8) Da Aigra (738) all’alpe Panin (1200 mt) e al Badile 1992 mt (sentiero H20 fino a Panin)
Da Roncole di Postua ad Aigra con l’itinerario precedente e, una volta giunti al bivio seguire il sentiero H20 che in pochi minuti porta al bel ponte di legno che scavalca il Gesiola, sopra una bella pozza limpida. Scendere dal ponte usufruendo di una scaletta in legno che porta a terra, su terreno un po' accidentato.
Una volta sulla sponda dx orografica del torrente seguirla per un tratto su scarse tracce, ma con segni CAI, passare una breve cengia e poi svoltare decisamente a dx abbandonando il Gesiola per seguire invece il rio Panin.
Il sentiero prosegue per un lungo tratto sulla sponda del Panin per poi inerpicarsi improvvisamente, a dx con ostica deviazione, franosa e non del tutto evidente se non per via di un cartello indicatore. Se si perde questa deviazione si arriva in pochi minuti a Gesiola di Sotto da cui è possibile poi seguire una traccia, non segnata CAI, che riporta più in alto su H20.
Salire nel bosco fino a circa quota 1100, superare un riale, riprendere a salire fino a 1200 mt per proseguire in quota, su un versante soleggiato e aperto, attraversare un incassato riale con l’aiuto di una corda fissa e di alcuni gradini in ferro, e in breve si sbuca sul pianoro del ben ristrutturato alpeggio del Panin, con fontanella e ricovero di emergenza (chiuso, le chiavi vanno chieste al municipio di Postua).
Vale la pena percorrere una breve cresta erbosa verso sud che porta prima a una lapide partigiana e poi a un bel punto panoramico con vista sulla sottostante forra del rio Panin, veramente impressionante.
Dall’alpeggio dirigersi verso nord ovest e, senza sentiero ma senza alcun problema, specie nella stagione senza vegetazione, puntare alla cima del Badile, inconfondibile per la presenza di un ripetitore per le telecomunicazioni, che si raggiunge in due ore di salita faticosa.
In genere si punta a nord ovest, la vista del Badile scompare, salendo nel prato di felci dietro l’alpeggio, si entra in un bosco rado ma fastidioso e si prosegue fino ai ruderi dell’alpe Vallè (1430 mt circa) che si incontrano sulla dx, un po' nascosti dalla vegetazione, ai piedi di un salto di rocce scure.
Risalire ancora un poco, in ambiente più aperto ma via via più ripido per cui è consigliabile puntare a sx e raggiungere una costola che si risale, superando direttamente un paio di passaggi rocciosi, fino a quota 1600 circa dove ci sono dei ruderi di un piccolo baitello, forse ricovero dei guardiani di capre, non segnato sulle carte, neppure le vecchie IGM.
A questo punto conviene spostarsi ancora decisamente a sx, in leggera ascesa, puntando verso un solitario alberello, superare un paio di riali asciutti e guadagnare il versante prativo sotto la cima che si raggiunge stando sempre a sx.
Nota bene: la cima del Badile, dove c’è un ripetitore passivo, è a quota 1922 mt e non quella riportata dalle cartine di 1883 mt.
In discesa conviene scendere per il prato di salita stando sulla dx e fino a 1400 mt circa per poi girare a sx e raggiungere la cresta precedente sotto i punti rocciosi di salita. Da lì scendere nel vallone dell’alpe Vallè e raggiungere Panin.
Percorso da farsi nella stagione senza vegetazione, specie nella parte bassa. Faticoso ma senza problemi di sorta salvo le solite attenzioni basilari di montagna.
Dalla cima splendido panorama sia sulla Val Sesia e sia sulla valle di Postua.
Il Barone sembra vicino ma è ancora lontano, il Gavala verso est alla fine di una interminabile cresta che tocca il Cugnolaccio, la Sella Bassa, i denti di Valmala.
Difficoltà EE per ben allenati
Dislivello 1500 mt circa da Roncole
Lunghezza totale del percorso 12 km da Roncole tempo di percorrenza da Roncole contare almeno 6 ore
Segnale rete mobile assente fino alla cima
la traccia da Aigra a Panin
la traccia da Panin al Badile
la traccia dinamica da Panin al Badile