Fosforoscopio di Becquerel

apparato per lo studio della fosforescenza

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Numero di inventario: 276

Costruttore:  J. Duboscq à Paris

Data di costruzione: 1863 (Blaserna)

Materiali e componenti: ottone, vetro, legno

Dimensioni: 

Prezzo:  fr. 120

Descrizione e caratteristiche fisiche

Lo strumento è formato da una scatola cilindrica di ottone e da un tubo ottico, alla base del quale si trova una lente condensatore, uguale a quella usata nei microscopi solari. Nella scatola sono imperniati due dischi paralleli nei quali sono praticate delle finestrelle (si veda il particolare della figura accanto). I dischi, montati sullo stesso asse, possono essere fatti ruotare assai velocemente grazie a una manovella e a due coppie di ruote dentate moltiplicatrici. Nella scatola vi sono due aperture poste lungo lo stesso asse; in corrispondenza a una di esse è applicato il tubo con il condensatore ottico che, posto in corrispondenza di una sorgente luminosa, concentra i raggi di luce sulla sostanza da esaminare. Quest'ultima si pone in un piccolo cassetto estraibile inserito fra i due dischi. Dall'altra apertura della scatola (opposta al tubo) si osserva la sostanza. Le finestrelle dei dischi sono sfasate in modo tale che, quando il campione è illuminato non è visibile all'osservatore, è invece visibile quando la sorgente luminosa è schermata. Ruotando velocemente i dischi è così possibile osservare fosforescenze molto brevi la cui durata è dell'ordine di grandezza del tempo che intercorre fra una illuminazione e la successiva. Questo intervallo di tempo si può calcolare conoscendo la velocità di rotazione e il numero di finestrelle dei dischi. Lo strumento è firmato: Phosphoroscope de E. Becquerel — J. Duboscq à Paris

Lo strumento è corredato da un diaframma a vetro violetto, mostrato nella figura a lato. Questo diaframma veniva posto nel tubo del portalampada o davanti al condensatore ottico delle lanterne. Sulla traiettoria del raggio luminoso venivano posti i diversi corpi sotto indagine sperimentale: vetro di uranio, esculina in acqua, solfato di chinino in soluzione, diamanti, ecc.

Nel Catalogo Pellin del 1900 si legge: "Diaphragm à verre violet pour les expériences de Stokes ......... 18 fr." dove è riportata anche la descrizione degli esperimenti che potevano essere condotti con questo diaframma.

Notizie storiche e uso dello strumento

Il fosforoscopio è stato ideato nel 1859 dal fisico francese Edmond Alexander Becquerel (1820 - 1891), per lo studio della fosforescenza.

Nel catalogo Duboscq del 1885 si legge: "Petit phosphoroscope de M. Ed. Becquerel, s'adapte sur la partie éclairante du microscope solaire ... 120 f."

Nel Catalogo Blaserna del 1863 sì legge: "Fosforoscopio di Becquerel con alcuni pezzetti di varie sostanze per osservare il fenomeno della fosforescenza. (L.120)".

Bibliografia & sitografia

A cura di Aurelio Agliolo Gallitto. Ultima revisione 11.01.20232012 © Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo