Titolo: Chi ha ucciso Mr. Wickham?
Sottotitolo: Un giallo nel mondo di Jane Austen
Autrice: Claudia Gray
Traduttrice: Cristina Ingiardi
Pubblicato da: Piemme
Collana: Narrativa
Genere: Giallo, Mystery, Regency
Serie: Jonathan Darcy and Juliet Tilney Mysteries
Volume: 1
Pagine: 412
Prezzo formato cartaceo: 19,90€
Prezzo formato digitale: 9,99€
Anno di pubblicazione: 2022
Il mondo regency si tinge di giallo. Il romanzo che sarebbe stato scritto se Jane Austen e Agatha Christie avessero preso un tè insieme.
E se i più famosi e amati personaggi di Jane Austen si scoprissero detective... o magari assassini?
È un'estate molto calda a Donwell Abbey, residenza di Emma Knightley e marito, che, ormai sposati da sedici anni, si godono la meritata felicità, su cui nessuno avrebbe scommesso. Nonostante il caldo, però, i doveri della vita sociale non si fermano: Mrs e Mr Knightley stanno organizzando un summer party, i cui invitati, ivi compresi Elizabeth Bennet e il marito, Mr Darcy, sono pronti a godersi chiacchiere e socialità, conditi naturalmente di tè e buone maniere. Ma c'è qualcuno che non è affatto bene accetto: Mr Wickham, il personaggio più cattivo di Orgoglio e pregiudizio, l'odioso amico di Darcy, che gli altri ospiti, in barba al bon ton, sarebbero ben felici di vedere morto. Eppure restano tutti a bocca aperta quando si ritrovano davanti nientedimeno che il suo cadavere. Adesso che ci è scappato il morto, gli invitati sono tutti nella lista dei sospettati, e tutti sono ugualmente prigionieri della splendida casa di campagna dei signori Knightley, consapevoli che tra loro c'è un assassino. Tra Emma, L'abbazia di Northanger, Ragione e sentimento e naturalmente l'intramontabile Orgoglio e pregiudizio, un irresistibile giallo regency che è anche un gioco letterario in cui figurano tutti, ma proprio tutti, i personaggi più amati di Jane Austen.
Non appena ho scoperto che Edizioni Piemme aveva pubblicato “Chi ha ucciso Mr. Wickham?” di Claudia Gray non ho avuto dubbi sul fatto che lo avrei letto. Infatti l’edizione inglese di questo romanzo era già nella mia wishlist e dunque è facile intuire il mio entusiasmo nel vederlo tradotto in italiano. Il connubio tra regency e giallo è uno dei miei preferiti e se ci sono poi anche i personaggi di Jane Austen la mia attenzione è del tutto conquistata. In passato ho già avuto modo di leggere libri similari come per esempio la serie “Le indagini di Mr. e Mrs. Darcy” di Carrie Bebris e il romanzo “Morte a Pemberley” di P.D. James e perciò la mia curiosità per questo volume era alle stelle. In più ho avuto la fortuna di leggerlo in compagnia di una carissima amica che ha reso l’esperienza di lettura ancora più piacevole e appassionante. Devo confessarvi che all’inizio mi sono sentita un po’ spaesata perché la storia prendeva il via nel giugno 1820 seguendo una cronologia scelta arbitrariamente dall’autrice. Invece io da anni sono abituata alle cronologie presenti nel sito jausten.it che si basano su quelle ricostruite nelle edizioni curate da Robert William Chapman e in quelle curate da David M. Shapard. Tuttavia una volta entrata nel nuovo contesto cronologico mi sono subito trovata a mio agio nel seguire le vicende dei vari personaggi. In questa storia ritroviamo i protagonisti dei sei romanzi canonici di Jane Austen, ma con l’aggiunta di due new entries che fin da subito sono diventati i miei personaggi preferiti. Sto parlando di Jonathan Darcy e Juliet Tilney che sono i giovani figli di due coppie che noi austeniani conosciamo più che bene. Saranno proprio loro i detective che cercheranno di scoprire chi ha ucciso Mr. Wickham. Il villain di “Orgoglio e pregiudizio” infatti è riuscito a inimicarsi non solo i Darcy, ma anche molti altri personaggi nati dalla penna di Jane Austen. Ognuno di loro ha un valido movente per l’uccisione di Wickham e trovare il vero colpevole spetta al duo formato da Jonathan e Juliet. Trattandosi di un giallo non posso svelarvi di più, ma vi posso assicurare che la soluzione finale è stata perfettamente in linea con le mie aspettative. Anzi se ci fosse stato un altro colpevole non so se lo avrei apprezzato. Nel complesso questo romanzo mi è piaciuto molto anche se un piccolo appunto lo devo fare. Mary viene menzionata come la minore delle sorelle Bennet, ma in realtà lei è la terzogenita. Prima di lei ci sono Jane ed Elizabeth e dopo di lei Kitty e Lydia. A parte questa piccola svista, il resto della narrazione fila benissimo. Questo romanzo è perfetto per tutte quelle persone che amano i personaggi di Jane Austen e adorano i segreti da svelare e i misteri da risolvere. Per quanto mi riguarda io non vedo l’ora di ritrovare Jonathan Darcy e Juliet Tilney alle prese con nuovi casi su cui investigare. Nel frattempo vi consiglio di recuperare questo primo libro perché è una bella lettura d’intrattenimento da non lasciarsi assolutamente scappare.
VALUTAZIONE IN STELLE: 4 su 5
Giugno 1820
Il matrimonio dei Knightley di Donwell Abbey aveva incredibilmente sorpreso coloro che li conoscevano bene, e nient’affatto sorpreso coloro che non li conoscevano quasi per niente. «Ma sono sempre in disaccordo» aveva protestato con garbo e diplomazia la sorella di lei, Isabella, leggendo la missiva in cui annunciavano la notizia. «Intendi dire che litigano come cane e gatto» fu la chiosa schietta del marito che, in qualità non solo di futuro cognato della sposa, ma anche di fratello minore dello sposo, aveva assistito a lungo, e con una notevole irritazione, ai loro bisticci. In effetti, avevano ragione entrambi. In parte. Emma Woodhouse e George Knightley avevano battibeccato su molte questioni: se un uomo dovesse o meno danzare alle feste, se fosse più conveniente muoversi in carrozza anziché a cavallo e, soprattutto, su quali prospettive matrimoniali avesse chiunque li circondava. La fervida immaginazione di Emma l’aveva spesso indotta in errore, eppure non le aveva impedito, infine, di combinare l’unione più inverosimile di tutte: la loro. In generale, però, la gente di Highbury non era rimasta poi così colpita. Il signor Knightley era il più facoltoso e appetibile scapolo del circondario; Emma Woodhouse la più facoltosa e appetibile fanciulla. Tipi così sembravano finire molto spesso per innamorarsi gli uni degli altri. Perché quella regola non avrebbe dovuto valere anche a Highbury, quando funzionava in tal modo dappertutto? Ciò su cui tutti avrebbero in seguito concordato, qualora gli fosse stato chiesto, era la buona riuscita di quel matrimonio. Da ormai sedici anni, i due erano marito e moglie. Emma Knightley aveva dato al consorte due bei bambini, la piccola Henrietta, nata intorno al secondo anniversario delle nozze, e il piccolo Oliver, che l’aveva seguita cinque anni più tardi. Ormai da tempo si erano stabiliti a Donwell Abbey, una famigliola felice che viveva in perfetta armonia… … ma non quel giorno.