Astrologia: chiarimento per gli scettici
08.01 | 09:00 Dnamercurio10
Gentili amici, dopo aver letto i numerosi commenti e disquisizioni tese a volte a diffamare la conoscenza astrologica, ho sentito il bisogno di chiarire tale sapere attraverso la riflessione che segue:
” Nell’uomo vive e si manifesta un patrimonio che è al di sopra delle idee intese nel senso normale del termine quali espressioni o immagini che la mente trattiene dopo averle ricevute dai sensi. E’ proprio di questo patrimonio che le “Scienze sacre”, inclusa l’astrologia, si occupano attraverso i simboli. Ogni azione nasce nell’uomo quando viene a formarsi in cielo, fra i pianeti, una precisa armonia-disarmonia celeste fra l’Io e il Tutto, fra il macrocosmo e il microcosmo.
Il “Tema Natale”, o “Mappa di Nascita” esprime, per mezzo dei simboli (segni zodiacali, pianeti e punti celesti fittizi), specifiche caratteristiche individuali ed è perciò paragonabile ad un alfabeto che rappresenta, come in un mosaico, la personalità di un essere vivente (animale, vegetale e minerale).
Dopo aver analizzato la dinamica musicale, è facile concludere che la carta di nascita può essere paragonata a quella dello spartito musicale poiché ad ogni nota corrisponde un preciso pianeta. Ogni simbolo astrologico si può commisurare ad una nota musicale e la tavola dello spartito ad alcune costellazioni zodiacali.
Le note musicali (simboli) vengono ascoltate e sentite dall’uomo, ma non sono molti coloro che riescono a percepire la reale armonia, il messaggio del compositore che esprime un “quid” che trascende le idee. Analogo esempio potrebbe essere quello della matematica. Difatti il risultato di qualsiasi operazione è sempre la risultante di tutti i numeri (simboli) amalgamati fra loro.
Anche in un’opera pittorica, non da tutti i colori (simboli) o dall’insieme di tutti i colori, si manifesta ad ogni osservatore la stessa dinamica oggettuale.
I colori sono visti e sentiti da ognuno in modo diverso perché non tutti abbiamo la stessa sensibilità utile a ricevere l’esatto messaggio dell’artista. Ne risulta che la sommatoria di tutti i simboli planetari amalgamati fra loro, ci dà la possibilità di rilevare con chiarezza come questa rappresenti e manifesti l’”Essere Divino”.
In astrologia ogni pianeta esprime anche un suo specifico metallo, un suo preciso colore, una determinata gemma, una nota musicale, una particolare pianta e un numero adatto ad ognuno di essi. La fascia dello Zodiaco rappresenta l’uomo astrale o cosmico: la dimostrazione di ciò è evidente poiché l’Ariete rappresenta la testa, il Toro la gola, i Gemelli le braccia e i polmoni, il Cancro lo stomaco, il Leone il Cuore, la Vergine gli intestini, la Bilancia i reni, lo Scorpione gli organi genitali, il Sagittario le cosce, il Capricorno e le ginocchia, l’Acquario i polpacci, i Pesci le caviglie e i piedi.
Si sarebbe indotti a credere che la Chiave di tutte le scienze, da quelle umanistiche a quelle scientifiche sia collegata ad un rigoroso studio dell’Astrologia. Essa ci permette un’esatta interpretazione dell’oroscopo di uomini, animali, piante, macchine, stati, governi ecc.
Ogni essere vivente: partorito (animale), o sbocciato (pianta) o macchina che esca dallo stabilimento, pronta per l’uso, o anche un trattato di pace o di resa, quando vengono alla luce, si trovano in contatto con tutti ciò che li circonda (colori, numeri, suoni, profumi, pianeti, ecc). Questo impatto con il cielo assume valori positivi o negativi secondo la posizione degli astri che seguono leggi ben precise e conferiscono al nativo (uomo, animale, pianta, macchina ecc.) una linea di condotta e un modo di essere che questi porterà avanti per tutta la vita. Specifiche condizioni esistenziali umane sarebbero causate non dalla volontà di metamorfosi o di cambiamenti dell’Io, ma dal primario e poi eterno riverbero fra Astri-Esseri-Astri. Nonostante ciò, non sarebbe esatto asserire che l’uomo non è libero. L’uomo, come cosa creata non è né libero né schiavo; soltanto nella manifestazione di esistere egli ritrova sé stesso e la sua identità; identità che supera l’idea di libertà e di schiavitù intesi nel senso letterale del termine. Quanto detto è valido poiché l’essere umano è come uno specchio che assorbe e fa propri i movimenti degli astri. Egli interiorizza tutte le posizioni planetarie come le congiunzioni, i quadrati, i trigoni, le opposizioni, ecc. siano esse presenti nella parte del cielo a lui visibile, siano esse disposte nella parte opposta dell’emisfero. E, secondo le posizioni che via, via i pianeti vanno formando fra di loro, l’uomo come gli animali e le piante, simultaneamente si manifesta. Si può senz’altro affermare che il “Cielo” è nell’uomo; e l’Uomo è il Cielo; il Cielo è una pianta … e una pianta è il Cielo; il Cielo si riflette in un pianeta e questi è il Cielo. Tutti hanno una loro vita, una nascita, una morte, un destino; una loro precisa interazione fenomenica che fa dell’ “Essere molti”, l’ “essere Uno” nella sua totalità.
In ognuno di essi è riflesso il “Tutto” nella sua “Molteplicità di forma e di contenuto”. Da queste manifestazioni nasce spontaneo il problema “Volontà” che può essere analizzato sotto due punti di vista: 1) Considerando l’uomo privo di libero arbitrio, cioè analogo ad un oggetto che si muove come facente parte di un ingranaggio; 2) Considerando l’uomo libero di agire nel Creato con una sua determinata consapevolezza. Se l’uomo non avesse il libero arbitrio, non si porrebbero problemi di azioni, e tanto meno di pensieri poiché tutto sarebbe determinato. Se invece l’uomo dovesse possedere il libero arbitrio, allora le cose si complicherebbero e di conseguenza si può asserire che più l’Homo Sapiens si illude di essere libero, più cade nella trappola della sofferenza, stato di essere, nato dal fatto che egli non accetta il vivere l’armonia-disarmonia quale “Cosa Una” che si riflette e si manifesta in lui dall’universo.
Sin dalla creazione, l’uomo ha sempre “voluto” o “dovuto” (secondo il credo filosofico) distinguersi dalle altre creature dell’Universo quali gli animali, le piante, i sassi perché si sentiva l’unico essere capace di agire con volontà (reale o fittizia, non importa).
L’uomo è sempre stato l’essere ribelle per eccellenza dell’universo ed è proprio a causa di questo suo modo di porsi, l’origine della sua sofferenza e dei suoi affanni.
Sofferenze che potrebbero essere molto attenuate se l’uomo fosse veramente consapevole che ogni azione che compie sulla terra è collegata a nuove posizioni astrali che in cielo via, via si vanno delineando. Ed a proposito di tale affermazione è doveroso ricordare quanto scrisse l’antico filosofo ed astrologo Ermete Trismegisto: “Quello che è in Alto è in Basso e quello che è in Basso è in Alto per creare il miracolo di una cosa sola” [inizio delle Tavole Smeraldine]. Questo concetto base, fu poi ripreso dai più grandi pensatori come Aristotele, Pitagora, Giordano Bruno, Dante Alighieri, Goethe, Keplero, Newton, Leibnitz, Spinosa, Cartesio, Jung e altri.
Ammettere l’esistenza di una eterna proiezione ed interazione fenomenica dell’Alto verso il Basso, cioè del Cielo verso la Terra e della Terra verso il Cielo, non è una realtà che si accetta con molta semplicità. All’uomo che vive nella quiete, ignaro di tante problematiche filosofiche, non interessa conoscere la verità. La conoscenza è spesso elemento di disturbo poiché porta l’essere umano verso soluzioni di problemi che a loro volta creano riflessioni che pesano sull’animo umano. Molti esseri umani hanno sempre voluto vivere con la testa nascosta sotto la sabbia senza desiderare di speculare troppo con il proprio cervello.
L’uomo non si adegua facilmente ad ogni forma di sapere, anzi spesso è spinto a non voler accettare le realtà, anche se estremamente evidenti, per ricorrere “Solo” all’uso dell’illusione. E’ infatti solo nell’illusione che l’uomo riesce a celare la sofferenza e crede di ritrovare la forza per vivere.
E’ opinione di molti studiosi di filosofia che fin quando l’uomo rimarrà con le sue facoltà percettive di oggi (i cinque sensi), il problema del destino e del libero arbitrio non sarà risolto.
Tali pensatori dovrebbero essere di diverso avviso dopo aver considerato le realtà statistico-oroscopiche e notato come gli avvenimenti umani sono profondamente correlati a precisi transiti planetari.
Prima che San Tommaso lo scrivesse sulla Summa Theologiae, gli antichi sostenevano che: “Astra inclinant non necessitant”, cioè “gli astri inclinano, non obbligano”; ma, alla luce delle riflessioni fatte sarebbe più opportuno asserire: “Gli astri non inclinano, né obbligano, ma danno la possibilità all’uomo di essere nella manifestazione né libero, né schiavo, con gli animali, le piante, le rocce in un’eterna armonia. E, poiché tutti sono collegati fra di loro come gli anelli di una catena invisibile, tutti, a causa di influenze reciproche, vivono uno stesso ineluttabile destino”.
di Alessandro D’Angelo – Roma, Sito:
-https://sites.google.com/site/alioscias/a-s-t-r-o-l-o-g-i-a
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Risposta: chi sarà il più fortunato politico dell'anno 2013?
http://27esimaora.corriere.it/articolo/saturno-contro-raccomanda-prudenza-a-toro-leone-e-acquario*
27.12 | 18:10 Dnamercurio10
Rispondere a quale sarà il miglior politico dell’anno prossimo, è una cosa quasi impossibile se vogliamo prendere in considerazione l’Astrologia quale materia non solo seria e affascinante, ma anche precisa se ben elaborata. Per rispondere alla domanda della gentile Maria Teresa Veneziani riporto quanto segue:
Dai Grafici che riporto nel link: https://sites.google.com/site/alioscias/elezioni-2013-italia/elezione-temi-natali-politici sono presenti i temi natali e i transiti dei 4 principali politici attualmente sulla cresta dell’onda: Mario Monti, Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani e Luca Cordero di Montezemolo. Ho riportato i grafici con i transiti per cui, per chi conosce un pò di astrologia, risulta semplice individuare il più fortunato fra i quattro. Questi i pianeti dei quattro politici:
*Monti ha il Sole in Pesci, Luna in Leone, Mercurio in Pesci, Venere in Acquario, Giove in Cancro e Saturno in Gemelli, Urano in Gemelli, Nettuno in Vergine, Plutone in Leone, Luna Nera in Cancro e Nodo Nord in Leone.
*Berlusconi ha il Sole in Bilancia, Luna in Pesci, Mercurio in Bilancia e Venere in Scorpione,Marte in Vergine, Giove in Sagittario e Saturno in Pesci, Urano in Toro, Nettuno in Vergine , Plutone in Cancro, Luna Nera in Scorpione e Nodo Nord in Scorpione.
*Bersani ha il Sole in Bilancia, Luna e Mercurio e Venere in Vergine, Marte in Leone, Giove in Ariete e Saturno in Bilancia, Luna Nera in Cancro e Nodo Nord in Pesci.
*Montezemolo ha il Sole in Vergine Luna in Pesci, Mercurio e Venere in Vergine, Marte in Cancro, Giove in Scorpione, Saturno in Leone, Urano in Gemelli, Nettuno in Bilancia, Plutone in Leone, Luna Nera in Capricorno e Nodo Nord in Toro.
Dalla lettura ed’interpretazione dei pianeti di questi quattro politici, è facile dedurre come il vincitore delle elezioni non sarà che un soggetto con i pianeti in segni di acqua. Comunque si evince anche che questi avrà la sua meglio nei mesi estivi quando Giove transiterà in Cancro e farà trigono con i Pesci e sestile con la Vergine disturbando però i politici col Sole in Bilancia. E’ per questo che il buon periodo per il Cavaliere, ma anche per Bersani, cesserà quando Giove lascerà i Gemelli , cioè dal 1 luglio 2013 e formerà una quadratura con la Bilancia. Per chi volesse interpretare anche i grafici di altri politici, può cliccare su: https://sites.google.com/site/alioscias/elezioni-2013-italia
Ho messo sul tavolo varie nozioni che, attraverso la logica e lo studio, possono permettere ai lettori di scoprire il miglior politico dell’anno. Dunque, visti i grafici, nel giorno delle elezioni il più fortunato politico sarà un segno d’acqua, ma sino a giugno anche le Bilance possono spuntarla a causa del trigono di Giove Gemelli-Bilancia.
Astrologia e Cattolicesimo
28.12 | 10:08 Dnamercurio10
L’ASTROLOGIA E IL COMMENTO AL PARAGRAFO 2116.
Nel Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, nel paragrafo 2116 è riportato:
“Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che “Svelino l’avvenire”. La consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium occultano una volontà di dominio sul tempo , sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto al timore amante, che dobbiamo a Dio solo.”
Il testo del Catechismo Cattolico asserisce che non bisogna studiare l’astrologia, ne' leggere o ascoltare i messaggi propinati dai “media“. Quanto vieta lo fa senza considerare che i giornali o gli organi di propaganda riportano sintetiche sciocchezze ascientifiche. Infatti la Chiesa condanna tali scritti non perché superficiali o poco dotti, ma perché , secondo lei, l’Astrologia, allontana da Dio. Addirittura in certi ambienti ecclesiastici si sente ripetere che “studiando l’astrologia ci si mette al posto di Dio“.
Tale Legge ecclesiastica pare essere superficiale o buffa poiché il credente comprende come l’Altissimo è sempre stato al di sopra d’ogni realtà manifesta e immanifesta, visibile ed invisibile, statica o dinamica che sia.
E' certamente banale, superficiale o addirittura “strumentale” attribuire all’Astrologia un valore analogo a quello di Dio. Queste dicerie hanno il compito di far rimanere ignorante le persone che seguono un cammino spirituale , ma che, ugualmente, e sempre più spesso, vanno a raccontare tutti i propri fatti, ed ogni loro problema all'astrologo.
Quando il testo ecclesiastico, e non solo questo, proibisce alcune forme di sapere, esaspera gli amanti della conoscenza, blocca lo spirito indipendente dei curiosi pronti a sapere sempre di più, uccide le sane e forti intelligenze considerandole banali o come ‘menti sciocche”, la vita interiore del credente subisce un trauma, un disdegno e una fuga dalla chiesa.
Gli alti prelati non capiscono o non vogliono ammettere che ci può essere qualcuno, forse “qualche pecora smarrita” che sa ragionare abbastanza, forse anche più di loro; sa anche criticare con ragion di causa (ricordare Giordano Bruno, Galileo, Dante Alighieri e molti altri, anche sconosciuti ai più).
Se la Chiesa vuole condannare l’Astrologia non deve infangarla con altre materie magiche o “pseudomagiche” . Tale fatto non fa che discriminare questo studio rendendolo ingiustamente analogo a riti o pratiche tese a “parlare o l’evocare i morti” o altre pratiche assai negative che allontano l’uomo dalla luce. Dovrebbe invece scrivere un nuovo paragrafo ove si parli o si condanni quest’antichissima scienza.
