L' A S T R O L O G I A E I P O N T E F I C I
Dopo un lungo periodo di decadenza - generato da correnti i di pensiero contrastanti, lo studio della conoscenza astrologica risorse dalle ceneri. Questa Conoscenza fu riscoperta e salvata dagli Arabi e, da allora, si avviò a diventare una vera e propria disciplina staccandosi poi, definitivamente, dall'astronomia con Newton (1642-1727). Però, durante il Rinascimento presso tutte le corti europee la conoscenza dell'astrologia fu tenuta in grande considerazione specialmente presso quella francese durante il regno di Caterina dè Medici. Infatti , il suo astrologo di corte , fu Nostradamus. Studioso di astrologia fu anche Papa Sisto IV (1414-1484) il quale ordinò all'astrologo Lorenzo Bonincontri, di effettuare dei corsi di astrologia. Gli Studi furono tenuti presso la Cattedra di Astrologia nello studio del Cardinale Raffaele Riario, che esortò lo studioso a perfezionare e a pubblicare il suo commento su Manilio. Alcuni Papi del '400 si circondarono di astrologi, ma altre volte furono loro stessi a praticare la scienza degli astri.
[nella figura: La madonna contornata dallo zodiaco]
Va ricordato che oltre a Papa Sisto IV, ci fu papa Giulio II che fece calcolare dagli astrologi il giorno migliore per la sua incoronazione al soglio pontificio e Papa Paolo III che chiese agli astri i giorni che meglio avrebbero influenzato il Concilio di Trento. Non dimentichiamo Papa Leone X che fondò nientemeno che una cattedra di Astrologia all'Università della Sapienza di Roma dove numerosi membri del clero e degli ordini religiosi (specialmente francescani, benedettini e carmelitani) furono valenti docenti di astrologia. [A destra Papa Sisto IV (1414 +1484]
Va ricordato anche papa Adriano VI, (1459-1523) il quale fu un famoso teologo, storico di gran valore e maestro sia di Erasmo di Rotterdam che dell’imperatore Carlo V,. Anche lui fu un patito dell’astrologia.
[<- Papa Leone X (1475-+ 1521) che fondò la Cattetra di Astrologia all'Università la Sapienza di Roma ]
Poco più di un secolo dopo, però Urbano VIII, prese una iniziativa molto diversa redigendo nel 1631 la Bolla papale "Inscrutabilis iudiciorum Dei " attraverso la quale si minacciava la pena di morte per i cultori dell'astrologia dando anche direttive efficaci per far cessare le tante invocazioni diaboliche, le stregonerie e le pratiche superstiziose in generale: attraverso questo mezzo egli intendeva rafforzare i contenuti della precedente Bolla di Sisto V del 1586 (Coeli et Terrae Creator) attraverso la quale i s'impediva agli astrologi di attribuirsi il potere di predire il futuro e d’usare forze misteriose per i loro "Colpevoli fini".
Oggi, nel 2013, nulla è cambiato poiché attraverso la stesura del Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica da parte di Papa Giovanni Paolo II, testo redatto nel 1992/93, nel paragrafo 2116 così legifera:
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<<“Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che “Svelino l’avvenire”. La consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium occultano una volontà di dominio sul tempo , sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto al timore amante, che dobbiamo a Dio solo.>>
L' ASTROLOGIA E I PAPI
Dopo un lungo periodo di decadenza - generato da correnti i di pensiero contrastanti, lo studio della conoscenza astrologica risorse dalle ceneri. Questa Conoscenza fu riscoperta e salvata dagli Arabi e, da allora, si avviò a diventare una vera e propria disciplina staccandosi poi, definitivamente, dall'astronomia con Newton (1642-1727). Però, durante il Rinascimento presso tutte le corti europee la conoscenza
dell'astrologia fu tenuta in grande considerazione specialmente presso quella francese durante il regno di Caterina dè Medici. Infatti , il suo astrologo di corte , fu Nostradamus. Studioso di astrologia fu anche Papa Sisto IV (1414-1484) il quale ordinò all'astrologo Lorenzo Bonincontri, di effettuare dei corsi di astrologia. Gli Studi furono tenuti presso la Cattedra di Astrologia nello studio del Cardinale Raffaele Riario,( protettore degli Agostiniani,) che esortò lo studioso a perfezionare e a pubblicare il suo commento su Manilio. Alcuni Papi del '400 si circondarono di astrologi, ma altre volte furono loro stessi a praticare la scienza degli astri.
Va ricordato che oltre a Papa Sisto IV, ci fu papa Giulio II che fece calcolare dagli astrologi il giorno migliore per la sua incoronazione al soglio pontificio e Papa Paolo III che chiese agli astri i giorni che meglio avrebbero influenzato il Concilio di Trento. Non dimentichiamo Papa Leone X che fondò nientemeno che una cattedra di Astrologia all'Università della Sapienza di Roma. Poco più di un secolo dopo, però Urbano VIII, prese una iniziativa molto diversa redigendo nel 1631 la Bolla papale "Inscrutabilis iudiciorum Dei " attraverso la quale si minacciava la pena di morte per i cultori dell'astrologia dando anche direttive efficaci per far cessare le tante invocazioni diaboliche, le stregonerie e le pratiche superstiziose in generale: attraverso questo mezzo egli intendeva rafforzare i contenuti della precedente Bolla di Sisto V del 1586 (Coeli et Terrae Creator) attraverso la quale s'impediva agli astrologi di attribuirsi il potere di predire il futuro e d’usare forze misteriose per i loro "Colpevoli fini".
Alessandro D'Angelo