Kuno's Mansion: la Community italiana di Ranma - Vietata la riproduzione anche parziale dei testi senza autorizzazione
Prima pubblicazione: Shonen Sunday
Uscita giapponese:
Uscita italiana:
Capitolo 189
Nella prigione della capitale imperiale viene trovato un prigioniero decapitato.
Sul muro si vedono delle cicatrici, all’esterno Souma e la sua bestia guardano l’edificio.
Souma rientra nel giardino dove si trova Mei, la ragazza nota la ferita al volto del ragazzo che sanguina. Souma si rifiuta di farsi visitare per poter andare subito da Hakubi a fare rapporto, ma questi non è presente.
A casa di Mao il gruppo si ritrova con Kamon, il quale si complimenta con Nanoka per la riuscita del suo esorcismo e ha uno scambio di battute con Natsuno che ancora non gli dà confidenza.
In realtà è venuto a riportare voci e storie di morti misteriose di detenuti dentro a celle o in attesa di sentenza.
Tutte queste vittime avevano in comune il fatto di essere coinvolti in un caso di corruzione. Si sospetta il Gokouke perché tutte le vittime sono state assassinate da colpi di enormi artigli.
Mao riflette sul fatto che purtroppo Souma è arrivato ad un punto in cui non può più tornare indietro, Kamon vuole intervenire e fermarlo. Anche Natsuno e Nanoka sono d’accordo.
Il gruppo, tranne Kamon, si sposta nella stazione di Tokyo. Arrivano le bestie di Souma che Mao esorcizza con dei talismani. Uno degli ultimi testimoni del caso di corruzione riesce a scappare, mentre Mao e le ragazze inseguono le tracce dell’incantesimo di Souma.
Lo trovano infine con il viso indemoniato.
Capitolo 190, "Il volto della bestia"
Soma fronteggia il gruppo di Nanoka, il quale nota i segni sul volto del ragazzo. Mao ricorda a Soma la fine del fratello. Il ragazzo però crede di essere diverso, usando la bestia per uccidere persone non senza motivo, ma per sua volontà, agli ordini di Hakubi. Soma scappa ma Natsuno crea un vortice che trasporta il gruppo al porto, dove il ragazzo in realtà li stava aspettando.
Soma nota che Natsuno è ancora viva nonostante l’abbia trafitta con gli artigli. Mao e Natsuno cercano di fargli capire come il Gokouke lo stia solo usando, ma nel momento in cui è Nanoka a parlare, Soma reagisce e la bestia diventa nera preparandosi a lanciare miasma. Mao crea una barriera per difendere Nanoka e Natsuno la incita a rispondere all’attacco. Nanoka prende forza dalla terra e lancia il colpo con Akanemaru, che dissolve una parte della bestia. Un artiglio però attacca la ragazza e la inchioda a terra. Mao la soccorre mentre la bestia si rigenera. Soma riconosce che Nanoka è migliorata ma che anche lui si allena ogni giorno. Per sconfiggerlo la spada non basterà, osserva Nanoka.
Capitolo 191, “Il prezzo della rigenerazione”
La bestia di Soma sembra diventata molto più potente dall’ultima volta, e Soma stesso spiega che questo è perché il potere della bestia è alimentato dal suo cuore che, assassinio dopo assassinio, si è fatto sempre più forte e insensibile. Nanoka è disgustata da questo discorso. Soma si lancia in un nuovo attacco ma i nostri lo schivano e Mao risponde lanciando dei talismani di fuoco: dato che il fuoco prevale sul metallo, la bestia, colpita su un fianco, è in difficoltà... almeno apparentemente, dal momento che dalla parte divelta dal colpo si propagano tanti nuovi ayakashi, che si fiondano su Mao!
Nanoka accorre al salvataggio con un colpo della sua Akanemaru, che disperde i piccoli demoni i quali rientrano nel corpo principale della bestia, che si è rigenerata tornando completamente integra. Soma si vanta dell’invulnerabilità della sua creatura, ma a questo punto Mao e gli altri scoprono che semplicemente è lui stesso ad aver assorbito su di sé il colpo inflitto alla sua bestia, tanto che il suo braccio è diventato un arto deforme. Natsuno e Mao hanno compreso: se continueranno a infliggere danni alla bestia, Soma finirà per morire o diventare lui stesso un mostro.
A questo punto Natsuno si rivolge direttamente a Nanoka: è disposta o no ad ucciderlo? Nanoka risponde senza esitare: detesta ciò che Soma è diventato, ma non si spingerà mai a tal punto. Allora Natsuno le dice che dovrà esorcizzarlo. Nanoka attacca con la pellicola di sangue della spada Akanemaru che, potenziata dalla terra, cerca di risucchiare il miasma della bestia. L’esorcismo sembra riuscito solo a metà, e Natsuno dice a Mao che saranno loro due a dover completare l’opera, ponendo fine alla vita di Soma.
Capitolo 192, “Cuore umano”
Nanoka si è resa conto che non può puntare a distruggere la bestia, perché così facendo Soma la ricomporrebbe utilizzando il proprio stesso corpo e diventando a sua volta un demone. Richiamando la forza della terra, invoca invece il potere di Akanemaru per esorcizzare la bestia e far ritornare umano Soma. Gli attacchi vanno a segno, come nota Natsuno. Mao però è preoccupato, perché Nanoka sta usando troppo del suo sangue.
Soma intanto risponde impassibile a Nanoka: è lui quello in controllo, perché il suo cuore è forte e saldo. Così dicendo infila il suo braccio sinistro deformato nel corpo della bestia fondendolo con essa. Nanoka gli ribatte che è uno stupido, se crede che aver eseguito tanti assassinii per conto di Hakubi, senza nessun motivo particolare, possa averlo rinforzato. Soma risponde che per lui erano tutti omicidi giustificati, perché si trattava di peccatori, e attacca Nanoka.
Un artiglio della bestia colpisce la ragazza da dietro e, sebbene lo zaino l’abbia salvata dal colpo diretto, si ritrova circondata dal miasma. Nanoka istintivamente affonda la spada Akanemaru nel terreno e invoca un nuovo potere: una pellicola di sangue che crea attorno a lei uno scudo difensivo. A questo punto i due si lanciano in un nuovo corpo a corpo: Nanoka con un taglio di Akanemaru riesce a recidere Soma dal resto della bestia, ma quest’ultima la colpisce nuovamente. Nanoka perde i sensi durante la caduta, per via di tutto il sangue speso in battaglia, ma Mao la afferra al volo: “Da qui ci penso io…”.
Capitolo 193, “Oltre l'ammirazione”
Mao, tenendo in braccio Nanoka, si scaglia contro Soma, deciso a recidere il suo legame con la bestia. Lancia dei talismani di fuoco (poiché il fuoco prevale sul metallo), separando i due, mentre Natsuno col potere della terra riesce a far sprofondare la bestia nel sottosuolo. Soma adesso è solo, con il corpo ormai sfigurato e divenuto parzialmente demoniaco, e Mao commenta amaro di non essere riuscito a liberarlo dalla sua ossessione. Soma ribatte di aver voluto congiungersi alla bestia fin dall’origine, da quando era stato scelto il suo fratello maggiore che però si era rivelato troppo debole per non esserne divorato.
Nanoka, ripresasi, ribatte che può essere pure che Soma abbia desiderato il potere della bestia nonostante il tentativo di Mao di salvarlo fin dal loro primo incontro, tuttavia, una volta ottenuto tale potere, il giovane è rimasto privo di uno scopo: tanto che è stato Hakubi a dargliene uno, trasformandolo in un assassino seriale. Ma Soma rimane fermo nelle sue convinzioni e Natsuno ritiene che il ragazzo non si pentirà mai degli omicidi da lui compiuti.
Natsuno evoca il potere della terra, che trafigge Soma da parte a parte. Subito dopo gli scaglia contro dei talismani, che purificano il miasma che avvolge il ragazzo e rapidamente distruggono i residui della bestia… a costo della vita del giovane, si chiede Nanoka? Ma il tutto viene fermato dall’ingresso improvviso di Hakubi, il quale lancia un attacco diversivo e prende Soma con sé, lasciando il gruppo di Mao impotente. L’ultima scena del capitolo vede Hakubi confortare Soma, dicendogli che non lo lascerà morire perché lo ritiene essenziale. E Soma a sua volta pensa tra sé che seguirà Hakubi in capo al mondo...
Capitolo 194, “Potere esorcizzante”
In un rifugio del Gokouke, un Soma privo di sensi si sta rimettendo dalle ferite riportate nello scontro con Mao e Nanoka: il tutto sotto gli occhi ammirati di Hakubi, che osserva la sua cicatrice ricoperta da scaglie di metallo. Hakubi commenta che è proprio il “ki” metallico ad aver salvato la vita al giovane, che altrimenti sarebbe morto dopo essere stato trafitto dall’attacco di Natsuno. Soma rinviene e Hakubi si congratula: ormai è stato riconosciuto dalla bestia. Soma replica che la bestia è stata ormai inghiottita dalla terra come conseguenza degli attacchi di Nanoka e degli altri, ma il suo interlocutore lo rassicura: con i rotoli in loro possesso, sarà presto possibile crearne una nuova.
Soma è al settimo cielo, sentendosi indispensabile per il Gokouke. Non sa che Hakubi ha già preso sotto la sua custodia i fratellini più piccoli, pronto a farli subentrare allo stesso Soma se il ragazzo non dovesse sopravvivere al miasma della bestia…
Intanto Mao si sta prendendo cura di Nanoka, esausta per tutto il sangue perso in battaglia, facendole una delle sue “trasfusioni”. Nanoka riprende conoscenza e si demoralizza: credeva che il ki della terra sarebbe stato sufficiente a ridarle forza, ma non è andata così. Natsuno cerca di consolarla: il ki della terra è stato insufficiente, ma la tecnica era efficace e stava esorcizzando con successo la bestia. Nanoka è comunque sconsolata, avrebbe voluto anche completare l'opera. Ma Natsuno le spiega: il sangue di Nanoka è speciale essendo stato maledetto da Byoki, tanto da riuscire a domare la spada Akanemaru. Tutto questo però non sarebbe bastato se la stessa Nanoka non avesse avuto un cuore forte, in grado di non farsi dominare dagli impulsi (“Hai mai pensato di usare la spada per uccidere o rubare?”, “Ma neanche per sogno!”): di fatto la ragazza è una medicina vivente, in grado di esorcizzare, purificare il miasma. Nanoka riprende di colpo vigore, tutta entusiasta.
Intanto Yurako è in macchina, ma nota che si stanno dirigendo nella direzione sbagliata. L’autista accenna discorsi sull’opera del Gokouke e commenta il fatto che il loro onmyouji (Shiranui) non è nemmeno in grado di usare la tecnica per il prolungamento della vita… a questo punto il corpo umano dell’autista si sfalda e ne fuoresce il gatto Haimaru, ovvero Byoki!
Capitolo 195
Mao, in visita ad un paziente, riflette sul fatto che manchi un giorno a qualcosa. Lascia la tenuta circondato da voci maligne che accusano il suo paziente, Gondou: un usuraio senza scrupoli. Mao, nel suo studio, si confida con Natsuno, dicendo che, essendo una piccola clinica, è l’unico rimasto a prestare cure a quest’uomo malvagio. Natsuno chiede di Nanoka che è tornata nell’epoca Reiwa per dare gli esami.
La notte Gondou si sveglia all’improvviso, accanto a lui appaiono Yurako e l’occhio di Byouki. Il mattino seguente Mao viene a sapere che l’uomo è guarito. Quando lo incontra percepisce del miasma e manda Otoya a prendere Natsuno, il piccola pensa di portare con sé anche Hagunsei. Gondou racconta a Mao di come una “dea” gli abbia detto che gli avrebbe dato la vita con l’arte del taizanfukun. All’improvviso la testa dello strozzino esplode avvolgendo Mao nell’oscurità.
Natsuno e Otoya giungono alla tenuta dove li attendono l’uomo, circondato dal miasma, e Byouki, in versione Haimaru. Questi spiega come Gondou ora sia come lei, avendo ereditato la vita di un demone: un demone di Yurako! Natsuno e Byouki parlano di Yurako e di come sia identica a Sana. In un flashback vediamo come Yurako e Byouki abbiano lo stesso scopo: eliminare Natsuno. Gondou esplode di nuovo e fa fuoriuscire un’orda di demoni per tentare di eliminare Natsuno. Nel frattempo Mao si ritrova nella grotta di Yurako che appare in quel momento dicendo quanto gli sia mancato.
Capitolo 196, “Il desiderio di Yurako”
Mao si ritrova in quella che appare la vecchia caverna-prigione di Yurako e le domanda cosa stia succedendo, come mai lei stia collaborando con Byouki, perfino prolungando la vita di un uomo attraverso il Taizanfukun. Contemporaneamente, da un'altra parte, Natsuno pone la stessa domanda ad Haimaru, intenzionato ad ucciderla per riprendersi l’anima di Daigo che dimora dentro di lei. Perché mai Yurako avrebbe avuto interesse ad allearsi con lui pur conoscendo le sue intenzioni riguardo Daigo? Haimaru ammette di non averne affatto parlato con Yurako, e che la donna ha un unico desiderio ossia riunirsi con Mao.
Nel frattempo Yurako ricorda a Mao come entrambi fossero delle pedine, vittime del Gokouke: lei in particolare un semplice strumento, un contenitore per le maledizioni, isolata per anni dal mondo esterno fino a quando non incontrò appunto un giovane Mao, la prima persona in assoluto ad averle rivolto delle parole gentili e solidali. Da quel momento Yurako era stata nuovamente confinata nella caverna dal maestro, ma attraverso i propri ayakashi aveva cominciato ad osservare gli eventi esterni… assistendo tra l’altro a Mao che faceva la conoscenza di Sana e finiva per innamorarsi di lei, la sorella gemella la cui bellezza era però rimasta immacolata, a differenza di Yurako il cui volto era divorato dai propri stessi demoni. Ma Sana era a sua volta innamorata di Daigo e, mentre il maestro designava Mao successore del Gokouke e futuro sposo di Sana, quest’ultima progettava di nascosto la sua fuga con l’amato. E poi la morte di Daigo, e poco dopo quella della stessa Sana (“ma fu proprio Yurako-sama a causarla”, pensa tra sé Mao).
Yurako ribadisce di aver tolto la vita a Sana non per cattiveria ma per aiutarla, perché era stata la stessa Sana a desiderare di morire (“però come mai proprio quella notte?”, continua a domandarsi Mao). Certo lei avrebbe preferito che la fuga di Sana e Daigo fosse andata a buon fine, poiché probabilmente in questo modo Mao avrebbe potuto col tempo dimenticare Sana e non avrebbe sofferto così tanto.
“Hai mai pensato di odiare Sana-sama?”, le chiede Mao. Yurako risponde con una domanda: "E tu hai odiato Daigo e Sana?". Ma Mao ribatte che anche Daigo era una persona molto importante per lui e che, se loro due fossero stati felici insieme, a Mao sarebbe andato comunque bene. Yurako afferma che per lei era stato lo stesso. Era stato proprio Mao ad insegnarle a pensare agli altri, era stato lui a salvarla con la sua gentilezza e pietà e di questo gli è grata e vuole che lui lo sappia. Ma Mao pensa tra sé che Yurako si trova ancora avvolta nell'oscurità del Gokouke e che ha ancora bisogno di essere salvata...
