Domenico Scinà

Palermo, 31 gennaio 1764 - Palermo, 13 luglio 1837

Domenico Scinà fece i primi studi presso le scuole Pie e si avviò alla carriera sacerdotale presso il Seminario ex-gesuitico di Palermo. Incaricato del corso di Fisica Sperimentale, in seguito del trasferimento a Napoli di Padre Eliseo nel 1793. Incarico che tenne fino al 1811 quando in seguito alla morte di Padre Eliseo, nel 1809, ottenne la cattedra di Fisica Sperimentale fino al 1832. 

Ha avuto una intensa attività scientifica come documentato dai notevoli scritti tra cui Introduzione alla fisica sperimentale, pubblicato a Palermo nel 1803, ed Elementi di Fisica in 4 volumi divisi in Elementi di Fisica Generale (2 tomi) ed Elementi di Fisica Particolare (2 tomi), pubblicati a Palermo nel 1829. 

Scinà morì il 13 luglio 1837, vittima di un’epidemia di colera.

Durante la sua attività scientifica, Scinà si è dotato di un cospicuo numero di strumenti e apparati di cui rimane traccia in una Nota delle Macchine di Fisica (antecedente al 1832 e probabilmente tra il 1811 e il 1821) e un Inventario del 1832. Scinà si avvalse di due abili "macchinisti" (tecnici di laboratorio): Errico Drechsler ( - 1837?), che Giuseppe Piazzi (1746 - 1826) aveva fatto venire dall'Inghilterra subito dopo la fondazione dell'Osservatorio Astronomico e che proprio a Palermo fondò una delle prime officine di strumenti scientifici dell'isola, e Antonio Naccari ( - 1854).  Di Drechsler è pervenuta una Nota del 1819-1821.

Domenico Scinà da giovane
Domenico Scinà

Bibliografia & sitografia

Inventario Scinà
A cura di Aurelio Agliolo Gallitto. Ultima revisione 03.06.20212012 © Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo