Tutankhamun. La scoperta del giovane faraone

Christian Greco

Scheda Tecnica

Titolo: Tutankhamun. La scoperta del giovane faraone

Autore: Christian Greco

Prefazione di: Evelina Christillin

Illustratore: Alessandro Ventrella

Pubblicato da: De Agostini

Collana: Storie preziose

Genere: Saggi per ragazzi, Non fiction

Pagine: 232

Prezzo del formato cartaceo: 13,90 €

Prezzo del formato digitale: 6,99 €

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi

Una storia appassionante e intramontabile raccontata ai ragazzi dal Direttore del Museo Egizio di Torino.

Luxor. Valle dei Re, novembre 1922. Howard Carter, partito da Londra a soli 17 anni per l’Egitto, da molti anni al servizio delle più grandi spedizioni in una terra ancora piena di misteri, è alla ricerca dell’unica tomba reale che ancora manca all’appello: quella di Tutankhamun. Nonostante i suoi sforzi, la tomba non si trova. Il tempo della spedizione è quasi finito, così come i soldi per pagarla. Sembra che il sogno ormai si sia infranto. Ma proprio allora gli operai si imbattono in un gradino tagliato nella roccia. Poi ne trovano un altro, e un altro ancora: conducono a una porta murata nascosta in profondità nel terreno su cui si riconosce il sigillo reale e il nome del faraone bambino. Carter realizza di trovarsi di fronte alla più grande scoperta archeologica del Ventesimo Secolo. Oggi, cento anni dopo, l’egittologo Christian Greco ripercorre i passi di Carter e spiega come funzionava uno scavo archeologico a quell’epoca, quale fu il metodo di indagine seguito dopo l’apertura della tomba, come Carter abilmente decifrò le tracce del passato e salvò i reperti, ma descrive anche l’emozione e la gioia di posare gli occhi su meraviglie sotterrate per millenni. Tra tesori trafugati, visite notturne, sarcofagi sigillati dal tempo e fake news (come la celebre maledizione del faraone), questo libro vi conquisterà grazie al fascino intramontabile dell’avventura e delle grandi storie del passato che vivono ancora oggi.

L'opinione di Samuela

Fin da piccola sono sempre stata affascinata dall’Antico Egitto e ogni volta che scopro un nuovo libro che tratta questo argomento ne sono davvero entusiasta. Questo è il motivo per cui non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di leggere “Tutankhamun. La scoperta del giovane faraone” di Christian Greco. Il volume è arricchito dalla prefazione di Evelina Christillin e dalle illustrazioni di Alessandro Ventrella che danno maggiore risalto a un’opera già superlativa. Ho apprezzato notevolmente la struttura interna del libro che suddivide le varie parti in maniera chiara e lineare. Considerando che questo volume è ideato principalmente per i giovani lettori direi che queste caratteristiche lo rendono perfetto per tutti i bambini e i ragazzi che vogliono avvicinarsi per la prima volta all’affascinante storia di Tutankhamun e della scoperta della sua tomba. Inoltre alla fine del libro è presente un utilissimo glossario intitolato “Parole dall’Antico Egitto” che spiega i termini che vengono evidenziati in maiuscolo e in grassetto nel testo. Ogni singolo capitolo è ricco di informazioni preziose e contenuti accurati con tanto di box di approfondimento che regalano un’esperienza di lettura davvero unica. In questo volume infatti non ci si limita a narrare la scoperta della tomba di Tutankhamun, ma ci viene raccontato anche il periodo storico in cui era vissuto il faraone bambino. Anzi si approfondisce persino la figura di Howard Carter, colui che fece questa eccezionale scoperta archeologica. Lo definirei dunque un libro a tutto tondo che va assolutamente letto da tutti gli appassionati dell’Antico Egitto e da coloro che vogliono approcciarsi a questo mondo. Lo consiglio dunque non solo ai giovani lettori, ma anche a tutti gli adulti perché si tratta di un volume di altissima qualità. Un testo che cattura pagina dopo pagina e che non può mancare nelle vostre librerie siano esse fisiche o digitali. Caldamente raccomandato!

VALUTAZIONE IN STELLE: 5 su 5

Incipit NOI E L'ANTICO EGITTO di Evelina Christillin

Se hai cominciato a leggere questo libro, tu e io abbiamo una cosa in comune: la passione per l’antico Egitto.

E per chi ama l’antico Egitto la scoperta della tomba di Tutankhamun è l’evento più affascinante in assoluto, quello di cui si vorrebbe sapere tutto fin nel minimo dettaglio e il sogno di qualunque ragazzino che pensi di fare l’archeologo da grande. Sono passati cento anni da quando l’egittologo inglese Howard Carter ritrovò la sepoltura di questo giovanissimo faraone nella Valle dei Re, e più di tremila dalla sua morte, eppure noi appassionati continui amo a parlarne come se la scoperta fosse stata fatta oggi (e un po’ è così, certi dettagli hanno cominciato a emergere solo di recente, come vedrai leggendo questo libro).

Gli antichi Egizi ne sarebbero molto orgogliosi perché era proprio questo lo scopo che si prefiggevano costruendo tombe magnifiche come quella di Tutankhamun: fare in modo che il nome di chi moriva fosse ricordato in eterno.

Incipit STORIE DI OGGETTI E DI PERSONE di Christian Greco

Perché conserviamo oggetti che appartengono a epoche passate?

Se sei stato in un museo, sono sicuro che te lo sarai chiesto almeno una volta. Per rispondere a questa domanda dobbiamo domandarci innanzitutto cosa significhi per noi ricordare e quindi il suo opposto, ovvero dimenticare.

Ricordare significa creare un legame con il passato, con eventi trascorsi e persone che non ci sono più. È inutile girarci intorno, so che è un argomento a cui da piccoli e da giovani non si presta grande attenzione, anzi, si tende proprio a non pensarci. Mi spiego: il punto è che qui stiamo parlando dell’evento che più di ogni altro divide il “prima” dal “dopo”, ovvero la morte.

Quando una persona muore, il suo corpo viene seppellito, ma tutti i ricordi legati a lei restano vivi e presenti. Col trascorrere degli anni, però, è normale che i ricordi si affievoliscano e magari, nel tempo, una persona possa anche essere dimenticata. Gli antichi Egizi mettevano in pratica tutta una serie di azioni proprio per oltrepassare i limiti dell’esistenza terrena e far vivere il proprio ricordo e quello degli antenati.

Incipit del saggio

C’era una volta, 3000 anni fa

Qual è la prima cosa che ti viene in mente se ti dico Tutankhamun? Probabilmente la sua maschera d’oro tempestata di pietre preziose. E poi la sua mummia, i suoi sarcofagi decorati e i tesori che vennero rinvenuti nella sua piccola tomba scavata nella roccia.

In realtà, tutti i faraoni di quel periodo vennero seppelliti in compagnia dei loro tesori, ma tutte le loro tombe furono depredate, una dopo l’altra. I ladri trovarono gli accessi esterni, ruppero i sigilli, entrarono nei corridoi e si appropriarono di ogni ricchezza. Aprirono i sarcofagi, strapparono i gioielli dai corpi dei sovrani e abbandonarono i resti umani al loro destino.

Pian piano, tutti gli oggetti contenuti nelle tombe scomparvero, lasciando corridoi e sale a riempirsi di sabbia e detriti.

Nascosta sotto un cumulo di macerie, dimenticata per millenni, rimase intatta solo una tomba: quella di Tutankhamun, appunto. Scoprendola Howard Carter ha permesso al sovrano di riemergere dall’oblio e di centrare in pieno l’obiettivo comune a tutti gli antichi Egizi, non solo ai faraoni: fare in modo che il loro nome fosse ricordato nei secoli futuri.

Dalla morte di Tutankhamun ne sono passati 30 di secoli, cioè 3000 anni, e noi siamo qui ancora a parlare di lui. Sappiamo molte cose della sua tomba, e continui amo a scoprirne di nuove approfondendo gli studi che la riguardano e che riguardano i tesori che conteneva. E che cosa sappiamo del faraone e della sua vita? Di notizie certe, delle quali siamo sicuri al 100%, ne abbiamo pochissime, in alcuni ambiti praticamente nessuna: non conosciamo la sua data di nascita, non sappiamo esattamente chi fossero i suoi genitori, e neanche quanti fratelli o sorelle avesse. Possiamo solo fare ipotesi: ne sono state fatte tante e tante continueremo a farne perché, come vedremo, il tesoro di Tutankhamun ha ancora moltissime storie da raccontare.

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