Capitolo 197, “Il luogo dove si trova l’anima”
Natsuno sta ancora combattendo contro Haimaru e gli ayakashi di Yurako, che escono dal corpo decapitato del vecchio usuraio la cui vita era stata prolungata da Byouki con il Taizanfukun. Per quanti colpi Natsuno porti a segno, i demoni si riformano senza sosta e così Otoya decide di intervenire sfoderando la spada Hagunsei al posto di Mao.
Intanto nella grotta sotterranea Mao, deciso a salvare Yurako, le propone di abbandonare il Gokouke. La donna però rifiuta, poiché quello è l’unico posto per lei, impossibilitata a vivere una vita normale… a meno che, gli chiede, Mao non voglia rimanere al proprio fianco…? Ma prima che l’interpellato possa rispondere, Otoya riesce a farsi strada con la Hagunsei e avvisare Mao che Natsuno sta venendo attaccata dai demoni di Yurako. Mao è incredulo, dunque era tutto un inganno?! Yurako, senza scomporsi, spiega di aver accettato l’alleanza con Byouki per poter apprendere la tecnica segreta del Taizanfukun e così aiutare il Gokouke: è per questo che gli ha concesso di utilizzare i propri ayakashi, e comunque le è stato promesso che nessun male sarebbe stato fatto a Mao, l’unica cosa che conta per lei!
Svanita Yurako, Mao e Otoya arrivano da Natsuno appena in tempo: Haimaru le ha tranciato via un braccio ed è sul punto di ucciderla. Basta un fendente della Hagunsei a sterminare tutti gli ayakashi, ma intanto gli occhi di Natsuno diventano blu: è l’anima di Daigo! Haimaru cerca di risucchiarla via, ma un nuovo attacco di Mao lo fa desistere e così il gatto demone si accontenta di dileguarsi con la conferma che l’anima da lui cercata si trova dentro Natsuno. Più tardi, Mao sta curando il braccio di Natsuno e nel frattempo i due ragionano sul fatto che Yurako sapeva benissimo che Byouki avrebbe cercato di uccidere Natsuno, confermando la sua fedeltà nient’altro che al Gokouke. Eppure, pensa Mao, le sue parole...
Capitolo 198
Yurako è decisamente in combutta con Byouki e ha mentito a Mao. I suoi demoni servivano infatti ad uccidere Natsuno e Byouki ora sa come farlo. Il demone le chiede di non dire agli altri del Gokouke che si sono incontrati, specie a Shiranui perché Byouki non ha intenzione di insegnare ora il taizanfukun nè a lui nè a Yurako stessa. Yurako fantastica su Mao e Byouki le propone di conquistare il Gokouke assieme a Mao. Questi nel frattempo sospira, è pensieroso e se possibile parla meno del solito. Vorrebbe salvare Yurako. In quel momento entra Nanoka, sfinita dagli esami supplementari. Mao si illumina, Otoya stesso osserva come si senta circondato da una calda luce solare con lei vicina. Mao le propone di uscire e mentre Nanoka parla degli esami, lui pensa a quanto si senta a suo agio con lei. Otoya rimane nello studio senza aver detto nulla dell’incontro tra Mao e Yurako.
Mao è in missione medica per visitare Ayame, la sorella di Kagari che ha perso l’occhio sinistro. Arriva una cliente per lei, la quale afferma che l’ago maledetto che Ayame le aveva dato non funzioni. Attorno alla cliente Ayame vede un alone nero e chiede a Mao di indagare. La cliente vuole aiutare un’amica che vive con un uomo cattivo: cucendo l’ago dentro alcuni oggetti da fare indossare all’uomo, questi sarebbe stato maledetto. Tuttavia Ayame le aveva insegnato di desiderare di salvare l’amica nell’atto di cucire, in modo che l’uomo si facesse da parte. Ayame avvisa Mao che la maledizione non ha funzionato e che ora, con l’occhio sinistro, riesca a vedere cose che prima non vedeva. La cliente, Miwako, si reca dall’amica Sumi e nota come l’uomo giace a letto ancora vivo.