Infatti l’Astrologia, al contrario d’altri studi, è vita eterna, è eterno divenire statico dell’umano essere dinamico. E’ una scienza pronta ad aiutare e migliorare l’uomo; quindi a conoscere se stesso e gli altri
Quando il testo in esame asserisce che fra le tante pratiche anche l’Astrologia possiede “una volontà di dominio sul tempo , sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Credo che tale asserzione sbalordisca chiunque. Questa ci sembra priva di fondamento poiché non ci sono umani esseri capaci di dominare il tempo o i fatti storici. Tutti sono sotto lo stesso cielo per vivere ciò che l’alto compie.
Per quanto riguarda “il desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste”:
Si può asserire che sono molti coloro che credono di poter riuscire a fare ciò. Magari usando particolari preghiere, incensi profumati, musiche, mantra o altro, ma spesso questo insieme di folcloristiche realtà danno luogo, o sono create da un’illusione o sogno. Bisogna studiare le stelle e ogni loro influenza e moto, ma bisogna anche stare con i piedi sulla terra e fare i conti con tutto ciò che ci circonda sia a livello materiale che animico-spirituale.
Il breve, ma denso paragrafo, termina con la seguente frase: (Tutte le forme di divinazione) “Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto al timore amante, che dobbiamo a Dio solo.”
In altre parole il testo vorrebbe esprimere il suo dissenso verso l’Astrologia asserendo che lo studio delle scienze esoteriche in genere è in contraddizione con l’onore e il rispetto che dobbiamo a Dio solo. E’ da aggiungere che se queste materie sono ritenute in contraddizione con la realtà divina, vuol dire che queste esistono e hanno un valore specifico.
Direi invece che chiunque asserisce ed è convinto che lo studio dell’influenza della luna e delle stelle sarebbe antitetico all’amore e al rispetto per Dio, non solo manifesta un sintomo di ignoranza, ma ancor peggio, palesa la sua malafede e pigrizia mentale legata anche a pregiudizi che debbono essere cancellati dalla società di oggi.
Amare lo studio dell’Astrologia, cioè dell’Alto e del macrocosmo, avvicina l’uomo all’Altissimo e lo fa vivere in armonia con il Tutto.
Sembra che dal paragrafo 2116 emerga che l’Astrologia non rispetterebbe Dio, ma é proprio vero?
https://sites.google.com/site/alioscias/teologie/nuovo-catechismo-paragrafo-2116
di Alessandro D’Angelo –
lI Papato e la Cattedra di Astrologia all'Università la Sapienza di Roma
03.01 | 17:37 Dnamercurio10
Questo interessante tema amplia il sapere sull’astrologia è l’approfondimento di come questa fosse vissuta fra i nobili e i papi di un certo periodo storico.Infatti, durante il Rinascimento, presso tutte le corti europee, la conoscenza dell’astrologia fu tenuta in grande considerazione, specialmente presso quella francese durante il regno di Caterina dè Medici. Infatti, il suo astrologo di corte , fu Nostradamus. Studioso di astrologia fu anche Papa Sisto IV (1414-1484) il quale ordinò all’astrologo Lorenzo Bonincontri, di effettuare dei corsi di astrologia che furono tenuti presso la Cattedra di Astrologia nello studio del Cardinal Raffaele Riario.
Alcuni Papi del 1400 si circondarono di astrologi, ma altre volte furono loro stessi a praticare la scienza degli astri. Va ricordato che oltre a Papa Sisto IV, ci fu papa Giulio II che fece calcolare dagli astrologi il giorno migliore per la sua incoronazione al soglio pontificio e Papa Paolo III che chiese agli astri i giorni che meglio avrebbero influenzato il Concilio di Trento. Non dimentichiamo Papa Leone X che fondò nientemeno che una cattedra di Astrologia all’Università della Sapienza di Roma. Poco più di un secolo dopo, Urbano VIII, prese una iniziativa molto diversa: redisse la Bolla papale:” Inscrutabilis iudiciorum Dei” attraverso la quale si minacciava la pena di morte per i cultori dell’astrologia.
Alessandro D’Angelo -Roma-