L'uomo possiede un contenitore che raccoglie le azioni spirituali in vista del proprio futuro...
di Alessandro D'Angelo
Ho voluto dare risalto e spazio a questo affascinante e misterioso argomento che sarà portato avanti in modo egregio da persone degne di merito. Fra queste emerge Emanuela Pelosi, Antonia Carboni e Carmela Magliano. Aggiungerò solo un pò di musica da ascoltare nel sottofondo:
Dall'Enciclopedia Wikipedia leggo:
<<Il termine sanscrito karman ha origine dalla radice verbale sanscrita kṛ avente il significato di "fare" o "causare", presupponendo la condizione di "creare qualcosa agendo", corrispondente al greco antico kraínō ("realizzare") e al latino creo-are ("creare") >>. IL testo prosegue: <<La sua radice indoeuropea corrisponde a *kwer (atto sacro, atto prescritto) e la si riscontra nel latino caerimonia da cui, ad esempio, l'italiano "cerimonia" o l'inglese ceremony>>.
Il testo prosegue: <<Nelle altre lingue asiatiche il termine sanscrito karman viene così reso: in pāli: kamma; in cinese: 業 yè; in giapponese 業 gō; in coreano 업 eop;in vietnamita nghiệp; in tibetano las.>>
I sacrifici vengono ora officiati da una casta precisa e ben individuabile, i brahmani, raggiungendo costi onerosi, in oro e mucche, per il proponente (yajamāna) che quindi richiedeva la certezza del risultato. L'azione rituale del brahmano, qui denominata con il preciso termine di karman, acquisisce quindi il successo automatico se il rito veniva eseguito in modo corretto, ma tale risultato veniva proiettato sempre e comunque nel futuro.
Il futuro del risultato sacrificale poteva dunque essere realizzato anche in quella vita prevista dopo la morte. L'uomo possedeva come un contenitore che raccoglieva le sue azioni religiose in vista del suo futuro>>
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L'Enciclopedia Wikipedia riporta anche che: <<Con l'avvio dei testi Brāhmaṇa, il sacrificio vedico progressivamente si razionalizza ed organizza[6]. Gli Dèi vengono ora perlopiù costretti dalle formule sacrificali (mantra) a rispondere necessariamente ai doni degli uomini. Il sacrificio vedico possiede qui una rispondenza automatica e necessaria.