I leoni d'Europa

Tiziana Silvestrin

Scheda Tecnica

Titolo: I leoni d'Europa

Autrice: Tiziana Silvestrin

Pubblicato da: Scrittura & Scritture

Collana: Catrame

Genere: Giallo storico

Serie: Saga dei Gonzaga

Numero volume: 1

Pagine: 404

Prezzo formato cartaceo: 14,50 €

Prezzo formato digitale: 5,99 €

Anno di pubblicazione: 2009

Trama

Mantova, 1582. Nella basilica palatina di Santa Barbara lo scozzese James Crichton e Thomas stanno trafugando qualcosa, quando un rumore mette in allarme le guardie. In fuga per le strade della città, si imbattono nel principe Vincenzo Gonzaga e Ippolito Lanzoni. Nel duello, nato apparentemente senza motivo, il principe ferisce lievemente Crichton che morirà di lì a poco nella spezieria di Geniforti. Per fare chiarezza sull’accaduto e trovare le prove che scagionino il giovane Gonzaga dall’accusa di omicidio, il consigliere ducale Zibramonti affida le indagini a Biagio dell’Orso, affascinante capitano di giustizia. Il caso è un vero rompicapo: nella basilica sembra non mancare nulla, poco si sa di Crichton e misteriosa appare la sua morte. Sulle tracce del passato dello scozzese, il capitano di giustizia entra nelle maglie di un complotto internazionale e in una ragnatela di personaggi insospettabili e torbide vicende. Sullo sfondo, l’opulenza della Serenissima, i servizi segreti del Consiglio dei Dieci, spie e cortigiane, la politica dei Gonzaga e gli intrighi di Elisabetta I e del suo consigliere Walsingham.

L'opinione di Samuela

Dopo essere rimasta affascinata da “Le righe nere della vendetta” di Tiziana Silvestrin mi ero ripromessa di recuperare gli altri titoli della Saga dei Gonzaga che nel frattempo si è arricchita con “La congiura del doppio inganno” portando così questa serie a un totale di sei volumi. “I leoni d’Europa” è il principio di tutto perché si tratta del primo romanzo in cui fa la sua apparizione il capitano di giustizia Biagio dell’Orso. Inoltre sempre in questo libro scopriamo come e quando il nostro protagonista ha incontrato per la prima volta la sua amata Rosa. La narrazione si basa su più piani temporali ovvero il 1582 che rappresenta il presente della storia e diversi anni del passato che servono per avere un quadro completo su personaggi e vicende. Di norma non amo la presenza di numerosi flashback nei romanzi, ma in questo caso l’autrice li ha saputi gestire egregiamente mantenendo la fluidità della narrazione. La storia ruota intorno all’uccisione di James Crichton, un personaggio storico realmente esistito e conosciuto ai più come l’Ammirabile Critonio. Ho davvero apprezzato il modo in cui Tiziana Silvestrin ha intrecciato realtà e fantasia perché ha dato vita a un romanzo credibile e appassionante. Il punto forte è proprio la risoluzione del caso che ovviamente non posso svelarvi, ma vi posso assicurare che è davvero ben congeniata. In ogni singola pagina si nota l’accuratezza storica e mi piace sempre ribadirlo perché non è così scontato trovarla in tutti i romanzi ambientati in epoche passate. Grazie a questa serie sto apprendendo anche molte nozioni sulla famiglia Gonzaga che mi hanno spinta a fare ulteriori approfondimenti al riguardo. In questo modo ho scoperto tanti piccoli dettagli che mi erano ignoti. Sono stata colpita favorevolmente da questa lettura come del resto lo sono stata per il precedente volume da me letto. Consiglio dunque “I leoni d’Europa” non solo a chi legge abitualmente i gialli storici, ma anche a chi vuole avventurarsi per la prima volta in questo genere. Per quanto mi riguarda non vedo l’ora di proseguire con le prossime indagini di Biagio dell’Orso perché ormai per la sottoscritta la Saga dei Gonzaga di Tiziana Silvestrin è una garanzia.

VALUTAZIONE IN STELLE: 5 su 5

Incipit

Mantova, 3 luglio 1582

All’interno della basilica di Santa Barbara brillavano solo le deboli fiammelle di alcuni ceri. James, appoggiato alla porta d’ingresso, rimase per qualche attimo immobile in attesa che gli occhi si abituassero all’oscurità. Quando nella penombra riuscì a distinguere l’altare, iniziò a camminare seguito dall’amico Thomas che tra le mani stringeva una lunga sbarra di ferro. Erano quasi arrivati alla fine della navata centrale, che con quella scarsa illuminazione sembrava più alta di quanto in realtà non fosse, quando James, preso da un forte senso di vertigine, fu costretto a fermarsi e a portarsi le mani alla testa. Thomas si fermò a sua volta e a bassa voce, in inglese, gli chiese se stesse bene, poi si guardò intorno preoccupato. Le guardie erano distanti, impegnate a sorvegliare le mura del castello mentre quelle di ronda stavano scherzando con alcune giovani donne, ma era meglio essere prudenti.

James annuì, guardò davanti a sé l’altare posto sopra la cripta e si costrinse a camminare fino alla scala semicircolare. Saliti i nove gradini e arrivati al piano rialzato del presbiterio i due uomini si inginocchiarono davanti al tabernacolo. Si fecero il segno della croce e raggiunsero la porta nascosta nella cappella a sinistra.

La copertina precedente

Gli altri libri della serie

Saga dei Gonzaga

Volume 2

RECENSIONE

Saga dei Gonzaga

Volume 3

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Volume 4

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Volume 5

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Volume 6