L'IMPORTANZA DELL'ALIMENTAZIONE
L'uomo è fatto di ciò che mangia, dovrebbe quindi scegliere per il suo corpo i cibi più congeniali per la sua Salute al fine di sentirsi in forma soprattutto per combattere e vincere attraverso la prevenzione una delle malattie più diffuse e severe del nostro tempo che fra breve verrà debellata: il detto "male incurabile".
La sovraesposizione ad agenti mutageni, (soprattutto il fumo e l' inquinamento atmosferico) ma anche l'abuso di cibi raffinati e troppo ricchi di grassi, ha moltiplicato l'incidenza dei tumori negli ultimi tempi. Non possiamo fare molto contro i gas di scarico delle nostre città, ma potremo agire meglio sia per la profilassi che per la cura dei tumori. Dovremo ricordare quali cibi evitare. Solo così facendo debelleremo il "Male del secolo" attraverso una cura basata su una ricerca dell'alimentazione capace di ostacolare la proliferazione tumorale.
Il paziente colpito da un tumore va incontro ad una serie di esami, terapie e stress che mettono a dura prova l’organismo e lo stato psicologico. Per questo è molto importante garantire una corretta e adeguata alimentazione.
Troppo spesso, invece, l’importanza della nutrizione oncologica viene sottovalutata dai pazienti e dai medici stessi. Se n’è discusso recentemente, in occasione della Campagna di Prevenzione per la Malnutrizione del Malato Oncologico che si è svolta a Bellona, in provincia di Caserta.
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A fare il punto sull’importanza della nutrizione nel paziente colpito da tumore sono stati numerosi esperti, tra cui Daniele Grumiro, Nutrizionista esperto in Nutrizione Oncologica, che ha spiegato come spesso il paziente non venga adeguatamente informato sull’importanza dell’alimentazione in caso di tumore.
“Lo stato tumorale induce una condizione ipercatabolica che si associa, al contrario di ciò che dovrebbe avvenire, con una riduzione dell'assunzione del cibo dovuta sia a fattori fisici-farmacologici che a fattori psicologici", ha precisato lo specialista. Una corretta alimentazione, che garantisca l’apporto di tutti i nutrienti essenziali e indispensabili, è fondamentale sia prima che durante i trattamenti oncologici per aiutare il paziente a stare meglio e a sentirsi più forte, ma anche per aiutare l’organismo nella lotta contro la malattia.
E’, quindi, essenziale che nella dieta quotidiana del paziente oncologico non manchino vitamine, minerali, proteine, carboidrati, lipidi e acqua. Quando l’organismo viene colpito da un tumore può avere difficoltà ad assorbire tutti i nutrienti di cui ha bisogno e ciò può portare ad una condizione chiamata malnutrizione. Per prevenire questa complicanza, è bene che il paziente consideri una dieta sana e corretta come parte integrante della sua terapia, ma la dieta adatta al malato oncologico non è la stessa indicata per le persone sane.
Alcuni tipi di tumori, infatti, modificano le modalità di assimilazione di alcuni nutrienti. Ad esempio, i tumori dello stomaco o dell’intestino possono influire negativamente sull’assorbimento di carboidrati, proteine e lipidi: in certi casi il paziente è sicuro di star mangiando a sufficienza e in modo corretto, ma l’organismo non assorbe ciò di cui ha bisogno.
Inoltre alcune delle terapie maggiormente utilizzate per combattere i tumori – chemio e radioterapie, immunoterapia, trapianto di cellule staminali e interventi chirurgici – possono causare effetti collaterali collegati proprio alla malnutrizione.
Ad esempio possono compromettere l’appetito o causare vomito, stipsi, diarrea e altri disturbi che rendono i pazienti inappetenti. Alcuni pazienti possono andare incontro ad una perdita di peso; ciò può riguardare anche l'80% dei pazienti e può salire al 100% nel caso di pazienti con un tumore avanzato, e cadere in una condizione chiamata cachessia, caratterizzata da un generale deperimento fisico che è spesso comune nei pazienti con tumore ai polmoni, al pancreas, al tratto gastrointestinale.
Non ci sono dubbi, dunque, che una corretta alimentazione sia un sostegno e un alleato prezioso per la lotta contro il tumore. Per questo è indispensabile non sottovalutare mai un calo dell’appetito o l’importanza di una dieta sana in questi pazienti.
Alimentazione nel Paziente Oncologico
(Resoconto del Dott. Daniele Grumiro, Nutrizionista, esperto in Nutrizione Oncologica)
Il paziente colpito da un tumore va incontro ad una serie di esami, terapie e stress che mettono a dura prova l’organismo e lo stato psicologico. Per questo è molto importante garantire una corretta e adeguata alimentazione.
Troppo spesso, invece, l’importanza della nutrizione oncologica viene sottovalutata dai pazienti e dai medici stessi. Se n’è discusso recentemente, in occasione della Campagna di Prevenzione per la Malnutrizione del Malato Oncologico che si è svolta a Bellona, in provincia di Caserta.
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A fare il punto sull’importanza della nutrizione nel paziente colpito da tumore sono stati numerosi esperti, tra cui Daniele Grumiro, Nutrizionista esperto in Nutrizione Oncologica, che ha spiegato come spesso il paziente non venga adeguatamente informato sull’importanza dell’alimentazione in caso di tumore.
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“Lo stato tumorale induce una condizione ipercatabolica che si associa, al contrario di ciò che dovrebbe avvenire, con una riduzione dell'assunzione del cibo dovuta sia a fattori fisici-farmacologici che a fattori psicologici", ha precisato lo specialista. Una corretta alimentazione, che garantisca l’apporto di tutti i nutrienti essenziali e indispensabili, è fondamentale sia prima che durante i trattamenti oncologici per aiutare il paziente a stare meglio e a sentirsi più forte, ma anche per aiutare l’organismo nella lotta contro la malattia.
E’, quindi, essenziale che nella dieta quotidiana del paziente oncologico non manchino vitamine, minerali, proteine, carboidrati, lipidi e acqua. Quando l’organismo viene colpito da un tumore può avere difficoltà ad assorbire tutti i nutrienti di cui ha bisogno e ciò può portare ad una condizione chiamata malnutrizione. Per prevenire questa complicanza, è bene che il paziente consideri una dieta sana e corretta come parte integrante della sua terapia, ma la dieta adatta al malato oncologico non è la stessa indicata per le persone sane.
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Alcuni tipi di tumori, infatti, modificano le modalità di assimilazione di alcuni nutrienti. Ad esempio, i tumori dello stomaco o dell’intestino possono influire negativamente sull’assorbimento di carboidrati, proteine e lipidi: in certi casi il paziente è sicuro di star mangiando a sufficienza e in modo corretto, ma l’organismo non assorbe ciò di cui ha bisogno.
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Inoltre alcune delle terapie maggiormente utilizzate per combattere i tumori – chemio e radioterapie, immunoterapia, trapianto di cellule staminali e interventi chirurgici – possono causare effetti collaterali collegati proprio alla malnutrizione.
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Ad esempio possono compromettere l’appetito o causare vomito, stipsi, diarrea e altri disturbi che rendono i pazienti inappetenti. Alcuni pazienti oncologici possono andare incontro ad una perdita di peso - che può riguardare anche l'80% dei pazienti e può salire al 100% nel caso di pazienti con tumore avanzato, e cadere in una condizione chiamata cachessia, caratterizzata da un generale deperimento fisico che è spesso comune nei pazienti con tumore ai polmoni, al pancreas, al tratto gastrointestinale.
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Non ci sono dubbi, dunque, che una corretta alimentazione sia un sostegno e un alleato prezioso per la lotta contro il tumore. Per questo è indispensabile non sottovalutare mai un calo dell’appetito o l’importanza di una dieta sana.
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La realtà quotidiana rivela che l'approccio nutrizionale nel malato oncologico arriva sempre molto tardi costringendo ad intervenire con terapie più invasive, nonché più dispendiose come la nutrizione artificiale (nutrizione enterale e/o parenterale); non bisogna però dimenticare che un paziente malnutrito ha anche un deficit del sistema immunitario, pertanto un catetere in vena può diventare rischioso poichè l'ingresso di un patogeno non riesce ad essere bloccato come potrebbe succedere per un paziente normopeso e/o in condizioni ottimali.
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La perdita di peso è presente in circa l'80% dei malati di cancro, mentre la percentuale sale quasi al 100% se parliamo di malattia avanzata. Questo fenomeno, dovuto sia ad alterazioni meteboliche che a fattori psicologici, se non trattato può condurre non solo alla perdita di grasso ma anche alla perdita di muscolo e, in casi particolari come quello di una neoplasia, può indurre una riduzione dei muscoli strutturali del nostro corpo, portando alla sindrome anoressia-cachessia.
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Non bisogna poi dimenticare che un corpo fortemente emaciato costringe, molto spesso, l'oncologo a ridurre o sospendere la terapia antitumorale oppure procrastinarne l'inizio; tutto questo toglie possibilità al paziente di combattere il tumore. Il 20-25% dei malati oncologici non supera la malattia per la forte riduzione di peso: è questo un fattore che dovrebbe sensibilizzare un po' tutti, personale sanitario e non, a creare o quantomeno informare il paziente che il miglior percorso sarebbe quello di seguire, dal momento della diagnosi, un percorso nutrizionale parallelo alle terapie antitumorali. Sono queste le basi da cui nasce la Campagna di Prevenzione per la Malnutrizione nel Malato Oncologico.
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Dopo questa disamina riporto il testo che avevo redatto tempo fa su un vecchio sito, ma questa volta ho voluto specificare ed ampliare meglio le tematiche fitoterapiche.
NUTRITERAPIA e NUTRIPREVENZIONE:
Si stima che l'alimentazione sia responsabile di più di UN TERZO dei tumori. Questo dato mette in rilievo l'importanza di adottare una alimentazione sana al fine di ridurre sia l'incidenza che la progressione del tumore. Numerosi studi sia clinici che epidemiologici hanno evidenziato come un accresciuto consumo di frutta e verdura rappresenti un fattore fondamentale nella riduzione del " rischio cancro". In effetti questi alimenti contengono importanti quantità di composti fitochimici che giocano un ruolo cruciale in questo effetto chemiopreventivo. Oltre alla frutta e alla verdura, i lavori di ricerca più recenti hanno permesso di dimostrare che altri alimenti,poco presenti nella dieta occidentale,quali il thè verde, l'aglio,la soia e la spezia curcuma, contengono parimenti una grande quantità di composti chimici antitumorali.
Alimenti di questo tipo sono denominati"Nutrimeds".
Un regime dietetico quotidiano che sappia combinare questi "nutrimeds" permette l'assorbimento di una quantità di composti fitochimici antitumorali che può arrivare da 1 a 2 g/per giorno.
L'apporto quotidiano di questi differenti alimenti nella dieta costituisce un mezzo semplice ed efficace per contrastare lo sviluppo e la progressione del tumore.
LISTA DEI NUTRIMEDS LE CUI PROPRIETA' ANTICANCEROSE SONO STATE CHIARAMENTE STABILITE
Qualche avvertenza: 1) questo approccio dietetico non deve sostituire le tradizionali terapie (chemioterapia,radioterapia,chirurgia)
2)l'approccio nutraceutico è di tipo quotidiano piuttosto che settimanale:è preferibile consumarne un pò tutti i giorni che una grande dose una sola volta alla settimana
3) Predisporre delle ricette in modo tale che l'integrazione di questi alimenti nella dieta sia quotidiana
Ricette variate e gustose,ricette ove vengano combinati più nutrimeds:es minestra di cavolfiore,con cipolla,curcuma e pepe nero.
4)Prendere ispirazione dalle cucine del mondo (giapponese,cinese,indiana,mediterranea) utilizzando questi alimentiin modo tradizionale piuttosto che cercare d'improvvisare delle ricette..
Lista dei nutrimeds e quantità giornaliera suggerita
[Nella figura gli alimenti con la vitamina B17] (2) (Secondo una tesi il cancro sarebbe causato dalla mancanza di questa vitamina).
Cavolini di Bruxelles 1/2 tazza
Broccoli, cavolfiore,.. 1/2 tazza
Spinaci, crescione.. 1/2 tazza
Aglio 1 cucchiaio da thé
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Cipolla, scalogno, porri 1/2 tazza
Soya 1/2 tasse
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Curcuma 1 cucchiaio da thé
Pepe nero 1/4 di cucchiaio da thé
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Thé verde 1 cucchiaio da thè in 250 ml di acqua bollente (infusione 10 minuti) 3 volte
Mirtilli rossi secchi 1/2 tazza
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mirtilli neri, lamponi, more 1/2 tazza
semi di lino macinati 1 cucchiaio da tavola
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Succo V8 o succo di pomodoro 200 ml o passato di pomodoro (1 cucchiaio da tavola)
Succo dagrumi 1/2 tazza,
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Uva 1/2 tazza (ou 200 ml di succo)
Vino rosso (Pinot nero di préférenza) 1 bicchere,
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Cioccolato noir 70% 30 g,
* Alimenti da Eliminare : salumi,salamoie, alimenti affumicati, tutte le fritture,
**Combinazioni da Eliminare : latte e cioccolato,
***Combinazioni da Favorire : thé e Curcuma ; Curcuma et Pepe Nero.
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La lista dei cibi “anticancro” sembra aumentare sempre di più, direttamente correlata agli studi che si fanno sulle cellule cancerogene e sull’effetto che una alimentazione sana, fresca e “verde” possa avere sulla loro diminuzione.
Se ormai siamo abituati, in Italia, a includere nella dieta dei cibi antiossidanti, lo stesso non accade in molti paesi in cui non si è preparati ad una azione preventiva.
Ecco un elenco di prodotti da introdurre nella dieta quotidiana per aiutarci nella prevenzione.
Pomodori e funghi, anguria e melone: il licopene contenuto in questi alimenti è uno dei più potenti antiossidanti. Quello dei pomodori è ancora più prezioso, perché associato al betacarotene che impedisce la sua dispersione durante la cottura. I funghi sono ricchi di polisaccaridi, preziosi e antitumorali.
Carote: ricchissime di beta-carotene, vanno mangiate preferibilmente crude o bollite ma intere, perché mantengano inalterate le proprietà nutritive.
Arance, kiwi, fragole e frutti di bosco: preziosi concentrati di vitamina C, che riduce notevolmente il rischio tumorale. Gli ultimi sono un prezioso concentrato di flavonoidi e antocianine.
Cipolla e aglio: ottimi bulbi antiossidanti, preziosi soprattutto se consumati crudi.
Cereali (soprattutto se integrali) e legumi: ricchi di fibre, aiutano nel limitare l’assorbimento dei grassi e prevengono il tumore al colon.
Alghe Klamath: cibo naturale prezioso per i suoi effetti antitumorali, immunitari, antiossidanti antinfiammatori e antivirali. Sembrerebbe che il pesce sia ricco di omega 3 proprio perché si ciba di questo prodotto, che vive nelle profondità del mare.
Accanto a tutti questi, dobbiamo aggiungere, sempre tra le verdure:
carciofi, zucca,peperoni e piselli, patate e cetrioli, finocchi e prezzemolo, asparagi e ravanelli.
Nella frutta: albicocche, mirtilli e lamponi, insieme alle castagne.
Per i condimenti, l’antiossidante e antitumorale per eccellenza è l’olio d’oliva soprattutto se extravergine.
Pesce fresco: tutto, ma con particolare riguardo ai molluschi e ai crostacei. Gli omega 3 contenuti in tutti i tipi di pesce, tutelano contro il cancro alla prostata, al colon ed al seno. Questo alimento contiene grandi quantità di selenio.
Pesce stagionato: soprattutto le aringhe, aiutano nella prevenzione dei tumori.
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Il calcio: questo minerale è un potentissimo anti-cancro, soprattutto per la prostata. Lo troviamo in molte verdure e nell’acqua di rubinetto e in bottiglia, ed in entrambi i casi è facilmente assimilabile dall’organismo.
Spezie ed erbette come curcuma, maggiorana, timo, origano, basilico e rosmarino: tutti preziosi antitumorali.
Il tè verde: è fortemente antiossidante.
La soia: ricca di fitoestrogeni, che tutelano dai tumori che dipendono dalle disfunzioni ormonali.
E ancora: cioccolato, semi di lino, yogurt.
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L’azione che un determinato alimento svolge all’interno del nostro corpo, ha un effetto totalmente diverso se consumato fritto o alla brace, poiché questi metodi di cottura sono negativi per la salute. La buona notizia, in questo senso, è che in Italia l’approccio alla “dieta anticancro” è ormai piuttosto diffuso, soprattutto grazie alla ricerca e alla comunicazione svolta “a tappeto” soprattutto dal prof. Umberto Veronesi.
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Uno stile di vita sano e una dieta varia, che apporta all'organismo diverse sostanze attive, fa sì che il nostro ambiente interno abbia le caratteristiche necessarie per BLOCCARE lo sviluppo della malattia fin dalle fasi precoci. Spesso ci si chiede come può un alimento aiutare a combattere una malattia come il cancro.
<<È stato dimostrato in laboratorio che alcuni composti chimici naturali sono capaci di rallentare la crescita delle cellule tumorali (e ciò è un buon indice del fatto che possano essere utili anche nell'uomo). Altri facilitano l'apoptosi, ovvero il "suicidio programmato" delle cellule, un meccanismo naturale di protezione del corpo al quale sfuggono le cellule tumorali. Diversi fitochimici (ovvero sostanze di origine naturale) hanno proprietà antiangiogenesi, cioè bloccano lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni in prossimità dei tumori, rendendo loro difficile nutrirsi e quindi ingrandirsi>>
Infine moltissimi alimenti agiscono sul cosiddetto microambiente, ovvero lo stato generale dell'organismo in prossimità delle cellule: in tal modo facilitano il lavoro del sistema immunitario, e ostacolano le cellule tumorali impedendo loro di crearsi un ambiente che ne faciliti la crescita.
La quantità di sostanza attiva utilizzata in laboratorio per condurre gli esperimenti è molto più elevata della quantità che un singolo individuo può assumere giornalmente. Proprio per questo la dieta è particolarmente importante: dove non può la quantità, può probabilmente il tempo.
Ogni ingrediente ha le sue proprietà . Le alghe, Il pomodoro,Le spezie,I probiotici.( batteri che abitanoi il nostro tratto digestivo e che vi svolgono alcune funzioni molto importanti, tra cui il mantenimento di un corretto ambiente interno, e un controllo dell'infiammazione e delle infezioni. Nell'intestino di un adulto vivono circa 1.000 miliardi di batteri per millilitro, per un totale di circa due chili di peso!
I batteri 'amici' hanno un ruolo fondamentale nella regolazione del sistema immunitario: tra le specie più coinvolte in questo processo ci sono i bifidobatteri e i lactobacilli. Ambedue sono capaci di trasformare, in assenza di ossigeno, le fibre in acido lattico (fermentazione lattea) che acidifica il contenuto intestinale, impedendo le infezioni da parte dei batteri 'cattivi'.
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Cibi della Salute (Dieta antitumorale)
AGLIO: E' uno degli antiossidanti naturali più efficaci che vi sia, contiene quasi 400 componenti curative per l'essere umano, è utile contro l'invecchiamento, previene il tumore intestinale e abbassa il colesterolo.Importante:
affinchè le sue proprietà restino invariate, và consumato crudo. Oggi l'aglio è considerato utile per combattere l'insorgere del cancro (per la sua azione disinfettante intestinale, ostacola la formazione nell'intestino di prodotti di putrefazione, che hanno un effetto cancerogeno).L'Aglio contiene una sostanza chiamata allina che in seguito alla rottura degli spicchi entra in contatto con un enzima che la converte in allicina che a suo volta da origine a numerose sostanze che hanno dimostrato capacità di impedire la crescita e di promuovere l'apoptosi delle cellule tumorali. Queste molecole sono liberate in seguito alla frantumazione dei bulbi e la fonte migliore è sicuramente l'aglio crudo affettato. Link: https://www.youtube.com/watch?v=59KzYUb4lv8Alioscias
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ALGHE: L'alga marina è un alimento molto importante per la nostra salute; è molto difficile trovare altri alimenti che come le alghe marine ci liberino dalle impurità e dalle tossine che il nostro organismo accumula nel tempo.
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ALOE VERA: Definita anche "pianta miracolosa", risultata essere in grado di arrestare la crescita di vari tipi di tumore. Il gel che si ricava dalle sue foglie contiene 75 sostanze nutritive che aiutano a preservare la salute sotto tutti gli aspetti.
La ricetta dell'ALOE ARBORESCENS di Padre Romano Zago
Se si è affetti da cancro o da uno o più tumori, anche se in fase avanzata o terminale, non perdete la speranza. Esiste un modo per vincere la malattia. Questo metodo è alla portata di tutti, non costa assolutamente nulla, non ha nessun effetto collaterale di nessun tipo e si può mettere in pratica in casa. Capisco benissimo la riluttanza che chiunque può avere nel leggere queste parole, capisco che in un primo momento può pensare ad una presa in giro, ma non è così. Io stesso ho avuto un tumore e io stesso, avendo una mentalità scientifica, ho avuto all'inizio qualche dubbio sulla miracolosità di questo metodo. Ma mi sono dovuto ricredere, poichè l'ho sperimentato sulla mia pelle e ha funzionato in modo miracoloso!
Non è un metodo nuovo, anzi, è un metodo vecchio, vecchissimo, si applica da secoli in Sud America e in Oriente, nelle regioni più povere e ha guarito migliaia e migliaia di persone in tutto il mondo. In Giappone è diffusissimo ed è considerata la "cura che guarisce tutto" !
E' stato scoperto da Padre Arno Reckziegel, Suor Maria Zatta, Paulo Cèsar de Andrade dos Santos, Padre Adelar Primo Rigo, ma chi l'ha resa pubblica in Occidente è Padre Romano Zago dell'Ordine dei Frati Minori con il suo libro "Di Cancro si può guarire !", edizioni ADLE Padova
E' un metodo assolutamente naturale, si basa sull'estratto di una pianta grassa selvatica, l'Aloe Arborescens, che cresce spontaneamente in tutto il mondo e può essere coltivata in vasi in casa da chiunque senza particolari accorgimenti.
L'Aloe non è affatto tossica, anzi, è straordinariamente disintossicante e ha delle proprietà che senza pericolo di sbagliare posso definire a pieno titolo miracolose! Gli estratti dell'Aloe vengono impiegati da anni nell'industria farmaceutica per curare le più varie malattie.
Vi chiederete senz'altro: -come mai se questa cura, così semplice ed economica, è così efficace, perchè non viene impiegata dalla medicina ufficiale? Perchè nel mondo si spendono miliardi nella Sanità quando si potrebbe ricorrere a questo metodo a costo zero? Beh, non è difficile capire il motivo quando si pensa al gigantesco giro di miliardi che guadagnano le aziende farmaceutiche che sono quelle che devono effettuare le ricerche su queste malattie e vendere i loro prodotti. Immaginatevi se un azienda farmaceutica, che guadagna montagne di miliardi vendendo farmaci dovesse ammettere che basta una ricetta che non costa nulla per sconfiggere la malattia... Tutte queste aziende potrebbero chiudere immediatamente! Il cancro che distrugge la vita delle persone mantiene in vita queste aziende multinazionali. E' la stessa cosa che succede per le multinazionali petrolifere che soffocano la ricerca di metodi alternativi per la produzione dell'energia. Purtroppo l'affare cancroarricchisce tantissimi medici e case farmaceutiche che "vivono" di queste cose e che hanno interesse a mantenere le cose così come stanno. Dove ci sono montagne di miliardi è ingenuo pensare di trovare angeli caritatevoli che pensano al prossimo, è molto più probabile trovare avvoltoi, squali, sanguisughe che pensano esclusivamente ai propri interessi a scapito del prossimo...
Le nostre convinzioni non si basano su qualche isolato caso in cui l'aloe arborescens ha avuto seppur pienissima efficacia, ma sulla base di centinaia di studi internazionali condotti sull'aloe che hanno dato risultati letteralmente sbalorditivi. L'aloe è stata addirittura brevettata come il più efficace anti-cancro e ci sono case farmaceutiche e università che puntano sull'aloe per guarire il cancro ! Non credete quindi a quei medici falsi che inventano che l'aloe è stata ritirata dal mercato o che è dannosa. Se questo fosse vero non ci sarebbero brevetti e farmaci anti-cancro basati su di essa.
Film Documentario..Cancro - Le cure proibite. (Il DVD è acquistabile nel sito del regista Massimo Mazzucco )
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ARACHIDI essendo ricche di grassi monoinsaturi, sono particolarmente indicate per combattere alcune patologie derivanti da problemi cardiovascolari. Oltre ai grassi "benevoli" è bene sottolineare anche la presenza di alcuni antiossidanti, come l'acido oleico e il resveratrolo, in grado, probabilmente, di avere un ruolo attivo nella prevenzione di alcuni tipi di tumore. Secondo alcuni studi condotti a Taiwan, consumare arachidi almeno per due volte a settimana, contribuirebbe a ridurre il rischio di cancro al colon del 31%.
Un articolo apparso recentemente sulla famosa rivista Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry, ha spiegato come la niacina, sostanza presente nelle arachidi, costituirebbe un valido aiuto per quanto riguarda la prevenzione dell'Alzheimer.Le arachidi sono un legume altamente proteico ed energetico, motivo per cui sono molto indicate nei casi di superlavoro, debilitazione e astenia; ottime anche per gli sportivi.
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ARANCE: Sono un'ottima strategia di prevenzione dei tumori. Non a caso l'Associazione per la ricerca sul cancro (Airc) ha scelto proprio l'arancia come simbolo della sua raccolta fondi: sabato 26 gennaio 2013. Quindi fai dell'arancia un frutto immancabile nella tua giornata, a fine pasto, bevendo la spremuta a colazione o durante pranzo o cena, aggiungendo gli spicchi all'insalata, abituandoti a condire con il succo alcuni secondi.
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L'ANGURIA è composta principalmente da acqua (94% circa), una piccolissima percentuale di proteine e fibra alimentare, glucidi, minerali ( sodio, potassio, ferro fosforo e calcio, vitamine A e C, NIACINA (vitamina PP), RIBOFLAVINA (vitamina B2) e TIAMINA (vitamina B1). Da sottolineare la presenza di LICOPENE che conferisce all'anguria il tipico colore rosso, allo stesso modo dei pomodori che ne sono particolarmente ricchi; il licopene è una sostanza antiossidante e come tale ha proprietà utili nella prevenzione dei tumori, alla prostata per gli uomini e al seno per le donne.
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BANANA: Recenti studi dimostrano come l'impiego della banana nell' alimentazione sia strettamente in relazione con una diminuzione dell'incidenza del cancro renale. Grazie all'elevato contenuto di potassio è stato dimostrato che chi che ne fa un regolare consumo dimezza il rischio di contrarre un tumore ai reni.
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BIRRA: "Chi beve birra campa cent'anni", chi non ha mai sentito questo detto? Tutti i proverbi nascono da un fondamento, da una dato di fatto. Nel caso della birra è indiscutibile, visti i suoi ingredienti, che venga considerata un vero e proprio alimento e per giunta, con proprietà antitumorale.
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CACAO: ha un azione antitumorale per le procianidine. I flavonoidi del cacao esercitano rilevanti attività biologiche, come: effetto antiossidante , effetto vasoprotettivo, effetto antineoplastico ed effetto di potenziamento delle funzioni immunologiche. L'assunzione attraverso la dieta di certi flavonoidi, assieme ad altre sostanze , come tocoferoli, ascorbato e carotenoidi, sembra essere associata ad una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari.I flavonoidi hanno, inoltre, dimostrato di essere in grado di modulare la crescita tumorale sia in vitro che in modelli animali. I Ricercatori della California University hanno esaminato l'influenza di frazioni di cacao sull'espressione genica. E' stato osservato che la frazione di procianidina pentamerica ( PM = 1442 dalton ) ottenuta dai semi del cacao è un potente inibitore dell'espressione della tirosin-chinasi ErbB2 , un recettore coinvolto nella regolazione dell'angiogenesi . La frazione di flavonoidi del cacao è in grado di sopprimere la crescita delle cellule endoteliali aortiche umane ( HAEC ) e di ridurre l'espressione di due tirosin-chinasi , VEGFR-2/KDR e MapK 11/p38beta2 , ErbB2 dipendenti.
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CAROTE: Hanno potenti proprietà antiossidanti che derivano dalla provitamina A, prevengono il cancro e le infezioni, proteggono le arterie e potenziano il sistema immunitario. Sono indicate per i problemi agli occhi in generale. Indispensabili per il benessere del nostro organismo.
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CARCIOFO: anche questo ortaggio, conosciuto fin dall'antichità, può essere annoverato tra i cibi antitumorali in quanto, nelle sue foglie, è contenuto un principio attivo dal gusto amaro che pare abbia azione antitumorale: la cinaropicrina.
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CIPOLLA: ha una forte componente antiossidante con conseguente attività antitumorale; essa contiene un importante flavonoide, la QUERCITINA (presente anche nelle bucce di mele rosse), un' importante sostanza atta a prevenire i tumori nell'apparato digerente. Un recente studio condotto in Olanda ha dimostrato che mangiando una cipolla al giorno si riduce in modo determinante il rischio di contrarre un tumore allo stomaco. Mangiare troppe cipolle può essere dannoso per la vita sociale, ma è un ottimo rimedio contro il cancro. Nel corso di studi preliminari di laboratorio, alcuni ricercatori della Cornell University negli Stati Uniti hanno scoperto che i membri della famiglia delle cipolle con il profumo più forte - in particolare lo Scalogno - sono le migliori varietà per inibire la crescita delle cellule cancerose del fegato e del colon. "Nessuno sa ancora quale dose giornaliera di cipolle bisogna consumare per massimizzare la protezione contro i tumori, - spiega il chimico Rui Hai Liu, direttore dello studio - ma i nostri risultati suggeriscono di rivolgersi alle varietà più forti e non a quelle più leggere". Da tempo i ricercatori erano a conoscenza del potere delle cipolle contro il cancro, ma questo studio è il primo a confrontare le capacità antitumorali di diverse varietà di cipolla. I risultati verranno pubblicati sul numero del 3 novembre della rivista "Journal of Agricultural and Food Chemistry". Vedere ill link:http://www.lescienze.it/news/2004/10/31/news/cipolle_contro_il_cancro-585806/Prevenzione Antitumorale
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CURCUMA: La spezia che si ricava dalla curcuma è di un bel colore giallo dorato e contiene centinaia di componenti; tuttavia l'attenzione degli studiosi si è concentrata su uno in particolare: la curcumina.. La Curcuma ha il potere di ritardare l’eventuale insorgenza del cancro al seno, ne diminuisce l’incidenza e previene il rischio di anormalità morfologiche alle ghiandole mammarie, Questa, infatti, blocca la produzione di una molecola chiamata Vegf, che gioca un ruolo decisivo nello sviluppo dei tumori.
La Curcuma è una spezia della famiglia dello zenzero coltivata soprattutto in India.Questa pianta contiene una sostanza chiamata curcumina che pare agisca su diversi fattori della crescita tumorale. Questa sostanza ha mostrato proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antiangiogeniche però l'attività antitumorale deve ancora essere studiata a fondo.
Si è visto inoltre che per aumentare la disponibilità si deve assumere insieme al pepe nero. Questo cocktail di spezie è ottimo per insaporire zuppe, primi piatti e carni e per prevenire l'insorgenza dei tumori. [Andrebbe assunta anche nel tè verde con un pizzico di pepe nero.
[Nella figura Polvere di Curcuma macinata dalla radice della pianta]
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BROCCOLI E CAVOLI : Contengono magnesio, potassio e calcio in grande quantità. Sono ricchi di vitamine C, A, K, considerati molto utili come alimenti antitumorali, utili alla vista e vivamente
consigliati a chi soffre di gastrite. E' consigliabile inserirli nella nostra dieta se vogliamo trarre beneficio dalle loro molte qualità terapeutiche.
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EQUISETO: ha un'azione diuretica, grazie alla presenza di flavonoidi, potenziati nella loro azione dai sali minerali che rendono la pianta particolarmente indicata in caso di gonfiori dovuti a ritenzione, cellulite e cistite. In particolare, il silicio contribuisce a eliminare le scorie metaboliche (urea, acido urico, nicotina ecc.) con effetto depurativo. Stimola la produzione di collagene, una sostanza che rende tonici i tessuti, previene la formazione delle rughe e contribuisce a rendere elastica la pelle. Inoltre, l’Equiseto insieme ad Ortica e Tarassaco compone una triade altamente benefica e Antitumorale.
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FAGIOLI Recenti studi hanno rivelato la possibile presenza nei fagioli di proprietà antitumorali che hanno però bisogno di essere approfondite prima di poter affermare con certezza questa potenzialità dei fagioli; sempre secondo studi recenti anche il cuore e l'apparato circolatorio trarrebbero benefici non trascurabili dal consumo regolare di fagioli.
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FRAGOLA: Salute, fragole: trovata una componente antitumorale. I ricercatori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige – centro specializzato in agricoltura -, infatti, hanno scoperto le proprietà benefiche di questo frutto.
Per la prima volta, hanno dimostrato che la fragola è ricca di agrimoniin. Si tratta di un tannino naturale, appartenente alla famiglia degli ellagitannini, ampiamente impiegato nella medicina tradizionale asiatica e dalle proprietà astringenti, antiemorragiche, antimalariche e antitumorali.
^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^NOCCIOLE : Sono composte per il 5,3% da acqua, 15% da proteine, 9,75 da fibre, grassi, carboidrati, ceneri, zuccheri (4%) e amido (0,5%); i minerali presenti sono: calcio, fosforo, potassio, manganese, rame, selenio, zinco, ferro e magnesio.
Tra le vitamine citiamo vitamina B1, B2, B3, B5, B6, vitamina E, K e J ed in ultimo la vitamina Ce la B17. (4)
Questa la lista dei principali aminoacidi: acido aspartico e glutammico, arginina, glicina, leucina, prolina, serina, treonina e valina. Le nocciole sono caratterizzate da una buona digeribilità e da un buon contenuto di vitamina E, un antiossidante naturale in grado di rallentare l'invecchiamento cellulare e di contrastare l'azione dei radicali liberi. Le nocciole sono un alimento molto energetico ad effetto rimineralizzante; per questo motivo sono molto indicate in stati di convalescenza, per chi pratica sport o per chi ha sensi di spossatezza, sia fisica che mentale.
Un consumo regolare di frutta secca, nocciole in particolare, contribuisce a combattere il colesterolo "cattivo" ed a prevenire problemi cardiovascolari.
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Il team di scienziati analizzato fragole e fragoline di bosco mediante esperimenti di risonanza magnetica nucleare, spettrometria di massa ed altre tecniche spettroscopiche, rilevando la presenza consistente di questo tannino naturale. Secondo gli studiosi, l'agrimoniin è il più importante ellagitannino presente nella fragola e nella fragolina di bosco ed è presente nella dose di 200 milligrammi per chilogrammo di frutto. Questo principio attivo è stato isolato per la prima volta nel 1982 all'interno dell' Agrimonia pilosa Ledeb, una pianta officinale perenne che cresce in Oriente. Sino ad oggi, però, la sua importanza è rimasta inesplorata nell'ambito dell'alimentazione umana e ignorata dalle banche dati nutrizionali. Erroneamente, infatti, si riteneva che il principale ellagitannino della fragola fosse un'altra struttura, denominata 'sanguiin H6'. ^^^^^^^^^^
FUNGHI: Amanita Falloide, è un fungo che si trova facilmente in un bosco e che molti scambiano per un a specie commestibile. Questo fungo ha provocato moltissimi morti, tuttavia l'Amanita ha anche il potere di bloccare le cellule tumorali e di far regredire il cancro. . L'Amantinia è il potentissimo veleno contenuto in questo fungo ed è in grado di offrire una speranza a chi è colpito da un altro potenziale agente mortale: il cancro. A dirlo sono i ricercatori tedeschi del Centro tedesco di Ricerca sul Cancro ( Deutsches Krebsforschungszentrum, DKFZ), il Centro Nazionale per le Malattie Tumorali Heidelberg e del Max Planck Institute for Medical Research che hanno scoperto che il veleno contenuto nell’amanita falloide è in grado di annientare e arrestare la crescita delle cellule tumorali di diversi tipi di cancro come quello della prostata, del seno, dei condotti biliari e del colon. Il dottor Gerhard Moldenhauer è l’immunologo che ha condotto lo studio insieme al professor Heinz Faulstich testando l’effetto del veleno su un linea di cellule tumorali dei diversi tipi, ha così osservanti come la tossina fosse in grado di uccidere le cellule cancerogene senza provocare danni all’organismo. Come uccidere le cellule cancerogene senza provocare danni all'organismo? Il segreto sta nell'iniezione in loco, cioè nel recapitare direttamente a domicilio il prezioso veleno che in questo caso diventa un antidoto. La scoperta più sensazionale per i ricercatori è stata quella che ha visto un legame chimico stabile tra il veleno e le cellule cancerose. In questo modo l'efficacia di questa sostanza diventa sicura al 100%. L'anticorpo specifico usato dai ricercatori attacca una proteina che si trova sulla superficie delle cellule tumorali chiamata EpCAM. Sia nel test in vitro, sia sulla sperimentazione animale si è scoperto che la sostanza è efficacissima nell'annientare le cellule tumorali. La sperimentazione animale si è avvalsa di alcuni topi malati di cancro al pancreas uguale a quello umano: in questo caso si è visto che bastava una solainiziezione della sostanza per fermarlo. Ulteriori due iniezioni con dosi più alte della tossina hanno infine provocato la completa regressione del tumore nel 90 percento dei topi malati.
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GINSENG: Nel ginseng sono state isolate sostanze antiossidanti, che oltre a bloccare i dannosi effetti dei radicali liberi e rallentare l'invecchiamento cellulare, potrebbero avere anche un'importante azione antitumorale.
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KIWUI è un frutto dalle straordinarie qualità benefiche, per questo è consigliato mangiarne uno al giorno. E' un frutto ricco di vitamina C (85mg/100gr), potassio, vitamina E, rame, ferro e fibre.Rende la pelle più elastica e riduce le rughe, grazie alle vitamine antiossidanti che contrastano i segni del tempo uccidendo i radicali liberi. L'alto potassio e la povertà di sodio rendono il frutto ideale per gli sportivi poiché diminuisce il rischio di crampi. Diminuisce i trigliceridi nel sangue, protegge gengive e denti. Giova alla salute dell'occhio mantenendolo giovane, è consigliato per chi ha problemi di digestione ed aiuta il lavoro dell'intestino come le verdure e le prugne. Contrasta anche l'accumulo di placche nelle arterie. E' anche antitumorale per la sua forte proprietà di rafforzare le difese immunitarie.
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LIQUIRIZIA: è una pianta erbacea perenne della regione mediterranea, appartenente alla famiglia delle Papilionacee. Conosciuta da oltre 35 secoli, la traduzione del suo nome dal greco significa "radice dolce", era impiegata a scopi curativi dagli antichi medici cinesi e fu citatata da Ippocrate come sostanza curativa della tosse. Hanno testato una molecola proveniente dalla liquirizia, la BHP, su tessuti prelevati dal tumore alla prostata e al seno. E' stato anche dimostrato che le proprietà di tale molecola sono in grado di inibire lo sviluppo delle cellule tumorali sopracitate. Ed è grazie a questi studi che si sono ampliate le speranze per l'attuazione di nuove e più efficaci terapie. Interessante sottolineare il fatto che la BHP appartiene alla classe dei polifenoli, che come già sappiamo, esercitano un efficace azione antitumorale. Attualmente la liquirizia e i suoi estratti vengono regolarmente utilizzati come cura dell'apparato respiratorio, antiinfiammatorio e cicatrizzante, lassativo, protettore dei vasi sanguigni, ipertensivo, dolcificante e dissetante. Inoltre, uno studio fatto alla Nankai University, in Cina, ha rivelato come la liquirizia potrebbe dimostrarsi un ottimo alleato nella cura del tumore al fegato; sembra infatti che l'acido glicirrizico contenuto nella liquirizia possa venire impiegato come "trasportatore" per portare al bersaglio i farmaci antitumorali. I risultati di tale ricerca sono stati pubblicati sulla rivista "Chemistry & Industry".
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LIMONI: Una caratteristica quasi unica del limone è che esso ha la proprietà di fiorire in continuazione, si ha così la possibilità di vedere in una pianta di limoni fiori, frutti acerbi e maturi contemporaneamente. Grazie a questo fatto la produzione dei limoni è presente tutto l'anno.
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MANDORLE sono un alimento molto ricco di proteine, digeribile e molto energetico; nella sua composizione troviamo vitamine del gruppo B, vitamina E, grassi insaturi, magnesio, ferro, potassio, rame e fosforo. Nelle mandorle è presente anche una piccola quantità di laetrile, considerata una sostanza antitumorale. Il 55% per cento della mandorla è costituito da grassi, il 20% da zuccheri, e il restante 25% da proteine. Poiché sono ricche di vitamina B 17 o AMIGDALINA , o LAETRILE) ha la proprietà di uccidere le cellule tumorali maligne, e può essere usata sia nella cura che nella prevenzione del cancro.Le mandorle hanno delle capacità antitumorali molto elevate.
Mandorle per essere felici: apportano proteine, acidi grassi essenziali, vitamine (soprattutto la B2 e la E), insieme a numerosi sali minerali (manganese, magnesio, calcio, rame, fosforo). Sono antiansia, migliorano l’umore, aiutano l’intestino, aiutano la concentrazione. • Dose: 5 mandorle al dì.
E' facile domandarsi quante se ne debbano mangiare al giorno. La risposta è sino a 30 per non appesantire il fegato. Per approfondire la tematica della vitamina B17 vedere il link: http://www.disinformazione.it/VitaminaB17.htm. (3 - commenti)
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MARIJUANA Il composto derivato dalla nota pianta potrebbe addirittura fermare le metastasi in molti tipi di cancro aggressivo, evitando che diventino mortali. “Ci sono voluti circa 20 anni di ricerca per capirlo, ma siamo molto eccitati” - ha detto Pierre Desprez, uno degli scienziati del California Pacific Medical Center di San Francisco che ha lavorato alla scoperta. “Vogliamo cominciare con le prove il più presto possibile. La scoperta, che ha già superato test di laboratorio e di sperimentazione animale, è in attesa di autorizzazione per gli studi clinici sugli esseri umani.”
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MELONE
Il melone è considerato un frutto gustoso, abbastanza dissetante, grazie all’alto contenuto di acqua. Per questo motivo aiuta anche a prevenire la disidratazione. In tavola viene servito abbinato al prosciutto crudo e rappresenta un ottimo e poco calorico antipasto. Un vasetto di yogurt magro abbinato ad una fetta di melone tagliato a pezzettini è un ottimo spuntino per chi sta osservando una dieta; leggermente lassativo, è rinfrescante ed è inoltre adatto a chi soffre d’anemia essendo ricco di Ferro. È anche ricco di vitamine “A” e “C” è quindi un ottimo ricostituente per chi è carente di questi elementi. La vitamina A, nella forma di betacarotene, previene la formazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e delle smagliature. Anche la vitamina B 6 è presente in questo frutto e oltre a tonificare, ricarica dal punto di vista “umorale” e si è anche rivelata ottima nel contrastare la fame nervosa. Inoltre questa vitamina migliora la capacità visiva e rinforza le ossa e i denti. In sintesi queste sono le sostanze che compongono il melone prendendo in considerazione 100 grammi di polpa: l'elemento principale è costituito dall'acqua che è presente in una percentuale di circa il 90 %. Troviamo poi la presenza di proteine, lipidi, glucidi e fibra alimentare. Per quanto riguarda i minerali sono presenti il K, l’Fe, il P, il Ca. Presenti anche la vitamina C, la niacina o vitamina B3 e in piccole percentuali la vitamina A.
