Il messaggero degli Asburgo

Coralie Winka

Scheda Tecnica

Titolo: Il messaggero degli Asburgo

Autrice: Coralie Winka

Pubblicato da: Literary Romance Foreigners

Genere: Historical Romance

Pagine: 135

Prezzo formato cartaceo: 12,90 €

Prezzo formato digitale: 1,99 €

Anno di pubblicazione: 2022

Trama

In seguito alla morte di Carlo il Temerario nel 1477, Marie, la figlia diciannovenne, si ritrova ancora nubile a capo del Ducato di Borgogna, che rischia di dover cedere al Regno di Francia. Non solo si trova di fronte all'avanzata delle truppe di Luigi XI che le contestano il titolo, ma deve anche affrontare gli abitanti di Gand che si ribellano al costo delle incessanti guerre. Quando gli Stati Generali le ordinano di non lasciare il castello, può contare solo sull'appoggio di Clotilde, la sua sarta, affinché trasmetta un messaggio a Maximilien degli Asburgo, il solo in grado di proteggerla dalle minacce che le sono rivolte. A tal fine, Clotilde affronta ogni rischio pur di mettersi in contatto con Hans, il messaggero del Sacro Romano Impero di istanza a Gand. Perfino quello di innamorarsene…

La mia opinione

Sono sempre stata affascinata dalla dinastia degli Asburgo e quindi non appena ho scoperto l’esistenza di questo romanzo non ho avuto dubbi sul fatto che lo avrei letto. Il titolo stesso è molto intrigante perché ci fa immediatamente intuire che le vicende ruoteranno intorno a questo messaggero che ricoprirà un ruolo fondamentale all’interno di tutta la storia. In realtà possiamo parlare di una coppia di protagonisti perché da un lato abbiamo il messaggero Hans e dall’altro la sarta Clotilde. I due sono rispettivamente al servizio di Massimiliano d’Asburgo e di Maria di Borgogna. Ho particolarmente apprezzato che i personaggi principali fossero Hans e Clotilde piuttosto che Massimiliano e Maria perché mi piace seguire l’ottica di coloro che sono alle dipendenze dei regnanti. L’edizione originale di questo romanzo è in francese perciò non posso che ringraziare Literary Romance per averlo tradotto. Infatti io non ho grande dimestichezza con questa lingua e se non fosse stato per Simona Friio non avrei avuto l’occasione di leggere un libro così bello e appassionante. La storia mi ha conquistata già dalle primissime righe e l’ho letta davvero in pochissimi giorni visto che un capitolo tirava l’altro. La narrazione si è rivelata sin da subito scorrevole e coinvolgente e l’ambientazione è stata descritta in maniera vivida e reale. Mi è piaciuta anche la caratterizzazione di ogni singolo personaggio e il modo in cui si è conclusa la vicenda dei protagonisti. Un altro punto a favore di questo romanzo è l’eleganza con cui si accenna ai momenti di passione tra Hans e Clotilde. Personalmente io non amo le scene troppo esplicite e volgari perciò sono stata più che soddisfatta dalla scelta narrativa di Coralie Winka. In questo romanzo infatti prevalgono i sentimenti e gli affetti ovvero ciò che io preferisco sopra ogni altra cosa. Ottima anche la contestualizzazione storica che ha reso la lettura particolarmente interessante. Consiglio dunque “Il messaggero degli Asburgo” a tutte quelle persone che sono alla ricerca di un libro gradevole e mai banale. Secondo me è il volume perfetto per trascorre delle piacevoli ore di lettura e sono certa che coloro che amano gli Historical Romance non ne rimarranno delusi.

VALUTAZIONE IN STELLE: 5 su 5

Incipit

Gand

Anno di Grazia, 1477


Clotilde si affrettò zigzagando tra le pozzanghere formatesi durante gli acquazzoni delle ultime ore. L’acciottolato era scivoloso, ma lei, immersa nei pensieri, non ci fece caso. Le campane suonarono. Sollevò la parte inferiore del vestito per evitare gli schizzi, prima di percorrere il ponte che attraversava il fiume Lieve. Marie de Bourgogne l’aveva fatta chiamare alla Hof ten Walle, la Corte dei Principi, perché voleva un abito cerimoniale in onore del funerale di Carlo il Temerario, suo padre, morto in battaglia alle porte di Nancy, davanti alle truppe del duca di Lorena. La notizia della sua morte si era diffusa a macchia d'olio per tutta Gand, che sembrava trattenere il respiro. Essendo Marie l'unica erede del defunto principe, la città e tutti i territori a lui appartenuti si trovarono improvvisamente senza un erede maschio a governarli.

Finalmente, Clotilde distinse la sagoma del palazzo. Per paura di essere in ritardo, accelerò il passo. Mentre sbucava sul viottolo che conduceva alla residenza dei Conti di Fiandra, fu brutalmente urtata da un cavaliere al galoppo. Cadde nel fango, e i tessuti che avrebbe dovuto mostrare a Marie de Bourgogne si sparpagliarono tutto intorno a lei, in un vivido arcobaleno di colori che contrastava con lo sporco della strada e il grigiore dell’umida giornata. Si riprese facendo leva su un gomito per alzarsi e represse un'imprecazione. Era infuriata e stava per dirgliene quattro al tizio che aveva rovinato quei tessuti così preziosi, quando si accorse della mano tesa che lui le offrì; tuttavia, la ignorò altezzosamente.

Copertina originale del romanzo

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