Diapason cronografico

Diapason cronografico elettromagnetico (100 V.S.) per la registrazione delle vibrazioni sonore

Diapason cronografico elettromagnetico
Foto di Bartolo Romano

Numero di inventario: 562 

Buono di carico: N. 348 del 25 luglio 1906

Costruttore: Max Kohl, Chemnitz (Germany)

Data di acquisto: 1906 (Macaluso)

Materiali e componenti:  Acciaio, ottone, legno, rame

Dimensioni: 20 x 10 x 10 cm

Prezzo: Lire 112.20

Descrizione e caratteristiche fisiche

L'apparato è costituito da un diapason ancorato orizzontalmente su una base in legno, un elettromagnete collocato tra i rebbi e un interruttore a intermittenza, formato da un'asticella fissata su uno dei rebbi e da una vite con piastrina di contatto. Per innescare le vibrazioni dei rebbi, si chiude il circuito elettrico e si percuote il diapason. In questo modo, l'elettromagnete genera un campo magnetico che dapprima attira i rebbi e subito dopo li rilascia con una frequenza corrispondente alla frequenza propria del diapason. All'estremità di un rebbio è avvitata una punta di rame, che serve per tracciare su una lastrina di vetro annerito il grafico della vibrazione. Sul diapason è incisa la sigla 200 VS, ovvero 100 vibrazioni semplici, che corrispondono alla frequenza di 100 Hz.

Particolare del diapason

Notizie storiche e uso dello strumento

Per mantenere il diapason in oscillazione persistente, nel 1873 Mercandier ideò questo tipo di apparato. Questo strumento era probabilmente usato per dimostrare che le oscillazioni del diapason sono periodiche. Nel Catalogo degli Strumenti di Fisica di Kohl del 1909-1911? è riportato: "Chronographic Tuning Forks for phonoautographic purposes...".

Diapason cronografico elettromagnetico

Interventi di restauro

Bibliografia & sitografia

A cura di Aurelio Agliolo Gallitto. Ultima revisione 08.05.20212012 © Collezione Storica degli Strumenti di Fisica, Università di Palermo