Voci dal Bangladesh - 2005

p. Silvano Garello


Voci dal Bangladesh - 2005


Apostolato biblico in Bangladesh

Dicembre 2005

Anche in Bangladesh la Parola di Dio si sta facendo strada. Ora abbiamo a disposizione alcune buone traduzioni della Bibbia: due cattoliche ed una protestante.

La ristampa di 10.000 copie della nuova traduzione chiamata “Jubilee Bible”, ossia la Bibbia del Giubileo del 2000, è di buon auspicio. A questa traduzione il Benedittino italiano p. Carlo Rubini ha dedicato più di dieci anni di lavoro. L’accoglienza favorevole delle prime 7.000 copie è già un chiaro segno della sete di Parola di Dio della comunità cristiana bengalese, che raggiunge poco più di mezzo milione di persone in un paese che conta già quasi 145 milioni di abitanti, per la maggioranza musulmani.

Ma anche tra costoro cresce il desiderio di conoscere il libro sacro dei cristiani, che ha ispirato tanta parte della storia dell’umanità.

Anche per essi è una bella sorpresa notare come il Papa Benedetto XVI sappia evidenziare la forza della Parola di Dio che penetra nelle situazioni più diverse della vita umana. Gli stessi testi che sembrano lontani da noi, come i Salmi, nel commento del Papa diventano una scuola di vita spirituale ed una sfida alla mentalità dell’uomo moderno.

La ristampa della Jubilee Bible ci permetterà di rendere più efficace il nostro apostolato biblico, che si rivolge con metodi adeguati alle diverse categorie di persone.

È bello constatare come di solito la gente voglia avere in casa il testo completo della Bibbia, che spesso riceve un posto di onore e viene usato nella preghiera serale, negli incontri biblici o nelle occasioni importanti della vita.

Il nostro Centro catechistico e sociale di Jessore ogni anno ha in programma dei corsi speciali di introduzione alla Bibbia per i catechisti, i giovani, le donne e gli animatori della preghiera che operano nei villaggi dove non è possibile offrire di frequente la presenza del sacerdote. In campo biblico anche i bambini hanno ricevuto un’attenzione adeguata. Per essi abbiamo due libri riccamente illustrati che li introduce nella storia della salvezza.

In questo contesto la catechesi e la vita liturgica ricevono il loro sfondo vitale.

Strumento della Parola: una fatica gioiosa

Personalmente, il mio lavoro di portare alla gente la Bibbia , commentata come ‘parola di vita’, mi ha dato le più belle soddisfazioni. La gioia che i lettori incontrano nel nutrirsi della Parola mi fa fatto comprendere come veramente il Vangelo sia il dono che lo Spirito di Gesù continua ad offrire ai poveri.

Recentemente ho pubblicato un commento di più di mille pagine del Vangelo di Luca per introdurre la gente alla ‘lectio divina’. I laici si sono immersi nel testo senza lasciarsi frenare dal numero delle pagine. Anzi, trascinati dal gusto per la Parola di Dio che cresceva in loro, sono diventati i migliori propagandisti del libro. Ma come sarebbe ancora più bello che quelli che, per vocazione, dovrebbero essere coloro che meditano

assiduamente la Parola di Dio e l’annunciano, ne fossero gli amanti più entusiasti . Ora ci rendiamo conto che nel passato forse non abbiamo offerto sufficientemente ai sacerdoti ed ai catechisti strumenti adeguati alla loro missione.

Una conferma del desiderio che la gente sente di riempire i momenti di silenzio che trovano nella loro giornata con la meditazione della Parola di Dio l’ho avuto con la ristampa in 10.000 copie dei ’Cento detti di Gesù. La prima edizione di 6.000 copie si era presto esaurita. Ho visto usare questo libretto nelle situazioni più impensabili: non solo in casa, ma anche negli autobus, in barca, come regalo inviato agli amici, come detti da imparare a memoria, come spunti da usare nelle lettere o come parole ricche di conforto spirituale da copiare e decorare artisticamente su cartoncini e segnalibro.

L’ultima iniziativa, che mi ha confermato circa l’attesa della gente di risentire in un clima di preghiera la parola di Dio, è stata la trascrizione dei Vangeli in forma di dramma. Lo scopo segreto di questo mio lavoro era quello di vivificare la preghiera serale in famiglia con un contatto prolungato nel tempo con il Vangelo, usando la forma del dramma. I membri della famiglia si dividono i ruoli dei personaggi di un episodio del Vangelo, si scambiano le

ispirazioni ricevute, si orientano verso una risoluzione che li aiuti a rispecchiare nella loro vita una parola, un atteggiamento di Gesù o di un discepolo...Parlando della propria fede, anche la preghiera diventa un parlare davanti a Dio. Come diventa bella la parola meditata che dentro il cuore si mette alla ricerca di vie nuove per tradursi nella vita!

Assimilazione comunitaria

In Bangladesh la comunità cristiana è stata introdotta all’uso del metodo ‘Lumko’ che insegna come mettersi in ascolto-meditazione-condivisione-preghiera della Bibbia. C’è da dire che la vita stessa provoca i cristiani a cercare nella Parola di Dio una luce per i propri passi, in modo che il loro comportamento possa diventare luce anche per gli altri. Noi missionari abbiamo un ruolo speciale nel fare si che la ‘corsa della parola’ possa portare i frutti desiderati non solo tra i cattolici, ma anche in campo ecumenico e nelle relazioni con i credenti di altre religioni.

Per diventare noi stessi ‘parola capace di significare la presenza di Cristo’ bisogna nutrirsi incessantemente della Parola di Dio. A volte penso che l’Europa abbia un po’ dimenticato la Parola che può infondere un senso più gioioso e attraente di vita e di speranza proprio dentro il fluire delle sue tante parole che invadono il mondo dei mass media.

Io prego perché la Parola di Dio, trovando accoglienza nel cuore di tanti bengalesi, possa liberarli dallo smarrimento che li avvolge . Affidandosi alla Parola, potranno certamente scoprirne ricchezze nuove e, ispirati da essa, potranno esprimere, anche a favore dell’umanità, il meglio di se stessi secondo il progetto di Dio.