CRITICA ASTROARTISTICA di Giulietta Paolini
Nata il 6 settembre 1945 alle ore 14,30 a Roma
Dopo anni di riflessioni, studi e approfondimento della scienza astrologica, materia tanto affascinante quanto misteriosa, ho sentito l’esigenza di creare un nuovo tipo di conoscenza unendo l’indagine astrologica alla critica d’arte. Quindi per la prima volta nella storia della critica d'arte siamo oggi in grato di analizzare in modo profondo e preciso i dipinti attraverso un esame "Astropittorico" .Questo studio si basa sull'analisi delle posizioni astrali, cioè degli archetipi del cielo di nascita di ogni artista. Attraverso questa lettura diviene facile interpretare la genesi della “scintilla artistica” quindi comprendere l'animus che genera precise operazioni artistiche che si manifestano in tutte le altre arti. Quindi, solo attraverso tale studio sarà possibile interpretare, quindi comprendere il perché un pittore, un poeta o un musicista dipingono, scrivono o compongono in un preciso modo anziché in un altro.
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Sappiamo bene che "la poesia è la suprema prima arte" come scrive il Vico e oggi conosciamo come essa si manifesti attraverso una visione della realtà completa, dove sia l'emisfero destro che quello sinistro del cervello riescono a vivere in maniera armonica per dettare messaggi esatti, attraverso la realtà "lunisolare". E' proprio di questa realtà che la pittrice è carica a causa della stretta congiunzione fra i lunari SOLE e LUNA. Va aggiunto che tale congiunzione non avrebbe dato i frutti raccolti se non fosse stata aiutata dai positivi aspetti di sestile di GIOVE - NETTUNO con VENERE - PLUTONE: tali Code Celesti di 60 gradi
hanno accentuato le capacità amatorie ed hanno portato alla donna anche una ventata di fortuna, magari emergente in modo un po’ atipico, ma sempre fortuna proprio grazie al pianeta della Grande Fortuna GIOVE e della Piccola Fortuna VENERE in buon aspetto tra loro (sestile). Per tornare alla pittura dell'artista, va ricordato che Giulietta ha iniziato molto presto a dipingere usando uno stile figurativo che ha mantenuto fino a 18 anni. Fu allora che a causa di vari e pesanti motivi fu costretta ad abbandonare e rimanere ancorata al messaggio poetico. Dal 1993, l'artista ha ripreso a lavorare con molta energia e carica animica non indifferente. L'eterna eclissi stampata nella personalità della donna ha ricominciato a vibrare proprio quando il pianeta della Forma è transitato sul pianeta GIOVE di nascita, raddoppiando il suo significato e valore: infatti nel 1993 GIOVE transitava in Bilancia proprio su GIOVE e NETTUNO natali risvegliandoli da un lungo torpore. Fu infatti durante l'estate di quell'anno che anche il pianeta della bellicosità e dell'azione MARTE transitava in Bilancia rendendo la nativa pronta ad agire per portare a termine ciò che lo Stagno di GIOVE gli dettava. L'artista ha iniziato ad esprimere le proprie forme pittoriche con un linguaggio figurativo, poi con il passar del tempo ha sentito imperiosa l'energia di esprimere la "Verità della Realtà" in modo non tanto astratto, quanto più propriamente metafisico. Attualmente Giulietta Paolini continua ad esprimersi in modo metafisico adoperando colori dalle tempere molto forti o velati colori dove emerge sovrana la bravura dell'acquarellista la quale da qualsiasi pennello essa adopera, riesce sempre a manifestare in modo dinamico tutto ciò che di visibile ed invisibile la circonda.
Dall'esame astropittorico l'artista presenta nel tema radix degli aspetti o rapporti fra pianeti particolari: infatti il pianeta dell'io solare (il luminare maggiore), si trova accanto al simbolo che rappresenta la sensibilità, cioè la Luna o Luminare Minore (entrambi nel segno della Vergine.).Da tale fusione di elementi mercurializzati la donna ha vissuto e vivrà una vita con un tipo di energie prettamente ermafrodite, cariche di valori solar-lunar-mercuriali.Da quanto sopra asserito emerge come la Giulietta sia riuscita a vivere, a sentire, e percepire le macrocosmiche realtà anche ultraterrene, in modo completo; in altre parole l'artista è riuscita attraverso la fusione di LUNA-Argento e SOLE-Oro a passare nel crogiulo alchemico ora freddo lunare, ora caldo solare tutte le nozioni, convertendole in logica a volte fredda o per alcuni apparentemente fredda.Va aggiunta l'analisi di un altro parametro: quello che emerge dalla congiunzione dell'amorevole VENERE in VIII^ casa: tale aspetto ha apportato alla personalità dell'artista la capacità di penetrare oltre il fisico o l'apparente, dando modo di immergersi nel mistero; quindi rimanere nell'Ade per portare alla luce con amore messaggi segreti. Ma l'artista svela saggiamente solo quello che gli esseri comuni possono comprendere con semplicità senza andare incontro a paure che potrebbero sconvolgere l'umano essere, lontana da studi di tematiche parapsicologiche .
La VENERE e PLUTONE nel solare segno del Leone sprigionano silenziosa ed occulta energia, luce, verità, giustizia, impeto segreto, a volte troppo celato. Proseguendo il discorso astrologico, è visibile come il pianeta della fortuna GIOVE si trova a vivere nel venusiano segno della Bilancia accanto al pianeta del macrocosmo e della spiritualità NETTUNO: da tale aspetto celeste scaturisce un notevole misticismo e una capacità dell'artista di portare a forma l'essenza della manifestazione umana - divina o della realtà terreno - animica - spirituale, sempre presente e vibrante dall'essere a noi e da noi verso l'ignoto o il mistero.
Il simbolo del magnetismo dell'energia prorompente e silenziosa, manche dell'estrinsecazione della libido intesa nel senso più ampio del termine, cioè la LUNA NERA ( LILITH ); poiché si trova nel plutoniano ed infero segno dello scorpione, rende la Paolini capace di percepire con marziana violenza occulta la verità presente dietro la realtà stessa.La nativa non manifesta i suoi messaggi solo attraverso la pittura, ma anche attraverso la poesia ( ricordare che ha pubblicato vari testi di poesia fra cui " Un soffio…….Un Giorno"; "Vado scalza " e anche sillogi e romanzi).
Esempio di quadro della pittice Giulietta Paolini
di Alessandro D'Angelo