Leva ottica

dispositivo per lettura ottica degli strumenti
con equipaggio mobile a specchio

Leva ottica

Numero di inventario:

Costruttore: Jules Carpentier (1851-1921), Parigi

Data: Prima metà del XX sec.

Materiali e componenti: ottone laccato, celluloide

Dimensioni:

Prezzo:

Descrizione e caratteristiche fisiche

Il dispositivo funge contemporaneamente da sorgente luminosa e da portascala. La scala graduata a zero centrale è costituita da una lastra in celluloide semitrasparente; al di sotto di essa, un cilindro metallico posto orizzontalmente contiene la lampada, dalla parte posteriore esce il filo per l'alimentazione elettrica. La base anteriore del cilindro si trova perfettamente in linea con la scala e ha dimensioni maggiori rispetto alla posteriore, in essa è praticato un foro rettangolare attraverso il quale passa il fascio luminoso che consente di effettuare la misurazione. Sulla parte anteriore riporta la firma del costruttore J. Carpentier, Paris, e da un confronto con il Catalogo di Pavia (Bellodi 1990) si deduce che risale ai primi del '900.

Notizie storiche e uso dello strumento

Il metodo di lettura a leva ottica è stato introdotto da J. C. Poggendorff (1796 - 1877) nel 1826 per eseguire misure di piccoli spostamenti angolari dell'equipaggio mobile degli strumenti a specchio, ad esempio galvanometri, magnetometri, ecc. Il metodo di Poggendorff viene ripreso e sviluppato in particolare da K. F. Gauss prima e da Kelvin poi; nel tempo si è trasformato in un metodo 'oggettivo' di osservazione consentendo le letture contemporaneamente a più persone, con la sostituzione del cannocchiale da parte di un sistema di proiezione. Ancora all'inizio del '900 molti strumenti non erano dotati di scale graduate proprie per la lettura diretta, quindi era necessario ricorrere a sistemi di misurazione ausiliari. Una lampada interna al dispositivo, alimentata elettricamente, illuminava lo specchio orientabile attraverso la fessura sotto la scala, al centro della quale c'era un filo (ormai andato perduto) che determinava un'ombra netta circondata da una macchia luminosa sullo specchietto del galvanometro, infine la luce riflessa da questo secondo specchietto colpendo la scala semitrasparente, fungeva da lungo ago indicatore.

Interventi

Rimozione a secco dei depositi di polvere con panno morbido.


Bibliografia & sitografia

  • Panitteri M., Ruggiero V. (1961). Esercitazioni di Laboratorio di Fisica. Vol. I, Paravia, Torino

  • Bellodi G., Brenni P., De Luca M.T. (1990). Guida alla mostra "strumenti di misura elettrici del museo per la storia dell'Università di Pavia". Artipo, Milano, pp. 82-83

  • Museo di Fisica, Università "La Sapienza" di Roma, www.phys.uniroma1.it/DipWeb/museo/

  • WikipediA: en.wikipedia.org/wiki/Jules_Carpentier

A cura di Aurelio Agliolo Gallitto, con la collaborazione di Maria Casula e Francesca Taormina. Ultima revisione 24.01.20232012 © Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo