Il giardino segreto

Linda Chapman

Scheda Tecnica

Titolo: Il giardino segreto

Sottotitolo: Il romanzo ufficiale con le immagini del film

Autrice: Linda Chapman

Tratto dall'opera di: Frances Hodgson Burnett

Traduttrice: Alessandra Maestrini

Pubblicato da: De Agostini

Collana: Le gemme

Genere: Narrativa per ragazzi

Pagine: 256

Prezzo del formato cartaceo: 14,90 €

Prezzo del formato digitale: 7,99 €

Anno di pubblicazione: 2020

Trama

Questa è la storia di una bambina coraggiosa che fu mandata a vivere in una casa ammantata dal mistero, e un giorno scoprì qualcosa di magico... Non ci credi? Forse perché non sei ancora entrato nel giardino segreto.

Questo libro è l'adattamento editoriale del film "Il giardino segreto" con Colin Firth, Julie Walters, Amir Wilson, scritto da Linda Chapman, basato sulla sceneggiatura di Jack Thorne e sul romanzo originale di Frances Hodgson Burnett e realizzato dal produttore di Paddington e Harry Potter. All'interno contiene un inserto fotografico con le immagini originali del film.

Per Mary Lennox le storie hanno un potere straordinario. Le basta raccontarne una ad alta voce per superare i momenti difficili. Ma la sua partenza per l'Inghilterra e la sua misteriosa e sterminata brughiera sta per cambiare ogni cosa. Mary andrà a vivere insieme a uno strano ricchissimo zio che non ha mai visto, e che, di certo, non ha tempo per le storie. All'improvviso, il mondo di Mary inizia a crollare. I suoi genitori non ci sono più, l'amata India, la terra delle storie, è più lontana che mai. Sembra che non ci sia rimedio a nulla. Almeno fino a quando Mary non incontra Colin, il cugino che non ha mai conosciuto. E Dickon, espertissimo di natura, di animali, sempre pronto ad ascoltare. Insieme a loro Mary attraverserà il maniero dello zio fino a scoprire un meraviglioso giardino, un luogo incantato che custodisce un segreto, ma... dove è proibito mettere piede. Ed è qui che l'avventura inizia. È qui che la storia prende vita. È qui che Mary Lennox troverà la sua vera casa.

L'opinione di Samuela

Il mio primo incontro con "Il giardino segreto" di Frances Hodgson Burnett è avvenuto alle scuole medie con il film del 1993 diretto da Agnieszka Holland. Subito dopo volli leggere l'omonimo romanzo da cui era stata tratta la pellicola. Fu amore a prima lettura e così quando scoprii l'uscita della nuova trasposizione cinematgrafica del 2020 ne fui ovviamente incuriosita. Tuttavia questa versione diretta da Marc Munden si distacca dall'originale burnettiano poiché la storia viene ambientata nel dopoguerra ovvero nel 1947. L'opera della Burnett invece fu pubblicata nel 1910 quando non vi era ancora stata nessuna delle due guerre mondiali. Immagino perciò che l'idea di realizzare questo romanzo sia nata dalla volontà di presentare su carta ciò che visivamente abbiamo visto in questo recente adattamento cinematografico. Ci tengo a ricordare che il testo è stato scritto da Linda Chapman ed è appunto basato sulla sceneggiatura di Jack Thorne che ovviamente ha tratto spunto dal romanzo originale di Frances Hodgson Burnett. Ritroviamo dunque tutti i personaggi nati dalla penna della Burnett, ma in questo contesto post guerra. Il protagonista assoluto è ancora una volta il giardino segreto che vede rinascere i sentimenti di amore e amicizia perduti nel tempo. Questo volume è scritto in maniera molto scorrevole ed è corredato sia da disegni floreali che dalle immagini del film. La lettura è stata senz'altro piacevole e sono stata contenta di aver ritovato Mary Lennox, Dickon Sowerby, Colin e suo padre Lord Craven in questa particolare rivisitazione della storia di Frances Hodgson Burnett. Ovviamente questo romanzo non può sostituire l'opera originale, ma è interessante da leggere se si è curiosi di scoprire una variante moderna. Consiglio dunque questo libro a chi ha amato il capolavoro della Burnett e non disdegna di avventurarsi tra le pagine di una rielaborazione di un grande classico della letteratura giovanile.

Incipit

MARY LENNOX NON RIUSCIVA A DORMIRE. Le pale del grande ventilatore a soffitto ruotavano lentamente, senza sosta, ma faceva troppo caldo per rilassarsi. Fuori, nella buia notte indiana, il frinire e il ronzare degli insetti erano sovrastati da grida. I domestici sono molto rumorosi, stanotte, pensò Mary. Come mai papà non dice loro di fare più piano? Alzandosi a sedere nel letto, si spostò dietro le orecchie i capelli lunghi fino al mento e prese la sua bambola di pezza.

«Jemima, tu riesci a dormire?» le sussurrò. La bambola rimase a fissarla.

A Mary piaceva fingere che Jemima capisse quello che le diceva, perché parlare con lei e raccontarle delle storie la aiutava a sentirsi meno sola e annoiata. Non aveva fratelli o sorelle, e i domestici – a parte la sua ayah, la bambinaia indiana – mantenevano le distanze. Non le era permesso giocare a lungo all’aperto, perché il sole era molto forte. Suo padre era troppo occupato con il lavoro per giocare con lei quanto le sarebbe piaciuto, e sua madre… Mary si morse il labbro inferiore. Sapeva di non piacere a sua madre. A volte, sospettava addirittura che lei la odiasse.

Be’, la odio anch’io, pensò la ragazzina, mettendo il broncio.

Il romanzo nella versione classica di Frances Hodgson Burnett

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