Partire partirò


Popular song created by a Tuscan story-teller (about 1808), against Napoleon wars.

More news in “Canzoni contro la guerra/Antiwar songs”: http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=14&lang=it

https://it.wikipedia.org/wiki/Partire_partir%C3%B2


Here the classical interpretation of Caterina Bueno.

http://www.youtube.com/watch?v=pLPZQ-4LucY

Ginevra Di Marco & Daniele Sepe

https://youtu.be/TQ_V9kdpPm8


“Partire, partirò” è un canto toscano dell'epoca delle guerre napoleoniche, nato probabilmente quando l'Imperatore istituì la leva obbligatoria anche nelle terre italiane conquistate, sull'esempio di quel che era accaduto in Francia con la rivoluzione.

Sebbene abbia un autore ben preciso, Anton Francesco Menchi, un celebre cantastorie che compose il testo sul motivo della famosa canzone popolare toscana "Maremma amara" ("Tutti mi dicon Maremma, Maremma...") servendosi anche chiaramente della sua struttura testuale (cosa particolarmente evidente nel ritornello), divenne ben presto un canto di guerra (contro la guerra) e popolare; per prima in tempi recenti (anni ’60) lo ha raccolto Caterina Bueno.

Partire partirò


Partire partirò, partir bisogna

dove comanderà nostro sovrano;

chi prenderà la strada di Bologna

e chi anderà a Parigi e chi a Milano.


Ahi, che partenza amara,

Gigina bella, mi convien fare;

vado alla guerra e spero di tornare.


Quando saremo giunti all'Abetone

riposeremo la nostra bandiera;

e quando si udirà forte il cannone,

addio Gigina cara, bona sera!


Ahi, che partenza amara,

Gigina bella, mi convien fare;

Sono coscritto e mi convien marciare.


Di Francia e di Germania son venuti

a prenderci per forza a militare;

però allorquando ci sarem battutti

tutti, mia cara, speran di tornare.


Ahi, che partenza amara,

Gigina bella, mi convien fare;

vado alla guerra e spero di tornare.

Se nostro Imperator ce lo comanda

combatteremo e finirem la vita;

al rullo de' tamburi, a suon di banda

dal mondo farem l'ultima partita.


Ah che partenza amara,

Gigina cara, Gigina bella!

Di me non udrai più forse novella.

English Version by Riccardo Venturi

December 4, 2007

I SHALL LEAVE

SONG OF THE CONSCRIPTS

I shall leave, my dear, yes I shall leave

Whither our Sovereign will command us;

The one will take the route to Bologna,

The other to Paris, or then to Milan.

In bitterness am I leaving,

My fair Louise, it is my duty;

I am going to war yet hope in my return.

And when we shall arrive to Abetone

Our banner shall we lay onto the ground;

And when we shall hear the canon roaring

Farewell my Louise, it'll be too late!

In bitterness am I leaving,

My fair Louise, it is my duty;

I am conscript and have to march on.

People have come from Germany, from France

To take us to service by the force;

But after we have fought the battle

All of us, my sweetheart, hope to return.

In bitterness am I leaving,

My fair Louise, it is my duty;

I am going to war yet hope in my return.

Should our Emperor give us the order,

We shall fight and shall die for him;

With the beating of drums resounding

We shall bid adieu to this world!

In bitterness am I leaving,

My fair Louise, it is my duty,

Maybe you will hear of me no more.