dal lbro di poesie: "Poetando con lo specchio in camera"
quadro in copertina di Patrizia Falconetti, Youcanprint Self:
Prefazione di Alessandro D'Angelo
Dalle liriche dell’artista Antonella Soddu, si avverte come, attraverso il poetare, riesce a creare delle pennellate attraverso le note musicali; simboli pronti a creare particolari armonie musicali da definire celestiali. E' proprio attraverso la sua spedita penna, la quale sembra slittare sulla carta come gli sci sulla neve, che dagli scritti si evince come la poetessa riesca a ridurre tutto all'essenziale.
La sua metrica di espressione va oltre il bello a causa di una sensibilità che assume coloriti superlativi molto evidenti dalle letture di alcune poesie cariche di ipersensibilità e desiderio di manifestare ciò che in modo celato nasconde nel più profondo della sua anima. Ricorderei il concetto di “bello” che si ritrova nella silloge "Il Giardiniere": "Lo curo, lo curo mia cara. perché diventi il più bello" .
Dotata di molto coraggio, forza ed energia, dalle sue sillogi traspare un senso dell'avventura e del voler vincere a tutti i costi.
La forza è una realtà sentita che emerge prorompente dal suo poetare. Nella poesia, "Attimi e Istanti della Vita", dove l'elemento forza assume connotati molto importanti. Si legge infatti: "quello di una madre, quello di un cane o di un gatto, coglilo con la stessa Forza e intensità, non lasciare che s’instaurino differenze; porta nel bagaglio per il tuo viaggio tutto; il sole, le stelle, la luna, il mare, la terra e regalalo a chi ti ama e anche a chi non lo fa. Non aver paura di dire ti amo” Queste frasi, che sono solenni e molto profonde, avvicinano e legano l'io alla forza cosmica. La poetessa è anche una romantica, una donna che vive anche di cose passate, di cose dette e non dette; viste e non viste, vissute e solo ricordate.
Interessante e di rara commozione si presenta la poesia che gli ricorda i nonni, nell'attuale società spesso dimenticati. Da alcuni versi emerge come l'autrice ha saputo tornare in dietro per rivivere quel contatto col nonno tanto gaio o "divertente" quando il saggio vecchio la veniva a prendere col carretto per portarla alla vigna. In sintesi, la poetessa Soddu vive tra sogno e realtà, tra la vita quotidiana che la chiama al dovere e i sogni e gli ideali che la spingono verso lidi lontani per assetarsi del nettare degli dei. La Poesia è per Antonella la linfa che l'aiuta a vivere rendendola più forte e più serena, capace poi di affrontare la vita con più decisione, coraggio, energia e profonda serietà.
Ciò che non va tralasciato è il sentimento di pietà che è presente nell'essenza delle liriche ed un altra prerogativa molto importante che non sfugge a nessun lettore: "Il superamento dei dolori quotidiani attraverso l'alchimia dello scrivere": "Modus vivendi" particolare e fondamentale per uno scrittore che si dirige con velocità verso alte mete.
Alessandro D’Angelo
fra le molte poesie riporto:
Nelle stanze della mia vita
Avvolte, non importa se non ci sei
Sento sempre i tuoi passi accanto ai miei.
Avvolte, non importa se te ne vai,
lasci l'ecco delle tue risa in ogni stanza della vita mia.
Avvolte non ti lascio negli angoli bui d’ogni tuo giorno.
Basta un cenno di te ai miei pensieri
Che ogni suono si riaccende d'incontro
Avvolte, non importa
Se non ci sei
Se te ne vai
Se non ti lascio
Se non mi lasci
Se urli
Se zittisci
Se spegni la luce
No, non importa
Solo perchè lasci l'eco delle tue risa in ogni stanza della vita mia.
Ora, in questo momento.
di Antonella Soddu