Jane Austen Society
Natalie Jenner
Scheda Tecnica
Titolo: Jane Austen Society
Titolo originale: The Jane Austen Society
Autrice: Natalie Jenner
Traduttrice: Maria Elena Salvatore
Illustratore: Moreno Paissan
Pubblicato da: Vintage Editore
Collana: Gli Imperdibili
Genere: Narrativa
Pagine: 300
Serie: Sì
Volume: 1
Prezzo formato cartaceo: 18,00 €
Prezzo formato digitale: 5,99 €
Anno di pubblicazione: 2021
Trama
Quella di Chawton è stata l'ultima dimora di Jane Austen. La geniale scrittrice, infatti, ha trascorso gli ultimi e significativi momenti della propria vita al cottage, annesso alla Chawton House, storica residenza del fratello. Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel piccolo paese inglese, un gruppo di persone, insolitamente assortito, si unisce per tentare qualcosa di straordinario: riscattare l'eredità della Austen. Alla morte del proprietario di Chawton House, infatti, sia la casa che il cottage rischiano di essere venduti al miglior offerente. L'eccentrico gruppo costituito, tra gli altri, da un operaio, una giovane vedova, il medico locale e una star del cinema, tutti diversi e tuttavia uniti nell'amore per la vita e le opere della Austen, si organizza per preservare il suo ultimo retaggio. Mentre ognuno di loro porta avanti la lotta per la propria vita, facendo i conti con perdite e traumi, alcuni causati della recente guerra, altri conseguenze di tragedie più lontane, si uniscono per creare la Jane Austen Society. Un romanzo che esplora le tragedie e i grandi e piccoli trionfi della vita, nonché l'universale senso di umanità presente in tutti noi.
L'opinione di Alessandra
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L'opinione di Samuela
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Incipit
Era sdraiato sul basso muro di pietra, le ginocchia tirate in su e la schiena contro la roccia. Il canto degli uccelli trafiggeva l’aria del primo mattino con piccoli stridii che gli martellavano il cranio. Disteso lì, immobile, il viso rivolto verso il cielo, poteva sentire la morte tutta intorno a sé nel piccolo cimitero della chiesa. Doveva sembrare egli stesso un’effigie che riposa in cima a un muro, come scolpito nel silenzio permanente, un quieto sepolcro. Non aveva mai lasciato la sua piccola cittadina per visitare le grandi cattedrali del suo Paese, ma aveva appreso dai libri che le sculture degli antichi regnanti erano erette proprio così, sulla cima dei loro templi sopraelevati, in modo che, secoli dopo, uomini ordinari come lui potessero guardarle con stupore.
Era la stagione del fieno, e lui aveva lasciato il furgone sul viottolo, proprio nel punto in cui c’erano il recinto di contenimento del bestiame e i campi agricoli della vecchia Gosport Road. Enormi balle di fieno erano state già impilate sul retro del furgone, in attesa di essere trasportate agli allevamenti di cavalli e alle cascine che puntellavano la cinta più esterna del paese, da Alton a East Tisted. Mentre se ne stava lì disteso, riusciva a sentire il retro della camicia umido di sudore, anche se il sole era pallido e a malapena visibile. Erano appena le nove e lui aveva già lavorato sodo nei campi per diverse ore.
La moltitudine di fringuelli, pettirossi e cinciallegre all’improvviso si quietò, come se qualcuno glielo avesse ordinato, e lui chiuse gli occhi. Il suo cane era rimasto di guardia fino a quel momento osservando, al di là del muro di pietra muschiato, le pecore che punteggiavano i campi sottostanti subito dopo il fosso di cinta nascosto che delineava il perimetro della tenuta. Ma non appena il respiro affannoso del contadino divenne profondo e regolare cedendo al sonno, il cane lo imitò e si distese ai piedi del padrone, sulla fredda terra del cimitero.