Intervista alla traduttrice Anna Maria Corda

Premessa

Vorrei ringraziare Anna Maria Corda per la gentilezza e la disponibilità dandole il benvenuto nel nostro blog come ospite speciale. Questa intervista è stata realizzata in occasione del Blog Tour che vede protagonista il romanzo “Wickham” di Karen Aminadra pubblicato da Vintage Editore. E ora vi lascio scoprire cosa ci ha raccontato la traduttrice...

Intervista

1) Come e quando sei entrata a far parte della squadra di Vintage Editore?

Il mio primo contatto con Vintage Editore è avvenuto nel più classico dei modi. Era gennaio 2020, ormai da due anni facevo continui corsi di traduzione (perché non si finisce mai di imparare, ma soprattutto perché venivo da un settore diverso), quando lessi un annuncio su un sito in cui una nuova casa editrice cercava traduttori esordienti. È l’occasione che ogni aspirante traduttore editoriale aspetta, infatti non ho perso tempo e ho inviato subito il mio curriculum. E ancor più velocemente è arrivata la risposta da parte della casa editrice che mi proponeva di fare una prova di traduzione per loro. Che per fortuna è andata bene.


2) Qual è stata la tua prima traduzione per questa casa editrice e come ti è stata assegnata?

Il primo romanzo che ho tradotto per Vintage Editore e che rappresenta anche il mio esordio editoriale è “La figlia di Mr Bennet” di Timothy Underwood, una variazione di “Orgoglio e pregiudizio”, come suggerisce il titolo. Mi è stata assegnata proprio in seguito alla prova di traduzione che mi venne proposta ai tempi dell’invio del curriculum, che consisteva in un estratto da questo romanzo, nell’ambito di un processo formativo che includeva anche la stesura di un diario di traduzione.


3) Il romanzo “Wickham” di Karen Aminadra è il terzo volume di una serie. Come ti sei preparata per entrare in sintonia con questo testo?

Innanzitutto, poiché si tratta di una serie che intende offrire un seguito alle linee narrative dei personaggi secondari di “Orgoglio e pregiudizio”, ritengo importante conoscere bene l’opera e lo stile di Jane Austen. Per questa ragione, ho sempre a portata di mano una copia del celebre romanzo in lingua originale e diverse traduzioni, per poter fare dei confronti nel caso sopravvengano dei dubbi.

Dopodiché, per familiarizzare con lo stile dell’autrice, prima di iniziare la traduzione di “Wickham”, ho letto i primi due libri della serie “Pride & Prejudice continues”, dedicati rispettivamente a Charlotte Collins, nel volume omonimo, e ad Anne De Bourgh in “Rosings Park”.

Inoltre, poiché si tratta di un romanzo ambientato in un determinato periodo storico, è necessario anche non perdere di vista usi e costumi del periodo trattato, compito reso più semplice da vari blog a tema e da un’ampia bibliografia in proposito. Spero di essere riuscita nell’intento.


4) Per quanto tempo ti ha tenuta impegnata la traduzione di questo libro e come hai organizzato il lavoro?

Ho completato la traduzione in circa quattro mesi. Quando si ha tra le mani un nuovo libro da tradurre, la cosa più difficile è resistere alla tentazione di iniziare subito con la traduzione. La prima cosa da fare è sempre quella di leggere il romanzo in modo da prendere confidenza con la storia, i personaggi e lo stile. Tuttavia, è normale che questa prima lettura del romanzo non sia un semplice scorrere di pagine, ma una lettura analitica, volta in un certo senso a scovare le particolarità e le problematiche del linguaggio, nonché a individuare i passaggi che necessitano di un approfondimento.

Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, cerco di suddividere il testo in base al tempo a mia disposizione, ma ovviamente ci saranno delle parti che necessiteranno di un periodo tempo maggiore rispetto ad altre.

Tendenzialmente, non appena finisco di leggere un capitolo, lo rileggo e faccio un controllo ortografico. Ovviamente alla fine seguiranno ulteriori riletture e verifiche ortografiche.

Diciamo che a ogni rilettura si cerca di migliorare il testo, ma prima o poi si deve trovare la giusta soluzione, insomma, quel compromesso con cui ogni traduttore deve fare i conti prima o poi.


5) Sono in vista altri progetti con Vintage Editore?

Non so quanto posso svelare. Tanto per iniziare, vi anticipo che la serie di Karen Aminadra non è finita, ma ci aspettano nuove storie che coinvolgeranno altri personaggi. In più, azzardo nel dire che per trovare nuove pubblicazioni che mi coinvolgeranno direttamente vi consiglio di andare a cercare sotto l’albero. Magari Babbo Natale riserverà qualche sorpresa.

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