Apparato per lo studio delle proprietà degli elementi chimici 

composto da provetta, pinza di legno e bruciatore bunsen

Pinza a molla in legno tipo "stendibiacheria". Dimensioni: 1 x 2 x 18 cm.

Descrizione e uso

L'apparato è composto da uno stativo, una provetta possibilmente di quarzo o vetro pyrex, una pinza di legno e un bruciatore bunsen.

Si può effettuare la seguente esperienza didattica. Si pone un po' di zolfo in polvere sul fondo della provetta. Si prende la provetta con la pinza di legno e si riscalda il fondo della provetta alla fiamma del bruciatore bunsen (v. figura). Lo zolfo riscaldato reagisce con l’ossigeno dell'aria formando biossido di zolfo (gassoso), che salendo lungo la provetta incontra la cartina impregnata d'acqua con la quale reagisce formando acido solforico che fa cambiare di colore la cartina al tornasole da blu a rosso. 

Notizie storiche

La pinza di legno nota con il nome di "pinza stendibiancheria" per la sua forte similitudine alla pinza a molla (o molletta) usata per stendere la biancheria. Essa deriva da una analoga pinza con elastico sviluppata alla fine del XIX secolo. Si usa solitamente per portare le provette sulla fiamma di un becco Bunsen evitando di bruciarsi in quanto il legno è un cattivo conduttore di calore (v. figura).

Bibliografia & sitografia

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A cura di Aurelio Agliolo Gallitto. Ultima revisione 11.05.2024
2012 © Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo