Papaya, il dolce frutto che combatte le malattie
La Papaya è una pianta (arbusto) appartenente alla famiglia delle Caricacee ed è anche conosciuta con l'appellativo "albero dei meloni" a causa della forma ovale che richiama quella del melone.
La sua provenienza non è ancora stata chiarita, alcuni testi sostengono provenga dalla Malesia, mentre altri dal Messico; certo è che la papaya è una pianta ormai diffusa in tutti i paesi tropicali. Il clima ideale per la crescita della papaya è il caldo umido e grazie a questo clima il suo arbusto è in grado di generare molti frutti in breve tempo.
La Papaya è un frutto dall'aspetto giallo quando maturo, verde quando ancore acerbo e può raggiungere un peso di 5 kg.
Secondo i ricercatori pakistani, la papaya è un concentrato di sostanze benefiche che possono essere utili nella prevenzione e cura di numerose malattie. Foto: ©photoxpress.com/Jake Hellbach
Il frutto esotico è stato trovato possedere numerose proprietà benefiche nel promuovere la salute e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, cardiache, diabete... e molto di più.
La Papaya è composta per circa l'87 % da acqua e per circa il 13 % da carboidrati, vitamine e minerali vari. Molto importante, per la loro azione antiossidante, la presenza di vitamina C e vitamina E, mentre la vitamina A ha la proprietà di rigenerare i tessuti epiteliali. Tra i minerali presenti nella papaya troviamo calcio, ferro, fosforo e magnesio e tra le vitamine sono presenti la riboflavina o vitamina B 12, la niacina o vitamina PP e la tiamina o vitamina B1.
La Papaya a quanto pare non è solo un frutto delizioso da gustare, ma possiede spiccate proprietà benefiche per la salute.
Uno studio, condotto principalmente da KU - Mariam Naseem e Muhammad Kamran Nasir, si è focalizzato sui semi di papaya che sono considerati ricchi di flavonoidi e polifenoli – note sostanze antiossidanti – che, tra l’altro, proteggono dalle infezioni batteriche.
Le sostanze contenute nella papaya, spiegano gli autori al Pakistan Daily Times, prevengono le disfunzioni renali e possono liberare l’intestino dai germi. Per esempio, i ricercatori, riportano come in Nigeria sia stato possibile liberare il 76,7 per cento dei bambini da vermi e batteri nocivi intestinali.
Papaya Fermentata
La papaya fermentata è un integratore anti-aging. Si tratta di un estratto naturale dalle proprietà antiossidanti, ottenuto dalla polverizzazione della papaya (frutto esotico) lungamente sottoposta a fermentazione microbica (che ne ottimizza il contenuto in antiossidanti);
I semi di Papaya, e le loro proprietà, sono conosciuti da tempo in Giappone, dove si ritiene che l’assunzione di un cucchiaino di questi aiuti a proteggere il fegato dalle malattie.
Oltre a ciò, dichiara Naseem, i semi possono essere utilizzati con il latte per evitare malattie come il tifo e curare le emorroidi. In più, sempre secondo Naseem, i semi di papaya contengono anche una speciale mescola che riduce la formazione dei tumori.
Inoltre va ricordato l'enzima “papaina”, presente nela papaya è utile nei problemi digestivi e dell’apparato gastrico in genere. La combinazione di tutte queste sostanze benefiche, secondo gli autori, sono la miscela perfetta per perdere peso, controllare o trattare malattie come il diabete, il cancro, l’ipertensione. Ma anche ridurre il rischio di malattie cardiache, ridurre i problemi oculari e migliorare la vista. E poi ancora, migliorare la fertilità maschile e femminile, trattare l’acne e i problemi di circolazione venosa, ridurre nausea e costipazione intestinale e perfino proteggere dall’enfisema polmonare i fumatori… Insomma, l’elenco delle proprietà della papaya pare non finire mai.
Se contenere tutti questi elementi benefici per il benessere dell’organismo sia di fatto un vantaggio per questo frutto, va comunque ricordato che la panacea per tutti i mali non esiste e che in ogni buon frutto vi sono sostanze benefiche che possono aiutare a promuovere la salute.
Senza osannare né denigrarne alcuno, una dieta corretta che includa buone quantità di alimenti ricchi di antiossidanti, vitamine e minerali non può che far bene.
PROPRIETA' CURARATIVE DELLA PAPAYA
La papaya è un frutto contenente vari principi attivi con una elevata capacità protettiva nei confronti di diverse forme di patologie ed ha allo stesso tempo ottime proprietà nutritive; contiene, come abbiamo visto, vitamine antiossidanti in grado di stimolare il sistema immunitario,pochissimi grassi, pari allo 0,3%, un bassissimo apporto di calorie e molte fibre.
[Nella figura un Albero di Papaya]
La papaya contiene un prezioso enzima, la papeina, che si comporta allo stesso modo di un succo gastrico e ha quindi un forte potere digestivo. Per questo motivo è un frutto che si può tranquillamente consumare al termine di un abbondante pranzo. I polifenoli contenuti nei germogli della papaya hanno elevate proprietà antiossidanti e sono quindi in grado di rallentare l'invecchiamento cellulare, di combattere i radicali liberi e di svolgere funzione antitumorale.
è un prodotto conosciuto da molti anni in Giappone ma solo recentemente pubblicizzato da Luc Montagnier, noto premio Nobel francese nonché scopritore del virus HIV e professore dell'Istituto Pasteur di Parigi.
La papaya fermentata viene proposta dai suoi commercianti come un vero e proprio "graal" della giovinezza. Al contrario, NON ci sono studi scientifici che ne dimostrino l'efficacia, tutt'altro! Gli unici approfondimenti svolti sul potenziale antiossidante della papaya fermentata su tessuti biologici sani hanno dato esiti alquanto discutibili; d'altronde non dovrebbe sorprendere, in quanto si tratta semplicemente dell'estratto fermentato di un frutto, la papaya, dall'apporto nutrizionale paragonabile a quello di molti altri vegetali della stessa categoria.
Come tutti gli integratori anti-aging a base di antiossidanti, la papaya fermentata "dovrebbe" agire nel lungo termine tutelando le cellule dell'organismo dallo stress ossidativo dei radicali liberi, e favorendo nel contempo la riparazione di quelle già compromesse. Nulla di più difficile da dimostrare nei soggetti sani! Per quanto possa essere definita "innocua", la papaya fermentata rappresenta un integratore di opinabile utilità, pertanto la sua pubblicizzazione dovrebbe attenersi alle poche evidenze scientifiche ad oggi disponibili; ma non è così. Le proprietà anti invecchiamento, anti cellulite, anti rughe, antiossidanti, quindi antitumorali, nonché vaso-protettive - tanto decantate dai produttori della papaya fermentata - costituiscono una congettura assolutamente approssimativa e contestualizzabile, pertanto discutibile.
La papaya fermentata non rappresenta altro che l'ennesimo prodotto "innovativo" ben commercializzato ma dalle caratteristiche terapeutiche probabilmente utili ma tutt'altro che miracolose.
I valori nutrizionali della papaya e quelli della papaya fermentata sono diversi l'uno dall'altro, in particolare, risultano superiori nell'integratore disidratato rispetto al frutto.
La papaya fermentata è comunque un integratore alimentare più concentrato del frutto da cui deriva, pertanto i valori nutrizionali contenuti nel prodotto risultano significativamente più elevati.
La modalità d'assunzione più diffusa per gli integratori a base di papaya fermentata è quella in bustine contenenti polvere solubile in acqua; essendo un integratore, la dose consigliata per la papaya fermentata è più generica ed approssimativa rispetto a quella di un farmaco, in ogni caso, le aziende che la commercializzano consigliano di assumerne una bustina da 3g al dì. NB. alcune sperimentali su pazienti malati hanno impiegato dosi di 3 g per 2 o 3 volte al dì (periodo limitato).
La ricerca scientifica ha impiegato "poche energie" nello studio della papaya fermentata; la sperimentale più indicativa svolta in Italia (peraltro già menzionata da altre fonti on-line) è stata compiuta dal Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale in collaborazione col Centro di Eccellenza Materiali Innovativi e Nanostrutturati dell'Università di Perugia; il lavoro si basa sulla comparazione del potere riducente ed antiossidante della papaya fermentata (misurabile su diversi tessuti disidratati) rispetto ad altri 3 prodotti: germogli di grano, Morinda citrifolia e tè bianco. Per la papaya fermentata l'esito è stato negativo ed al confronto con gli altri 3 si è dimostrata la meno efficace.
D'altro canto, è doveroso specificare che altri studi hanno dimostrato una certa sensibilità dei pazienti diabetici all'integrazione alimentare di papaya fermentata, la quale (grazie al contenuto di molecole antiossidanti) sembra limitarne le compromissioni cutanee e lo stato di infiammazione generale, oltre a favorire la riduzione della glicemia. Lo stesso vale per i malati di β-talassemia che a livello dei globuli rossi sembrano giovare del suddetto potenziale antiossidante.
Rimane comunque da specificare che le sperimentali sopra citate si riferiscono esclusivamente a studi su soggetti MALATI che spesso si caratterizzano per stili di vita e condotte alimentari assolutamente inappropriati (Diabete Mellito tipo 2). Parallelamente, altri disturbi (come la β-talassemia) incidono sull'organismo AUMENTANDO il fabbisogno di antiossidanti, in tal caso, l'integrazione con papaya fermentata (e probabilmente anche quella di altri prodotti antiossidanti simili) può favorirne la riduzione dei sintomi e delle complicanze.
Tuttavia, ad oggi non ci sono studi che dimostrino l'efficacia antiossidante ed anti-aging riferita all'integrazione di papaya fermentata su un campione di ricerca sano ed eunutrito; ne derva che, al contrario di quanto citano le aziende di produzione, la papaya fermentata NON rappresenta un elemento essenziale per la lotta ai radicali liberi, allo stress ossidativo e all'invecchiamento.
Bibliografia:
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