DIAGNOSI ASTROPITTORICA di DE MARINIS RAFFAELE nato a BARI il 21 APRILE 1911; ORE 18
Dall’analisi astropittorica dell’artista emerge come la manifestazione dell’arte sia da prima celatamente vissuta in modo intimo, quasi segreto, poi espressa con forza, con impeto, con notevole carica marziana e coraggio.
Tali prerogative emergono dagli aspetti creati dal pianeta Marte che rappresenta la bellicosità , la guerra e l’irruenza.
E’ da aggiungere che questo pianeta si trova ad agire nella casa VIII^ , casa della dissoluzione e risoluzione della realtà, ma anche della morte e dalla resurrezione. Per questo motivo Marte si trova a vivere una realtà carica di emozioni pronte ad esprimersi e vivere in modo “uraniano” e armonico attraverso la forza vitale del SOLE il quale dista 62° e che crea un “sestile”.
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E’ da aggiungere che poiché la LUNA si trova nel saturnino segno del Capricorno in congiunzione con il pianeta delle armonie celesti URANO, tale aspetto conferisce un inconscio sempre in moto, spesso privo di pace, come le nuvole al vento.
L’amore è e si manifesta vivendo la cosmicità dell’infinito, intesa quale energia di VENERE e MERCURIO; infatti dai quadri emerge una venusiana e contemporaneamente mercuriale vibrazione che riesce a manifestare un giusto equilibrio.
Dunque, l’amore s’esprime verso una cosmicità intesa quale armonia fra cuore e cervello, sentimento ed intelletto.
Va anche analizzato un altro aspetto: la LUNA in “trigono” con Venere; questa armonica corda celeste accresce ancor più la sensibilità e l’intuito lunare sì da rendere l’arte pregna di significati, anche reconditi.
L’artista attraverso la manifestazione dell’energia venusian-uraniana estrinsecata dal trigono Urano-Venere , conferisce alle opere un impronta d’amore e cambiamento che scaturisce e mette a nudo la vera e profonda essenza dell’amore stesso espresso anche in maniera chiara e palese.
Il pittore riesce a superare l’oggi, lo ieri e lo stesso divenire collocandosi in una posizione che lo pone al di sopra del “contingente quotidiano”. Vivere l’arte nell’arte come ha sempre fatto il “Professore” significa superare il futuro già presente nell’eterno divenire, apparentemente dinamico, per percepire le forze atemporali ed aspaziali che tutti viviamo senza rendercene conto.
Per concludere, dalla diagnosi astropittorica sopra esposta si desume che l’artista ha vissuto come uno “strumento divino” influenzato dalle forze cosmiche generate dalle energie planetarie.
E’ stato proprio grazie a queste influenze zodiacali che l’artista è divenuto un mezzo attraverso il quale il cielo ha manifestato la Sua Volontà .
Egli ha potuto creare, attuare, concretizzare e portare a termine realtà fenomeniche “auriche “ presenti nello spirito del Cosmo creando così uno stile pittorico nuovo.: lo stile chiamato “DEMARINISMO”.
di Alessandro D’Angelo
Inoltre il battagliero pianeta dall’azione MARTE da luogo a buoni aspetti con il pianeta dei cambiamenti URANO, con la sensibile Luna Celeste e con il punto che rappresenta la professione, cioè il Medium Coeli. Da questo insieme di armonie marziane il nativo attiva con equilibrato impeto e calibrata forza il proprio pensiero e il proprio manifestare se stesso. La presenza del Sole, nel venusiano segno del Toro conferisce una carattere molto sensibile, ma poiché questo pianeta è vicino al pianeta del Super-Io Saturno, la personalità del nativo tende ad essere spesso molto forte. La tenacia, la caparbietà e la costanza sono i parametri più importanti che hanno conferito all’artista capacità di studiare e di approfondire continuamente senza mai fermarsi ogni tipo di tematica, sino al punto di renderlo eclettico. Va considerato anche che l’artista possiede nel Tema Natale Radix, il pianeta della intelligenza Mercurio vicino al pianeta della saggezza, della coscienza e del super-Io Saturno . Questa congiunzione celeste ha reso la personalità capace di individuare prontamente il tipo di situazione e di comportamenti consoni alle circostanze.
Questa magnifica congiunzione MERCURIO-SATURNO ha conferito la capacità di riuscire a pensare realtà proprie dell’essere “genio”. Quanto asserito è convalidato dal fatto che il giovane ed intelligente ERMES si trova in armonia con il pianeta della spiritualità e dell’Io collettivo NETTUNO.
Va considerato che il macrocosmico pianeta , simbolo anche della spiritualità, si trova in stretta congiunzione con l’Ascendente: da questa breve disamina, emerge come le forze cosmiche nettuniane del DE MARINIS assumono una carica assai elevata dando luogo ad un’espressione pittorica attraverso la quale l’artista riesce a superare un tipo di “realismo integrale “ indipendente da ogni precostituita realtà poetica..
Si può asserire con certezza che l’artista è riuscito ad attuare il suo dipingere impressionista affiancandosi ai maestri come Monet, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto artistico della imposizione.
Per mezzo di queste posizioni planetarie , la pittura dell’artista riesce a dimostrare come il sentimento più attivo e nascosto dell’uomo, è una realtà sempre viva, specie se il tipo di arte pittorica si manifesta attraverso scuole impressioniste.
Nel dibattito continuo fra realtà e coscienza, irreale ed inconscio, solarità da un lato e lunarità dall’altro, razionalità ed irrazionalità, la pittura del DE MARINIS si pone come espressione di una verità superata dall’antitesi “lunisolare”.
Infatti, è proprio a causa della disarmonica quadratura fra SOLE e LUNA che l’artista è stato costretto a vivere una continua lotta fra gli opposti.