Portascala Hartmann & Braun

per lettura ottica degli strumenti
con equipaggio mobile a specchio

Inv. N.  

Costruttore: Hartmann & Braun A-G., Frankfurt, Germany

Data di acquisto:  Inizio XX sec.

Materiali e componenti: acciaio brunito, ottone laccato, legno, celluloide

Dimensioni: lunghezza 65 cm, larghezza 10 cm

Prezzo: 

Descrizione e caratteristiche fisiche

Portascala con scala graduata costituita da una lastra in celluloide semitrasparente inserita in una cornice di legno, sulla quale è fissato il supporto di ottone e l'asta di sostegno.

Notizie storiche e uso dello strumento

Il metodo di lettura a leva ottica è stato introdotto da J. C. Poggendorff (1796 - 1877) nel 1826 per eseguire misure di piccoli spostamenti angolari dell'equipaggio mobile degli strumenti a specchio, ad esempio galvanometri, magnetometri, ecc. Il metodo di Poggendorff viene ripreso e sviluppato in particolare da K. F. Gauss prima e da Kelvin poi; nel tempo si è trasformato in un metodo 'oggettivo' di osservazione consentendo le letture contemporaneamente a più persone, con la sostituzione del cannocchiale da parte di un sistema di proiezione. Ancora all'inizio del '900 molti strumenti non erano dotati di scale graduate proprie per la lettura diretta, quindi era necessario ricorrere a sistemi di misurazione ausiliari. Una lampada interna al dispositivo, alimentata elettricamente, illuminava lo specchio orientabile attraverso la fessura sotto la scala, al centro della quale c'era un filo (ormai andato perduto) che determinava un'ombra netta circondata da una macchia luminosa sullo specchietto del galvanometro, infine la luce riflessa da questo secondo specchietto colpendo la scala semitrasparente, fungeva da lungo ago indicatore.

Bibliografia & sitografia

A cura di Aurelio Agliolo Gallitto. Ultima revisione 2.6.20242012 © Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo