Lampada ad arco a incandescenza

con elettrodi di tungsteno, per esperimenti di ottica

Pagina in costruzione ...

Numero di inventario: 

Costruttore: Philips, 1920 ca

Data di acquisto: 

Materiali e componenti: rame, vetro, tungsteno

Dimensioni: h = 12 cm, d = 3.8 cm

Prezzo:

Descrizione e caratteristiche fisiche

La lampada ad arco a incandescenza con elettrodi di tungsteno Philips è una sorgente di luce puntiforme, che si è rivelata molto utile per la microfotografia, l'illuminazione del fondo scuro in microscopia, per la microproiezione e gli esperimenti ottici, nonché per piccoli apparecchi cinematografici per uso domestico. La lampada si accende automaticamente. La sua luce è prodotta da due minuscole sfere di tungsteno, poste l'una vicino all'altra e riscaldate dall'arco a una temperatura molto elevata. Come ogni lampada ad arco, essa deve essere sempre utilizzata in serie con una resistenza per mantenere la corrente al giusto valore. 

Le lampade ad arco al tungsteno Philips (Philips type 406 Tungsten Arc Lamp 2.5 A) funzionano in corrente alternata e come tali utilizzano due elettrodi identici. Questo ovviamente genera due punti luce e la lampada deve essere orientata in modo tale che uno oscuri l'altro. Il funzionamento in corrente alternata semplifica i requisiti dell'alimentatore e le lampade sono progettate per il funzionamento sulla rete elettrica con solo una semplice resistenza in serie per limitare la corrente.

Per garantire l'accensione dell'arco a una tensione di rete relativamente bassa, la lampada è riempita con una miscela di neon-argon. Anche questo può non essere sempre sufficiente a provocare la ionizzazione del gas tra gli elettrodi, quindi è stato previsto un arco di accensione ausiliario vicino al collo del bulbo. Questo assume la forma di una piccola striscia metallica rettangolare a spigoli vivi, posizionata a breve distanza da un'asta metallica. Quest'arco è collegato in parallelo con gli elettrodi principali, ma in serie con un piccolo resistore all'interno del cappuccio della lampada. Quando viene applicata la potenza, la scarica colpisce prima qui, producendo fotoni ed elettroni liberi che poi facilitano l'accensione dell'arco principale.

Notizie storiche e uso dello strumento

...

Interventi

...

Bibliografia & sitografia

A cura di Aurelio Agliolo Gallitto con il supporto tecnico di Marcello Mirabello. Ultima revisione 23.03.20232012 © Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo