Telescopio gregoriano

Telescopio a riflessione o catadiottrico

Inventario N. 238

Costruttore:  W. & S. Jones, Londra 

Data di acquisto: Inizio XIX sec.

Materiali e componenti: ottone, vetro

Dimensioni:

Prezzo: 

Descrizione e caratteristiche fisiche

È costituito da uno specchio primario parabolico, con funzione di obiettivo, e da uno secondario concavo a sezione ellittica situato sull'asse ottico oltre il fuoco del primario. Nel telescopio gregoriano l'immagine si forma dietro lo specchio parabolico, opportunamente forato, e l'oculare si trova perciò sulla culatta dello strumento.

Sullo strumento è inciso "W & S Jones, 30 Holborn London" (v. fig. a lato).

Il telescopio gregoriano ha la particolarità di fornire un'immagine diritta e può quindi essere utilizzato anche per osservazioni terrestri senza l'ausilio di un erettore, sistema ottico aggiuntivo usato per raddrizzare le immagini invertite degli obiettivi telescopici.

Notizie storiche e uso dello strumento

Il telescopio gregoriano prende il nome dal suo ideatore, il matematico e astronomo scozzese James Gregory (1638 - 1675), che lo descrisse nel trattato Optica Promota (Londra, 1663), antecedente al primo telescopio newtoniano, costruito nel 1669 da Isaac Newton (1642 - 1726). Il primo telescopio gregoriano fu costruito nel 1673 da Robert Hooke (1635 - 1703). Progetti similari si trovano negli scritti di Bonaventura Cavalieri (Lo specchio ustorio, 1632) e di Marin Mersenne (Harmonie universalle, 1636).

Dalla consultazione dei documenti di archivio dell'Università di Palermo, risulta che nel Catalogo Lo Cicero è riportato: "19. un telescopio catadiottrico di Gregory ossia di riflessione." (nell'inventario Casano del 1836 non è presente). Pertanto, questo strumento potrebbe essere stato acquistato nel periodo dal 1836 al 1859, molto probabilmente su richiesta di Domenico Ragona (1820 - 1892) che nel 1844 venne nominato professore aggiunto di Fisica presso la Regia Università di Palermo.

Nella figura a fianco è illustrato il giunto universale ideato da Robert Hooke, ottenuto modificando opportunamente il giunto cardanico, ideato nel 1545 dal matematico italiano Gerolamo Cardano (1501 - 1576), per consentire il movimento direzionale di strumenti astronomici [Hooke R. (1676). Helioscopes, Londra].

Bibliografia & sitografia

 A cura di Aurelio Agliolo Gallitto, con la collaborazione di N. Gagliano, P. Gargano, M. La Mantia, C. Proietto, C. Borruso e S. Randazzo. Ultima revisione 09.02.2024.
2012 ©  Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo