Epidiascopio
apparato per proiezioni diascopiche ed episcopiche modello "S" N.55315
Numero di inventario: S 935
Costruttore: Officine Galileo/Marelli Ninfa
Data di acquisto: 16.06.1936 (Segrè)
Materiali e componenti:
Dimensioni: 36 x 84 x 50 cm
Prezzo: lire 3560
Descrizione e caratteristiche fisiche
L'apparecchio firmato "Officine Galileo" è realizzato in metallo e ha una forma trapezoidale. La parte anteriore del dispositivo è dotato di due obiettivi posti uno sopra l'altro di diverse dimensioni e con messa a fuoco regolabile. Tra il dispositivo di illuminazione e l'obiettivo inferiore, davanti alla lente condensatrice si trova una fessura verticale dove è possibile inserire una diapositiva su vetro da proiettare. Nella parte inferiore dello strumento ottico, si trova un vetro trasparente e un supporto metallico mobile di forma quadrata per positivi delle stesse dimensioni; azionando una leva laterale è possibile far aderire il positivo al vetro trasparente. In corrispondenza dell'obiettivo con diametro maggiore, nella parte interna si trovano uno specchio fisso e uno mobile inclinati a 45°, una levetta esterna con le indicazioni EPI e DIA permette di modificare la posizione dello specchio mobile. L'azione combinata della copertura (o apertura) del vetro posto sul fondo e della diversa inclinazione data allo specchio mobile permettono di illuminare e proiettare con un'unica sorgente luminosa un'immagine in positivo posta sul fondo del proiettore o una diapositiva inserita nella fessura verticale. La parte posteriore è dotata di un apparato elettrico illuminante e di un motore "Marelli Ninfa" di 110 V di alimentazione a cui originariamente era abbinato un trasformatore necessario per adattare la tensione della rete di 220 V a quella di alimentazione del motore. Sul retro, uno sportellino inclinato dà la possibilità di visionare una lampada a incandescenza con uno specchio concavo e lente convergente; inoltre, nella parete posteriore si trova un interruttore di accensione e una presa per il collegamento alla rete elettrica.
Notizie storiche e uso dello strumento
L'epidiascopio può essere definito come un antenato della lavagna luminosa o del più moderno videoproiettore; era usato principalmente a scopo didattico e permetteva di effettuare sia proiezioni diascopiche, con l'uso di diapositive (13 x 13 cm), sia proiezioni episcopiche, con l'uso di positivi aventi dimensioni 17 x 17 cm.
Interventi
Rimozione a secco della polvere con pennello a setole morbide.
Bibliografia & sitografia
Apparecchi per l’Insegnamento della Fisica a cura del prof. R. Magini, Officine Galileo, 1940, pag. 37
Museo Nazionale Scienza e Tecnologia "Leonardo da Vinci": www.museoscienza.org/dipartimenti/catalogo_collezioni/scheda_oggetto.asp?idk_in=ST110-00726&arg=epidiascopio