di potassio, della saponina, della esquisetonina ed ai flavoni, contiene oro che assorbe acqua, ed è in grado di curare l'artrite reumatoide.
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CONTROINDICAZIONI, evitare in gravidanza, in allattamento, alle dosi consigliate la pianta è sicura.
PARTE UTILIZZATA:
LA PIANTA è una pianta ricchissima di minerali: potassio e soprattutto silice che la rendono un ottimo rimineralizzante negli stati di stanchezza, in caso di fratture e in gravidanza, essendo inoltre una pianta diuretica la si impiega nella stimolazioni delle funzioni renali. La silice ed altri minerali stimolano il tessuto connettivo e sono particolarmente indicati per facilitare la ricostruzione della cartilagine nel corso di malattie articolari, in associazione con Artiglio del diavolo. L'Equiseto svolge anche un'azione sull'elasticità dei tendini e delle pareti vascolari divenendo così un importante prodotto per gli sportivi (tennisti, corridori, calciatori etc). (Formula chimica della Clorofilla)Equiseto o Coda Cavallina http://www.youtube.com/watch?v=yPf6xGHEZgY
UTILIZZI TRADIZIONALI: diuretico, rimineralizzante osseo, contro tendiniti, dolori articolari, emorragie (specie del naso), infiammazioni degli occhi.
Equiseto parti usate: parti aeree della pianta All'equiseto vengono attribuite proprietà diuretiche, emostatiche ed emopoietiche. Tra i costituenti principali della pianta ricordiamo l'acido silicico, l'equisetonina, alcuni acidi organici, resine, cloruro di alluminio e di Potassio. All'acido silicico si ascrivono le proprietà rimineralizzanti della pianta che sono ben evidenti soprattutto nelle cure estetiche e dermatologiche. Gli effetti sulla coagulazione sono i più discussi, mentre certa è la stimolazione della emopoiesi (formazione dei globuli rossi). L'equiseto è usato nei protocolli di cura per l'artrosi sia per i benefici che esso può esercitare sulla cartilagine articolare, sia sul tessuto osseo. L’Equiseto è un coadiuvante tradizionale per: Capelli e le unghie fragili Alopecia (caduta dei capelli) Aumento della velocità di guarigione delle fratture ossee Osteoporosi . Accrescimento scheletrico nei fanciulli ed adolescenti.
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EQUISETO CONTRO L'OSTEOPOROSI osi, presente nel 65% delle donne che hanno più di 65 anni, è una rarefazione dell'osso con relativo assottigliamento della trama del tessuto spugnoso. É il risultato del processo evolutivo a cui è soggetta la massa ossea nel corso della vita. Alla prima fase di crescita progressiva, che dalla nascita va fino a un punto massimo raggiunto intorno ai 30-35 anni, segue il mantenimento e, infine, la diminuzione progressiva.
Se nell'uomo questa dimunuzione è lenta (circa lo 0,5% l'anno), nella donna inizialmente è simile, ma accelera in seguito alla menopausa per poi rallentare nuovamente dopo circa 10 anni.
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Per il suo alto contenuto di silicio, un erba comune si e rivelata preziosa per la salute delle ossa: l'equiseto o coda cavallina. Il metabolismo del calcio che compone lo scheletro umano è un processo complesso, che avviene in sinergia con quello di altri minerali, tra cui fosforo, manganese e silicio. All'esame, unghie, capelli e ossa fragili presentano una diminuzione media del 50% di quest'ultimo.
Non è ancora chiaro il meccanismo, ma c'è una relazione stretta tra calcio e silicio: il secondo può favorire un aumento del primo. E in caso di necessità l'equiseto è un ottimo rimedio per la rarefazione ossea. É infatti la pianta col più alto contenuto di silicio. In più è anche ricca di carbonato di calcio, solfato di potassio, magnesio, ferro, manganese: questo le dà un forte potere rimineralizzante. Migliora lo stato di unghie e capelli ma, soprattutto, è utile nel caso di fratture, e funziona come prevenzione per l'osteoporosi.
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I benefici dell'equiseto figurano superiori anche a quelli del calcio dei latticini, recentemente messo in crisi da una dichiarazione sul Newsweek di Walter Willet, capo della Scuola di Salute Pubblica dell'Università di Harvard, secondo cui consumare latte e derivati non sempre rende le ossa più forti. Chi ne consuma grandi quantità potrebbe addirittura essere più esposto alle fratture. I dati clinici lo confermano: nei Paesi dove i consumi sono alti le persone hanno ossa più fragili. La ragione starebbe nel rapporto tra il calcio e l'aumento di acidità provocato dalla digestione delle proteine animali, come rivela uno studio tedesco pubblicati sull'American Journal of Clinical Nutrition.
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La perdita di calcio, è da mettere in relazione al perturbato equilibrio del pH dei tessuti interni provocato da accumulo di acido, a causa di diete eccessivamente acidificanti protratte nel tempo, o di difetti nella depurazione dell'organismo. Se il meccanismo di depurazione è in crisi, l'acido viene stipato nelle cellule che, per ritornare in equilibrio, devono mettere in atto un cambio ionico, buttando fuori minerali preziosi, come calcio, ferro, magnesio, potassio. Saremmo, insomma, di fronte a un paradosso: più proteine si consumano, più calcio si perde.
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Confermato da ricerche americane pubblicate sempre sull'American Journal of Clinica/ Nutrition: le donne consumatrici di proteine animali presentano un'osteoporosi superiore rispetto a quelle vegetariane. La salute del nostro scheletro quindi coinvolge diversi fattori: comportamentali, ormonali e legati al sistema immunitario.
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Un esempio è l'osteoporosi legata alla menopausa, quando si riduce la produzione di estrogeni, che promuovono l'attività delle cellule deputate alla costruzione del tessuto osseo, gli osteoblasti. Una correzione nutrizionale, per prevenire e curare, si rivela fondamentale. E, visto che tra le cause c'è un eccesso di proteine animali, basterebbe preferire le proteine di origine vegetale.
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Semplici le soluzioni: una tisana di equiseto da bere 3 volte al giorno, insieme al consumo di soia, fagioli, piselli, broccoli, pesce azzurro, aringa e salmone, ricchi di vitamina D. Ridurre il formaggio e dare più spazio a sesamo e alghe, ricchi di calcio. Senza dimenticare un po' di attività fisica regolare.
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In sintesi: l'equiseto è un prezioso alleato per rendere le ossa più resistenti. [Fiore d'Equiseto]
Del colesterolo ho sempre detto: «È più la gente che ci campa di quella che ci muore», e l’osteoporosi me lo ricorda tanto. Alle donne in menopausa viene da anni effettuata la ‘Moc’, test utile per stabilire eventuali zone di osteoporosi. Quasi sempre come un fulmine a ciel sereno, tante di queste giovanotte, dopo la Moc, si ritrovano con pasticche e pasticchine da prendere per allontanare il rischio di fratture spontanee.Ma quante donne over cinquanta abbiamo mai visto con rotture di vertebre o femore? Io pochissime, e invece talvolta sembra di essere in guerra queste zoppe così ampiamente paventate.E le nostre nonne che lavoravano ore e ore nei campi e la Moc non sapevano manco cosa fosse si son forse tutte rotte? Misteri della scienza moderna. In ogni caso esiste la possibilità di fare una sana prevenzione per la salute delle ossa iniziando proprio dalla tavola. Ci sono alimenti ricchissimi in calcio e vitamina D: leguminose, formaggi, verdure, frattaglie, frutta secca, pane, pasta, cacao.
Dei formaggi bisogna ricordare che, per chi è a rischio ipercolesterolemia, un bicchiere di latte scremato ha lo stesso calcio di un bicchiere di latte intero. Quindi anche formaggi magri quali ricotta e stracchino sono ricchi in calcio. Importante evitare anche i tanti errori alimentari che quotidianamente vengono fatti come per esempio l’abitudine, al mattino, di rimpinzarsi di fibre. Queste si legano al calcio dei cibi facendolo perdere con le feci. Proponiamo dunque una dieta ove la colazione sarà sempre a base di latte fresco o latte di soia più una fettina di pane e marmellata.
• Claudia Bartoli mi scrive: <<sono una grande fans dell'equiseto, dato che lui (in associazione con l'ortica) è riuscito la dove molti integratori hanno fallito.
Personalmente lo raccolgo, lo faccio seccare, lo polverizzo e lo consumo in infuso 2 o 3 volte al giorno.
Mi è sorto soltanto un dubbio: per fusti sterili, si intende tutta la piantina, compresi i rametti , vero?>> Rispondo così alla domanda:
"Gentile Claudia Bartoli, credo proprio che lei abbia ragione. Importante è raccogliere e "Accettare" la pianta in toto, certamente escludendo le radici.
Personalmente credo che l'eqiseto faccia meglio se non cotto in quanto potrebbe perdere in tal modo varie proprietà organolettiche. Per esempio, si potrebbe assumere in polvere da non eccedere nel prenderlo.
Affermo ciò poichè troppa polvere potrebbe dar luogo a piccoli disturbi o a respirazione affannosa.
Certamente non a tutti crea o può portare gli stessi disturbi con analoghe quantità.
Meglio provare su se stessi e poi regolarsi."
L'EQUISETO e i CAPELLI .
Per conoscere l'effetto dell'EQUISETO sui capelli aprire il link: https://www.youtube.com/watch?v=iLO4ZmJcipQ ed ascoltare dal 3 al 4° minuto.
Si racconta che gli gnomi delle montagne lo impiegavano contro il deterioramento dei denti e contro le carie, e, infatti, l'equiseto è ¨ un ottimo sbiancante per i denti. L'uso officinale dell'equiseto è fondato sulla sua ricchezza in sali minerali, che servono per reintegrare le riserve di calcio e in particolar modo di potassio. La fitoterapia moderna lo utilizza come potente diuretico mineralizzante, agendo sui glomeruli renali e permettendo l'eliminazione dei liquidi in eccesso. Inoltre è astringente per curare piaghe e ferite.
Va usato in decotto che si prepara con la pianta essiccata.
Ricerche di Alessandro D'Angelo
"Mi rendo conto che il proposito di tenere un blog sensato, con una parvenza di utilità, si è troppo spesso infranto con il biografismo, il parlare di sè, anche se magari mascherato di politica e società. Si può parlare di sè anche quando si parla dei malgovernanti nostri o altrui, perchè spesso si mette in primo il nostro rancore, che seppur giustificato è cosa risaputa, che chiunque, in qualsiasi bar del pianeta potrà trovare nelle lingue che preferisce. Altra cosa è invece dire qualcosa di nuovo, di investigato, di sperimentato che permetta di chiarirsi le idee, di indignarsi sul serio o di fabbricarsi una pomata che rechi sollievo agli ematomi.Quindi oggi, dopo una settimana in cui il sonno è stato un piacere assaporato a tratti, vi parlerò di una pianta diffusa in lungo e in largo in Italia, ricchissima di sali minerali, per cui adatta a questi periodi di afa che ci prosciugano di acqua e componenti essenziali per andare avanti. Se preferite i pastigliozzi multivitaminici potete anche fermarvi qua, la lettura vi risulterà noiosa. L'Equisetum arvense, comunemente chiamata "coda cavallina" è un vero concentrato di minerali (il 18-20% del suo contenuto), tra cui soprattutto il silicio, l'elemento più abbondante nella crosta terrestre dopo l'ossigeno. Nel corpo umano è importante per lo sviluppo dello scheletro, nella guarigione delle fratture, nel prevenire l'invecchiamento della pelle e nel mantenere elastiche le arterie. Per meglio assorbire il silicio dell'equiseto (presente sotto forma di acido silicico) è megio fare un decotto della pianta o fresca o secca: gettare 1-2 cucchiai in un volume d'acqua corrispondente ad una tazza, portare ad ebollizione per circa 30 minuti e lasciare raffreddare per 10 minuti, infine colare. Nell'equiseto non mancano poi minerali come il potassio o il calcio al trettanto fondamentali per l'organismo.
NELLA FIGURA SOTTO: la CLOROFILLA