La presenza di betacarotene nel melone stimola l'organismo alla produzione di melanina, il pigmento principale della nostra pelle, mentre la vitamina B svolge un ruolo attivo nei confronti degli stati depressivi. Anche le ossa traggono benefici dall'assunzione del melone, infatti l'abbondanza di fosforo e di calcio svolgono un'attività protettiva nei confronti dell'osteoporosi; in ultimo, la buona percentuale di potassio presente nella sua polpa ha effetti benefici sulla circolazione e sulla pressione arteriosa. In sintesi sia l'ANGURIA che il MELONE (contengono il Glutatione e Licopene), hanno
quindi proprietà: Anticoagulanti, Antiossidanti, Antitumorali. La varietà gialla è ricca di beta-carotene
NOCI: Una miniera di sostanze benefiche i semi oleosi, I semi oleosi aiutano a mantenere costanti i livelli di glicemia ed insulina, contribuendo a combattere diabete, ipertensione, obesità ed arteriosclerosi. Per finire, recenti studi ipotizzano una maggiore probabilità di contrarre il morbo di Parkinson per le persone che non consumano semi oleosi; i ricercatori pensano che il fattore protettivo sia la vitamina E, potente antiossidante...""...le noci contengono sostanze antitumorali e composti fenolici come l'acido ellagico, di cui è dimostrata la capacità antiossidante, antitumorale e antiinfettiva..." Noci sono anticolesterolo: contengono acido folico, vitamina E,acidi grassi essenziali, magnesio, fitoestrogeni e fitosteroli. Sono utili contro gli effetti di un pasto ricco di grassi, hanno proprietà anticolesterolo e proteggono cuore, arterie, cervello e sistema nervoso. • Dose: 3 o più noci al dì.
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OLIO di CANAPA Si ricava dalla spremitura a freddo delle foglie di canapa. Contiene sia elementi di Omega3 che Omega6 in percentuali proporsionate per il corpo umano. E' quindi un elemento antiossidante per eccellenza e oltre ad alzare le difese organiche , è anche antitumorale.
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OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA: Come riportato da diversi studi, esistono dati che attribuiscono all'olio extravergine d'oliva importanti proprietà antitumorali. Questo grazie alla presenza di sostanze antiossidanti contenute nell'olio.
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PEPERONCINO: Da non molto tempo, oltre che per motivi gastronomici, c'è un motivo in più per inserirlo nella nostra dieta; alcuni ricercatori giapponesi ed americani hanno scoperto che il peperoncino rosso potrebbe avere un ruolo importante nella prevenzione del tumore alla prostata.
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PATATA “Le patate contengono una sostanza antitumorale, (presente anche nei carciofi) l'’Acido CLORO GENICO.” spiega Mary Ellen Camire, Professore associato e capo del Dipartimento di Scienza Alimentare e Nutrizionale Umana della University of Maine a Orono. “Per trarre il massimo giovamento dalle proprietà antitumorali delle patate, bisogna mangiare anche la buccia o, in alternativa, bollirle senza sbucciarle e usare l’acqua di cottura per altri piatti, per esempio minestre o stufati.”
le Patate sono ricche di vitamina C, efficace nel limitare i danni causati dai radicali liberi, molecole di ossigeno nocive per i tessuti organici. la presenza di potassio le rende un ottimo aiuto contro l’ipertensione; impacchi con fette di patate sono utili anche nei casi di ustioni leggere, e la fecola può essere utilizzata per idratare la pelle secca. Le patate sono alimenti energetici e disinfiammanti dell’apparato digerente; favoriscono inoltre la formazione e l’espulsione di feci abbondanti e morbide e sono utile quindi in presenza di emorroidi, in caso di gastriti, di ulcere dello stomaco e del duodeno, di coliti, specialmente se ulcerose. Le patate sono ricche di carboidrati complessi, dunque indicate per chi soffre di diabete. I carboidrati complessi infatti devono essere scomposti in zuccheri semplici prima di essere assorbiti, il che significa che entrano in circolazione in maniera graduale, contribuendo a una maggiore stabilità della glicemia. Le patate danno un forte senso di sazietà e perciò aiutano a controllare la fame e a perdere peso.
La patata è un tubero introdotto nell’alimentazione dal francese Antoine Parmentier nel XVIII secolo. Dotata di vitamine del gruppo B, vari sali minerali ed oligoelementi in rapporto alla bontà del terreno di coltivazione, deve essere centrifugata con la buccia, il succo fresco è ottimo in caso di gastrite, ulcere gastriche e duodenali, disturbi al fegato e iperacidità, inoltre riesce a contrastare virus e agenti cancerogeni. Si consiglia di mantenere la buccia anche per la cottura in acqua, in forno o alla brace.
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PISTACCHI non sono semplice frutta secca: se ne mangiamo l’equivalente di una tazzina al giorno terremo lontane le malattie cardiache, diminuiremo il colesterolo LDL (quello più rischioso) e attueremo anche una valida prevenzione contro il cancro. Alcuni ricercatori della Pennsylvania State University hanno scoperto qualche tempo fa che questi frutti sono particolarmente ricchi di antiossidanti e proteggono le cellule dai radicali liberi. In particolare, hanno riscontrato che nei pistacchi è presente un notevole livello di LUTEINA (un potente antiossidante alimentare), beta-carotene e gamma-tocoferolo.
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PESCHE Sono tra i frutti dell’estate e noti concentrati di benessere per il corpo: fonti naturali di vitamine (A, B, C) e di importanti oligoelementi come il potassio, il fosforo, il magnesio, il calcio, lo zinco e il rame. Secondo gli ultimi studi, alcune varietà di pesche e di susine sono potenti antitumoriali naturali del cancro della mammella. In particolare, i composti fenolici di questi frutti sono in grado di uccidere le cellule tumorali, lasciando intatto il tessuto sano.
Se questa scoperta – realizzata dai ricercatori dell’AgriLife Research (Texas) – trovasse una conferma, essa potrebbe diventare un’importante innovazione nel campo della cura del tumore al seno, in grado di sostituire la più dannosa chemioterapia: “’La chemioterapia uccide tutte le cellule, sia quelle malate, sia quelle sane – spiega David Byrne, che ha partecipato allo studio -. I composti fenolici individuati nelle pesche e nelle prugne, invece, sono in grado di risultare 5 volte più tossici con le cellule malate”. (Fonte: Asca).
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POMODORO: Cibo dalle moltissime qualità terapeutiche, anche questo un alimento che dovrebbe sempre essere presente nella nostra dieta. Secondo uno studio americano risulta essere un ottimo alleato nella lotta contro i tumori, soprattutto quello alla prostata. I pomodori coltivati biologicamente, instaurano insieme ai loro microfunghi una benefica associazione radicale permanente, paragonabile dal punto di vista funzionale al nostro microbioma intestinale, che influenza positivamente le sostanze minerali in esso contenute e potrebbe essere utile per prevenire i tumori. Nei pomodori è stata trovata la molecola del LICOPENE, molecola capace di bloccare i geni impazziti capaci di innescare la mutazione cancerogena. (1)
A proposito del Pomodoro cosiì scrive il Professor Umberto Veronesi: " Magari avete appena terminato di cuocere piano piano un sugo di pomodoro, che adesso è pronto per incoronare di rosso un bel piatto di maccheroni: lo sapete che formidabile «medicinale» avete preparato? Nel pomodoro crudo che mangiamo in insalata si trova una potentissima sostanza benefica, il LICOPENE, che ci protegge dal cancro. Ma quando cuocete il pomodoro per fare il sugo di licopene se ne produce fino a cinque volte di più. Infatti David Heber, direttore del Centro per la nutrizione umana dell'Università della California, ha scoperto il perché: il calore della cottura, rompendo le pareti delle cellule del pomodoro, libera tutto il licopene che contengono e lo rende completamente assorbibile dall'apparato digerente, proteggendo tutto l'organismo dai rischi di tumore. E come i pomodori sono protettivi i broccoli, le arance, la zucca, i cavoli, i fagiolini verdi, la carota, le verdure a foglia verde, i legumi, l'aglio, la cipolla, i piselli, i peperoni, le patate, i cetrioli, il prezzemolo, i finocchi, gli asparagi, i carciofi, i funghi, i ravanelli, le erbe aromatiche. E poi le fragole, le albicocche, i lamponi, l'uva, il melone, l'anguria, i mirtilli, le castagne. Ancora: il tè verde, lo yogurt, i crostacei, i molluschi, il pesce in generale".
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RHODIOLA
L’estratto di Rhodiola rosea è stato valutato per i suoi effetti sul cuore in condizioni di danno cardiaco.[iv] Questa pianta è in grado di limitare quegli effetti che concorrono ulteriormente al danneggiamento del cuore, dopo il danno cardiaco subito, vale a dire l’aumento degli enzimi e il rilascio di proteine. L’attività antiaritmica osservata, è determinata dall’induzione della biosintesi di peptidi oppiodi, e dalla riduzione dell’adrenoreattività del cuore da parte della Rhodiola rosea.
Fra le sue proprietà è anche immunostimolante. Infatti studi sul meccanismo d’azione della Rhodiola rosea hanno rivelato che questa pianta possiede proprietà immunostimolanti.[v] Gli effetti degli adaptogeni, manifestati dalla loro capacità di indurre la formazione di interferone endogeno, si rivelano un aspetto essenziale nel controllo dei meccanismi immuno-competenti, che aumentano le resistenze dell’organismo alle infezioni.Altre attività sono quella Antitumorale. Infatti la valutazione dell’ attività antitumorale dell’estratto di Rhodiola rosea ha evidenziato proprietà antimetastatiche , e proprietà antimutageniche determinate dall’aumento dell’efficienza dei meccanismi intracellulari di riparazione del DNA.
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SEMI DI LINO: L'aspetto più importante legato alle proprietà dei semi di lino, riguarda il risultato di alcune ricerche condotte negli Stati Uniti che parrebbe dimostrare come il consumo dei semi di lino possa ridurre il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore: seno, prostata, e colon le parti interessate. I semi di lino sono tra le fonti vegetali più importanti di omega-3, ma la loro capacità di contrastare i tumori è dovuta soprattutto ai lignani, antiossidanti particolarmente utili per ridurre l’incidenza di candro alla mammella, alla prostata e al colon-rettale. Per godere a pieno dei benefici dei semi di lino, prima di mangiarli bisogna tritarli, altrimenti non vengono digeriti. Un’altra importante risorsa di lignani è rappresentata dai semi di sesamo. Anche in questo caso è necessario tritarli prima di consumarli in modo da facilitare l’assorbimento di tutti i nutrienti. (Non eccedee nel'assunsine di olio di semi di Lino poiché si possono aver disturbi cariocinetici).
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SOIA: Ha un'altissima concentrazione di proteine tanto da poter sostituire completamente la carne nella nostra dieta. Le statistiche ci dicono che le popolazioni asiatiche hanno una bassa incidenza di tumore; questo perchè queste popolazioni hanno una dieta priva di grassi animali e ricca di cibi a base di soia. In ogni sua forma (fagiolo, miso, salsa, tofu, latte ecc) la soia contiene sostanze chiamate isoflavoni, in particolare la genisteina, che sembra interferiscano con lo sviluppo dei tumori di base ormonale (seno, prostata). È stato dimostrato che hanno attività oncopreventiva. Grazie alla loro somiglianza con gli ormoni sessuale queste sostanze si legano ai recettori degli stessi senza però avere l'attività dell'ormone. Il modo migliore per assumere queste sostanze consiste nel mangiare gli alimenti integrali e non di utilizzare gli integratori di isoflavoni oggi tanto di moda.
Dotata di maggiore digeribilità rispetto ad altri legumi, Nella soia troviamo un'altissima percentuale di proteine, tanto che può benissimo essere usata in alternativa alla carne,quantomeno parzialmente. Pur non comprendendo tutti gli aminoacidi essenziali per l’organismo delle proteine animali, La soia e' un legume molto ricco di proteine di grande valore biologico.
Rispetto ai prodotti animali, ricchi di grassi saturi e percio' corresponsabili nell’insorgenza di alcune malattie cardiovascolari come l’arteriosclerosi e l’infarto, la soia può vantare la presenza di grassi insaturi, nel pieno rispetto delle regole di un’alimentazione piu' salutare.
Un notevole numero di studi scientifici hanno in ogni caso stabilito che, nel caso di livelli elevati di colesterolo nel sangue, se si sostituiscono nell'alimentazione parte delle proteine animali con proteine della soia, il colesterolo totale e il colesterolo LDL (colesterolo“cattivo”) diminuiscono in modo significativo determinando una riduzione di almeno il 20% del rischio di malattie cardiache.
La Soia è senza dubbio molto efficace anche per quel che concerne l'osteoporosi, la perdita di massa ossea che affligge un gran numero di persone sopra i 60 anni e che è la causa di fratture ossee, spesso invalidanti (soprattutto al femore e alle vertebre) e più frequenti nella donna.Gli isoflavoni della soia consentono anche di ridurre sensibilmente le vampate di calore nelle donne in menopausa, senza alcun effetto negativo.
Consumare con regolarità la Soia significa quindi fornire al nostro organismo:
• proteine facilmente digeribili
• vitamine: A, B1, B2, D, E
• minerali: calcio, ferro magnesio, fosforo, potassio, sodio, zinco
• acido folico, la cui assunzione è associata ad un minor rischio di insorgenza di disturbi vascolari
• acidi grassi insaturi e polinsaturi, tra cui l’acido linolenico, con un rapporto ottimale omega-6/ omega-3
• fosfolipidi, come la lecitina, con proprietà emulsionanti che facilitano il trasporto del colesterolo e con effetti ricostituenti del sistema nervoso centrale
• fibre ed oligosaccaridi non digeribili con effetti prebiotici sull’ecosistema intestinale
• acido fitico, antiossidante in grado di ridurre i livelli di colesterolo ed ora studiato per le sue proprietà anti-cancerogene
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UVA - L’uva rossa e quella viola contengono un composto benefico presente anche nel vino, il resveratrolo, una sostanza molto discussa per via del paradosso francese. Molti studi sottolineano la sua efficacia nel contrastare lo sviluppo di cellule tumorali, bloccando la formazione di tumori soprattutto allo stomaco, al fegato e alla mammella. Oltre al resveratrolo, l’uva rossa contiene buone quantità di licopene, il pigmento antiossidante che conferisce all’uva la sua caratteristica tonalità (lo stesso che dà il colore rosso al pomodoro e all’anguria), che vanta anch’esso diverse proprietà anticancro.
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T E V E R D E <<Magico tè verde, scaccia i tumori>>Scrive il professor Umberto Veronesi: «Ne consiglio una tazza al giorno, contiene sostanze preziose che aiutano l'organismo nella lotta contro il cancro»
Domanda al Professor Umberto Veronesi: "Il tè verde fa così bene come si dice? «Sì», risponde il grande oncologo Umberto Veronesi, garante scientifico di OK. «Bevuto tutti i giorni fornisce una buona dose di antiossidanti che possono contribuire al benessere generale e alla prevenzione di malattie gravi come i disturbi cardiovascolari e alcuni tumori. Io ne consiglio almeno una tazza al giorno. Parlo di tazza in quanto le sostanze preziose per l'organismo, se assunte in forma sintetica (capsule, polvere, gocce...), sono meno efficaci. Quindi il tè verde va bevuto». Sono numerose le ricerche che confermano il ruolo importante giocato dalle foglie della Camellia sinensis (così si chiama la pianta della famiglia delle teacee da cui il tè verde proviene) nella lotta contro il cancro: pare prevenga la sua genesi e che ostacoli la formazione dei vasi che lo alimentano. Una tazza di tè verde (foto Shutterstock).Ma i pregi sono anche altri: una tazza di tè verde ogni giorno fa bene al cuore, alla pelle, alle ossa e al cervello.• Contrasta i radicali liberi e svolge quindi un'azione antinvecchiamento su tutto l'organismo. • Agisce sul sistema cardiovascolare: un suo composto riduce la formazione delle placche aterosclerotiche, a beneficio del cuore e della circolazione sanguigna. • Pare sia efficace contro l'Alzheimer: manterrebbe alto il livello di un neurotrasmettitore, carente nei malati di demenza.
• Il tè verde viene impiegato contro obesità e sovrappeso: incrementa la produzione energetica bruciando grassi, come dimostra una ricerca pubblicata sull'American journal of clinical nutrition.
• Si studiano i suoi benefici sulle ossa: ricco di manganese, faciliterebbe il fissaggio del calcio, aiutando a prevenire l'osteoporosi.
• Contiene fluoro, che serve per sciogliere i residui di cibo rimasti sui denti: sembra che riduca l'insorgenza della carie, protegga lo smalto e combatta l'alitosi.
• Ripara i danni della pelle dopo un'esposizione al sole eccessiva e in caso di cicatrici post operatorie.
Avvertenze: i polifenoli ostacolano l'assorbimento del ferro presente nei cibi. Se siete carenti di questo minerale, meglio consumare il tè verde lontano dai pasti.
Edoardo Rosati - OK La salute prima di tutto Ultimo aggiornamento: 14 ottobre 2009
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VERZA Contiene isotiocianati, sostanze in grado di stimolare le cellule a produrre alcuni bioenzimi estremamente efficaci nel contrastare la degenerazione del DNA, soprattutto a livello di bronchi e polmoni.
I fitoestrogeni della verza riescono a contrastare l’insorgenza dei tumori connessi all’attività degli ormoni, quali il cancro alla mammella e quello alla prostata. Inoltre, il buon contenuto di sostanze antiossiddanti, come polifenoli, carotenoidi, indoli e sulforafano, rende la verza molto utile nella prevenzione dei tumori che colpiscono l’apparato digerente.
La verza contiene vitamina A, essenziale per il buon funzionamento della vista e per mantenere sana la pelle, vitamina C, fondamentale per il sistema immunitario, e vitamina K, molto importante per la coagulazione del sangue. Inoltre, la verza è ricca di sali minerali come il potassio, il ferro, il fosforo, il calcio e lo zolfo (al quale si deve il suo caratteristico odore durante la cottura), elementi indispensabili per la costituzione di cellule e tessuti e per l’idratazione cutanea. Quest’ortaggio contiene , circa 30 per ogni etto, pochi grassi e vanta un buon potere saziante, il che la rende un alimento particolarmente indicato nelle diete ipocaloriche. Vedi link: http://www.megliosapere.info/
ZENZERO è una pianta erbacea originaria dell’Asia Orientale, caratterizzata da un profumo ed un sapore molto intensi, che richiama la citronella ed il limone.
Nelle cucine orientali ne viene fatto un largo utilizzo per aromatizzare i piatti; chi è appassionata di sushi avrà notato che, spesso, viene impiegato come accompagnamento dei rotoli maki, insieme al wasabi e alla soia. Lo zenzero viene coltivato in climi tropicali e presenta delle proprietà benefiche uniche, sia come antitumorale, che come terapeutico per i problemi di stomaco.
^^^^^ M E T A L L I
ZINCO Forse è utile per prevenire il cancro alla prostata . Alcune ricerche preliminari suggeriscono che alcuni uomini potrebbero trarre beneficio dall'assunzione di zinco insieme ad altre vitamine e minerali per prevenire la prostata del cancro . Ma altre ricerche suggeriscono che l'assunzione di zinco può aumentare il rischio di sviluppare il cancro alla prostata e aumentare il rischio di decesso per cancro alla prostata.
V I T A M I N E
(In COSTRUZIONE)
Vedere anche il link presente in questo sito:
https://sites.google.com/site/alioscias/m-e-d-i-c-i-n-a/vegetariani/vegetariani-e-anemia
Veronesi Si Arrende A Di Bella:
Somatostatina, efficace Contro Il Cancro (con Rettifica Di Adolfo Di Bella) A 100 anni dalla nascita del "poeta della scienza" ecco che arriva una conferma da parte della medicina ufficiale. Il Professor Luigi di Bella originario di Linguaglossa in provincia di Catania era stato massacrato proprio prima di morire, gli vevano dato del ciarlatano al punto che il Professor di Bella se ne andò consapevole che il suo metodo sarebbe stato attaccato da ogni fronte. Adesso però la comunità scientifica si mette in riga. L'università di Firenze e Umberto Veronesi con L'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) arrivano finalmente a dare dignità scientifica al metodo Di Bella.
La terapia Di Bella si guadagna uno studio realizzato da parte dell'Università di Firenze dal nome: “Effetti combinati di melatonina, acido trans retinoico e somatostatina sulla proliferazione e la morte delle cellule di cancro al seno”. E' uno dei pochi studi autorevoli in campo medico e che finalmente consegnano la Terapia Di Bella al campo della scienza ufficiale.
Lo studio condotto dall'Università di Firenze è stato poi pubblicato sulla rivista European Journal of Pharmacology ed ha ricevuto l'approvazione del IEO in seguito alla guarigione di cellule tumorali nel seno di una trentenne. Questa volta possiamo dirlo: il metodo Di Bella è efficace contro i tumori. Il tempo delle contestazioni è ormai lontano.
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RICEVIAMO e VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
Adolfo Di Bella, in merito a tale articolo, ha espresso tale opinione:
<<L'articolo richiamato, dei cui fini benevoli non ho dubbi, costituisce una forzatura della realtà e, purtroppo, cade in grossi equivoci.
Il Prof. Veronesi non si è "arreso" proprio a nessuno, e tantomeno al Mdb. Ognuno può dare il suo giudizio più o meno tiepido o negativo sul personaggio evocato, ma non attribuirgli dichiarazioni od ammissioni mai fatte. Titoli ad effetto portano unicamente danno alla plausibilità ed all'immagine del Mdb. E, purtroppo, anche a noi che portiamo il nome Di Bella e che abbiamo l'onore e l'onere di rappresentare e tutelare l'opera di nostro padre.
L'articolo vira a poi a livelli surreali quando cita uno studio di modesto significato scientifico del quale ci siamo già occupati sul DiBellaInsieme e del quale si è occupata anche la Sig.ra Locati, e che non ha spostato né sposterà di un micron né la situazione nè l'opinione corrente (lasciamo stare se in buona o cattiva fede) sul Metodo Di Bella; per cui ci auguriamo di non dover più tornare sull'argomento.
Di studi sperimentali su sostanze recepite dal Mdb, anche associate, se ne annoverano a migliaia, da anni o decenni. E non si tratta solo di articoli apparsi su riviste scientifiche, ma - cosa di maggior spessore ed importanza - di poderosissime monografie, eccezionalmente particolareggiate sotto ogni punto di vista e di assoluta autorevolezza, tuttora conservate nelle librerie del Laboratorio di via Marianini (ovviamente, il Prof. Luigi Di Bella le aveva lette e studiate tutte).
Dire che somatostatina, retinoidi e melatonina hanno un sicuro effetto anticancerogeno su cellule tumorali è pleonastico. Lo sappiamo già da decenni. Che poi determinati ambienti facciano spallucce, è cosa che non riguarda noi, ma i proprietari delle spallucce, che in futuro saranno pesantemente giudicati dalla storia umana, oltre che da quella della medicina.
L'omissione di ogni riferimento, anche bibliografico, al Prof. Luigi Di Bella, è stata azione scorretta e inammissibile nell'ottica dell'etica scientifica. I lavori clinici apparsi su cinque riviste accreditate diverse, tutti recanti la citazione bibliografica dei lavori dello scienziato (quando non nel testo, esplicitamente), contraddicono certe impacciate spiegazioni, che non meritano nemmeno replica: non è il nome Di Bella a creare ostacoli (comunque superabili!), ma tutta una serie di presìdi terapeutici che recherebbero beneficio ai pazienti ma danno ai produttori di farmaci. Basta fare il nome della somatostatina, della Melatonina ecc. per rendersene conto. Non occorrono stratosferiche doti di acume per comprenderlo.
SONO I LAVORI CLINICI che possono "sdoganare" il MDB. Quelli di natura sperimentale - ovviamente - sono un presupposto necessario, una fase preliminare; che c'è stata, dato che, come prima accennato, abbondano a tal punto da consentirci di affermare che mai, nella storia della ricerca, un orientamento terapeutico è stato supportato da un tal numero di riscontri sperimentali. Oggi, risultano quindi pletorici. I pazienti, poi, non potrebbero certo aspettare qualche altra decina d'anni, se la realtà fosse quella, pretestuosa, raffigurata da alcuni: la fase sperimentale in vitro precede tipicamente di anni se non di decenni quella dell'applicazione clinica!
Avrebbe potuto comunque avere un senso parziale impiegare la Soluzione di retinoidi e non, genericamente, i retinoidi e, soprattutto, spiegare il PERCHE' dettagliato di questa azione farmacologica, sotto ogni profilo. Ma questo, non consentito dalla mancanza di specifica formazione medica dei coautori del lavoro sperimentale, avrebbe obbligato a citare per forza Luigi Di Bella, cosa che evidentemente non si voleva fare.
In CONCLUSIONE: è veramente marziano voler attribuire ad un articolo sperimentale tutt'altro che significativo meriti e valenze inesistenti, ed IGNORARE grottescamente lavori clinici pubblicati su riviste scientifiche recepite da Medline. Si parla di tumore al seno e non si cita il lavoro del Dr. Giuseppe Di Bella che PER LA PRIMA VOLTA documenta, anche statisticamente, i risultati del Metodo Di Bella su 122 pazienti???? Direi che è una cosa pazzesca, insensata e faziosa. O che ha, in certi condivisori, ragioni poco confessabili. Questa è la realtà. Aggiungo, per conforto dei pazienti, che il lavoro sui carcinomi mammari, come altri pubblicati, non ha mancato di suscitare interesse in ambienti che, in un futuro non remoto......, potranno consentirci di avere ragione della criminale omertà finora registratasi.
Non se la prenda, perché questa "tirata" a tutti può essere rivolta tranne che a lei, che con entusiasmo ed amicizia ha gioito per una notizia (notizia-non-notizia) inopportunamente diffusa e colpevolmente rilanciata, che lei ha innocentemente preso per valida.
Un caro saluto da
Adolfo Di Bella>>
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Un discorso a parte merita il tema della Radioterapia. A tale proposito aprire il link: