sicurezza in montagna

Andare in montagna deve essere un piacere per la mente e per il corpo e passare qualche ora, o qualche giorno, lontano dalla routine quotidiana un modo salutare per rigenerarsi e godere della bellezza della natura.

Tuttavia la montagna non è certamente l'ambiente naturale per chi, come la maggior parte di noi, è nato e vissuto in città. Questa banale osservazione ci deve far riflettere e porre le basi per andare in montagna in tutta sicurezza così da poter veramente apprezzare un ambiente così diverso dal nostro abituale.

Andare per monti, anche i più semplici e tranquilli, richiede attenzione, preparazione e, soprattutto conoscenza, senza questi presupposti si corre il rischio di trasformare un piacere in qualcosa che può diventare un incubo se non una tragedia.

La Valle del Sessera non fa certamente eccezione a tutte queste considerazioni, anche nelle sue aree più prettamente turistiche e tutte le descrizioni dei sentieri di questo sito possono solamente essere d'aiuto per godere delle bellezze che questa piccola valle, inaspettatamente, riserva.

A ogni escursionista, e solamente a lui, spetta il compito di valutare serenamente ma correttamente se ciò che sta per intraprendere sia alla sua portata, se ne abbia valutato attentamente i rischi, se le sue informazioni sono state verificate attingendo a più fonti e non fidandosi di una sola e, men che meno, del sentito dire.

Fosse anche del migliore amico.

Come se non bastasse, va aggiunto che ogni relazione di escursioni può non essere più veritiera dopo eventi metereologici anche di modesta entità, per frane o, semplicemente, ma molto più frequentemente, per alberi caduti sul percorso e che, di fatto, possono rallentare notevolmente la progressione e dilatare i tempi previsti.

Infine vanno poi tenuto sempre ben presente che in montagna ci sono altri abitanti il cui incontro ci può causare qualche problema, cinghiali, vipere, senza assolutamente dimenticare le zecche.

E se poi se, nonostante tutta la preparazione o l'esperienza acquisita, ci si trova nei guai sappiamo come uscirne? Sappiamo come chiamare i soccorsi? Sappiamo come soccorrere? Abbiamo dato precise indicazioni a qualcuno circa il nostro itinerario? Siamo in grado di attendere i soccorsi anche per un giorno?

Il buon decalogo di ogni escursionista dovrebbe essere:

  • ho scelto un percorso idoneo alle mie forze?

  • ho chiaramente presente le difficoltà della mia scelta?

  • sono preparato e idoneo in quel momento?

  • il mio abbigliamento, alimentazione inclusa, è adeguato?

  • ho consultato le previsioni del tempo?

  • ho detto a qualcuno esattamente dove vado?

  • ho il necessario per affrontare un'emergenza?

  • ho una cartina e un gps con le batterie cariche?

  • so come attivare i soccorsi?

  • so come comunicare ai soccorsi la mia posizione?

A tal proposito una precisazione importante che non tutti hanno presente:

La rete GPS c'è sempre ed è indipendente dalla rete dati qualunque essa sia, quindi potete sempre sapere quali sono le coordinate del punto dove vi trovate (basta premere sul punto blu in google maps per vederle in alto sullo smartphone) e condividerle come messaggio che, anche in presenza di una rete debole sarà inviato a qualcuno che poi potrà allertare i soccorsi al 112.

Fate una prova di verifica di questa semplice procedura.

Ovviamente se siete in presenza di un buon segnale della rete, potete comunicare direttamente ai soccorsi le vostre coordinate ma questo porterà a un consumo di batteria che potrebbe rivelarsi negativo in circostanze di emergenza per cui occorre accertarsi del livello di carica (meglio sarebbe avere sempre una batteria esterna con cui poter ricaricare. Va altresì evidenziato che l'introduzione del numero unico 112 per attivare i soccorsi a volte non è di facile utilizzo. Infatti il primo interlocutore con cui si comunica in genere chiede, tra le altre cose, in che comune siete e non sempre l'escursionista è in grado di rispondere. Una volta passata questa prima fase si viene messi in contatto con chi poi materialmente effettuerà l'intervento di soccorso e sarà lui a richiedere le coordinate. Chiederà se siete feriti oppure se state bene e se siete in pericolo immediato, se siete in una zona aperta oppure boscosa e se siete vestiti in modo riconoscibile. Potreste essere richiamati più volte per ulteriori dettagli e per aggiornamenti sulle operazioni di soccorso. Tutta queste conversazioni ovviamente portano a scaricare la batteria del cellulare. L'ottimo sarebbe avere due cellulari, uno per fare il punto delle coordinate e l'altro per le comunicazioni a voce.

Dando le coordinate, e se ci sono le condizioni meteo idonee, il soccorso con elicottero può arrivare in breve tempo.

Se invece le condizioni per un recupero con elicottero non sono idonee (meteo, zona boscosa) allora il soccorso arriverà via terra e le squadre di salvataggio potrebbero impiegarci anche parecchie ore.

In ogni caso è buona norma non muoversi dalla posizione comunicata, salvo evidenti ragioni di sicurezza contingenti.

Ovviamente anche l'evacuazione avrà diversi tempi a seconda delle due possibilità di cui sopra.

Ecco alcuni links per approfondire l'argomento sicurezza in montagna, fermo restando il principio che la prudenza, la preparazione e la conoscenza sono le basi personali e indispensabili per ritornare a casa con tante fotografie e bei ricordi.

Questo sito e il suo autore declinano ogni responsabilità per le conseguenze che possano derivare agli utenti per qualsivoglia motivazione, incluse ma non esaustive, errori di descrizione, valutazioni delle difficoltà, stato della sentieristica.

Le descrizioni dei percorsi e delle loro difficoltà sono indicative e non devono mai sostituirsi all'esperienza e alla capacità di valutazione dell'utente .

Per le valutazioni delle difficoltà si è tenuto conto solamente di due livelli e cioè: livello E escursionistico e livello EE escursionistico per esperti. Nei pochi e sporadici casi di brevi tratti e difficoltà maggiori si è tenuto conto di un terzo livello, F che corrisponde già ad un livello alpinistico, seppur facile.

Le tracce sono riportate a puro titolo indicativo sia perché rilevate sul campo non con un gps professionale ma con un normale smartphone, sia perché riportate su cartografia essenziale openstreetmap.

I tempi di percorrenza possono variare in modo significativo a seconda dello stato fisico dell'utente, della sua preparazione, delle condizioni meteo e dello stato dei sentieri.

I dislivelli riportati sono in generale non cumulati, vale a dire non tengono conto dei vari sali e scendi che, inevitabilmente, si incontrano in ogni percorso di montagna.

OGNI RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DEVE ESSERE AUTORIZZATA ESPLICITAMENTE DALL'AUTORE