Dona, Dona
Joan Baez
Donovan
Lisa Fishman
Herbert Pagani
Un Capretto
Izabela Szafrańska
Michał Hochman + Jerzy Grunwald
Moni Ovadia
Donna, Donna
(Joan Baez version)
On a wagon bound for market
There's a calf with a mournful eye
High above him there's a swallow
Winging swiftly through the sky
How the winds are laughing
They laugh with all their might
Laugh and laugh the whole day through
And half the summer's night
Donna, Donna, Donna, Donna
Donna, Donna, Donna, Don-
Donna, Donna, Donna, Donna
Donna, Donna, Donna, Don-
"Stop complaining", said the farmer
"Who told you a calf to be?"
"Why don't you have wings to fly with
Like the swallow so proud and free?"
How the winds are laughing
They laugh with all their might
Laugh and laugh the whole day through
And half the summer's night
Donna, Donna, Donna, Donna
Donna, Donna, Donna, Don-
Donna, Donna, Donna, Donna
Donna, Donna, Donna, Don-
Calves are easily bound and slaughtered
Never knowing the reason why
But whoever treasures freedom
Like the swallow has learned to fly
How the winds are laughing
They laugh with all their might
Laugh and laugh the whole day through
And half the summer's night
Donna, Donna, Donna, Donna
Donna, Donna, Donna, Don-
Donna, Donna, Donna, Donna
Donna, Donna, Donna, Don-
Dona Dona
(coro:)
Dona, dona, dona, dona
Dona, dona, dona, do,
Dona, dona, dona, dona,
Dona, dona, dona, do
Su un carro diretto al mercato
C'è un vitello con un occhio triste.
Sopra di lui c'è una rondine
Che vola veloce nel cielo.
Quanto ridono i venti
Ridono con tutte le loro forze.
Ridono e ridono tutto il giorno
E per metà della notte d'estate.
(coro)
"Smettila di lamentarti", disse il contadino,
"Chi ti ha detto di essere un vitello?
Perché non hai ali per volare
Come la rondine così fiera e libera?"
Quanto ridono i venti ...
(coro)
I vitelli sono facilmente legati e macellati
Senza mai sapere il perché.
Ma chi fa tesoro della libertà
Come la rondine ha imparato a volare.
Quanto ridono i venti ...
(coro)
Herbert Pagani
Il Capretto
Un Capretto Un capretto su un carretto va al macello del giovedì non s´è ancora rassegnato a finire proprio così chiede ad una rondine -Salvami se puoi- lei lo guarda un attimo fa un bel giro in cielo e poi risponde -Siete tutti nati apposta io non c´entro credi a me c´è chi paga in ogni festa questa volta tocca a te.- Un bambino su un vagone va al macello del giovedì non s´è ancora rassegnato a morire proprio così chiede ad un soldato salvami se puoi e lui con la mano lo rimette in fila e poi risponde -Siete in tanti sulla terra io non c´entro credi a me c´è chi paga in ogni guerra e questa volta tocca a te.- Ora dormi caro figlio sta tranquillo che resto qui non è detto che la storia debba sempre finire così il mio bel capretto è nato in libertà finché sono in vita mai nessuno lo toccherà la storia te l´ho raccontata apposta perché un giorno pure tu dovrai fare l´impossibile perchè non succeda più. Siamo madri e siamo figli tutti nati in libertà ma saremo i responsabili se uno solo pagherà.