Kuno's Mansion: la Community italiana di Ranma - Vietata la riproduzione anche parziale dei testi senza autorizzazione
Capitolo 219
Natsuno guarda Yurako e Hakubi con gli occhi blu di Daigo. Yurako ripensa a quando Hakubi le aveva presentato la testa di Daigo mozzata.
Daigo/Natsuno la incalza, vuole sapere se è stata lei a portare Sana alla morte.
Yurako teme che la persona davanti a lei vada a riferire tutto a Mao, perciò attacca con i suoi demoni, ma Natsuno risponde e scappa dalla finestra.
Hakubi trova sospetto il comportamento di Yurako, e comincia anche lui a pensare che sia stata lei a provocare la morte di Sana. Yurako gli chiede se l’ha imbrogliata. Hakubi risponde che la testa mozzata era la prova. Nel frattempo, Natsuno scappa inseguita da Byouki il quale si chiede se Daigo voglia spostare il corpo di Natsuno.
Hakubi rassicura Natsuno: Byouki raggiungerà Natsuno e promette di non dire a nessuno ciò che ha sentito, men che meno a Mao, altrimenti sarebbero nei guai.
Gli occhi di Natsuno sono tornati normali: la “benedizione” di Daigo l’ha lasciata e Byouki le chiede di lasciare andare l’anima, attaccandola.
È però Mao a rispondere all’attacco, a spada sguainata affronta il suo nemico, mentre Nanoka arriva a soccorrere Natsuno a cui si è disintegrato un braccio.
Natsuno riflette sul fatto che entrambi abbiano avvertito la presenza di Byouki, avendo una connessione con lui: ancora una volta Natsuno si imbatte in Nanoka.
Byouki avverte Mao che finché Natsuno è in vita, Daigo non potrà riavere la sua anima: Mao è disposto a lasciar morire Daigo?
Capitolo 220
Byouki dice a Mao che il compito di Natsuno ora è finito e quindi ha perso la protezione di Daigo. Questo significa che il corpo di Natsuno non si rigenererà più. Mao attacca di nuovo Byouki dicendo che qualsiasi cosa stia tramando lui non gliela farà passare liscia. In ogni caso è troppo tardi, Natsuno comincerà a scomparire presto. La ragazza dice che ora riesce a vedere cose del passato che finora le erano nascoste.
In quello che sembra essere un ricordo di Daigo, Natsuno vede che egli aveva avvertito Mao del fatto che Haimaru fosse effettivamente Byouki, il quale fingendo di essere un normale gatto, in realtà fosse un demone gatto nato nell’epoca della dinastia cinese Sui. Un kodoku che usa i corpi degli altri come contenitore. Byouki era appunto alla ricerca del corpo di Mao. Di questo avvertimento però Mao non ricorda nulla, rivive la scena del dell’attacco e ricorda di aver saputo che Byouki era un kodoku malvagio che voleva il suo corpo, ecco perché ha fatto di tutto per ucciderlo staccandogli la testa.
Nanoka chiede a Natsuno se è stato Daigo a manipolare la memoria di Mao, all’improvviso però tutto diventa buio e i tre si trovano trasportati davanti al padiglione Goshikidou. Anche Hyakka e Kamon vengono trasportati lì, la porta si apre lentamente ed è Daigo ad apparire!
Capitolo 221, "Parole d'addio"
Il capitolo si apre con un flashback del famoso incontro dei cinque onmyouji al Goshikidou, questa volta dall’inedito punto di vista di Daigo! Udendo le parole del loro maestro, che li invita non solo ad eliminarsi tra loro con le maledizioni affinché l’ultimo sopravvissuto sia nominato successore del Gokouke, ma anche ad uccidere Mao quale vittima sacrificale, il giovane Daigo non comprende il motivo di quest’ultimo ordine… Il giorno successivo Daigo assiste ad un ignaro Mao, che va a recuperare il gatto Haimaru per conto della venerabile Sana: improvvisamente viene attaccato dalla maledizione di qualcuno, ma questa viene respinta senza che lo stesso Mao si sia accorto di nulla. Per Daigo è tutto chiaro: è stato Haimaru!
Tornando al presente, il corpo di Daigo - senz’anima e in abito cerimoniale - si avvicina a lenti passi in direzione di Natsuno, il cui corpo sta letteralmente andando a pezzi. Nanoka comprende che Daigo è venuto a riprendersi la sua anima, ma che ciò comporterà la morte di Natsuno, e così chiedendo scusa a Mao (che era amico di Daigo) si frappone fra i due. Ma è tutto inutile, e Natsuno si congeda dagli altri, domandando scusa a Mao per non aver allenato Nanoka quanto avrebbe voluto… e ammettendo di aver avuto più piacere nel poco tempo trascorso con lui, Kamon, Hyakka e Nanoka che in tutto il tempo passato nel Gokouke. Nanoka è ormai in lacrime, ma Natsuno le accarezza dolcemente il capo prima di sgretolarsi davanti ai suoi occhi con un ultimo saluto (“Ricorda… la terra sarà sempre con te…”) e ricongiungersi finalmente a Daigo.
Mentre Mao prova a confortare una Nanoka sconvolta che stringe a sé il fermaglio dei capelli di Natsuno (l’unica cosa rimasta di lei), Daigo riprende coscienza e le sue prime parole sono proprio per lo stesso Mao: “Sei ancora vivo…”
Capitolo 222
Daigo si rivolge a Mao e compagni dicendo quanto è stato preoccupato per tutti, in particolare per Mao poiché è stato lui a fare da tramite affinché Mao entrasse nel Gokouke.
Daigo fa riferimento al fatto che tutti avessero riconosciuto Hyakka al padiglione quando aveva parlato apertamente: pensava sarebbe stato il primo ad essere ucciso.
Kamon gli chiede se tramite Natsuno avesse sentito tutto quello che è successo nel frattempo. Daigo risponde di essere stato in un sonno profondo da cui si svegliava di tanto in tanto. Si rivolge anche a Nanoka, sulla quale Natsuno vegliava, e le riferisce che la ragazza sentiva che la sua vita era degna di essere vissuta, insegnandole. Le chiede infine se lo odia ma le dice di perdonarlo perché ha qualcosa da fare.
In quel momento irrompe un drago d’acqua che Daigo sconfigge prontamente con scaglie di terra: è Shiranui. Daigo gli chiede se lo ucciderà di nuovo, proprio come quella volta: è stato Shiranui ad uccidere Daigo?
Arriva anche Hakubi, che attacca Drigo con le sue lame. Ed infine giunge minaccioso anche l’occhio di Byouki.
Tutti si stanno ritrovando dove tutto è cominciato: al padiglione Goshikidou.
Capitolo 222
Daigo si rivolge a Mao e compagni dicendo quanto è stato preoccupato per tutti, in particolare per Mao poiché è stato lui a fare da tramite affinché Mao entrasse nel Gokouke.
Daigo fa riferimento al fatto che tutti avessero riconosciuto Hyakka al padiglione quando aveva parlato apertamente: pensava sarebbe stato il primo ad essere ucciso.
Kamon gli chiede se tramite Natsuno avesse sentito tutto quello che è successo nel frattempo. Daigo risponde di essere stato in un sonno profondo da cui si svegliava di tanto in tanto. Si rivolge anche a Nanoka, sulla quale Natsuno vegliava, e le riferisce che la ragazza sentiva che la sua vita era degna di essere vissuta, insegnandole. Le chiede infine se lo odia ma le dice di perdonarlo perché ha qualcosa da fare.
In quel momento irrompe un drago d’acqua che Daigo sconfigge prontamente con scaglie di terra: è Shiranui. Daigo gli chiede se lo ucciderà di nuovo, proprio come quella volta: è stato Shiranui ad uccidere Daigo?
Arriva anche Hakubi, che attacca Drigo con le sue lame. Ed infine giunge minaccioso anche l’occhio di Byouki.
Tutti si stanno ritrovando dove tutto è cominciato: al padiglione Goshikidou.
Capitolo 223
È stato dunque Byouki a radunare tutti davanti al padiglione Goshikidou.
Il fatto che sia tornato il corpo di Daigo assieme alla sua anima è ciò che ha fatto sbloccare il tempo, che era rimasto fermo da 900 anni. Ora, afferma Byouki, può ricominciare la selezione del successore del Gokouke.
Hyakka urla che non ha nessuna intenzione di partecipare alla cosa. Kamon chiede se anche Byouki è quindi coinvolto nella lotta per la successione. Ed il demone comincia a raccontare.
Si è trattata di una scommessa tra lui e il loro maestro. Haimaru era già Byouki quando era arrivato al Gokouke ed il maestro lo aveva capito. L’intenzione del maestro era quella di impossessarsi di Byouki, ovvero la reincarnazione di Maogui, il demone gatto della dinastia Sui, che non appartiene a nessuno degli elementi dell’onmyodo. Il fatto di contenere numerosi ayakashi nel suo corpo è ciò che ha fatto rendere conto il maestro dell’esistenza di Byouki e ciò che l’ha portato a fare questa scommessa: nel caso in cui avesse vinto il maestro, Byouki sarebbe diventato il suo shikigami, in caso contrario, il Gokouke sarebbe passato a Byouki.
I 5 potenziali successori del Gokouke sono stati riuniti nel padiglione dal maestro: il padiglione altro non era quindi che un kodoku umano. La persona più forte sarebbe stata la pedina del maestro, mentre la pedina di Byouki era Mao. Egli non doveva quindi essere sacrificato ma era uno dei combattenti, osserva Hyakka. In ogni caso lo scopo è uccidersi a vicenda, ribatte Hakubi.
La battaglia inoltre è inevitabile in quanto è stata applicata la tecnica del koketsu, ovvero l’aver reso immortali i discepoli.
Capitolo 224, “La tecnica del koketsu”
Byoki continua a raccontare di come il maestro organizzò l’incontro segreto al Goshikido tra i cinque onmyoji più esperti di legno, fuoco, acqua, terra e metallo, destinati ad essere i potenziali successori del Gokoke. Il padiglione era stato sigillato da Byoki e dal maestro con la tecnica del koketsu, per impedire ai meno convinti (come Masago) di scappare: in sostanza i cinque sono stati colpiti da una maledizione reciproca, che avrebbe impedito loro di morire finché non si fossero uccisi a vicenda… e questo a prescindere dai loro sentimenti, come l’amore tra Kamon e Masago, l’amicizia tra Hyakka e Mao e il rapporto di fratellanza tra Daigo e Mao. Il maestro, che a sua volta era stato da giovane vincitore di un analogo scontro, era fermamente convinto che gli esseri umani fossero in fondo spregevoli e destinati a tradire e a tradirsi e che tale sentimento di malvagità avrebbe rafforzato l’ultimo sopravvissuto, il futuro successore del Gokoke.
Ma qualcosa era andato storto: Daigo era stato inaspettatamente il primo a morire. Mao ora sa che la sua era una finzione e chiede chiarimenti al diretto interessato, così Daigo spiega di aver architettato con Sana il suo finto decesso per maledizione, così da sottrarsi allo scontro tra onmyoji. A questo punto Kamon chiede di ascoltare la versione della storia di Shiranui, l’unico tra i presenti che davvero covava desideri di odio nei confronti degli altri e che si era sostituito a Masago pur essendo inferiore rispetto agli altri contendenti.
Shiranui prende la parola e fa la sua rivelazione: il maestro era suo padre (e dunque lui è il fratello di Sana e Yurako). Il padre lo disprezzava e aveva preso presso di sé Mao, organizzando tra l’altro la contesa per la successione senza considerarlo minimamente… Shiranui sapeva tutto grazie a Yurako, la quale era a sua volta presente al Goshikido attraverso i suoi demoni (e pertanto è stata coinvolta dalla tecnica del koketsu ed è divenuta anche lei immortale). La notte dopo la “morte” di Daigo, Shiranui aveva visto Sana dirigersi verso il luogo di sepoltura degli onmoyoji e ricongiungersi all’amato ancora ben vivo… Daigo lo interrompe: “Non ho mai dimenticato quello che mi hai fatto quella notte.”
Capitolo 225
Si apre quindi il confronto tra Shiranui e Daigo, con il primo che lo accusa di aver finto di essere stato maledetto e ucciso e di aver tramato con Sana per riprendersi il Gokouke. Shiranui non si fida assolutamente di Daigo e anche Hakubi sembra essere d’accordo con lui: avere Sana dalla sua infatti gli avrebbe facilitato le cose.
La notte in cui Daigo emerse dalla “tomba”, Shiranui era sul posto e vide lui e Sana scambiarsi parole. In seguito, per vendetta e rabbia, decise di attaccare Daigo, tagliandogli la testa senza alcuna esitazione! Per tutti gli altri era comunque morto. Il corpo di Daigo però cominció a muoversi anche senza la testa e attaccare Shiranui con il potere della terra. Il figlio del maestro gli taglió anche il braccio e, poiché il corpo di Daigo continuava a muoversi, Shiranui lo fece a pezzi! In quel momento arrivó Yurako, il fratello le chiese aiuto ed ella con i suoi demoni prese i pezzi del corpo e lo disperse in tutte le direzioni. Mao osserva che quindi Daigo non era morto perché Shiranui, non essendo stato chiamato al Goshikidou, non lo poteva uccidere. Interviene quindi Byouki che conferma: Daigo non è morto ma il suo corpo è stato fatto a pezzi. Con la tecnica del koketsu loro tutti sono rimasti legati e si sono fermati nel tempo fino a quando il corpo di Daigo non è stato riassemblato. Il demone non può più sciogliere la tecnica perché era eseguita da lui e dal maestro, ma il maestro è morto. L’unico modo è uccidersi a vicenda. Daigo osserva come l’unica cosa che lui volesse era che lui e Sana sopravvivessero e nient’altro. Nanoka si ritrova a fissare il nastro di Natsuno, e tutto si dissolve, è stata tutta un’illusione? No non era un’illusione, anche la cassetta di Natsuno è ancora lì. Mao e Nanoka tornano da Otoya, mano nella mano.
Capitolo 226, “La barca del Gokouke”
È notte fonda e un ragazzo pieno di lividi e ferite si trascina in riva al fiume, dove strappa un talismano di carta affidandolo alle acque. Uno shikigami del Gokouke risponde subito alla richiesta, venendogli incontro in barca.
La scena si sposta allo studio di Mao, dove una affranta Nanoka ha stretto il nastro di Natsuno come un laccio portafortuna attorno alla spada Akanemaru, mentre Kamon e Hyakka sono venuti a confermare che, nonostante le rivelazioni degli scorsi capitoli, per loro niente è cambiato: sebbene Byouki abbia confermato che lo scontro del kodoku è ripartito e avrà fine solo quando l’ultimo sopravvissuto dei cinque onmyouji prescelti avrà ucciso Mao, per il momento gli unici nemici rimangono Hakubi e Shiranui… e poi si vedrà. Mao ad ogni modo ricorda di non avere alcuna intenzione di combattere alla morte con loro due, né (conclude tra sé) con Daigo.
Hyakka se ne va ma Kamon si trattiene, per raccontare a Mao le ultime vicissitudini della famiglia Tazuru che in passato teneva dei rapporti con il Gokouke: recentemente il capofamiglia è venuto a mancare in un incidente che ha molto poco di “incidentale” (il corpo è stato ritrovato pieno di buchi!) e a succedergli si è rifatto vivo il fratello creduto morto da anni… da allora pare che costui picchi o comunque ferisca gli altri componenti della famiglia.
La scena si sposta alla residenza Tazuru, dove l’uomo (parzialmente in ombra e con gli occhi pericolosamente tendenti al demoniaco) chiede del giovane Sousuke, solo per venirgli ricordato che lui stesso lo aveva percosso a morte per esserglisi ribellato. All’insaputa di tutti però Sousuke è ancora vivo e, come visto ad inizio capitolo, ha trovato rifugio presso il Gokouke e precisamente da Shiranui. Quest’ultimo, nell’udire il nome Tazuru, rievoca l’incontro di diversi anni prima, quando il capofamiglia lo pregò di salvare la vita al fratello e Shiranui, non possedendo l’arte segreta del Taizanfukun, era ricorso ai semi di haku: i semi dell’anima coltivati in passato dal maestro e perfezionati da Kamon, che avevano il triste effetto collaterale di insinuarsi nel corpo ospite sotto forma di un tralcio di vite destinato, prima o poi, a divorarlo. Sousuke è in condizioni terribili così a prendersi cura di lui è Mei del giardino per il prolungamento della vita, che a sua volta è tenuta in vita proprio da un seme dell’anima e decide tra sé di usare quella tecnica per salvarlo…
Capitolo 227
Hakubi sta parlando con Shiranui e gli chiede se quindi i loro 900 anni di mortalità siano dovuti al fatto che quest’ultimo abbia ucciso Daigo. Hakubi pensa che ora Daigo potrebbe venire ad uccidere Shiranui, mentre penserà lui stesso a disfarsi di Hyakka, Kamon e all’evenienza anche di Shiranui.
Arriva Mei che, cercando uno strumento magico, avvisa di aver usato il seme dell’anima per guarire il figlio della famiglia Tazuru. Il ragazzo chiede un incantesimo per uccidere il mostro che lo zio è diventato. Hakubi prontamente gli fornisce una lama con cui farlo.
Kamon, Mao e Nanoka arrivano a casa Tazuru, oggetto della missione. In quel momento un ragazzino sta scappando verso di loro, cercando di salvarsi da una vite che lo vuole intrappolare. Il piccolo avvisa che la madre è dentro alla casa. Quella vite è il seme dell’anima che appartiene al Gokouke. Mao e Kamon la inseguono fino allo scantinato dove trovano il capofamiglia, il quale, diventato un mostro, ha ferito o imprigionato tutti i membri della famiglia. Egli si giustifica dicendo che tutti stessero cercando continuamente di ucciderlo.
La scena passa sul ragazzo che con Mei è su una barca e le confida che i familiari hanno cercato di sbarazzarsene ma quel mostro sembra invulnerabile.
Il capofamiglia comincia a raccontare la sua storia: era malato gravemente, anche i medici lo avevano abbandonato e proprio in quel periodo suo padre sentì parlare del Gokouke, in quanto in grado di prolungare la vita. Il risultato fu l’aver assunto il seme dell’anima che però lo trasformò in questo mostro e gli fece perdere conoscenza. Una volta ripresi i sensi, si trovò imprigionato, la famiglia lo avvisò che aveva dormito per 12 anni, che il padre era morto e che il fratello aveva preso astutamente il suo posto come capofamiglia. Il fratello disse anche che fu volontà del padre non farlo uscire dalla prigione. Per tutti quegli anni quindi l’uomo è stato parte del orribile segreto di questa famiglia.
Nanoka e gli altri non se la sentono di biasimarlo: qui tutti sono colpevoli.
Capitolo 228
Tazuru prosegue la sua storia: per dieci anni, da quando si è svegliato, ha provato a convincere il fratello. Sa che lui e il padre si erano affidati al Gokouke per aiutarlo, per cui non serba rancore e chiede di uscire dalla prigione. Ben presto si accorge che gli venivano serviti pasti avvelenati per farlo morire, cosa che non accadeva mai. Alla fine riuscì a convincere il fratello a liberarlo, promettendo di sparire a vivere nelle montagne.
Appena uscito però, uccise il fratello e si mise a capo della famiglia, cosa che gli sarebbe spettata di diritto.
In quel momento arriva il nipote, Sousuke, con Mei, che si scaglia contro lo zio con la mannaia donatagli da Hakubi, il quale aveva consigliato al ragazzo di mirare alla testa.
Kamon però lo ferma facendolo inciampare e recupera la lama. In effetti lo strumento ha effetto sui tentacoli di legno emanati dall’uomo, il quale chiede di essere ucciso dal nipote. Kamon lo avvisa che è comprensibile che il ragazzo voglia vendetta, ma si tratta comunque di uccidere un uomo: il gesto gli lascerà oscurità nel cuore.
All’improvviso alcuni tentacoli cominciano ad uscire dal volto del ragazzo e tutti si chiedono se sia stata Mei. La ragazza lo conferma, se non l’avesse fatto, sarebbe morto. Tuttavia non avrebbe mai immaginato che si sarebbe potuto trasformare in un mostro simile: il seme dell’anima è l’orrore del Gokouke, riflette Mao.