Galvanometro di Wiedemann

apparato per la misura di correnti elettriche

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Inventario N. 43

Costruttore: 

Data di acquisto: 1867

Dimensioni: 45 x 16.5 x 70 cm

Materiali e componenti: acciaio (ghisa), ottone, rame

Prezzo: 

Descrizione e caratteristiche fisiche

Lo strumento poggia su una base di legno munita di tre viti calanti. In due binari longitudinali scorrono due cursori recanti ognuno una bobina ad anello. Al centro dei binari è fissato un anello di acciaio (esso permette, grazie alle correnti di Foucault, di smorzare più rapidamente le oscillazioni dell'equipaggio mobile) dentro al quale è sospeso un magnete di acciaio. Il filo di sospensione è fissato a un arganetto posto sulla sommità di un tubo di vetro inserito verticalmente nell'anello. Tra l'anello e il tubo si trova un cilindretto di ottone annerito con due finestrelle, che conteneva uno specchietto utilizzato per leggere, con il metodo della leva ottica, le deviazioni dell'equipaggio mobile. Lo strumento viene orientato in modo tale che l'asse delle bobine, e del cilindro di acciaio, sia perpendicolare al meridiano magnetico. La determinazione della deviazione del magnete per l'azione del campo generato nelle bobine è effettuata con il metodo della leva ottica. In funzione delle correnti da misurare, si scelgono il numero e la dimensione delle bobine da inserire nei binari. La sensibilità dello strumento può essere fatta variare modificando la distanza delle bobine dall'equipaggio mobile. Più vicine vengono poste le bobine e più sensibile sarà lo strumento. 

Notizie storiche e uso dello strumento

Apparato usato per misure di intensità di corrente elettrica. Nel XIX secolo i galvanometri a magnete mobile venivano chiamati bussole. In alcuni testi di fisica di quel periodo infatti si ritrova, per questo galvanometro, la dicitura Bussola di Wiedemann. Lo strumento fu ideato dal fisico tedesco Gustav Heinrich Wiedemann (1826-1899). 

Nel Registro Blaserna viene menzionato l'acquisto di due bussole di Wiedemann per l'anno 1867, una del costruttore Sauerwald (1867, Lire 157.50) e l'altra del costruttore Meyerstein (Lire 247.50).

Interventi

Rimozione a secco della polvere con pennelli a setola morbida. Pulitura con etere di petrolio delle parti metalliche.

Bibliografia & sitografia

A cura di Aurelio Agliolo Gallitto. Ultima revisione 04.05.20232012 © Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo