alpe cevo

22) Dalla centrale del Piancone 600 mt all’Alpe Cevo 905 mt sentiero G22

La Cima di Foggia rappresenta uno degli angoli più selvaggi e inospitali di tutta la valle del Sessera.

Il versante che dirupa sulla Valmala è particolarmente impervio, gli antichi sentieri sono scomparsi e gli alpeggi diroccati e sommersi dalla vegetazione.

Ne è rimasto solamente uno, l'alpe Cevo, che deve la sua sopravvivenza sui sentieri ufficiali del CAI ad un castagno secolare che vi si trova.

Il sentiero parte dalla centrale del Piancone, che si raggiunge abbastanza comodamente partendo da Castagnea, passa davanti al fabbricato principale e arriva a un punto di guado sul Confienzo.

Trascurare il guado e seguire sulla sx il segnavia. Proseguire seguendo la traccia che costeggia per un lungo tratto il Confienzo, con passaggi ostici e invasi da alberi e arbusti divelti dai riali, a passa accanto alle spalle in muratura di un vecchio ponte in legno distrutto da una piena che, un tempo, portava agli alpeggi in alta val Confienzo.

Dopo i ruderi del ponte occorre attraversare un paio di riali, di cui il secondo abbastanza impegnativo, e, dopo un ulteriore tratto più abbordabile il sentiero prende a salire decisamente a sx, arrampicandosi sul fianco della montagna, a picco il rio Confienzo, proprio di fronte allo spettacolare promontorio roccioso chiamato Cima dell’Inferno, dove il torrente forma un canyon orrido e ributtante che parte dall'alpe Cascinale e arriva fin quasi al Piancone.

Il sentiero, o meglio la traccia invasa da rododendri e bassi cespugli, corre sempre esile e incerto a picco sul torrente sottostante e occorre sempre la massima concentrazione.

Una minima disattenzione potrebbe costare cara.

Proprio di fronte al promontorio della Cima dell’Inferno, il sentiero è franato, occorre prestare attenzione per non trovarsi davanti a un vuoto impressionante qualora ci si avvicinasse imprudentemente.

Si supera l’ostacolo svoltando a sx sul fianco della montagna e poi calandosi di nuovo sul sentiero a monte della frana, deviazione quanto mai ostica.

Dopo l’attraversamento del canale Cevo, potrebbe essere impegnativo in presenza di precipiatzioni di una certa entità, si sale repentinamente nel bosco e si raggiunge l’Alpe Cevo, un coacervo di ruderi sommersi dalla più fitta vegetazione, in un piccolo bosco di faggi e castagni.

Il castagno secolare si trova leggermente spostato sul versante del rio Valmala, in leggera discesa a una ventina di metri dai ruderi principali.

Segnavia sempre presenti anche se nascosti dalla vegetazione.

Difficoltà EE molto impegnativo e che può diventare pericoloso dopo precipitazioni intense che ne scavano gli attraversamenti dei corsi d'acqua laterali.

Dislivello 300 mt

Lunghezza del percorso 2,4 km tempo di percorrenza 1-2 ore

Segnale rete mobile assente

Per i più esperti e con ottimo senso dell'orientamento: seguendo una costola appena dietro l'alpeggio una traccia di sentiero porta ai dimenticati Paraione, 1160 mt, e Mirauda, 1400 mt, quest'ultimo sotto la cresta che dalla Bondala della Mora porta alla Cima di Foggia. Alcune applicazioni per smartphone riportano anche una lunga traccia che da Mirauda porta a Frassolao, sulla lunga dorsale che dalla Cima di Foggia porta ad Aunone, Drizzagamba e Piancone.


la traccia dalla centrale del Piancone all'Alpe Cevo

la confluenza del Confienzo con il Sessera

il vecchio ponte ora scomparso

salendo all'Alpe Cevo

la forra della Cima dell'Inferno

sorgente nei pressi dell'Alpe Cevo


Alpe Cevo


segnavia per il castagno secolare


il castagno secolare


la confluenza del Confienzo con il Sessera il 5 marzo 2022 dopo tre mesi senza precipitazioni


ciò che rimane del vecchio ponte alla data del 5 marzo 2022 dopo le forti piogge di novembre 2020


un attraversamento difficile 5 marzo 2022


un attraversamento molto difficile 5 marzo 2022


AGGIORNAMENTO In data 8 aprile 2022 il sentiero per Cevo è stato ripulito, i segnavia rifatti a cura dei volontari CAI. Lavoro notevole che permette di raggiungere il lontano e dimenticato alpeggio con maggior tranquillità, fermo restando che si tratta di un percorso con tratti esposti, a picco sul Sessera, e con parecchi attraversamenti di riali che ne rendono a volte difficile la progressione.

Da percorrere con estrema attenzione e in stagioni senza vegetazione, il che permette di godere scorci mozzafiato sul Sessera.

area pin nic prima della salita


inizio salita verso Cevo


il confienzo


l'ansa del Confienzo alla base dell'Inferno


il canale Cevo


alpe Cevo


il castagno secolare


il castagno secolare


il Confienzo dall'alpe Cevo


verso alpi Paraione e Mirauda


verso alpi Paraione e Mirauda


verso alpi Paraione e Mirauda


il Confienzo dall'alpe Cevo


la Cima dell'Inferno