ESAME ASTROPITTORICO DI : Lubrano Raimondo
nato l’ 11 LUGLIO 1952 , H. 6.10
La pittura dell’artista non è facile da comprendere in modo subitaneo poiché dietro la forma, l’essenza dell’essere e del suo divenire astorico si perde nei meandri delle fugaci apparizioni.
A causa di tre pianeti lunarizzati e di una LUNA nettunian-giovializzata, è facile comprendere come il pittore sia un navigatore dell’alto mare; a lui piace arrivare verso punti dove ci sono gli scogli colorati, quindi: immergersi, vivere, percepire e manifestare attraverso l’arte, il celato, il segreto, il “cosmico vivente sotto gli abissi.
Per completare la tematica generata dalla posizione delle influenze lunari, bisogna aggiungere che queste sensibili ed emotive energie, sono attivate dalla presenza dei pianeti nel segno del Cancro. Tali pianeti sono il Sole, (simbolo dell’ io) , la VENERE (che simboleggia l’amore, l’amicizia e la bellezza) e URANO, simbolo dei cambiamenti). Questo piccolo Stellium conferisce una carica di intuizione e di emozioni non comuni.
A causa di queste influenze: ora venusian-lunari, ora uranian-lunari, ma anche pronte a realizzare le “nozze mistiche” fra Eros e Psiche, fra il SOLE e la LUNA, il conscio e l’inconscio, il razionale e l’irrazionale, il SOLE si trova a vivere in modo lunarizzato.
Da questo insieme planetario è facile comprendere come il nativo riesca a percepire realtà fenomeniche dell’ipersensibile e a manifestarle oltre la IV^ dimensione einsteniana del tempo attraverso la creazione di opere d’arte.
Si può affermare con certezza che i dipinti di Raimondo Librano, sono opere generate da forti combattimenti interiori che scaturiscono da una profonda lotta fra l’elemento Acqua e l’elemento Fuoco. Infatti, in segni d’acqua il nativo possiede oltre i pianeti sopra descritti (SOLE-VENERE-URANO) in larga congiunzione fra loro, anche il pianeta dell’irruenza MARTE (equivalente di Ares, dio della guerra, sempre raffigurato con un’armatura da guerriero, anche quando è impegnato nelle avventure amorose) che da luogo a un bell’aspetto di trigono con la sensibile LUNA nell’area più nettuniana dello zodiaco; questa corda celeste diventa la fonte di tensioni vissute soprattutto a livello inconscio.
Le posizioni celesti nel segno del Leone conferiscono al nativo capacità creative assai sviluppate a causa della presenza di 2 pianeti e 4 punti fittizi in questo solare e creativo segno: fra questi troviamo presenti le due magnetiche ed occulte LUNE NERE (sia quella media che quella corretta) e il pianeta dell’intelletto MERCURIO congiunto al dio degli inferi PLUTONE, l’Ascendente e la CODA del DRAGO.
Da questo insieme di energie scaturisce la capacità di percepire anche realtà fenomeniche nascoste sotto la cenere, ma pronte a rendersi manifeste attraverso le opere pittoriche.
Infatti, è proprio a causa delle LUNE NERE solarizzate che emerge una creatività pronta a vivere in modo occulto e spesso apparentemente manifesto.
Non va dimenticata la presenza dell’Ascendente nel solare segno del Leone: da questo parametro emerge che l’artista è trascinato dalla forza dei raggi solari che lo spingono a dipingere in modo ora figurativo, ora impressionista; a volte trascinato dalle influenze lunaneriane verso un particolare astrattismo.
Comunque sia, la forza vitale del Sole, immersa nell’Ascendente è fonte, non solo di vari stili pittorici, ma anche di un modo di voler affrontare la realtà con forza e volontà per riuscire a tutti i costi ad emergere fra gli altri pittori.
Dai quadri dell’artista si percepisce come il tempo, pur passando, rimane fermo lì, nei suoi dipinti come voler dimostrare che l’eterna vibrazione micro-macrocosmica del ‘Basso’ rapportata all’Alto’ , rimane inalterata in modo aspaziale ed atemporale.
Critica d’arte di Alessandro D’Angelo
E’ da aggiungere che quando l’infero PLUTONE si trova a vivere accanto all’intelligente MERCURIO, le capacità di percepire e di verificare le cose celate della realtà aumentano., si accrescono sino a diventare il “motus proprio” che conferisce una logica occulta pronta a celarsi dietro le forme; ma basta soffermarsi su queste per individuare la consistenza nascosta di un ‘Foat’ teosofico immerso in una luce particolare, complessa ed atipica.
E’ proprio a causa di questa congiunzione MERCURIO-PLUTONE che il nativo riesce a percepire, quindi ad imporre nel “Regno del Pensiero” idee razional-plutoniane che portano nella pittura un velato sapore di antico, di primitivo o primordiale sapore di vita vissuta un tempo che fu e che ritorna con impeto ad essere oggi, come ieri in maniera vera.