Kuno's Mansion: la Community italiana di Ranma - Vietata la riproduzione anche parziale dei testi senza autorizzazione
Prima pubblicazione: Shonen Sunday
Uscita giapponese:
Uscita italiana:
Capitolo 149
Mao riconosce la presenza e i poteri di Daigo, meravigliandosi del fatto che sia ancora vivo. Lo chiama a gran voce senza ottenere reazione alcuna, mentre Nanoka ricorda la strana sorte di Daigo: aveva inscenato la propria morte per fuggire dal Gokouke con l’amata Sana, per poi morire per davvero e venire presto imitato da lei. Mao frattanto si avvicina a Daigo, per venire però fermato da un fulmine scagliato nientemeno che da Byouki!
Il demone gatto constata che nemmeno la voce di Mao è riuscita a scuotere Daigo dal suo stato di “guscio vuoto” e confessa di essere stato lui a trovare nell’epoca di Nanoka e poi consegnare a Daigo il braccio destro mancante, con il quale il suo corpo è stato completamente riassemblato. Nanoka ricorda che qualche giorno prima si era effettivamente aperta una nuova voragine nel luogo dove da piccola aveva avuto l’incidente che aveva provocato la morte dei genitori e il suo viaggio nel tempo.
Mao chiede a Byouki quali siano le sue intenzioni nei riguardi di Daigo, ma vengono interrotti da un attacco con l’arte del metallo, che fa a pezzi il golem di terra di Daigo. Fa quindi la sua comparsa Hakubi, commentando sprezzante che le abilità di Daigo sono molto peggiorate rispetto al passato. Mao sguaina la sua spada Hagunsei per proteggere l’amico e comincia a combattere contro Hakubi, ma Byouki si intromette di nuovo, permettendo ad Hakubi di avvicinarsi a Daigo ed imprigionarlo con le sue fasce metalliche.
Nanoka sguaina la Akanemaru per tagliare i lacci, ma i suoi colpi non possono nulla e Otoya osserva che il potere della terra di Nanoka è inutile contro la tecnica di Hakubi. Improvvisamente, però, il campanello attaccato alla spada, che le era stato donato da Natsuno, comincia a tintinnare: Daigo sembra reagire e Nanoka si accorge che il metallo che l’avvolge è appena diventato… terra?! Un fulmine di Byouki l’attacca e Mao deve abbandonare lo scontro con Hakubi per portarla in salvo, così Hakubi ha campo libero per lanciare un nuovo incantesimo, eliminando la terra dall’involucro metallico e portando via Daigo. Mao assiste alla scena impotente, mentre Nanoka si chiede come mai Byouki sia passato dalla parte di Hakubi.
Capitolo 150
Il capitolo si apre con le riflessioni di Hakubi, che ricorda come il Daigo di un tempo, nonostante non mostrasse apparentemente particolari ambizioni, si fosse distinto tra i praticanti della terra del Gokouke a tal punto da non fargli dubitare che fosse tra i cinque chiamati prescelti al Goshikidou. Per questo motivo Hakubi sapeva che Daigo sarebbe stato uno dei primi rivali che avrebbe dovuto maledire, ma ancor prima di passare all’azione quest’ultimo era morto… o almeno così era sembrato fino alla sua misteriosa ricomparsa come zombie senz’anima. Nel frattempo, al villaggio, anche Mao sta ripensando alla sorte del suo vecchio amico di tanto tempo prima.
Il giovane Shiro emerge tra le macerie della sua prigione e l’amata Shizuko gli viene incontro, felice di averlo ritrovato dopo averlo creduto morto: nel giro di pochi secondi la famiglia di lei interviene a separarli, e Nanoka osservando la scena si chiede se Daigo abbia cercato istintivamente di aiutarli perché gli ricordavano la sua fuga d’amore mancata con Sana. A questo punto Mao s’intromette, spiegando che i due giovani sono stati maledetti dal bakeneko (Byouki) e che perciò, per non contaminare altre persone, dovranno vivere lontano dal villaggio per sette anni e sette mesi prima di poter essere esorcizzati… una colossale bugia a fin di bene, come Otoya spiega a Nanoka, che causerà certamente la rottura del fidanzamento imposto (il promesso sposo non aspetterà tutto questo tempo!) e la libertà e la felicità dei due amanti.
Mao riprende a riflettere: Byouki ha consegnato il braccio destro a Daigo agevolando la sua resurrezione, e ora ha aiutato Hakubi a rapirlo e non li ha nemmeno seguiti… quale sarà mai il suo piano? Quella stessa sera Hakubi sta facendo rapporto a Yurako, dichiarando di aver ucciso Daigo. Yurako, impassibile, gli chiede di fornirle una prova di quanto affermato; Hakubi risponde che si aspettava una simile richiesta e tira fuori da un contenitore la testa mozzata di Daigo! Conquistata la fiducia di lei, Hakubi si congeda e, uscito all’esterno, va incontro al giovane Souma: il ragazzo è sconvolto perché per la prima volta ha ucciso una persona con le sue mani, e quella persona era proprio Daigo.
Hakubi gli spiega che non avrebbe potuto usare il proprio demone perché Daigo l’avrebbe contrastato facilmente, ma il vero motivo per cui l'ha fatto fare a Souma, pensa tra sé, è un altro: i cinque del Goshinkidou possono essere uccisi solo da uno degli altri prescelti e perciò nessun altro può ammazzarli. E ad Hakubi, Daigo serve vivo. Concludendo ciò, riattacca la testa al corpo di Daigo e ripensa alle parole di Byouki: il tempo di loro cinque si è fermato 900 anni fa ma, una volta che Daigo riacquisterà la sua anima, potrà riprendere a scorrere… proseguendo gli affari in sospeso?
Capitolo 151
Una notte alcuni abitanti del quartiere spengono un piccolo incendio. Al ritorno nelle proprie case, una coppia in particolare trova la propria dimora svaligiata.
La scena si sposta di giorno, al Milk Hall della signora Tenko, dove Mao sta aggiornando Hyakka sugli ultimi avvenimenti ed in particolare sul ritorno in vita di Daigo. Anche Hyakka reagisce in modo sorpreso e parlando si chiedono se la cosa sia collegata al recupero del braccio mancante da parte di Natsuno. Che fosse stato proprio Daigo a darle quest’ordine? Nanoka lo esclude, visto che Daigo è chiaramente in modalità “zombie senz’anima” e incapace di dare comandi. Piuttosto il più sospetto parrebbe essere Byoki…
Nel mentre, Nanoka nota che una coppia sta parlando con la signora Tenko chiedendole di affiggere un cartello. La signora Genko le spiega che stanno cercando la loro figlia, scomparsa durante il Terremoto del Kantou di qualche mese prima, e che ora dovrebbe avere nove anni. Hyakka commenta bruscamente che ormai dovrebbero perdere ogni speranza.
Più tardi, durante “l’orario di visite” di Mao, uno dei suoi clienti ayakashi (uno spirito lanterna fluttuante) racconta dei misteriosi incendi appiccati nel quartiere e che il loro autore sembra essere invisibile. Altrove, in un ristorante, un uomo dice ad una bambina di nome Hazuki di mangiare, visto che quel giorno hanno guadagnato abbastanza soldi. Lui insiste che lei la chiami “papà”, al che lei domanda se davvero i suoi genitori sono morti durante il terremoto. L’uomo conferma, e Hazuki ricorda che quel giorno sua madre l’aveva portata fuori dalla casa distrutta dal sisma, dicendole di aspettarla mentre lei andava a spegnere l’incendio che ne era seguito. Era stato allora che l’uomo aveva afferrato la mano della bambina portandola via da lì perché era troppo pericoloso. L’uomo completa il ricordo, raccontando di essere tornato a controllare la casa di Hazuki ma di averla trovata completamente distrutta dalle fiamme. Hazuki comincia a dubitare dell’uomo che si sta prendendo cura di lei, che è pur sempre la stessa persona che l’ha portata via da casa.
Mao, Nanoka e Otoya iniziano a indagare sugli incendi, Mao in particolare sospetta che non si tratti di un piromane qualunque. A loro si aggiunge subito Hyakka, il quale riferisce che i suoi passeri hanno sentito l'odore di un fuoco insolito. In quel momento si sentono delle grida di aiuto, e accorrendo Mao e gli altri vedono che gli abitanti della zona stanno spegnendo un incendio. Ma i passeri puntano su una casa vicina e non coinvolta dall’incendio: al suo interno l’uomo di prima, con al seguito la piccola Hazuki, sta rubando i preziosi approfittando della confusione. Nanoka sospetta subito che la bambina sia proprio quella scomparsa, ma a quel punto l’uomo, spaventato dall’arrivo di Mao e compagnia, incita Hazuki ad attaccarli. La bambina assume una strana espressione e le fiamme iniziano a divampare intorno a lei.
Capitolo 152
Avevamo lasciato i nostri alle prese con la scoperta che la piccola Hazuki, la bambina rapita (di cui però loro non sanno ancora l’identità), è in grado di evocare e manipolare le fiamme. Il rapitore prende con sé Hazuki e scappa via. La casa comincia ad andare a fuoco ma Mao, con uno dei suoi talismani, evoca un getto d’acqua che spegne l’incendio sul nascere. Dopodiché Mao e gli altri si lanciano all’inseguimento, con Hyakka che riflette sul fatto di aver incontrato un’altra persona che come lui è maestra dell’arte del fuoco. Poco dopo il rapitore viene assalito alle spalle da due tizi mascherati e Mao e compagnia lo ritrovano steso a terra, da solo, senza Hazuki.
Hyakka risveglia il rapitore con alcuni ceffoni, e questo, sconvolto dal fatto che Hazuki gli è stata portata via, si decide a raccontare la sua storia. Era un semplice ladruncolo che, un anno prima, inseguito da un cane da guardia, fu salvato da una bambina (Hazuki) che aveva evocato delle fiamme dal nulla mettendo in fuga l’animale. La bambina gli aveva pregato di non fare parola a nessuno dell’accaduto, ma la sera stessa lui, ubriaco, aveva raccontato la storia a tutti i presenti del bar. Con ciò aveva attirato l’attenzione di una strana vecchia, che gli aveva promesso qualunque ricompensa se le avesse portato quella bambina.
Così il rapitore aveva aspettato il momento opportuno e questo era infine giunto il giorno del grande terremoto del Kanto, quando la piccola fu separata dai suoi genitori e lui poté portarla via con l’inganno. Tuttavia non riuscì più a mettersi in contatto con la committente e da allora portò in giro con sé la piccola Hazuki, affezionandosi a lei. Aveva anche pensato di riportarla dai suoi genitori, tuttavia vedendo la casa completamente bruciata si era convinto che costoro fossero periti nell’incendio. Mao chiede di sapere di più sull’identità della committente, e il rapitore risponde che la vecchia gli aveva detto di appartenere alla famiglia Ootori, la stessa di Hyakka!
Anche Hyakka è sconvolto nell’apprendere che la sua famiglia, dopo tanti secoli, sta ancora tramandando l’arte del fuoco, cercando di “assumere” la bambina al suo servizio. La scena si sposta in un palazzo dove Hazuki sta parlando con i due individui mascherati, chiedendo di incontrare i suoi genitori. I due si scusano, avevano mentito sul fatto che i suoi genitori fossero vivi, al che la misteriosa vecchia del flashback entra nella stanza e invita Hazuki a punirli per la bugia bruciandoli vivi con la sua tecnica. Quelli domandano perdono, rivolgendosi alla vecchia con l’appellativo di “principessa”. La vecchia spiega ad Hazuki di essere una discendente della famiglia Ootori maestra dell’arte del fuoco, e che lei stessa sarà il suo successore… la bambina non capisce, ma si ricorda che i suoi genitori le proibivano espressamente di utilizzare quelle tecniche.
La scena torna su Mao e compagnia. Nanoka controlla il cellulare, sul quale aveva fotografato l’appello del Milky Bar della bambina scomparsa… gli ideogrammi sono proprio quelli di Hazuki Ootori! I genitori sono vivi e sono proprio la coppia che era passata dal Milky Bar! Intanto Hazuki sta dormendo e la vecchia “principessa” sta confabulando con i suoi sottoposti: quelli le domandano se davvero possono fidarsi di una bambina, ma lei risponde che proprio per questo, per le sue emozioni più vivide e intense, ha tutte le potenzialità per diventare un’ottima praticante.
Capitolo 153
Il capitolo inizia all’interno del tempio di preghiera della famiglia Ootori, con la vecchia capofamiglia (che tutti chiamano “principessa”) a colloquio con un cliente che le sta chiedendo di infliggere una maledizione su una persona. Lei accetta l’incarico ma soffia una fiamma addosso all’uomo: le ceneri che si sono posate sopra di lui, gli spiega, provocheranno anche la sua morte se solo oserà fare parola a qualcuno del loro accordo.
L’uomo, spaventato, giura che non fiaterà e uscendo dall’edificio tira un sospiro di sollievo. Non fa però in tempo ad avviarsi che si trova fronteggiato da Hyakka, Mao e Nanoka. Mao va dritto al punto e gli domanda se abbia appena commissionato una maledizione. Lui prova a fare il finto tonto, ma Nanoka nota il suo disagio e Hyakka percepisce la presenza su di lui delle ceneri di fuoco, capendo che è stato messo a tacere. Usando una delle sue tecniche, Hyakka rimuove la maledizione e l’uomo scappa via terrorizzato. Mao osserva che i membri della famiglia Ootori (o coloro che si spacciano per tali) stanno comportandosi esattamente come il Gokouke, e Hyakka sembra molto pensieroso.
Intanto la vecchia “principessa” sta parlando con la piccola Hazuki, chiedendole dei suoi trascorsi dopo il grande terremoto dell’anno prima. La bambina spiega che lo “zietto” si è preso cura di lei, ma la vecchia le fa notare che lui piuttosto l’ha sfruttata, facendole appiccare dei piccoli incendi per agevolare i suoi furti nelle case lasciate deserte. Hazuki si spaventa e le chiede di non dire nulla alla polizia, ma la vecchia la rassicura: “dire cosa?”, lei è troppo importante per la famiglia Ootori.
La vecchia si ritira e chiede ai suoi subordinati se abbiano spruzzato sul ladruncolo le ceneri maledette: quelli confermano e lei medita che ora sarà facile trovarlo e fare di lui un sacrificio umano. Nel frattempo Mao e compagnia sono entrati nel palazzo, guidati dai passerotti di fuoco di Hyakka che tuttavia ora non sembrano più orientarsi. Improvvisamente si dirigono verso una strana stanza, con una pozza piena d’acqua in tumulto. Da questa emerge di colpo una creatura mostruosa trattenuta con delle catene. Nanoka chiede se sia un ayakashi, ma Mao e Hyakka affermano che si tratta di uno shikigami: precisamente uno shikigami del fuoco sigillato con l’acqua. Gli abitanti del palazzo si radunano, attirati dal trambusto: da ultimo entra la vecchia, e i servitori la chiamano ancora una volta “principessa” (sotto gli sguardi increduli dei nostri). Hyakka senza tanti complimenti le chiede se sia lei il capo, al che la vecchia risponde di essere colei che ha ereditato tutto dalla famiglia Ootori.
Capitolo 154
Mao, Hyakka e Nanoka stanno fronteggiando la vecchia “principessa” capofamiglia, apparsa sulla soglia della stanza. Hyakka chiede spiegazioni e lei ripete di essere l’erede dalla famiglia Ootori e che tutto quello che vedono nel palazzo, shikigami compreso, appartiene a lei: loro sono solo degli intrusi che avrebbero fatto bene a non impicciarsi dei segreti altrui. Detto ciò soffia una fiamma verso Mao e gli altri, scatenando un incendio mentre la porta si chiude isolandoli nella stanza e apparentemente condannandoli a morte certa.
Nel frattempo la piccola Hazuki, che è stata vestita con un kimono della famiglia, minaccia una delle sottoposte con i suoi poteri per riottenere i propri abiti: spiega che ci tiene perché glieli ha fatti fare apposta il suo “zietto”. La bambina manifesta il desiderio di tornare a casa e mostra ancora una volta una delle sue fiamme alla donna per invitarla a non intromettersi: quella è addirittura terrorizzata e chiede di avere pietà e di non ucciderla, per la confusione di Hazuki. Uscendo nel corridoio la bimba si imbatte nel rapitore/zietto, che ha fatto incursione nel palazzo per venirla a prendere. Ma a questo punto fa nuovamente la sua comparsa la vecchia capofamiglia, che fronteggia l’uomo accusandolo di essere venuto solo per richiedere la sua ricompensa per avere catturato Hazuki, di cui lei aveva scoperto i poteri e che voleva avere come prossimo successore della famiglia Ootori. L’uomo confessa che all’inizio aveva preso davvero con sé Hazuki per i soldi, ma nel giro di poco tempo si era sinceramente affezionato a lei e non aveva più interesse per alcuna ricompensa. Per tutta risposta la vecchia attiva la maledizione sull’uomo e lo immobilizza tra le fiamme magiche, permettendo ai sottoposti di catturarlo e legarlo.
La “principessa” avvicina a sé Hazuki e le racconta la “verità”: che il suo rapitore era tornato spesso tra le rovine della casa della bambina, dopo il terremoto, e un giorno aveva incontrato i suoi genitori che lo avevano scongiurato di riportare loro la figlia… e a quel punto, nell’impeto della lite, afferrando alcune macerie aveva colpito alla testa ed ucciso entrambi!
Si tratta di un’enorme bugia, ma l’uomo per via della maledizione non riesce più a parlare: ogni volta che apre bocca, ne escono fuori le fiamme maledette e gli bruciano la gola. Hazuki è sconvolta, ripensa a quando lo “zietto” le aveva detto che i genitori erano morti nel terremoto e che ormai avrebbe dovuto far conto solo su di lui. L’agitazione della bambina attiva i suoi poteri, surriscaldando l’ambiente: Hazuki chiede disperata all’uomo se è vero che ha ucciso la sua mamma e il suo papà e come ha potuto farlo. La vecchia sogghigna, invitando mentalmente Hazuki ad usare il suo fuoco, il fuoco della famiglia Ootori, adesso ricolmo di rabbia e risentimento, per uccidere il suo rapitore.
Capitolo 155
Il capitolo si apre con la vecchia “principessa” intenta a ricordare… una donna di spalle le sta illustrando i poteri del “gioiello di Suzaku”, una pietra preziosa in grado di bruciare ininterrottamente da centinaia di anni: una fiamma eterna tramandata nella famiglia Ootori di generazione in generazione, il fuoco della salvezza… o la fiamma dell’inferno. La vecchia torna al presente e osserva divertita Hazuki perdere il controllo dei propri poteri, sconvolta dal tradimento dello “zietto”. Se il fuoco del gioiello di Suzaku si impregnerà dei sentimenti negativi della bambina, allora brucerà al meglio e la piccola sarà il degno successore della famiglia.
Lo “zietto” è immobilizzato a terra, sicura preda delle fiamme, ma queste vengono assorbite all’ultimo momento da Hyakka, entrato improvvisamente nella stanza tra la sorpresa di tutti i presenti. Hyakka li ignora e chiede ad Hazuki perché stesse per bruciare vivo il suo ex-rapitore. La bambina si sfoga, spiegando che lui ha ucciso i suoi genitori. Ma Mao e Nanoka fanno il loro ingresso, e quest’ultima le spiega che è tutta una bugia e che i suoi genitori sono ancora vivi.
La bambina non sa più a chi credere, mentre Mao si avvicina allo “zietto” e capisce che è stato maledetto, impossibilitato a parlare dalla fiamma che gli arde in gola ogni volta che apre bocca. Hyakka allora lo esorcizza con un rapido gesto della mano e lui può finalmente dire ad Hazuki di essere innocente. La vecchia è colpita e domanda a Hyakka chi sia mai. Hyakka, invece di rispondere, le domanda cosa ci faccia lei in possesso delle fiamme della pietra di Suzaku… che lui conosce benissimo, avendo visto i suoi familiari praticare l’arte del fuoco fin da quando era bambino, soltanto che all’epoca la fiamma non era così sinistra.
La vecchia capisce che Hyakka ha una relazione con la famiglia Ootori, e così comincia a raccontare la sua storia. La “principessa” che gestiva l’arte del fuoco prima di lei addestrava familiari ed estranei senza distinzioni, tuttavia a succederle non poteva essere se non una della famiglia; lei era stata addestrata alle arti ma principalmente il suo compito era quello di prendersi cura della principessa, tanto da diventare il suo braccio destro una volta che quella era stata promossa a capofamiglia. La principessa usava uno shikigami benigno, l’uccello mangiatore di fuoco (quello che abbiamo visto imprigionato un paio di capitoli fa), con il quale placava gli incendi e aiutava le persone. “Sfortunatamente”, continua la vecchia, “la principessa si ammalò in giovane età” e la nominò quale erede delle arti, compito che lei ha svolto nei successivi 50 anni e che ora vuole tramandare ad Hazuki.
Tutto molto bello, ma Mao con fare placido le fa un’osservazione. Se la principessa precedente usava la magia del fuoco per fini altruistici, lei al contrario ha mentito ad Hazuki sprigionando la sua rabbia ed invitandola a commettere un omicidio. Hyakka completa il pensiero: come mai la famiglia Ootori d’un tratto, sotto la “nuova gestione”, si è trasformata in una casata di maledizioni? La vecchia rimane in silenzio e il capitolo si conclude così.
Capitolo 156
In questo capitolo scopriamo finalmente il nome della vecchia “principessa”, Sue! Era stata fatta entrare nella famiglia Ootori dal padre, che vantava di appartenere al loro albero genealogico pur non dimostrando alcuna capacità nell’arte del fuoco: al contrario Sue aveva qualche abilità e inoltre, essendo stata messa a servizio della principessa precedente fin da quando erano bambine, ha avuto modo di apprendere indirettamente molte tecniche e segreti degli Ootori. Alla domanda di Hyakka, poco interessato a tutto questo e che vuole semplicemente sapere come mai la famiglia Ootori si sia messa di punto in bianco a praticare maledizioni, la vecchia spiega che al loro interno era sempre esistita una casata “maledetta” che si guadagnava da vivere in tal modo.
La principessa in carica era presto cresciuta diventando una splendida donna, e crudelmente la sua bellezza emergeva ancora di più accanto ai lineamenti bruttini di Sue, non che la cosa importasse a quest’ultima, che affinava sempre di più le proprie capacità e si preparava a succedere a sua volta. La piccola Hazuki interrompe il racconto risentita, domandando come mai le siano state raccontate tante bugie; la vecchia Sue risponde che è una cosa buona se ora è arrabbiata con lei, dato che i sentimenti negativi non fanno che amplificare il suo potere (oltre che rendere più facile l’esercizio dell’arte).
In quel momento lo shikigami che avevamo visto imprigionato nella magione si libera dal sigillo ed esce allo scoperto: non appena scorge la vecchia Sue la attacca con le sue fiamme, ma quella si difende senza troppi problemi. Mao e gli altri rimangono comunque sorpresi: come mai lo shikigami sta attaccando la sua padrona? Otoya spiega subito che ciò è impossibile e Mao ipotizza che si tratti dello shikigami utilizzato dalla principessa precedente. Sue ribatte che, se è davvero ferrato in materia come sembra, Mao dovrebbe anche sapere che uno shikigami non può sopravvivere alla morte del suo padrone (quando sente queste parole, Nanoka si avvicina triste ad Otoya). Mao, senza scomporsi, spiega che lo shikigami in realtà può sopravvivere in due casi: quando sia stato passato ad un’altra persona… e quando gli sia stato impartito l’ordine di uccidere un nemico!
Hyakka finalmente realizza cosa è successo e invita la vecchia a confessare. Sue ammette che non era stata giudicata degna di succedere alla principessa e perciò l’aveva avvelenata con l’inganno, convinta di poter portare molta più prosperità alla famiglia Ootori guadagnando soldi con le maledizioni. Ed è così, conclude, che ha ottenuto la pietra di Suzaku ed il potere delle fiamme dell’inferno.
Capitolo 157
La vecchia Sue conclude il suo racconto, ammettendo implicitamente di essere stata lei ad uccidere la principessa precedente. La versione ufficiale che lei aveva fatto diffondere era che la disgraziata fosse rimasta vittima della maledizione di qualche estraneo… chi non ci avesse creduto sarebbe stato bruciato a morte con la pietra di Suzaku, ma sorprendentemente non ci fu bisogno di minacce. Il fatto è che, nel momento stesso della sua morte, la principessa aveva impartito al suo shikigami l’ordine di uccidere Sue: tuttavia, dal punto di vista degli altri abitanti ignari, lo shikigami era semplicemente impazzito. Sue, colta l’occasione, aveva infine usato le sue arti per catturarlo, facendo credere a tutti di aver difeso con successo la magione. Per questo motivo, e dal momento che la pietra di Suzaku era finita in uso possesso, le fu concesso di ereditare il posto di principessa della famiglia Ootori.
Improvvisamente l’ex-rapitore della piccola Hazuki si lancia contro la vecchia Sue, invitando la bambina a scappare via da quel luogo. Tuttavia Hazuki, voltandosi, vede l’uomo accerchiato ed assalito dai membri della magione, accorsi in aiuto della vecchia, e torna indietro per aiutarlo. Nello stesso momento lo shikigami si libera nuovamente delle sue catene, sprigionando una fiamma più forte che in precedenza. La vecchia estrae una sfera ricoperta da carteggi di incantesimi, e con quella oppone la sua tecnica del fuoco allo shikigami. Ma stavolta lo shikigami sembra più forte, e sul punto di distruggere tutto quanto. Hazuki, spaventata, pensa che così moriranno tutti e prega lo shikigami di smetterla: dalle sue mani si sprigiona un potere incredibile, in grado di distruggere in un attimo lo shikigami.
Mao e gli altri sono tutti salvi perché protetti da una barriera eretta tempestivamente da Hyakka… tutti o quasi tutti, perché la vecchia è stata protetta solo in parte e ha perso un braccio. Sue domanda a Hyakka come mai lui abbia cercato di proteggere anche lei, al che Hyakka risponde che lei “non merita” di morire in quel luogo. Nel frattempo la sfera degli incantesimi giace semidistrutta, rivelando non essere altri che la stessa pietra di Suzaku, ridotta in rovina (come dice espressamente Hyakka).
Capitolo 158, “Discendenti”
Hyakka nota come il fuoco della pietra di Suzaku si stia spegnendo, quando avrebbe dovuto essere inesauribile. Questo è successo perché la vecchia principessa ha abusato del potere della pietra, usandone il fuoco per bruciare i nemici e mantenere la propria posizione. Nonostante i tentativi di curarla, la pietra continua a diventare più piccola.
La vecchia principessa racconta però di come ella sia una diretta discendente di colui che, nella famiglia Ootori, entró nel Gokouke ed aumentó il proprio potere. È fermamente convinta di essere discendente del sommo Hyakka: a questa affermazione le facce di Mao, Nanoka e Hyakka stesso sono inequivocabili.
I seguaci della principessa pretendono che Hazuki rimanga con loro per guidare la famiglia, ma la bambina vuole solo tornare dai genitori. Hyakka afferra la pietra e maledice i seguaci: se si avvicineranno ad Hazuki, bruceranno tra le fiamme dell’inferno. Questo esaurisce del tutto il potere della pietra.
Hyakka si rivolge poi alla principessa, dicendole che è impossibile che lei discenda da Hyakka Ootori, in quanto morto giovane, senza progenie, durante la disputa per la successione del Gokouke.
Hazuki saluta lo zietto che le promette di comportarsi bene, finalmente incontra i genitori al Milk Hall e saluta Hyakka e compagni promettendogli di tenere segreto il suo potere e di non farsi più rapire. In ultima battuta, Hyakka afferma di non volersi palesare alla famiglia Ootori, perché non vuole che Hazuki venga messa in pericolo di nuovo.