monte barone e rosa dalla pianura a briona
Il monte Barone è quel panettone inconfondibile che, dalla pianura novarese, appare come un trapezio scuro che si staglia contro la lunga, e inconfondibile, sagoma del Monte Rosa.
Dalla sua cima il panorama è impagabile e il salirci con calma e tranquillità, alla “slow life” tanto per intenderci, è sicuramente una occasione di serenità e relax.
Possiamo considerare l’area del Barone tutta la zona che va dal rio Confienzo a ovest, allo Strona di Postua a est, da Coggiola a sud e dalla dorsale Cima di Bors,Talamone e Badile a nord.
In pratica la cerchia di cime che partendo dalla Cima di Bors, passando per la solitaria Bocchetta di Valfinale, tocca il Talamone, la Lavazzola, il Barone stesso, la Punta delle Camosce, il Pisciavacca, il Gemevola o Cornebecco per raggiungere infine la Bocchetta di Noveis.
Dal Pisciavacca, cima di lanci con parapendii o deltaplano, si stacca una dorsale che scende a formare la cosiddetta Bura, una cresta sulla quale passa la via normale di salita alla vetta, e che poi scende alla solitaria Cappella Foscale e al Tovo.
Oltre al Sessera, la zona del Barone è percorsa da numerosi altri torrenti tra cui occorre citare il Cavallero, l’Ardeccia che a monte si divide in Ranzola e Canal Secco, e il Confienzo che, partendo dalla lontana Valfinale, scende fino alla centrale del Piancone dopo aver raccolto le acque della oscura e abbandonata Valmala e scavato lo spettacolare canyon della Cima dell’Inferno.
Confienzo e Valmala segnano il confine con Bielmonte.
I sentieri del Barone sono tutti individuati dalla lettera G.
In particolare il G1 che arriva fino a Valfinale, il G8 che, col primo tratto del G1, raggiunge la cima, il G7 che raggiunge il rifugio CAI da Noveis, il G3 che parte dalla frazione Zuccaro di Coggiola e va a raccordarsi al G1 oltre la lontana Campetti, il G5 che si stacca dal minuscolo paesino di Rivò per addentrarsi in uno degli angoli più remoti della valle, l’alpe Buscaglia per poi risalire a Cascinetta, il G4 che collega Le Piane a Noveis.
Tutta l’area del Barone è ricchissima di una specie floreale, la Daphne Cneorum, dai piccoli fiori rossi e rosa, profumatissimi.
La specie è protetta e la sua raccolta, anche di un singolo fiore, vietata.
La presenza del rifugio CAI Valsessera all’alpe Ponasca, circa un’ora e mezza da Le Piane, dove si lascia l’auto, rende la salita alla cima del Barone una meta escursionistica molto battuta mentre il minuscolo e defilato bivacco a Lavazzola agevola la spettacolare traversata fino alle Alpi di Mera.
Altro punto di appoggio molto frequentato è Cascinetta situata sul percorso G1 che porta a Valfinale e poi a Mera.
Recentemente la ex casa della forestale, La Ciota, a circa mezz’ora da Le Piane, sul G1, è stata riadattata a punto di ristoro/bar, sempre aperto, e offre una piacevole sosta anche per gli amanti dell’arrampicata, frequentatori della vicina palestra di roccia, aperta poco a valle.
Da ricordare anche la spartana baita di Ranzola ristrutturata a bivacco dal CAI Valsessera posta sul G1 subito dopo Foscale.
Nota: per la sua ubicazione la cima del Barone è soggetta, in estate, a nuvole di calore già dalla mattina, per cui il periodo migliore per goderne il panorama è in tardo autunno/inverno, meglio in primavera inoltrata con le dafne, profumatissime, nei prati e lungo i sentieri.
Carte di riferimento: IGM Coggiola al 25000 e Geo4Map Valsesia Varallo Borgosesia Monte Fenera Cellio Postua al 25000 che, pur non essendo completamente aggiornata, è la più affidabile.
dafne il fiore tipico del monte barone
Monte Barone e dintorni (map.geoadmin.ch)
foto aerea del Monte Barone Coggiola in basso a destra
Barone Rosa cupola di Novara e risaie
barone, monte rosa, castello di briona e risaie
monte barone con il cappello di nuvole estive
monte barone in veste invernale
vecchia carta del monte barone e della valle dello strona di postua
carta dinamica barone e dintorni (map.geo admin-ch)
una guida "cult" per i sentieri la storia e la cultura della zona barone postua e limitrofe
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