P E R D O N O: - T A L M U D - E - LE R I F L E S S I O N I - C R I S T I A N E
(“E’ più grande lo studio della Torah che la ricostruzione del Tempio!” (Mgh. 16,b)” )
Nel testo aramaico del Talmud emerge come sia importante perdonare.
Vari anni fa, dopo aver letto alcune frasi di questo testo, rimasi stupito.
Come mai? Si dice che il perdono è stato solo una prerogativa della religione cristiana (?) Sarebbe stato solo il Cristo per primo a parlare di perdono ? Dallo studio di vari testi religiosi e dall'approfondimento di varie opere storiche pare di no. Questo mi ha fatto molto riflettere e pensare e creando dei dubbi circa alcune verità dettate dalle chiese cristiane (sia protestanti, cattoliche o ortodosse).
Le frasi che mi hanno interessato in modo particolare leggendo il testo ebraico, sono le seguenti:
1. Un maestro asseriva:”Se alcuno ha sospettato a torto un altro, deve riconciliarsi con lui, più ancora deve benedirlo”.
2. Un dottore diceva a se stesso:”La maledizione del mio prossimo non è mai salita sul mio letto” 3. L’uomo deve essere sempre flessibile come un rasoio non rigido come un cedro, quindi l’offeso ha il dovere di accettare le scuse".
4. “Perdona chiunque ti ha cagionato affanni”
5. Coloro che sono insultati, ma non rispondono con insulti, coloro che si sentono rimproverare, ma non rimproverano, coloro che fanno la Volontà di Dio per amore e coloro che sono felici nell’afflizioni… Di tutti costoro la scrittura dice: “Coloro che lo amano sono come il sole quando esce con la sua potenza".
6. Non rallegrarti quando il tuo nemico cade e il tuo cuore non sia lieto quando egli inciampa.
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La riflessione di questi 6 punti mi hanno portato a scrivere per chiarire le idee.
Dunque, anche gli “uomini di dura cervice” possedevano nelle loro scritture il concetto di perdono? Leggiamo per conoscere meglio le verità scritte.
L'UMILTA' NEL TALMUD
Mentre un maestro asseriva che la “Santità” rappresenta la virtù suprema, un altro riteneva che l’Umiltà” è la più grande di tutte le virtù. Infatti è riportato nel libro di Isaia, cap. 61, v.1 che lo Spirito del Signore Iddio è su di me, poiché il Signore mi ha unto per annunziare la buona novella agli umili.
Da questa asserzione biblica si apprende come l’umiltà è l’estrema virtù (A.Z.20b).
Grande lode è tributata a chi la possiede. Chi è figlio del mondo avvenire? Chi è umile, di comportamento modesto entra e lascia la stanza con corpo chino e studia costantemente la Torah senza reclamare per sé alcun credito (Sanh.,88b) “Se uno si abbassa, il Santo che benedetto Sia lo solleva in alto; e se uno si solleva in alto, il Santo che Benedetto Egli sempre Sia, lo porta in basso (Erub.,13b); chi corre dietro la grandezza, la grandezza fugge da lui, e chi fugge la grandezza, questa gli corre dietro”.
L’umiltà gode tanto favore presso Dio da attrarre la Shechinah; l’orgoglio, al contrario la respinge. Il Talmud recita:”Il Santo che Benedetto Egli sempre sia, fa risplendere la sua Shechinah (Dimora, Abitazione) solo su chi è coraggioso, ricco, saggio e umile (Maimonide attribuiva a queste parole il significato che davano loro i Dottori e cioè con ricco intendevano la perfezione morale della facile contentabilità. Già i dottori talmudici asserivano:” Chi è ricco?” “Chi si contenta della propria parte (Aboth IV,1). Coraggioso si riferisce alla perfezione morale poiché l’uomo coraggioso guida bene le proprie facoltà secondo intelligenza e ragione. I Dottori intendevano per coraggioso chi domina le passioni.
Nell’Esodo, cap. 20, v. 21 si recita:”E Mosé si avvicinò alla fitta oscurità. La sua umiltà lo indusse a fare così; come è detto: “L’uomo Mosè era molto umile (Numeri cap.12,v.3). C
Chi è arrogante rende impura la terra e allontana la SHECHINAH; mentre chi è umile induce la SHECHINAH a dimorare in lui.
(Nella figura in basso uno scritto biblico in lingua: stampatello e corsivo ebraico 1983)
[Nella foto scritti a mano di Alessandro D'Angelo in ebraico corsivo e stampatello e la pronuncia sotto] Il sacro testo talmudico prosegue: “Chi cammina con portamento eretto, cioè orgoglioso, anche per lo spazio di quattro cubiti, è come se pestasse il piede della SHECHINAH”; poiché è scritto in Isaia cap. 6,v. 3:”La terra intera è piena della Sua gloria, (Ber. ,43b). Una severa condanna era rivolta verso chi usava spesso l’alterigia. “Chi è pieno di Spirito arrogante è come se avesse adorato gli idoli, negato il principio fondamentale della religione, e commesso ogni specie di immoralità”; (Sot., 4b e sg). Concludo, questa breve disamina sul Talmud con la seguente frase talmudica:” L’attributo del Santo che Benedetto Egli sia non è simile all’attributo dell’essere umano”.
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di Alessandro D’Angelo