Blog Tour "Una mummia in libertà" Tappa 7

Benvenuti alla settima e ultima tappa del Blog Tour dedicato al libro Una mummia in libertà di Francesca Ruggiu Traversi!

Per concludere questo emozionante viaggio letterario ci addentreremo nell’affascinante e misterioso Antico Egitto scoprendo insieme le leggende e le maledizioni che aleggiano intorno ai Faraoni.

Pronti per immergervi in questo breve excursus?

ANTICO EGITTO TRA SIMBOLISMI, MALEDIZIONI E LEGGENDE

L’Antico Egitto ci affascina ancora oggi per i misteri che ne avvolgono la storia. Tutti infatti siamo stati incuriositi da questa civiltà che utilizzava i geroglifici come sistema di scrittura. Gli Antichi Egizi avevano una simbologia molto particolare e per secoli gli studiosi e gli archeologi sono stati impegnati nella sua decifrazione. Essendo un argomento decisamente vasto, farò riferimento ai punti essenziali per questo nostro contesto. Uno tra i simboli più importati è sicuramente lo scarabeo sacro che era considerato un potente amuleto in grado di assicurare il costante miglioramento della facoltà intuitive e spirituali. Inoltre era associato all’eterna rinascita e ciò spiega il motivo per cui cominciò ad apparire in ambito funerario come amuleto che veniva posto sul petto della mummia dopo la cerimonia dell'apertura della bocca. In questo caso specifico veniva denominato scarabeo del cuore poiché per gli Antichi Egizi il cuore era il centro della forza divina, della spiritualità e di tutte le percezioni dell’essere umano. Era di fondamentale importanza portare al collo lo scarabeo del cuore durante la vita e infatti era uno dei monili più diffusi. Una volta sopraggiunta la morte, questo amuleto continuava comunque ad agire con le forze occulte del suo magico potere e veniva quindi collocato tra le bende della mummia, come dimostrano gli scarabei usurati del tesoro di Tutankhamon. Proprio questo famoso Faraone è protagonista di numerose leggende e in particolare della celebre Maledizione di Tutankhamon ovvero una presunta maledizione che avrebbe colpito inaspettatamente tutti coloro che avevano partecipato alla spedizione di ricerca dell'archeologo Howard Carter. La scoperta della tomba del faraone Tutankhamon nel 1922 avrebbe generato una serie di morti sospette come castigo per la violazione del luogo di sepoltura del sovrano. Ovviamente la teoria della maledizione fu smentita dallo stesso Howard Carter che poi morì di morte naturale all’età di 65 anni. La storia che ho riportato è solo una delle tante leggende che ruotano intorno a Faraoni, Sfingi e Piramidi. Rimane dunque sempre affascinante poter approfondire i misteri e gli enigmi dell’Antico Egitto, ma ora è giunto il momento di recarci da una certa Mummia che ha creato scompiglio nelle vite di Emma e Mattia.

LE LEGGENDE E LE MALEDIZIONI RACCONTATE IN QUESTO LIBRO

Le leggende non riguardano solo l’Antico Egitto. In questo libro infatti ce ne viene narrata una che spiega l’origine del nome Castel Gambarotta attribuito sia al castello sia al fittizio paese in cui abitano Emma e Mattia. Ecco ciò che Augusto, il padre di Emma, racconta al dottor Malaugurio:

«Una vecchia leggenda narra che un precedente proprietario del castello, tanti anni fa, si ruppe una gamba rotolando giù dalla scalinata. Il motivo della caduta fu che aveva appena visto comparire sopra la sua testa la sagoma indistinta di un fantasma, un parrucchiere del 1600, che desiderava dargli dei consigli sulla sua capigliatura. Secondo il parrucchiere, il taglio di capelli non gli donava affatto, e tentò di comunicare con lui. Ma il signorotto si prese un tale spavento che ruzzolò giù dalle scale rompendosi la gamba. Da qui il nome: Gambarotta.»

E ovviamente non possono mancare le maledizioni. Tra queste pagine ne abbiamo ben due: la maledizione del gatto egizio e la maledizione della mummia del faraone senza nome.

La prima maledizione riguarda una vicenda vissuta anni prima dal dottor Malaugurio. Durante una spedizione archeologica il dottor Malaugurio e un suo collega trovarono una tomba nella quale erano custodite la mummia di un faraone e la mummia di un gatto. Il collega del dottor Malaugurio rise della presenza della statua di un gatto a guardia della stanza sepolcrale che avvertiva di non violare quel luogo e ne pagò le conseguenze. Per un anno infatti l’archeologo non riuscì più a parlare, ma solo a miagolare!

La seconda maledizione riguarda un evento che vede coinvolti Emma e Mattia, i nostri due protagonisti. Durante la visita alla mostra di reperti dell'Antico Egitto nelle sale della biblioteca insieme ai compagni di classe, il bullo Alex ruota lo scarabeo sacro presente nel sarcofago del faraone senza nome risvegliandone la mummia che si trovava al suo interno!

Fortunatamente i due inseparabili amici Emma e Mattia riescono a fermare e catturare la mummia in libertà grazie ai consigli del custode del cimitero Septimus e all’aiuto del professor Mummy, un espertissimo accalappiamummie.

Siamo dunque giunti alla fine di questo nostro viaggio tra l’Antico Egitto e le avventure di Emma e Mattia. Se volete approfondire la conoscenza con i due eccezionali protagonisti, non vi resta che leggere Una mummia in libertà di Francesca Ruggiu Traversi!