alpe paure e baita del bertonet

Sul versante nord della Cima di Foggia sono presenti i ruderi di due piccoli alpeggi, l'alpe Paure (probabilmente con l'accento sulla a) e la baita del Bertonet, rispettivamente a quota 1050 mt slm e 1250 mt slm. Sulle carte escursionistiche attuali sono riportate in maniera solo indicativa mentre sulla vecchia (ma sempre valida) IGM Coggiola al 25.000 la loro ubicazione è molto chiara, così come il sentiero per raggiungerle. Si tratta di due alpeggi abbandonati da tempo, come dimostrano gli alberi cresciuti tra le loro mura, e, di conseguenza, il sentiero è ridotto a una traccia sottile che si può seguire in assenza di vegetazione, solamente qualche manufatto cadente e qualche provvidenziale ometto lasciato da premurosi escursionisti aiutano a trovare la traccia in mezzo alle erbe secche.

Essendo pochissimo scostate dal sentiero principale (il G9) che porta a Masunchio e alla Cima di Foggia, può valere la pena di darci uno sguardo, specie a Bertonet dove di trova un tipico "balm" con tanto di muretto a secco di protezione.

Per raggiungere questi due alpeggi occorre seguire il G9 dalla partenza, nei pressi del memoriale dei soldati australiani e inglesi uccisi nel 1944, e raggiungere la prima palina segnavia che si incontra dopo quasi un'ora di cammino, al bivio che a destra porta a Masunchio inferiore e a sinistra a Masunchio superiore e alla Cima di Foggia. Seguire il ramo di destra per tre tornanti, un centinaio di metri forse anche meno, fino a una tipica e inconfondibile betulla morta, ridotta ormai a una specie di alto palo delle vecchie linee telefoniche di un tempo. Impossibile sbagliare. A questo punto piegare a destra, tra qualche ginestra e molte felci secche, cercando di intuire la traccia del vecchio sentiero. Puntare leggermente in alto, verso sinistra dove si vedono delle rocce che bisogna raggiungere e superare a sinistra a mezza altezza. Prima di queste rocche si incontra una serie di gradini resti dell'antico sentiero. Superate queste rocce, la traccia si fa più evidente aiutata anche da qualche sporadico ometto (sempre comunque da cercare con attenzione) prima in leggera salita e poi in falsopiano.

Dopo una trentina di minuti, dal bivio, si arriva all'alpe Paure dove ci sono i ruderi di un paio di baite, tra le mura della seconda, quella più in alto, il grande faggio rende bene l'idea del tempo trascorso.

All'alpe, all'ingresso, si trova una piccola sorgente nascosta tra le erbe.

Da Paure si prosegue verso la baita del Bertonet seguendo una traccia sulla destra della baita superiore, quasi sempre visibile, che supera un paio di vallette dove occorre prestare attenzione per via del fogliame che rende poco stabile l'appoggio dello scarpone. In questo tratto l'ambiente diventa veramente selvaggio, fuori dal mondo e incute un certo timore. Il sentiero prosegue sempre  in salita e dopo circa un'ora raggiunge il piccolo alpeggio della baita del Bertonet.

Poco al di sopra di questi ruderi si trova il "balm" con tanto di muretto a secco di protezione.

Da qui ci si può immettere facilmente su G9 che si raggiunge in una quindicina di minuti puntando in alto, sulla sinistra, a una evidente dorsale nel bosco, senza né tracce né sentiero ma senza difficoltà alcuna.

Il G9 lo si intercetta appena sotto l'alpe Masunchio superiore.

Si può evitare di scendere leggermente a raggiungere il G9 e proseguire sulla dorsale fintanto che si intravede il prato di Masunchio e le rovine del vecchio alpeggio.

Difficoltà EE specie tra Paure e Bertonet, riservato a chi ha buona esperienza di progressione fuori sentiero e su terreno insidioso per l'attraversamento di alcune vallette e il fondo reso scivoloso dalle foglie secche accumulate dal vento.

Dal bivio a Paure circa 30 minuti, da Paure a Bertonet circa 1 ora, da Bertonet a Masunchio di sopra 15 minuti.

Dislivello complessivo fino a Bertonet 250 mt. lunghezza del percorso 1,5 km.

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Descrizione e foto del 28 gennaio e del 8 febbraio 2024.

Nota: Bertonet si raggiunge molto più facilmente da Masunchio superiore, seguendo il G9 per una ventina di metri e poi piegando a sinistra sulla dorsale boscosa che si segue fino a 1300 metri per poi piegare decisamente e sinistra fino alla baite diroccate.