Doppio cono

paradosso meccanico del doppio cono saliente

Doppio cono

Numero di inventario: 149

Costruttore:

Data:  inizio XIX sec.

Materiali e componenti: legno e ottone

Dimensioni: 21.5 x 13.5 cm

Prezzo:

Descrizione e caratteristiche fisiche

L'apparato è composto da due binari divergenti che formano una V. I binari sono inclinati rispetto al piano orizzontale. Il doppio cono, posizionato sopra i binari vicino al vertice, salirà spontaneamente sui binari inclinati verso la parte divergente. Strumento a uso didattico. 

Notizie storiche e uso dello strumento

Il doppio cono, descritto per la prima volta da Leybourn nel 1694, è un esempio dei cosiddetti paradossi meccanici. Esso posto nel vertice di una coppia di binari divergenti e inclinati inizia a rotolare salendo spontaneamente nella parte più alta della guida. Ciò sembra contraddire le leggi della fisica. Tuttavia, questo apparente paradosso meccanico trova una spiegazione fisica considerando il fatto che il doppio cono rotolando sui binari divergenti abbassa il suo centro di massa, in perfetto accordo con le leggi della meccanica. Il doppio cono della collezione è stato probabilmente realizzato nelle officine del Gabinetto di Fisica durante la direzione dell'Abate Domenico Scinà. Infatti, nell'inventario Scinà, antecedente al 1832, è riportato: Il doppio cono e il cilindro impiombato che salgono sul piano inclinato

Interventi

Rimozione a secco dei depositi di polvere con pennello. 

Bibliografia & sitografia

A cura di Aurelio Agliolo Gallitto. Ultima revisione 4.1.20232012 © Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo