Kuno's Mansion: la Community italiana di Ranma - Vietata la riproduzione anche parziale dei testi senza autorizzazione
Questo dibattito è sulla bocca di tutti, o almeno su quelle di Soun e Genma. Dopotutto qualcuno, al futuro della scuola di arti marziali indiscriminate, dovrà pur pensarci. Se attualmente l'erede designato è Ranma, bisogna cominciare a pensare anche alle future generazioni: e dato che ben si sa che, prima o poi, quei due testoni di Ranma e Akane si sposeranno e daranno alla luce questo benedetto successore, la domanda diventa d'obbligo. Si tratterà di un Saotome o di un Tendo?
In realtà, a ben vedere, un dibattito simile è stato sulla bocca di tutti anche qui da noi in Italia, molto di recente. Se non avete vissuto gli ultimi tempi in una caverna, saprete che lo scorso 26 aprile 2022 la nostra Corte Costituzionale ha sancito la illegittimità dell'attuale disciplina di legge, che attribuisce automaticamente al figlio il solo cognome del padre: l'articolo 262 del Codice Civile disponeva infatti, fino ad oggi, che "il figlio assume il cognome del genitore che per primo lo ha riconosciuto. Se il riconoscimento è stato effettuato contemporaneamente da entrambi i genitori, il figlio assume il cognome del padre".
Al contrario, secondo la nuova regola di diritto, il nuovo nato assumerà il cognome di entrambi i genitori e nell'ordine da loro concordato (ma si potrà anche decidere, volendo, di dargli il solo cognome della madre o del padre). Le attuali norme vigenti sono state considerate in contrasto gli articoli 2, 3 e 117, primo comma, della Costituzione (quest'ultimo in relazione agli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo).
La decisione trova, in realtà, un importante precedente nella pronuncia numero 176 del 1988 che, pur dichiarando inammissibili le questioni, aveva già aperto alla possibilità di sostituire la regola vigente "con un criterio diverso, più rispettoso dell’autonomia dei coniugi", anziché "avvalersi dell’autorizzazione a limitare l’uno in funzione dell’altro" (invito al legislatore che tuttavia all'epoca rimase inascoltato). Il caso paradossale che ha portato alla nuova sentenza è stato sollevato davanti alla Consulta da una giovane coppia lucana: i loro primi due figli, nati quando i due non erano ancora sposati, erano stati registrati con il cognome della madre, mentre il terzo figlio (arrivato dopo le nozze) aveva assunto automaticamente il cognome del padre.
Ed ecco che la decisione della Consulta, la quale di fatto sancisce la regola del doppio cognome (in attesa comunque di un nuovo intervento legislativo che meglio ridefinisca la materia), riporta alla mente di molti appassionati del fandom di Ranma un vecchio quesito: come funziona, invece, la regola del cognome in Giappone? E soprattutto, quale sarà la sorte della Scuola di arti marziali indiscriminate? Per dirla più chiaramente, quando Ranma e Akane convoleranno una buona volta alle tanto sospirate nozze (perché un vero fan sa che si sposeranno, ma sospira per quanto tempo impiegherà la cosa), la loro prole porterà il cognome di Saotome ovvero tramanderà quello della palestra Tendo?
La norma-chiave è costituita dall'articolo 790 del Codice Civile giapponese, ai sensi del quale "il figlio nato nel matrimonio prende il cognome dei suoi genitori, fermo restando che, se i genitori divorziano prima della nascita del bambino, quest'ultimo prenderà il cognome dei suoi genitori al momento del divorzio". La disposizione è semplicissima e va letta alla luce di quel "il cognome dei suoi genitori" (al singolare!), che costituisce il vero punto focale del sistema nipponico: infatti a differenza di altri Paesi (come l'Italia), dove ciascun coniuge mantiene il proprio cognome originario, in Giappone vige il sistema del cognome comune. Col matrimonio le coppie possono scegliere liberamente quale dei due cognomi utilizzeranno entrambi, ma ciò significa appunto che uno dei due è comunque destinato a perderlo ("i coniugi adotteranno il cognome del marito o della moglie conformemente a quanto deciso all'atto del loro matrimonio", cfr. art. 750).
Per capire meglio questo meccanismo va fatta una premessa importante e cioè che, fino a poco più di un secolo fa, in Giappone i cognomi non esistevano affatto (tranne che per alcune famiglie di samurai) e al più vi potevano essere soprannomi o onorificenze legate a particolari meriti. Fu solo con l'arrivo della modernizzazione della seconda metà dell'Ottocento che iniziò la pratica di assegnare il cognome da padre in figlio, cosa che tra l'altro portò la necessità di trovare una soluzione in caso di famiglie senza figli maschi: da qui nacque la pratica del "muko-yoshi" (letteralmente "sposo adottato"), che permette alla figlia femmina di adottare il proprio marito e trasmettergli i diritti e i doveri legali di un figlio naturale.
Questo stratagemma ha consentito di perpetuare le grandi dinastie, si pensi a grandi aziende come Canon, Toyota e Suzuki. Si faccia proprio l'esempio di quest'ultimo: l'attuale CEO Osamu Suzuki si chiamava in realtà Osamu Matsuda e, dopo aver sposato la nipote del Suzuki fondatore, è divenuto il quarto "marito adottivo" consecutivo della famiglia così da poter ereditare la celeberrima azienda.
Applicando tutto ciò al nostro manga, è evidente che Ranma e Akane dovranno decidere di comune accordo il cognome che saranno tenuti a portare entrambi, e che verrà ereditato dai loro figli. Come visto sopra non si tratta di un meccanismo necessariamente patriarcale, anzi da questo punto di vista il sistema nipponico poteva dirsi più "moderno" rispetto al nostro (almeno fino alla svolta costituzionale di cui parlavamo in cima all'articolo), non prevedendo alcuna presunzione di legge a favore del cognome del marito, contrariamente a quanto dispone(va) l'art. 262 del Codice Civile italiano con riguardo al cognome del figlio. Piuttosto, sempre come detto sopra, la discriminante primaria nella scelta del cognome è data dall'importanza della famiglia.
Ma allora il dubbio persiste: la famiglia Tendo sembra onestamente vantare una nomea migliore rispetto alla famiglia Saotome, o quantomeno quest'ultima pare avere origini più umili. Ricordiamoci sempre che Soun Tendo, pur senza contare su un reddito fisso (si pensi alla palestra che non vede mai l'ombra di un allievo), può comunque permettersi una casa residenziale a due piani, la quale tra l'altro ospita tre figlie e... tre scrocconi (Ranma, Genma e Happosai) che a fine manga diventano quattro, dovendosi contare nel novero anche Nodoka. Al contrario i Saotome sembrano degli spiantati e ciò non solo limitandosi a Genma, se si considera che "l'ambito tesoro tramandato dagli antenati" si rivelò non essere nient'altro che una polizza di pegno (capitolo 384 del manga).
Tutto ciò significa forse che Ranma dovrebbe venire accolto nella famiglia Tendo e diventare Ranma Tendo? Questa è una possibilità, ma non è detto: il discorso va riferito anche e soprattutto alla sorte della Scuola di arti marziali indiscriminate. Se Ranma, l'ultimo dei Saotome, assumesse il ruolo del "muko-yoshi" e diventasse un Tendo, la sua linea si estinguerebbe e non potrebbe sopravvivere una Scuola Saotome; al contrario, se toccasse ad Akane diventare una Saotome, ciò non comporterebbe automaticamente la fine della scuola Tendo. Considerazione, quest'ultima, forse decisiva: anche con una "Akane Saotome" la linea dinastica dei Tendo non sarebbe destinata per forza ad estinguersi, e ciò nonostante il fatto che Soun abbia tre figlie femmine, dato che (come abbiamo visto sopra) non è fondamentale il sesso del nubendo.
La verità è che basterà trovare uno "sposo da adottare" e che questo non dovrà essere necessariamente Ranma. Anzi, a ben vedere, Soun potrebbe avere già un "muko-yoshi" ideale: Tofu Ono. Quando il buon dottore riuscirà una buona volta a superare la propria timidezza e a chiedere la mano di Kasumi, è difficile che il capofamiglia e gli altri residenti accettino di buon grado l'idea di perdere il loro angelo del focolare: potrebbe allora darsi che sarà piuttosto Tofu ad essere accolto nella famiglia Tendo, a diventare "Tofu Tendo" per la felicità di tutti. Chissà.
Ranma non sembra entusiasta all'idea di farsi adottare dalla famiglia Tendo...
Dalla doujinshi "Honesty" di Hideyoshi.
Autore: Kuno
Prima pubblicazione: 2 maggio 2022
Vietata la riproduzione, anche parziale, del testo
Fonti:
La rivoluzione della Consulta: ai figli anche il cognome della madre (Il Dubbio 30.04.2022)
Ai figli anche il cognome della madre (La Repubblica 28.04.2022)
Corsa per il doppio cognome ai figli "Subito la legge o sarà una giungla" (La Repubblica 29.04.2022)