Roma ha celebrato nel 3 a.C. il 750° della sua fondazione, è al massimo splendore e raggiungerà la massima espansione dopo alcuni anni. Già dal 27 a.C. Ottaviano aveva ricevuto dal Senato Romano il titolo di Augustus e il suo nome ufficiale da quel momento era diventato Imperator Caesar Divi Filius Augustus ossia "figlio di Dio". Nel 12 a.C. era diventato Pontefice Massimo e nel 2 a.C., l'anno di nascita di Gesù secondo chi ha composto questo sito, viene insignito del titolo di Pater Patriae.
Il censimento era l'espressione massima della potenza ed efficienza dell'Impero e mirava a sapere tutto di tutti al fine di far pagare le tasse, di stabilire le corvees e organizzare il servizio militare. Gestire un censimento in Palestina non doveva essere semplice: il popolo ebreo attendeva con particolare intensità il Messia proprio in questi anni, anche per la convergenza dell'interpretazione di varie profezie. Le ricerche storiche (tra cui un frammento trovato a Gangra nella regione di Paflagonia, Turchia settentrionale) ci confermano l'esistenza di un censimento iniziato nel 3 a.C. quando nella provincia di Siria (che coinvolgeva la Palestina con i vari re fantoccio) era governatore Senzio Saturnino. Fu poi Quirinio, nel suo secondo mandato, ottenuto in seguito ai successi militari sui monti del Tauro, che si occupò del censimento nel 2 a.C. in questa turbolenta provincia.
Presepio 2009 di Senale-San Felice (Unsere Liebe Frau im Walde-St. Felix) - particolare
Il fatto che Maria e Giuseppe fossero coinvolti nel censimento porta a pensare che almeno Giuseppe avesse delle proprietà a Betlemme. In Palestina vi sarà poi un secondo censimento nel 7-8 d.C., quello di cui parla Luca in Atti 5,37 [2]. La località di Betlemme ove si trovava la grotta o stalla, luogo della nascita, sarà trasformata in bosco sacro al dio Tammuz-Adone da parte dell'imperatore Adriano nel corso della II guerra Giudaica (132-135 d.C.) contro Bar Kokhba. Questa decisione, fallimentare tentativo di stroncare la nuova religione, ripeteva quanto era già stato fatto da Tito nel 66-73 d.C. con il sepolcro e il Golgota, dove erano state poste statue di Venere e di Giove. In tutti e tre i casi queste decisioni imperiali hanno fornito ai secoli successivi una formidabile prova dell'esatta posizione di questi luoghi sacri per i cristiani. L'imperatrice Elena due secoli dopo farà costruire sulla grotta la Basilica della Natività.
A partire dall'estate del 3 a.C. inizia un ciclo di congiunzioni Giove - Venere - Regolo che, secondo l'astrologia Babilonese, avevano significato regale. Si veda in proposito l'immagine riportata in Home page. L'osservazione del cielo di tipo astrologico ha criteri molto diversi da quella, per noi ovvia, di tipo astronomico. Per gli antichi astrologi le stelle (ossia ogni oggetto celeste, pianeti compresi, secondo i nostri criteri) erano delle divinità e il loro movimento veniva valutato in termini di posizione relativa delle une rispetto alle altre sulla volta celeste. Si considerava cioè lo spostamento di una stella rispetto alle altre come se si trattasse di un essere vivente che va a "visitare" altri esseri viventi (e sovrumani). Di conseguenza gli astrologi annotavano che un pianeta si muoveva, avanzava, si fermava o tornava indietro, secondo come questo si spostava rispetto alle cosiddette stelle fisse. Nella nostra astronomia le stelle fisse corrispondono a tutti i corpi celesti che non sono pianeti, satelliti, comete, asteroidi, Sole e Luna. Le stelle fisse hanno un movimento regolare da Est verso Ovest durante il giorno e durante l'anno. Non cambiano la loro posizione relativa se non in tempi lunghissimi. Secondo la lettura astrologica del cielo alla fine del 2 a.C. Giove smette di avanzare verso Est (retrogrado rispetto alle stelle fisse, che ruotano verso Ovest, e nella stessa direzione dei Magi) e sembra fermarsi per qualche giorno, verso la fine di dicembre, tra le stelle fisse Porrima e Zaniah (vedi dettagli) per poi tornare indietro verso Ovest. In quel momento, per chi lo osserva da Gerusalemme, si trova un po' a sud, come Betlemme. Questo fatto, assieme ai dati forniti dal calendario della classe di Abia (rinvenuto a Qumran) [3], porta a pensare che la data del Natale, il 25 dicembre (che sappiamo, tramite Ippolito di Roma, era festeggiata almeno dal 204 d.C.), non sia una pura convenzione e nemmeno un'artificiosa sovrapposizione alla festa del Sol Invictus introdotta a Roma non prima del 274.
Riguardo la cometa sappiamo che l'equivoco comincia quando Giotto dipinge l'adorazione dei Magi nella Cappella degli Scrovegni (Padova) e pone sulla capanna la cometa di Halley passata qualche anno prima (1301). Troppi argomenti (incongruenze cronologiche, significato sfavorevole del fenomeno) sono contro l'ipotesi che la nascita di Gesù sia stata salutata da una cometa. Inoltre quella di Halley passò nell'autunno del 12 a.C. ossia in una data decisamente troppo avanti.
Gesù potrebbe dunque essere nato alla fine del 2 a.C. secondo la nostra attuale cronologia derivata dagli studi di Dionigi il Piccolo (Roma V-VI sec.) cui fu richiesto di calcolare la data della Pasqua per il calendario Giuliano e, indirettamente, l'inizio del computo degli anni dalla nascita di Gesù. Poiché in cronologia storica non esiste l'anno zero e dunque all'1 a.C. segue l'1 d.C., l'errore di Dionigi il Piccolo potrebbe essere abbastanza piccolo, un solo anno: Gesù sarebbe nato nel 2 a.C. invece che nell'1 a.C. come da lui calcolato. In astronomia, per semplicità di calcolo, si utilizza invece l'anno zero che equivale all'anno 1 a.C. della storiografia. Così nel calendario astronomico l'anno -1 corrisponde al 2 a.C. e così via. Annotiamo anche che la riforma del calendario da Giuliano a Gregoriano (iniziata venerdì 15.10.1582 Gregoriano, giorno seguito a giovedì 04.10.1582 Giuliano) comporta uno scarto di +10 giorni nel 1582, +13 ai giorni nostri e, calcolando all'indietro, -2 giorni al tempo di Gesù. Dunque venerdì 3 Aprile 33 d.C. Giuliano, data presunta della crocifissione, corrisponde a 1 Aprile Gregoriano mentre ad esempio l'8 dicembre 1955 Gregoriano (data in cui la Comunità Europea adotta la bandiera di 12 stelle in campo azzurro, riferimento mariano) corrisponde al 25 novembre Giuliano.
Con l'insediamento in Palestina il popolo ebreo da pastore era divenuto agricoltore e da quel momento la classe più disprezzata è quella dei pastori, guardati con ostilità, perché le greggi danneggiavano i campi, perché erano non-praticanti e incolti della Legge in quanto nomadi. Tra di essi la posizione infima era occupata da chi possedeva pecore di scarso pregio, dal vello scuro, le pecore nere diremmo noi, cui era vietato entrare in paese. La pecora partorisce due volte l'anno nel tardo autunno e ad inizio estate. I pecorai devono vegliare affinché pecore e agnelli non siano preda di furti e di animali selvatici.
Di Erode, detto - a torto - il Grande, la storia ci tramanda una disgustosa sequenza di stragi, uccisioni di parenti e crudeltà di ogni sorta. La data della sua morte viene comunemente posta nel 4 a.C. ma in realtà questo contrasta con molti altri dati storici (io seguo la cronologia proposta, tra gli altri, da Ruggero Sangalli). Una valida alternativa per la data di morte di Erode è costituita dal 14 gennaio dell'anno 1 d.C., due settimane dopo l'eclissi di luna (parziale, alla sera) del 29 dicembre del 1 a.C., indicata da Giuseppe Flavio [4]. Della strage degli innocenti non si hanno notizie ma è perfettamente plausibile che l'uccisione di qualche decina di bambini non avesse alcun rilievo storico. In fondo questo avviene - seppur con i metodi della "salute riproduttiva" - anche ai nostri giorni in scala molto maggiore. La strage può essere avvenuta a partire da febbraio dell'1 a.C. in poi, dopo la presentazione al Tempio, 40 giorni dopo la nascita.
Di seguito una tabella con una possibile ricostruzione cronologica degli eventi riguardanti la nascita e l'infanzia di Gesù.
[1] Nell'anno quarantaduesimo del regno di Augusto, ventotto anni dopo l'assoggettamento dell'Egitto e la morte di Antonio e Cleopatra, durante la quale si concluse la dominazione dei Tolomei sull'Egitto, al tempo del primo censimento e mentre Quirinio era governatore della Siria, nacque a Betlemme di Giudea, conformemente alle profezie su di Lui, il nostro Salvatore e Signore Gesù Cristo. (Eusebio di Cesarea (265-340) - Storia Ecclesiastica 1,5,2). Cleopatra si suicidò nell'agosto del 30 a.C. e il primo consolato di Ottaviano inizia nel 43 a.C.: questo porta a collocare il Natale nel 2 a.C.
[2] Atti 5,37: [Disse Gamaliele:] «Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadere da lui si dispersero».
[3] La questione è stata spiegata per esteso da Vittorio Messori in un articolo del 2003. La sequenza dei turni delle 24 classi sacerdotali è stata ricostruita dal prof. Shemarjahu Talmon dell'Università ebraica di Gerusalemme.
[4] Anche il 14 marzo del 4 a.C. c'era stata un'eclisse di luna parziale ma in piena notte per cui, con la luna luminosissima, l'ombra era, ad occhio nudo, si e no apprezzabile. Viceversa l'eclisse del 29 dicembre 1 a.C. avviene al sorgere della luna e subito dopo il tramonto del sole in modo decisamente più spettacolare.